Capitolo 33
Casey
Mi solleva da terra senza smettere di baciarmi, schiacciandomi alla parete, facendosi spazio tra le mie gambe reggendomi per le cosce, il membro duro sfrega la mia intimità.
"James" mormoro tra le labbra congiunte
Lui risponde tenendomi salda.
"Tu sei mia, lei è mia. Non gli permetterò di farvi del male" pronuncia con rabbia
Quest'uomo è troppo perfetto e il desiderio che sia così mi trapassa come una tempesta.
Mi trasporta fino in camera sua, chiudendo la porta con un calcio e girando la chiave.
Ci fissiamo negli occhi, arrivando quasi al letto, la camera è mascolina, lussuosa, accogliente e sexy.
Lo raffigura in tutto.
Mi bacia di nuovo appoggiando le mani sul mio fondoschiena.
"Mi stò perdendo Casey" confida diretto
"Io mi sono ritrovata, James" lo informo guardandolo fisso
Mi fa scivolare a terra, spingendomi verso l'imponente letto, tenendomi sempre a sé.
"Ti voglio in un modo che mi spaventa, Casey" ammette con voce roca
Il mio cuore pulsa forte, che lui sicuramente sente.
Studio il suo viso.
"La paura non manda in fumo la speranza. Questo significa solo che desideriamo così tanto quella cosa, che il solo pensiero di perderla ci terrorizza" gli faccio presente
"Sei così dolce" geme stringendomi nel suo calore
L'aria s'intensifica tra di noi, l'attrazione è così viva che ci attira e ci sprona.
"Oh James, ho bisogno di te"
Ansimiamo inalando l'essenza l'uno dell'altro.
Mi squadra con i suoi intensi occhi azzurri, che in questo momento sono insondabili, è come tuffarsi in un mare fresco e galleggiare nel profondo.
Mi stringe a sé ricordandomi con voce roca:
"Ti ho avvertita che non ci sarei andato piano la volta che ti avrei riavuta"
Il desiderio che mi fa ribollire il sangue mi fa anche dire cose che non mi sarei aspettata di dire. Lui è così magnetico, mi si infila sotto pelle e scorre nelle vene ad una velocità stratosferica.
"Le cose buone hanno sempre un prezzo... non lo sai il detto?"
Lui non aspetta altro e mi è addosso in un'attimo, catturando la mia bocca in fretta senza lasciare niente.
Violento!
Saccheggia senza remore cuore, corpo, mente e l'anima fino in profondità.
Con lui mi sento stupenda e pronta a correre il rischio.
"Cristo santo, sei dolce come la panna con le fragole, cazzo" rivela mentre le sue mani sollevano la maglia accarezzandomi la schiena
Queste sue parole pronunciate per la prima volta, mi fanno scorrere brividi per tutto il corpo.
Mi sfila la maglia buttandola a terra, sganciandomi con un solo gesto il reggiseno e togliendolo mi ammira da capo a piedi.
"Sei una visione celestiale, ci sei sempre stata tu, in ogni mia fantasia senza che io lo sapessi, Casey"
Tutto il mio essere è in subbuglio, con le mani sotto la sua maglia gli accarezzo l'addome con i muscoli ben definiti, bisognosa di esplorarlo centimetro per centimetro.
Fa un passo indietro spogliandosi.
"Quello che vedo se chiudo gli occhi sei tu in tutta la tua bellezza, James. Non ho mai pensato di volere un uomo, come voglio te" ammetto con sincerità
Premo le labbra sopra il suo cuore meraviglioso, mentre lo sento accelerare come un tuono. E' straordinario e affascinante in ogni sua parte.
Si inginocchia davanti a me e le sue dita esperte sbottonano i miei jeans in un attimo, abbassandoli e baciandomi sulla stoffa di pizzo che copre la mia intimità.
"Così dolce" sussurra inspirando
"Tu mi distruggi" mormoro mentre lo accarezzo tra i capelli
Nella stanza l'aria si fa più densa quando finisce di spogliarmi del tutto, riversando gli indumenti sul pavimento.
Vacillo al suo sguardo intenso.
Infila le dita tra le mie gambe, passandole con delicatezza sulle grandi labbra allargandole, sussulto a quel tocco.
"E' la perfezione assoluta, dolce, bagnata e allo stesso tempo rovente. Voglio viverci dentro, voglio scoparti giorno e notte" sentenzia
Una parte di me trasalisce facendo zampillare la timidezza nel petto, arrossendo e l'altra parte mi eccita sentirlo parlare in questo modo.
Il mio mondo è capovolto, perché me ne stò qui lasciandomi toccare in questa maniera, non mi riconosco.
Ma i pensieri scompaiono appena infila con estrema lentezza due dita facendole affondare fino a farmi tremare, sentendomi invadere dal piacere assoluto.
Mi destabilizza in un modo indescrivibile.
Si alza facendomi sedere sul letto e accarezzandomi l'interno della coscia con la mano libera, allargandomi. L'altra continua a muoverla dentro e fuori.
"James" sussurro
Mi distende chinandosi e iniziando a leccarmi nel punto in cui ho bisogno di lui, dove desiderio, dolore e frenesia si mescolano.
"Oddio James... è magnifico. Con te tutto è bellissimo. Com'è possibile" mormoro affondando le dita nel copriletto
Gemo appena sfila le dita, lasciandomi in un fascio di nervi tremanti e bagnati nel suo letto.
"Ho appena iniziato, principessa" mi informa finendo di spogliarsi con un sorrisetto malizioso
Fa volare via i vestiti.
Un terremoto mi scuote l'anima vederlo così nudo, arrogante, forte e con il pene alto e duro.
Si accarezza una volta facendomi quasi svenire e con voce autoritaria mi dice:
"Mettiti carponi, dolcezza"
Oh! Oh!
Oh mio dio!
Un brivido viscerale mi trapassa.
Mi giro lentamente senza smettere di guardarlo mettendomi carponi. Mi sento afferrare per la vita, mentre mi sposta al centro del letto e mi riporta versa il bordo.
"Non così in fretta, principessa"
Fermo alle mie spalle mi accarezza con il palmo della mano sul fondoschiena.
"Perfetta" esordisce gemendo
E capisco che ho sempre avuto ragione, con lui sono in guai seri, molto seri e grossi.
Dopo pochi secondi la sua lingua passa tra le mie natiche, sussulto all'istante per poi gemere e inclinarmi all'indietro dopo poco, il mio corpo lo supplica di continuare come se avesse vita propria.
Se ci penso bene, non mi sono mai data così liberamente, non sono mai stata esposta così tanto e di conseguenza non sono mai stata vulnerabile.
Ma il pensiero vola via velocemente, presa in contropiede dalla sensazione che la sua lingua ha su di me. mi fa perdere del tutto la testa mandandomi in estasi, mentre mi lecca e succhia e i suoi pollici si strusciano sulla mia intimità, prima di infilarcisi dentro.
Stò perdendo il controllo sotto il suo assedio, tremando e gemendo, chiamando in un sussurro il suo nome.
Si allontana da me e vorrei urlare non riuscendo a capire di come mi fa sentire quest'uomo, risveglia in me bisogni mai sognati, né desiderati.
"Oddio ti prego James" mormoro
Non riesco a seguire tutti i suoi movimenti, i suoi attacchi, mi fa girare la testa.
Il mio desiderio di lui è forte, sostenuto, immenso.
Sento il suo petto schiacciarsi sulla mia schiena, il suo membro tra le mie natiche, e ad un tratto mi ritrovo due dita nella bocca e la sua vicino al mio orecchio, che con voce arrochita sussurra:
"Senti quanto sei buona... principessa... lo sei dappertutto. Succhia"
Gli succhio le dita obbedendogli.
Una dose di eccitazione mi attraversa il corpo da parte a parte, appena sento il mio sapore sulla lingua, non capendone il perché. come non so spiegarmi il mio sentirmi potente, così sicura tra le sue mani, mentre sono immobilizzata.
Si allontana di nuovo di colpo, mentre l'aria fresca mi colpisce dritta alla schiena, senza provare un briciolo di vergogna ansimo, in stato di follia.
"Ti prego" lo supplico
Mi dimeno con i pugni stretti sulle lenzuola.
Le sue mani atterrano di nuovo sul mio sedere accarezzandolo con dovizia ed eccitandomi di più.
"Oh Casey, sapessi quanto adoro il tuo culo sodo e bello"
Lo strizza con grinta sfregando il pollice nel punto sensibile.
"James" piagnucolo
"Tu principessa devi sapere che io adoro i culi" preme il dito in quella parte più stretta e proprio lì si contrae per accoglierlo, ma lui sentenzia diretto:
"Anche se non succederà stasera, io prima o poi vorrò scoparlo, leccarlo e morderlo"
Sobbalzo di nuovo nel sentirlo chinarsi e affondare i suoi denti nella mia natica e anche questo gesto non doloroso, mi fa contorcere lo stomaco, facendo una capriola a quella minaccia oscura, alla mancanza di controllo.
Mi volto guardandolo da sopra una spalla rimanendo spiazzata, perché lui mi confonde l'anima.
Siamo intrecciati, legati l'uno all'altro.
E a questo punto gli confesso con sincerità:
"Sono tua James"
Sento la sua spessa punta che si insinua tra le mie pieghe, facendosi spazio e mormorando:
"Cazzo, troppo sensuale e calda"
Mi penetra riempiendomi tutta, fino in fondo, a tal punto che è solo lui che sento nell'anima.
Lui che mi possiede e mi prende come solo James sa fare.
Arretra afferrandomi sul punto vita e penetrandomi di nuovo.
Sento il desiderio crescere dentro di me, aggrappandomi al copriletto per poter rimanere ferma.
Un'altra spinta in avanti e il cuore va a mille, comincia a scoparmi con il suo grosso membro, mi toglie il fiato ad ogni suo affondo. Mi stà possedendo come ho immaginato la prima volta che l'ho visto in quel locale, con tutta la sua sicurezza e arroganza.
Senza pietà.
Se lo dovessi perdere non saprei proprio cosa poter fare, perché sento ancora dentro di me che mi potrebbe spezzare il cuore.
Ed è vero quando dico che ho bisogno di lui.
Non mi fa paura fallire da sola per quello che devo affrontare, ma è perché lui s'incastra a meraviglia in quel vuoto che ho scavato dentro di me, per salvaguardarmi. E solo lui lo riempie fino a farlo straboccare, come fa in questo momento il mio corpo.
Ogni suo affondo, uno dopo l'altro è troppo e allo stesso tempo non mi basta.
Il piacere splende tutto attorno a me.
"E' questo che vuoi? Dimmelo Casey, è questo che vuoi?" chiede con voce sensuale e roca
Ansimo piena di desiderio disperato e tremante di gioia.
"Sì. Voglio te ed è quello che voglio sul serio"
Tutto attorno a me sprizza di scintille, mi appoggia una mano sul seno e mi solleva facendomi appoggiare la schiena al suo petto. Mi aggrappo al suo collo allungando un braccio all'indietro, siamo incollati e il sudore scivola sulle nostre pelli.
I nostri sguardi s'incrociano nello specchio sul comò.
"Questo che vedi è quello che vedo io ogni volta che il mio sguardo si posa su di te Casey, guardati" mi fa presente con il tono della voce sensuale e allo stesso tempo dolce
Volgo lo sguardo su di me e un verso strozzato sfugge dalle mie labbra, ho il corpo allungato, i capezzoli rosa e turgidi, il volto in estasi rosso e spettinata.
Guardo lui, bello da impazzire che mi guarda da dietro, i suoi lineamenti sono scolpiti come un dio greco.
Sono più che certa di non essermi mai sentita così sexy, mai così desiderata da un'uomo come lui.
Mi accarezza con dovizia scivolando sulla mia pancia con le punta delle sue dita magiche, arrivando a sfregare il centro pulsante, accarezzando il clitoride già gonfio. Mi tende come una corda di violino, mentre continua a penetrarmi da dietro in una posizione angolare insostenibile. Ogni affondo è più stuzzichevole del precedente.
E quando l'orgasmo diventa un'onda dopo onda, mi trapassa da parte a parte, facendomi annegare mandandomi in pezzi, accecata da una luce folgorante.
Tremo, implorando avvolta dalla tortura dell'estasi.
James affonda del tutto dentro di me, con frenesia, forte, virile, agguantandomi i seni tra le mani.
Affonda il suo bel viso tra i miei capelli, per soffocare il suo ruggito misto al mio nome, mescolato all'orgasmo.
Io volo al suo pulsare.
Avvolti nel nostro stupendo abbraccio, cavalchiamo l'estasi insieme. Mi tiene stretta al suo possente corpo fino a quando non cado giù sul materasso, con la faccia immersa nel cuscino.
Si stacca da me alzandosi e avviandosi in bagno nudo e accendendo la luce, mi intima:
"Stà ferma"
Guardare quel corpo stupendo in bella mostra mi fa ribollire il sangue nelle vene.
Torna da me con un asciugamano bagnato e strizzato, si china baciandomi con dolcezza una guancia, per poi passarmi la stoffa umida tra le gambe.
Si sdraia poi a fianco rivolgendosi verso di me.
"Stai bene?" mi chiede con i suoi occhi azzurri lucidi, traboccanti di bontà e adorazione.
Dio che uomo!
"Non mi sono mai sentita così bene come in questo momento, con te è tutto meraviglioso" gli confesso sfiorando il suo viso con le punte delle dita
Mi afferra la mano baciandola.
"Perfetto, perché credo proprio che non potrò più lasciarti andare"
Nel suo sguardo scintilla qualcosa di sincero e grave, ma il tono è scherzoso.
Borbotto ridendo con allegria, sapendo che lui avverte l'affetto tenero che mio tono:
"Stalker"
So che sto mettendo a nudo i miei sentimenti in questo momento.
Tutto attorno a noi è un canto d'amore.
Mi stringe a sé con un braccio accarezzandomi i capelli e nel mio corpo un senso di pace prende il sopravvento.
"Se è quello che serve a tenervi tutte due con me, sì lo sono"
"Non puoi dire cose così, se non le pensi davvero" puntualizzo con un nodo pesante nella gola
Lo guardo dritto negli occhi.
"E se invece lo pensassi davvero, Casey? Sarebbe un problema?" chiede con la voce roca
Dentro di me cresce l'esitazione.
Tutto quello che noi sappiamo l'uno dell'altro sembra formare un'abisso tra noi.
Un fondo oscuro.
Sfiorandogli le labbra carnose gli sussurro una domanda importante, che potrebbe rovesciare tutto:
"James, cosa ti aspetti dalla vita? Dove ti vedevi... prima di conoscermi? Un domani, tra tre, quattro anni? Dove ti immagini?"
Sa perfettamente quello che gli stò chiedendo, comprende...
Sembra sul punto di rispondermi, poi si sofferma cambiando il suo sguardo in un'espressione distante e infine con voce roca e sprezzante parla, dicendomi:
"Credo Casey che debba tornare a dirti quello che volevo tanto tempo fa, non ieri oppure un anno fa, ma bensì dieci anni fa"
La sua voce è piena di dolore e riprende a dirmi dopo un aver preso un bel respiro:
"Mi vedevo a quest'ora sposato con almeno due o tre figli, che mi avrebbero rincorso in casa per gioco e corso incontro al mio ritorno dal lavoro, gridando in coro papà, papà. Strattonandomi da tutte le parti, facendomi ammattire nel senso più bello della parola"
Un sorriso triste gli curva gli angoli della bocca, con malinconia, deglutisce con gli occhi tristi, ma pieni di desiderio quando riporta il suo sguardo su di me, dopo averlo perduto nell'immagine nella sua mente.
"Mia moglie che mi avrebbe aspettato dopo una lunga giornata di lavoro, sul divano. Avremmo cucinato insieme venendoci incontro, con la vita zeppa d'impegni ma perfetta, perché vissuta per ciò che contava davvero"
Sento il nodo che gli serra la gola facendolo tremare e infine confessa:
"Ma quell'immagine è andata in pezzi. Distruggendomi dentro, da quando l'ho persa ho creduto che avrei passato il resto dei miei giorni da solo. E mi stava bene, l'avevo accettato"
In questo momento è con me, lo vedo e lo sento.
"E quella visione si è offuscata appena ti ho incontrata. Scombussolandomi, ma dandomi quello che mi mancava" precisa diretto
Lo guardo col cuore che batte a mille e un'agonia che mi angoscia, dovendo sforzarmi per far uscire dalla bocca quelle parole che non vorrei dirgli.
"Io James non posso darti quello che vorresti... lo sai che non posso darti figli"
Mi guarda sbattendo le palpebre confuso.
Poi capisce facendogli passare un lampo, forse di rabbia, sul viso.
"Io so cosa c'è scritto su quella cartella clinica, Casey. Non sanno da dove la patologia di Keira possa derivare"
Cerco di trattenere le lacrime.
"Non posso correre il rischio, non voglio James"
Mi allunga sul letto spingendomi, appoggiandosi su un gomito e guardandomi fisso, attorcigliando una ciocca dei miei capelli tra le sue dita.
"Tu cosa vorresti se sapessi la verità?" chiede
"Oh! Io ho sempre sognato una famiglia numerosa... ma... Keira mi basta e così sarà per sempre"
Mi sorride con tenerezza.
"Pensi davvero che voi due non siate abbastanza? Lo siete e molto per me. E questo significa che non mi tratterrò dal volervi dare tutto" puntualizza con enfasi
Attorno a me girano sogni e fiducia, tanta fiducia, che avvolgono il mio essere.
A Jacob non è mai bastato Keira, anzi, non l'ha mai voluta.
E in questo preciso istante, James Parker diviene il mio tutto, il nostro tutto.
Tutto ciò di cui abbiamo bisogno, di cui io ho bisogno.
Sono uscite fuori parole importanti, pensieri e desideri con un forte significato...
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