Lo so... Lo so meglio di chiunque altro! Hai ragione, é la verità. Però sono tutto ciò che ho! Da che ricordo, non ho mai desiderato niente. E infatti nemmeno il torneo mi interessava minimamente. Sono perfettamente consapevole di quanto sia noioso come persona. Da quando mi sono state messe queste manette, ho sentito che per la prima volta nella mia vita volevo ottenere qualcosa. Fino a che non ho preso quella forma... Però ho capito una cosa. Stando insieme a loro ho capito cosa stavo e non stavo facendo. Com'era davvero la mia esistenza. Loro sono perfettamente consapevoli del motivo per cui vivono, dei loro hobby e dei loro obiettivi. Ero geloso del fatto che loro avessero cosí tante cose che io non avevo. Ma é stato divertente. Il mio mondo, fino ad allora grigio, si é riempito di colori luminosi. Mi piaceva quell'atmosfera. Mi sentivo come se fossi completamente soddisfatto. Ma piú mi sentivo cosí, piú la loro presenza si faceva notare. Mi ricordava quella forma, di cui avevo dimenticato l'esistenza. Ora che mi hanno visto con quell'aspetto... Non posso piú condurre la vita che ho vissuto finora. Potrei fare loro del male, come ne ho fatto quella volta a Musashi. Desideravo cosí tanto trovarlo e  rimuoverle al piú presto... Cosí tanto da non riuscire a fermarmi. In quel torneo, io... ho fatto di nuovo qualcosa di irrimediabile. Quindi ho deciso di non fare piú niente. Proprio come prima. Non mi importa se non riesco a rimuoverle! [...] Questa é la mia punizione per aver pensato solo a me stesso.

Jyugo - Nanbaka