8. Reticenza
La reticenza è un artifizio retorico che consiste nell'interruzione improvvisa del discorso facendo pensare all'ascoltatore (o al lettore) che non si voglia o non si possa proseguirlo, pur lasciando intuire la conclusione, taciuta in modo deliberato allo scopo di destare una certa impressione.
A Bruxelles oggi c'è nuvolo e fa molto più freddo che a Tenerife. Nives si stringe di più nella sua giacca, mentre si sistema i capelli dietro all'orecchio, fallendo però miseramente. L'aereo che li ha riportati indietro ha il motore ancora acceso e sta muovendo un'enorme massa d'aria. Daniel la prende per le spalle, avvicinandola a sé per poterle parlare all'orecchio, facendosi sentire.
«Non piangerai appena me ne andrò, vero?» le chiede. Nives scuote la testa, ma le viene già il magone al pensiero che tra poco l'aereo riprenderà il volo...con Daniel a bordo. Deve raggiungere lo stabilimento della McLaren in Inghilterra e passerà qualche giorno lì prima di partire per la prossima gara, che si terrà in Russia.
«Meglio se vai adesso, Lena ha l'aria minacciosa e mi fa parecchio paura», dice Daniel, indicando con un cenno della testa l'amica di Nives, appoggiata alla fiancata della sua macchina, in attesa. La Principessa si gira, facendo un segno all'altra ragazza per farle capire di aspettare un secondo, poi ritorna a guardare Daniel.
«Quindi ci vediamo quanto torni dalla Russia?» chiede conferma Nives.
«Sì Ive, vengo qui da te, te l'ho già detto», la rassicura Daniel. «Ci vediamo tra due settimane, d'accordo?» Lei annuisce, mentre viene circondata dalle braccia del pilota australiano. Si lascia andare contro il suo petto, stringendolo forte e ispirando a fondo il suo profumo.
«Non credere a niente di quello che leggi», sussurra Nives.
«Credo solo a te, Ive», sussurra a sua volta Daniel. Scostandola leggermente, le prende il viso tra le mani e le dà un lungo bacio, al quale non vorrebbe mettere fine, ma succede quando sentono il rumore di un clacson e capiscono che si tratta di Lena. Hanno giusto il tempo per un ultimo bacio, uno sguardo e poi Nives si volta e raggiunge la macchina dell'amica. Quando si guarda indietro, Daniel è ancora lì, alza il braccio e la saluta, facendole venire voglia di raggiungerlo nuovamente.
«Questo è stato il saluto più lungo a cui abbia mai assistito!» dice Lena, attirando l'attenzione di Nives. La castana si sporge in avanti e la abbraccia, accarezzandole la schiena e quando lei cerca di sciogliere la stretta, la stringe un po' più forte. «Ehi, tesoro, aspetta. Non ti girare adesso», sussurra. Nives non può vederla, ma alza una mano e fa segno a Daniel di andare. Lui indugia per qualche secondo, ma poi risale sull'aereo e decolla.
Nel ritrovato silenzio, in un parcheggio deserto, Lena sente la sua migliore amica iniziare a singhiozzare. Le accarezza piano i capelli, cercando di calmarla e le asciuga le lacrime non appena salgono in macchina.
«Ma- ma quello è un succhiotto?» chiede Nives, spostando leggermente i capelli a Lena, che spalanca gli occhi, cercando di coprirsi con la mano.
«Merda, mi hai pianto proprio contro il collo?!» si lamenta la castana, riuscendo sorprendentemente a far ridere Nives, che si appoggia allo schienale del sedile e la osserva, inclinando la testa. Lena si affretta a tirare giù l'aletta parasole, cercando di mettere a posto il fondotinta alla base del collo. «Mi sei mancata», ammette Nives, tirando su col naso. Lena rialza l'aletta con un sonoro tonfo, girandosi verso l'amica e allungando il braccio, così da poterle prendere la mano.
«Anche tu, tesoro», risponde Lena. «Ma non è per me che sei tornata», le ricorda. «Tuo fratello mi ha chiamata dopo la gara, ma io ti ho tenuto il gioco. Sono uscite molte notizie su di voi, ma nessuno sapeva che foste insieme a Tenerife. Non so come avete fatto, ma siete praticamente spariti dai radar di qualsiasi giornalista!»
«Mi credi se ti dico che negli ultimi tre giorni ho vissuto solo di Daniel? Non siamo usciti molto, ma quando lo facevamo stavamo nella spiaggetta dietro casa, passeggiavamo alla sera quando non c'erano molte persone in giro. E abbiamo fatto così tante volte l'amore che dovrei esserne stufa, ma di lui non riesco a stancarmi mai!» Lena le sorride, respirando a fondo.
