Capitolo 18
Mentre scrivevo questo capitolo avevo deciso di mettere la riproduzone di canzoni dei bts da youtube a caso, era tutto partito con Dimple, poi e' arrivata pied piper e mi sono messa a legere bene il testo e, dato che non ho molto di normale mi soo fissata con un unico pensiero... perche' diavolo in quella canzone sono fussati con il flauto, voglio dire potevano mettere qualsiasi altra parola o strumento, ma no, loro se ne escono con il flauto e tutto cio' mi ha devastato, odio il suono acuto e forte del flauto, voi che ne pensate?
Scusater per avervi interrotto nella lettura con le mie cose insensate e buona lettura.
[boyz with fun ]
Era stato tremendamente imbarazzante per te ritrovarti ad un passo dal tuo primo bacio con Jin ed esserti invece stata vittima della brusca interruzione della bionda facendo si che quella scoppiettante atmosfera che si era creata fra te e lui scoppiasse, facendola tramutare in fumo, ma almeno non era satato qualcosa di troppo tragico poiche' vi ritrovaste entrambi a ridere a crepa pelle.
Poco dopo sentiste il suono di un leggero bussare al portone di casa e tu ti apprestasti ad aprire; Jungkook e Veronica erano tornati ma si erao portati dietro un'altra coppia, si trattava di Namjoon e Dafne, ti stupisti di vederli insieme nonostante tu conoscessi da tempo la colossale cotta della ragazza biondo platino per lui, il migliore dell'ultimo anno.
«Wow, Dafne, credo che tu abbia qualcosa da dire, uh? » dicesti con tono divertito con quel sorriso che da prima ti aveva invaso il volto e non voleva abbandonarti, eri felice, lo eri estremamente, tanto che potevi sfiorare il cielo con le tue dita senza compiere troppi sforzi, ma era ben comprensibile, in fin dei conti ti eri appena fidanzata con il rafazzo che da quando era entrato nella tua vita aveva monopolizzato la tua mente ed il tuo cuore.
Questo chiaramente non passo' inosservato agli occhi delle tue amiche in quella stanza che ti osservarono con uno strano ghigno in volto, sapevi che lo avevano capito ma la situazione rimaneva in ogni caso dannatamente imbarazzante, tanto che le tue gote si fecero purpuree ancora una volta mentre sentivi i passi calmi del to neo ragazzo farsi sempre piu' vicini e il suo respiro caldo sfiorare la pelle nuda del tuo collo sempre piu' da vicino.
«Penso piuttosto che siate voi a doverci dire qualcosa, giusto hyung? » chiese il piu' piccolo con un sorriso pieno che mostrava perfettamente i suoi grandi denti bianchi mentre continuava a strigere dolcemente la mano della mora e a guardarla di tanto in tanto, facendo scontrare i loro sguardi scuri ed erano estremamente dolci, era facile capire che si amavano e lo facevano sul serio.
Jin sembrava a disagio, lo conoscevi ormai, sapevi che non amava parlare di se, di quello che gli succedeva e pareva non gradire tutti quegli sguardi cuiriosi che si erano puntati su di voi e tu on eri certamente da meno, in fin dei conti in quella situazione anche le persone piu' sicure srebbero state infastidite o almeno a disagio, il loro fissarvi fisso era inquietante.
«Lo sai bene cosa » disse lui che sembrava aver cambiato umore, con lo sguardo profondo fisso sulla porta in legno che separava quella stanza dal paino superiore, sembava che stesse davvero aspettando che qualcosa accadesse da un momento all'altro e aveva addirittura aggrottato un sopracciglio mettendo in risalto le sue iridi profonde e lucenti di quella gioia che animava anche te, gli altri stavano per dire qualcosa ma lui fece cenno di fare silenzio ed improvvisamente sentiste dei rumori.
Poi la porta venne aperta ancora una volta da Michela che sembrava, dal fiatone che aveva, essere reduce da un'estenuante maratona appena percorsa, in piu' fra le mani aveva un quantitativo strabilianti di vestiti, probabilmente suoi vecchi che la madre le aveva portato e vi stava guardando divertita, probabilmente si chiedeva perche' tutte quelle attenzioni.
«Oh, guarda le tre coppie dell'anno » divertita scuotendo il capo mentre attraversava a grandi falcate il salotto senza troppi problemi per poi lasciare le buste fuori dalla porta di casa, nel cassonetto per poi rietrare sistemando la coda di cavallo che si era fatta per poi osservare tutti i presenti «Siete leggermente inquietanti e si, il legermente era ironico, se avete qualcsa da dire fatelo » disse sospirando, come a riprendere fiato.
