The dinner
E fu così che Alec si ritrovò costretto a preparsi per una cena alla quale non gli interessava minimamente andare e alla quale avrebbe fatto come al solito la figura dell'asociale.
"Beh" pensò il giovane "Almeno ci sarà Jace. E posso sempre farmi accompagnare da Izzy".
Ma gli fu chiaro in meno di un secondo di starsi solo illudendo: Jace non avrebbe staccato gli occhi da Clary e Isabelle da Simon. O forse era il contrario?
Scosse la testa, divertito dal suo stesso pensiero, per poi vedere una chioma corvina farsi largo nella stanza.
-Allora, sei pronto? Non vedo l'ora di accompagnarti alla cena!- disse Isabelle entusiasta.
"Non vedi l'ora di vedere la tua cotta"fu il pensiero inespresso di Alec.
-Dieci minuti e ci sono.- decretò il maggiore dei Lightwood prendendo dall'armadio uno dei suoi adorati
maglioni e un semplicissimo paio di jeans.
-Non avrai intenzione di venire vestito così!- lo guardò inorridita la sorella.
-Ehm....- fu la non molto esauriente risposta del corvino.
-Non se ne parla.- decretò Isabelle avvicinandosi all'armadio del fratello e tirandone fuori una camicia bianca che lei stessa gli aveva regalato qualche mese prima e un paio di pantaloni neri abbastanza aderenti, ma non troppo.
Alec aprì la bocca per parlare, ma fu prontamente interrotto dalla sorella:
-Non osare protestare. Io esco, cambiati.-
Non vedendo alternative, il ragazzo aspettò che la sorella uscisse per indossare i vestiti che gli aveva preparato e successivamente recarsi con lei alla festa.
Quando arrivarono sul posto che gli
era stato indicato furono non poco sorpresi di trovarsi davanti a un locale molto bello, di quelli con un giardino interno.
Il loro tavolo era proprio al centro di quel magnifico giardino e i due non ci misero molto a raggiungere gli altri che erano già tutti arrivati.
Tutti tranne Camille, ovviamente. Lei arrivava perennemente in ritardo alle cene perché "doveva farsi desiderare". Anche se in realtà nessuno lì gradiva la sua presenza.
Appena arrivata Isabelle si mosse in direzione di Simon e Alec ~non avendo niente di meglio da fare~ si mosse in direzione di Jace, occupando il posto accanto al suo.
-Ehi- lo salutò il biondo.
-Ciao- rispose Alec -Novità?-
-Se può interessarti, cosa che dubito, sono appena arrivati Camille e il suo ragazzo.
Ti confesso che quando me l'ha
presentato non ci credevo: lui sembra talmente gay!
E comunque si è presentato. Ed indovina un po'? È Magnus Bane, il ragazzo più popolare della nostra scuola!-
Alec si ritrovò travolto da quel fiume di informazioni: per essere un maschio, a volte Jace era un gran pettegolo.
-Non vedo perché dovrebbe interessarmi. Oh, no. La strega si sta avvicinando. Vorrà presentarmelo per vantarsene. E se scappassi? -
-Ti abbasseresti al suo livello.- replicò Jace con aria di superiorità.
Alec sospirò, conscio che l'altro avesse ragione.
Camille gli si parò davanti e il suo cuore si fermò: accanto a lei c'era un ragazzo bellissimo.
Era alto, poco più di lui, e slanciato, i capelli neri pieni di Glitter tenuti su dal gel e gli occhi di un verde dorato,
dalla forma orientale erano elegantemente truccati.
Gli ricordarono subito quelli di un gatto.
-Alexander, che piacere vederti!- gli disse la bionda con voce falsamente amichevole. -Lui è Magnus, il mio ragazzo.-
-Penso di potermi presentare da solo.- disse velocemente questi.
-Piuttosto...... non mi avevi detto di avere amici così carini- continuò, lo sguardo rivolto verso Alec.
Quest'ultimo inizialmente si sentì avvampare ma poi si rimproverò per i suoi stessi pensieri: era ovvio che parlasse di Jace.
-Non trovo che nessuno dei miei amici sia carino. Sai che ho occhi solo per te.- disse con una voce talmente melensa che anche un bambino di tre anni che passava di lì per caso si voltò a chiedere alla madre se "quella signora si sentisse male".
Ovviamente venne subito fulminato con lo sguardo da Camille che però raggelò sentendo la risposta che Magnus le concesse:
-Abbiamo già avuto modo di appurare che non è così e ora se non ti dispiace vado a cercare un posto dove sedermi.- e fece per andarsene, ma un pensiero lo riscosse all'improvviso, bloccandolo.
- È stato un piacere conoscerti, Alexander. Spero di rivederti- e detto questo Magnus Bane fece la sua uscita di scena, lasciandosi dietro un Jace confuso, una Camille imbestialita e un Alec alquanto imbarazzato.
Ultimo angelo:
Hola, todos. So che per ora i capitoli sono corti ma per ora che devo solo narrare le vicende mi viene difficile farli più lunghi visto che cerco comunque di lasciare un po' d
suspense. ~non sono capace, lo so, ma io ci provo lo stesso~.
Anyway, Magnus ha fatto la sua comparsa. Che succederà?
Ringrazio chi ha commentato il capitolo precedente, fa sempre piacere leggere i commenti♡
Un bacio
Taccy☆
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