«Quindi...adesso?»
«Tra due settimane Daniel verrà qui e vorrei presentarlo ufficialmente alla mia famiglia», dice la Principessa, facendo spalancare gli occhi all'amica. «Che- che ne pensi?»
«Tesoro, io credo...credo che per la tua famiglia non sarà così semplice accettare Daniel. Sei praticamente scappare con lui senza dire niente a nessuno! Lo sai, io credo che tu abbia fatto la cosa giusta, ma i tuoi genitori, beh...loro non la pensano certo come me. Devi andarci piano con loro, Niv!»
Piano. Deve andarci piano. Ma sì, certo...come se le fosse possibile farlo! Con Daniel è stato tutto frenetico fin dall'inizio e ora che sa com'è viverselo appieno, non riesce a rallentare. Non un'altra volta, perché se se lo lascia scappare, questa volta sarà per sempre. Tutti quei timori che ha avuto la prima volta cerca di tenerli alla larga, mentre l'unica cosa a cui riesce a pensare è l'espressione delusa di Daniel, mentre litigavano quella notte, prima della sua partenza. Non vuole fargli più del male, anche a costo di ferire il resto del mondo, lei compresa.
Capisce di dover affrontare le conseguenze delle sue scelte da sola, quindi quando Lena le chiede se vuole che venga con lei, le dice di no. La sua migliore amica ha già fatto anche fin troppo, considerando che si è premurata di andare a comprare una pianta da regalare a sua madre. Oggi è il suo compleanno e quando arriva a castello capisce che stanno preparando una festa per lei.
Con un gigantesco vaso tra le mani (Lena ha per caso comprato il più grosso del negozio?!) sale un'enorme scalinata, dirigendosi verso la zona giorno, che è nell'ala est. In lontananza si sentono le note provenienti da un piano forte e riconosce subito la mano di sua sorella, Margot. La melodia copre il rumore che fa la porta, quando la apre, facendo il suo ingresso nel salottino. Vede sua madre seduta nella sua poltrona, rivolta verso la finestra, dalla quale entra una luce biancastra. Vede le dita di Margot muoversi velocemente sul piano. Poi vede Giu, la loro Cavalier King, che alza la testa, rivolgendola nella sua direzione. Quando abbaia Margot si blocca, voltandosi.
«Nives!» urla la ragazza. Lei abbozza un sorriso, ma è sua madre che poi va a cercare con lo sguardo. A differenza della sorella, lei non si è voltata, quindi decide di avvicinarsi. Mette l'enorme vaso su un tavolino, vicino alla poltrona, poi si abbassa sulle ginocchia, quel tanto che basta per riuscire a dare un bacio sulla guancia alla madre.
«Buon compleanno», le sussurra. La donna incurva le labbra in un piccolo sorriso, appoggiando la mano sulla sua e stringendogliela. Nives sta per aprire bocca, ma non fa in tempo a parlare.
«Perché non raggiungi tua sorella e mi suonate qualcosa insieme, come facevate da piccole?» chiede la donna, facendo annuire la figlia, che si avvicina al piano, dove sua sorella le fa posto sullo sgabello.
«Oh mio Dio Niv, ma è tutto vero? Stai con Daniel Ricciardo?! Sei stato con lui negli ultimi giorni?» sussurra Margot, mettendosi una mano davanti alla bocca, come se servisse, considerando che la Regina è troppo lontana per sentire quello cha sta dicendo.
«Gotty, ti prego, non ora», dice Nives, sfogliando lo spartito e fermandosi sulla pagina di River Flows in You, che non è un pezzo a due mani, ma possono pur sempre improvvisare visto che sono entrambe abbastanza esperte. «Vienimi dietro», bisbiglia, cominciando a schiacciare i tasti, prima che la sorella possa riprendere con le sue stupide domande. Margot subentra all'inizio della seconda battuta, riuscendo ad incastrare alla perfezione i suoi movimenti a quelli di Nives. La piccola saletta si satura con le note dolci della canzone e ben presto il loro pubblico aumenta, infatti arrivano anche il padre e il fratello. Mentre il primo raggiunge la moglie, sedendosi sulla poltrona alla sua destra, il secondo si appoggia alla coda del piano. Quando Nives alza gli occhi su di lui, finisce per intrecciare lo sguardo al suo. Tra tutti, Nives sa che lui è l'unico che può capirla, perché sono spaventosamente simili.
«Da quanto tempo le nostre bambine non suonavano qualcosa insieme per noi?» chiede il Re non appena finiscono. Margot si alza dallo sgabello, passeggiando per la saletta fino a fermarsi di fronte alla finestra. Nives invece rimane ferma dov'è, insieme al fratello, che le fa un segno con la testa. Le gambe tramano, ma per fortuna Riccardo la sorregge, stringendola in un abbraccio. Non le dice niente, ma il suo supporto lo percepisce appieno.
Il suo ritorno non è affatto come se lo era immaginato; non ci sono scenate, non ci sono lacrime, nemmeno una domanda da parte dei suoi genitori su dov'è stata e che cosa sta combinando. Sembrano quasi più interessati alla festa per il compleanno della madre che a lei, e non sa come sentirsi a riguardo...se sollevata o intrappolata, perché non ha avuto la possibilità di chiarire la sua situazione.
Davanti allo specchio della sua stanza, mentre sta terminando di prepararsi per la festa e si sta mettendo gli orecchini, sente vibrare il cellulare. Ha un nuovo messaggio da parte di Daniel.
Ok?
Aggrotta la fronte, lasciandosi sfuggire un sorriso mentre digita la risposta. Daniel le ha proposto di sentirsi per messaggio, ma di non scriversi mai troppo. "E se poi ci spiano e finisci nei guai?" Non ha tutti i torti...
Ok.
Non fa nemmeno in tempo a rimettere giù il cellulare che lo sente vibrare nuovamente.
Manchi.
Si sente stupida a sentirsi battere all'impazzata il cuore per una semplice parola. Eppure, Daniel Ricciardo riesce a scombussolarla con un semplice "Manchi". Non può crederci che solo ieri erano insieme, a farsi il bagno al tramonto, mentre stasera sembra esserci tutto il mondo tra di loro.
È così assolta nei suoi pensieri da non sentire la porta della stanza aprirsi. Quando si volta si rende conto che c'è Riccardo, però prima di prestare attenzione a lui risponde a Daniel.
Manchi.
«Ehi, sono quasi pronta», fa sapere al fratello, tirando fuori un rossetto e cominciando a metterselo. Il ragazzo infila le mani in tasca, camminando per la stanza e raggiungendo il letto, dove si siede.
«Non pensare che mamma e papà ti abbiano graziata», esordisce Riccardo, facendola fermare di colpo.
«E allora cosa stanno facendo?»
«Vogliono che tutta questa storia venga dimenticata. Non hanno mai rilasciato comunicati a riguardo e non succederà mai. Capita a tutti di fare delle cazzate, lo sai cosa ho combinato a Mykonos nel 2017. Ti sembra che ne avessimo parlato?»
«Ma io non ho-».
«Cosa?» la interrompe Riccardo. «Non sei andata contro l'etichetta reale? Non sei scappata, senza nemmeno prenderti delle guardie addietro, e hai rincorso un ragazzo con il quale non puoi davvero pensare di poter avere un futuro?» chiede, facendo voltare la sorella verso di sé.
«Voglio stare con lui», ammette Nives, facendo calare subito dopo un silenzio assordante. Riccardo si alza e la raggiunge, prendendola per le spalle e lasciandole un bacio sulla fronte.
«Nives, se dipendesse da me, lo sai...», sussurra. «Che tu lo voglia o meno, discendiamo dal Casato di Sassonia-Coburgo-Gotha e sarà così per sempre. Non puoi cambiare certe cose, non puoi rinunciare a ciò che ti è stato dato di diritto alla nascita».
«Sai cos'è questa famiglia, Riccardo?» chiede lei, cercando di tenere ferma la voce. «Un ammasso di bugiardi, pronti a genuflettersi pur di non infangare la propria immagine. Ma credi davvero che non parlarne cancella quello che facciamo? Le...tue cazzate, come dici tu, una volta che le fai, sono di dominio pubblico, perché non puoi rinunciare a ciò che ti è stato dato di diritto alla nascita...il tuo titolo. Siamo solo un titolo. E che te ne fai del titolo se vivi una vita priva di significato?» Le parole di Nives colpiscono il fratello come uno schiaffo, questo lei riesce a capirlo da come la guarda. Sa come si sente e le dispiace da morire per lui. «Dovrai andare sul trono un giorno, e sono convinta che sarai un buon Re, ma ti prego...non fare gli stessi errori di papà, sii un Re sincero, dall'animo leggero», dice, abbozzando un sorriso. «Io voglio essere sincera, voglio l'animo leggero...sono innamorata di quel ragazzo». Lascia un'ultima carezza sulla spalla del fratello, prima di incamminarsi verso la porta, pronta ad affrontare il mondo intero per Daniel.
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