«Come mai hai il fiatone? » chiede veronia assottigliando lo sguardo come se avesse avuto un dubbio nella mente mentre poneva quella domanda e forse sapevi di cosa si trattava «Mi ero addormentata, sai succede anche a me quando sto male, poi mi sono svegliata sono scesa ho fatto una bella foto e sono toranata in camera, il problema e' che quando mi sono avvicinata al comodino per prendere l'aspirina mi sono ritrovata sul letto con Jimin addormentato che mi stava usando come peluches, e' stata un'impresa liberarmi senza svegliarlo, non lo facevo cosi forte » disse per poi indossare le scarpe «Avrei bisogno di vestiti, mi accompagna qualcuno? » chiese con un ghigno un po' malvagio.
Ti offristi tu, certamente avresti preferito passare il tempo con il tuo ragazzo, nonostante il lieve imbarazzo che ancora guidava i vostri passi insicuri che voi inesperti stavate compiendo sul sentiero sconosciuto che era per voi l'amore, quel nuovo e particolare sentimento che ancora non conoscevate ancora, che ancora era nulla rispetto a come sarebbe potuto essere, solo il seme nella terra ce devev ancora crecsere sano e forte come un albero millenario, ma non volevi rischaire che quella dannata foto finisse nel cellulare dei vostri amici, sarebbe stato troppo imbarazzante.
Stavate cammiando nel centro commerciale, lei non stava provando nulla, solamente guardando gli abiti, non ti aveva fatto interrogatorio come inece ti aspettavi, non aveva ancora fatto nessuna delle sue solite battute e non aveva neppure detto nulla che riguardasse il tuo nuovo rapporto il che era davvero strano, considerando che si parlava proprio di lei coa che ti spinse ad osservarla confusa mentre tentavi di capire se stesse davvero bene.
«Perche' mi stai guardando, se hai delle domande da farmi falle » disse semplicemente aggiungendo una felpa nera nel carrello e dei jeans strappati, non aveva neppure alzato gli occhi mentre osservava i capi di abbigliamento «Non lo so, mi aspettavo di ritrovarmi una lampada puntata in faccia...» dicesti cercando di sdrammatizzare, per qualche motivo non ti piaceva l'atmosfera che c'era in quel luogo, soprattutto in quel momento sebbene non capisti ilmotivo di quella strana sensazione, poi notasti come il suo sguardo si fosse fatto improvvisamente affilato e nel voltarti notasti Maya che veniva verso di voi.
Eri preoccupata perche' li con te non c'era nessuno che poteva aiutarti a fermarla dall'uccidere quella ragazza e dalla gelida occhiata che le rivolsesembrava del tutto intenzionata a farlo e ti irrigidisti, impallidisti un po' a dire il vero perche' avevi il terribile sentore che la rabbia che provava verso di lei fosse quella del suo stato peggiore.
«Vedo che compri roba oscena, insomma guardati, con quali vestiti vai in giro e poi guarda me, io indosso solo capi firmati » disse portandosi una mano fra i capelli facendoli volteggiare in aria comeper darsi un certo tono «Maya ascolta- » venisti bloccata da un'occhiata gelida come il ghiaccio puro proveninte dalla tua amica che ti fece cenno di no con la testa mostrando un sorriso tirato e falso, tanto che le sue labbra carnose si atogliarono in una linea.
Fece un singolo passo avanti e l'altra ne fece uno all'indietro prima che Michela parlasse con una voce tanto bassa e calma da mettere i brividi, notasti come la pelle dell'altra si fosse improvvisamnte raggrinzita, quasi si gelasse inquel posto, ma era ovvio che quella sua reazione fosse interamente dovuta alla paura, anche perche' sapevao tutti quanto forte fosse se voleva esserlo.
«La differenza fra te e me e' che io non sembro una puttana e non mi sono portata a letto tutta la scuola per farmi eleggere reginetta del ballo, la differenza e' che io ho un cervello pienamente sviluppato che funziona, non come quella cartaccia vuota e appallottolata che ti ritrovi in quella tua testa vuota, e' chiaro? » disse senza batter ciglio, ti stupisti de fatto che non le avesse strappato via tutti i capelli dato che aveva rischiato la morte a causa della bravata che aveva fatto assieme a Luke, insomma eri davvero sorpresa e non sapevi se fosse un bene oppure un male, ma propendevi di piu' per la seconda.
«Certo, dici cosi solo perche' non sai come ribattere, ah e come sta quel raagzzo patetico, intendo Park il tuo amichetto sfigato» disse con una risata maligna, stava cercando in tutti i modi di imporsi su di ei cosa che satava solopegiorando l'umore della bionda che pero', ringranziando il cielo, sembrava non aver sete di sangue quel giorno anzi, converti il suo sorriso spaventoso in uno sornione «Aspetta, ma intendi lo steso rasgazzo a cuinandavi dietro sbavando e che ti ha chiaramente rifiutato piu' volte, giusto? » chiese in risposta lei inclinando il capo di lato spezzando la fierezza di Maya che ora appariva furente ed umiliata.
