Premessa: Perdonate il mio ritardo, davvero, ma sono veramente impegnatissima! Spero di farmi perdonare con qualche scena Malec.
Ps: volevo mettere una foto Malec ma il cell mi odia. So ascoltate questa bellissima canzone mentre leggete. Vi controllo, fatelo. E amate Jared Leto con me.

Alec

Alec scrutò con interesse il corpo mezzo nudo del ragazzo dinanzi a lui.
Erano negli spogliatoi perché lui si era sentito poco bene e Magnus, accaldato dal ballo, si era levato la felpa.
-Fiorellino, lieto che tu ti senta meglio, ma se mi guardi così finirai per consumarmi.- ammiccò il maggiore.
Alec arrossì immediatamente, distogliendo lo sguardo, ma poco dopo trovò le dita del Moro a sollevargli il mento, mantenendo il contatto visivo.
-Non ti ho chiesto di smettere.-
Alec deglutì a vuoto. La distanza tra loro era veramente troppo, troppo poca.
Che sarebbe successo se si fosse azzerata del tutto?
In quel momento il cellulare di Magnus squillò, facendoli sobbalzare.
Il ragazzo rispose immediatamente.
-Pronto? Ciao, Camille. No. Non ne trovo la necessità. Non starò ai tuoi ricatti ancora per molto.
Non esisti solo tu. No, io...va bene.
A dopo. Io no.-
Alec lo guardò spaesato.
-Temo proprio di dover andare. La mia ragazza mi reclama.-
Ad Alec sembrò che l'altro avesse assunto un cipiglio corrucciato nel nominarla, ma probabilmente si stava solo facendo film mentali.
-Preferirei di gran lunga la tua compagnia, ma penso che lei non sarebbe d'accordo. Ci vediamo, fiorellino.-
Ed Alec restò solo, nello spogliatoio a fissare la porta dalla quale il ragazzo era uscito.
Si prese la testa fra le mani e volse lo sguardo al suolo: che gli stava succedendo? Era completamente in balia di quel ragazzo.
Aveva su di lui un effetto che neanche si poteva immaginare.
Era attratto da lui come da una calamita.

Magnus

Gli dispiaceva andarsene in quel modo, ma Camille lo reclama va e di sicuro non sarebbe stata buona con lui se avesse tardato.
Quanto avrebbe voluto lasciarla e dedicarsi al suo flirt con occhi blu, ma in quel modo i suoi sarebbero venuti a conoscenza della sua bisessualità e ciò non poteva accadere.
Si passò stancamente una mano tra I capelli e raggiunse la bionda davanti al cinema.
-

Ciao, amore mio!- trillò allegra la ragazza avvicinandosi per baciarlo.
Magnus rifiutò il contatto:
-È inutile che tu sia così entusiasta. Sono qui solo perché mi ricatti.- le disse scocciato.
-Lo so benissimo. Ma ti conviene collaborare o parlerò presto con chi di dovere. E preparati perché stasera ci daremo alla pazza gioia.- gli disse Camille in tono allusivo e con un sorriso malizioso in volto.
Magnus deglutì per un istante.
Non aveva intenzione di andare a letto con Camille. Non aveva intenzione di fare sesso con una persona che non gli interessava minimamente.
Ma sapeva che era obbligato.
I due entrarono e videro il film che si prolungò fino alle 17.
Dopodiché, fecero un giro al parco e alle 19 uscirono a cena.
E fu lì che Magnus prese la sua decisione: non voleva ricordare nessun dettaglio della notte che sarebbe seguita,.non voleva provare niente né tantomeno aver modo di ripensare alla notte che avrebbe trascorso con Camille.
Così bevve fino ad ubriacarsi.
E la mattina dopo si ritrovò nudo in un letto con la ragazza bionda accanto.

Alec

Alec non aveva fatto niente di che dopo esser uscito dallo spogliatoio: era tornato a casa, aveva guardato un film, fatto una cena veloce ed infine si era addormentato sul divano.
Ma nel cuore della notte si era svegliato con un senso di angoscia: sentiva che stava succedendo qualcosa che avrebbe dovuto impedire, ma non aveva idea di cosa.
Pensò quindi di aver fatto un incubo  e di non ricordarselo e si rimise a letto.
Ma non si riaddormentó fino all'alba.

Ultimo angelo:
Lo so. Avete il diritto di uccidermi.
Ma è stato un periodo duro e ho avuto un sacco da fare.
Perdonatemi.
Che ne pensate del capitolo?
Baci,
Taccy☆