«In ogni caso tu non sei messa meglio di me con lui » disse stringendo i pugni e tu ridacchiasti alla sua affermazine sciocca e per altro che sapevi essere sbagliata ma tentasti di non farti notare troppo «Non te la starai mica prendendo solo perche' io in jeans, maglietta e tacchi faccio piu' colpo di te con quei terribi vestiti da poro star, vero ? » chiese con voce pungente e sguardo affilato, tanto era certa di aver centrato il punto e lo eri anche tu,era ovvio come la situazione la infastidisse ed era nache ovvio dell'invidia che nutrisse nei suoi confronti e impossibilitata nel ribattere giro' i tacchi e se ne ando'.
Michela ci mise poco a prendere qualche capo d'abbigliamento, sapeva che il fuoco non aveva toccato la sua stanza e di conseguenza non aveva bisogno di nuovo armdio, er tanto in meno di un'ora ti ritrovasti davanti alla porta di casa tua, ansiosa, quasi trepitante nel poter finalmente tentare di passare del tempo sola con Jin e magari portare a compimento quel primo bacio che era stato tanto bruscamente interrotto.
Quando la porta si apri' pero' ti ritrovasti a diventare rossa come un pomodoro maturo, infatti i tuoi luminosi e brillanti occhi (C/O) incontrarono la virile figura del biondo, ancora una volta te lo stavi ritrovando davanti a torso nudo con quei magnifisci muscoli perfettamente scolpiti bene in vista, con quelle fascie muscolari che ad ogni suo movimento si estendevano e contraevano alla perfezione ed eri certa che se lo avessi avuto davanti durante il compito di anatomia non avresti preso meno di dieci e da un lato non eri dispiaciuta da quella vista, ma dall'altro non poteva neppure diventare una sua abbitaudine, sarebbe risultato troppo imbarazzante e forse troppo per il tuo povero cuore.
Ti voltasti volendo mantenere un po' di decenza e non volendo passare come una ninfomane o maniaca sessuale e ti portasti le dita davanti al volto facendo ridacchiare la tua amica che pareva essere piuttosto divertita dalla reazione che avevi avuto «Jin, tesoro, non so perche' tu stia correndo mezzo nudo per caso inseguendo Taehyung che ha la tua maglia ma rivestiti caro, non vorrai var scvenire la tua povera ragazza, non ti pare un po' presto? » la sua voce divertita ma anche seria aveva fatto si che la sitauzione tornasse normale, dunque Tae diede la maglietta al biondo che pote' finalmente avere un attimo di tregua.
«Piuttosto che ci fai tu qui Gucci boy e tra l'altro hai ancora un po' il segno della mia mano sulla uancia, sono stata proprio brava... » esclamo' canzonatoria entrando fialmente in casa tua che osservavi tutti con ancora un dolce rossore sulle gote mentre ti chiudevi la porta alle spalle sentendo comunque lo suardo ammixccante di Dafne buciare sulla tua pelle, le tue amiche sembravano divertirsi nel non vederti al proprio agio, ma sepevi che in realta' lo suardo della ragazza era palesemente rivolto alla battutia dell'altra.
«Sono venuto a vedere come sta la lece dei miei occhi, il sole del mio univer- » non pote' finire il suo umoristico eleco perche' la voce rauca e cupa di Jimin che si era appena destato dato il suo sguardo a meta' fra l'istinto omicida e il sonno lo aveva interrotto bruscamente «Non ti sembra di esagerare? » chiese con la mascella appena contratta attirando lo sguardo di tutti, era palesemente seccato dl comportamento dell'amico e tu ne sapevi il motivo, era bello essere almeno una volta un passo avanti alla bionda che, per inciso, non capiva mai se qualcuno ci porvava con lei, a meno che non le interesasse e non era mai accaduto.
«Sto bene » disse semplicemnte posando la busta accanto al mobiltto dell'ingresso in modo da essere piu' comoda, solo allora pero' ti venne in mente che ella si era fatta un grosso livido sulla spalla e si coportava come se non fosse li dunque decidesti di ciederle qulcosa a riguardo.
«Il livido non ti fa male? » «Quale livido? » chiese lei confusa, sembrava non essersi neppure accorto di esso cosi le abbasasti appena il colletto della meglia e notasti una grossa chiazza tandendte al nero sprcare la sua pelle candida e ti portasti una mano alla bocca, non era cosa da poco e avrebbe dovuto farle farle male sul serio.
«Mamma santa, sei sicura che non ti faccia male? » domandasti insicura ed ella fece di no conm la testa «A dire il vero non mi ero neppure accorta di averlo... » rispose con uno strano tono di voce prima di salire nella stanza che le avevi assegnato con passo spedito afferando vlocemente le sue cose e lasciandovi tuttui con un bel po' di domande per la testa.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro