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Capitolo 29

James

Mi accascio su di lei ansimando, Casey mi stringe a sé e si lascia trasportare quando mi giro su un fianco.

La guardo, ha un sorriso incandescente.

"Tutto bene?" le chiedo

"Credo proprio che tu sarai la mia rovina" risponde sfiorando la punta del naso al mio

Arrossisce non per timidezza, ma per il tenero e dolce affetto.

Sogghigno alla sua presa in giro, mista ad ammirazione.

La stringo di più a me rivelandole:
"Io sarò la tua rovina? Ne sei proprio sicura?"

Ride divertita.

"Stai scherzando, vero?"

La guardo intensamente.

"No, non scherzo per niente, Casey. Questo è stato... non riesco a descrivere come mi sento quando sono con te. E adesso, stare qui con te, nel tuo letto, dentro di te, è così... principessa, sono tuo" le confesso diretto

La vedo arrossire battendo le dita sulla mia spalla nuda.

"James credo proprio che la sensazione sia unica. Non ho mai provato niente di simile"

Mi accoccolo sul suo collo ispirando il suo profumo delizioso e le sussurro birichino:
"Mi stai dicendo che ti piace la mia resistenza?"

Ride di nuovo divertita.

"So che se lo ammetto, ti monterai la testa"

Le premo il bacino contro il suo scherzosamente, ma basta questo gesto a risvegliare il membro e affermo ridendo:
"Sì è possibile, sì"

Nell'aria c'è leggerezza quando mi colpisce il braccio ridendo. La tengo stretta tra le braccia, è una sensazione deliziosa, ha la pelle setosa e calda, le sue curve sono morbide e irresistibili e l'anima dolce che mi avvolge.

Mi volto sulla schiena facendola sdraiare su di me.

Lei ride di nuovo e io adoro sentirla e vederla così serena, sapere di essere il suo porto sicuro. Mi fissa appoggiandosi al mio petto, mentre l'alba inizia a filtrare dalla finestra.

La fiducia che sprigiona dal suo viso è meravigliosa e io la stò ammirando.

Sono incenerito, non proprio imbambolato da lei.

Si morde il labbro prima di dirmi:
"Voglio che tu sappia che quello che hai fatto, ha significato molto per me, James. Intendo che tu sia rimasto con me, con noi"

"Volevo esserci Casey, voglio esserci" le rispondo accarezzandole i capelli

Ci fissiamo intensamente.

"Anch'io volevo che tu ci fossi e voglio che tu ci sia" precisa

Faccio un sospiro enorme e sentenzio con serietà:
"Casey, odio dirtelo e odio farlo, ma... sono costretto a chiedere di trasferire Keira ad un'altro medico. Non è fattibile, né una buona idea averla come paziente. Visto che io e te stiamo insieme"

Sorride fremendo di gioia con un pizzico di preoccupazione, ribatte:
"Ah ok... io e te stiamo insieme, allora"

Le pizzico un fianco.

"Direi che sembra proprio di sì a parere mio"

Le sue guance si colorano di rosso e le lentiggini brillano ai primi raggi del sole.

"Ma non ti capita di continuo, questo?" chiede con un accenno di esitazione

Le prendo il volto tra le mani sollevandomi un po'.

"No, non mi capita di continuo" le dico guardandola serio

Mi guarda di traverso chiedendo:
"E' diverso, vero?"

Accenno un sorriso e ammetto sincero:
"E' tutto diverso... è meglio"

E vorrei dirle che...è giusto.

Si rabbuia leggermente per poi dirmi:
"Il solo pensiero che non sarai più tu a visitarla, lo odio. Sei un medico fantastico, James"

"Voglio esserlo" sentenzio con grinta

"Ti spaventa questo, vero?"

Guardo i suoi occhi sinceri, veri e la sua anima pura senza giochetti.

Le rispondo anch'io sincero:
"Cazzo, sì mi terrorizza"

A quel punto lei con tono di avvertimento mi fa presente:
"James, non voglio costringerti, né metterti in una posizione scomoda o in un angolo. Voglio che tu sappia che devo stare attenta, ogni decisione che devo prendere è perché Keira è la mia vita e niente e nessuno deve avere conseguenze su di lei. Sopratutto vista la situazione con suo padre. Voglio che tu sappia che farò e faccio ogni cosa per proteggerla"

Sentirla solo nominarlo risveglia in me la rabbia, cerco di reprimerla, ma mi rifiuto di permettere a quel lurido figlio di puttana di entrare nel nostro stupendo spazio.

Le piego la testa per guardarla meglio e scrutare la sua espressione.

"Casey, non sono qui per giocare. So cosa c'è in gioco. Lo capisco troppo bene, tu sei stata più che chiara sulla tua posizione, fin dall'inizio. Sapevo cosa stavo facendo quando sono entrato in questa stanza" puntualizzo

Voglio che sia tutto chiaro con lei, voglio rigare dritto.

"Mi hai colto alla sprovvista, James Parker" afferma abbracciandomi più forte e baciandomi con passione

Ricambio il tutto per poi farle presente:
"Sei tu che hai colto me alla sprovvista. E credo che adesso sia meglio che vada, prima che si svegli la piccola Keira"

Voltandomi a guardare la sveglia sul comodino.

Annuisce riluttante guardando a sua volta la sveglia.

Mi sposto gettandola sul letto supina facendola ridere, mentre i suoi capelli rossi l'avvolgono in un mugolo. Il suo sorriso è luminoso e guardandola, ho una stretta al cuore.

Non ho mai pensato che potessi sentirmi in questo modo.

Mi alzo rivestendomi e sentendo il suo sguardo sulla schiena. Mi volto trovandola avvolta dal lenzuolo che morde, con il volto scarlatto.

So per certo che con lei impazzirò.

Mi allungo verso di lei baciandola, per poi dirle sornione:
"Non c'è bisogno che tu ti senta in imbarazzo quando mi mangi con gli occhi, principessa. Puoi farlo quanto e quando vuoi. Io con te lo faccio da quando ti conosco"

"E' che tu sei un sogno. Non smetterò di guardarti, perché sei un uomo stupendo e bellissimo dentro e fuori, James" confessa

La percorro con lo sguardo.

"Io non ho mai visto niente di più bello, eccitante ed eccezionale di te. Ti avviso già da adesso... la prossima volta che saremo in un letto non ci andrò tanto piano"

In questo preciso momento vorrei possederla di nuovo, la mia testa è un tornado di idee, di fantasie su i modi in cui vorrei prenderla.

Sorride maliziosa.

"E' una promessa?" chiede in tono birichino

La bacio sul collo prima di rialzarmi e mugolando affermo:
"Tu Casey Allen sei in guai seri"

Mi accarezza i capelli.

"Questo lo so già. Come ho sempre saputo che avresti portato guai dal primo momento che ti ho visto" ammette

Le do un lieve bacio per poi sollevarmi e farle presente:
"Più tardi torno a vedere come stà Keira"

Annuisce languida.

"Cerca di riposare un'altro po'. E' stata una giornata faticosa ieri" le dico con dolcezza

"Sì ci provo" risponde

"Brava provaci" ripeto alzandomi definitivamente esitante

Non voglio andarmene guardandomi attorno, ma so che devo farlo per necessità, devo stare attento a Keira, ha ragione Casey.

Dobbiamo stare attenti, perché la loro vita è piena di complicazioni e non voglio che succeda il peggio.

Mi avvicino alla porta e con estrema cautela giro la chiave, aprendo piano la porta e uscendo in punta di piedi, senza richiuderla e avviandomi nel corridoio.

Mi blocco di scatto vedendo i capelli rossi spettinati di Keira che spuntano dal divano.

Se me la svigno alla chetichella passo da persona orribile, approfittando della sua disabilità.

Ma noto che lei ha già individuato il mio movimento, voltandosi e guardandomi vispa sorridendomi lievemente.

Ha già capito tutto!

Quella ragazzina nota proprio tutto.

Si alza agguantando il block notes, scrive velocemente mentre io mi avvicino aggirando il divano e mettendomi seduto con la tremarella.

Sono così codardo che vorrei svignarmela a gambe levate.

Mi sento come un'adolescente beccato in fragrante a fuggire dalla finestra della ragazza, dal padre di lei.

E questa cosa è ridicola...

O forse sbaglio, perché mi escono gli occhi dalle orbite quando leggo quello che ha scritto.

Hai fatto sesso con la mamma?

I suoi occhi verdi mi scrutano con durezza dietro gli occhiali e da come mi ha allungato il blocco sembra arrabbiata.

Mi frego la faccia con la mano.

La sensazione che provo non è sbagliata.

La guardo diffidente, prendo la penna e scrivo la risposta

Tu sai cosa significa?

Riprende la penna con stizza.

Ti ricordo che ho quasi nove anni.

"Appunto" esclamo sapendo che legge le labbra

Lei scrive di nuovo.

Ma tu non guardi mai la televisione?

Mi scappa una risata incredula a tutto questo, mentre dentro di me viaggia l'ansia e l'imbarazzo.

Lei continua a scrivermi.

Hai dormito con lei?

Che cazzo gli rispondo adesso?

Non voglio mentirle, cazzo!

Leggo nel suo sguardo il suo pensiero, è quello di dover proteggere la sua mamma e tenerla al sicuro. Una stretta al cuore mi attanaglia e deglutisco il nodo che ho in gola e decido di scriverle.

E' una cosa che riguarda tua mamma e me.

Capisco dalla sua espressione che ha tratto le conclusioni.

Si alza in piedi davanti a me e inizia ad agitare le mani nel linguaggio dei segni, che non so interpretare. Ma lo capisco dai suoi occhi che sprigionano rabbia e frustrazione su quello che vuole sapere.

Ma tu l'ami?

"E' complicato Keira" le rispondo con il cuore che sembra impazzito

Lei riprende i fogli e scrive con foga.

Se vuoi vivere qui ci sono delle regole da seguire... la devi amare.

La guardo allibito, in lei c'è innocenza e saggezza.

E' più sveglia di me nella semplicità in cui vede il mondo, la vita.

La prendo per le spalle con dolcezza avvicinandola a me, desiderando che possa sentirmi.

Voglio poter comunicare con lei al meglio e farle capire quel qualcosa che io fatico a comprendere.

"Keira voglio molto bene alla tua mamma e ne voglio anche a te"

Le lacrime le scendono silenziose sulle guance e d'istinto l'abbraccio forte al petto.

E capisco nell'immediato cosa intende Casey sulle complicazioni.

Loro due hanno attraversato l'inferno e la piccola Keira ha il terrore che qualsiasi uomo possa riportarcele.

La stacco da me di poco asciugandole le lacrime e dicendole piano:
"Stai tranquilla non la farò soffrire. Non vi farò soffrire"

Si asciuga il naso con la maglia e con le labbra forma la parola

"Giura"

Le rispondo svelto:
"Lo giuro" e incrocio le dita per darle più concretezza

Mi fissa per alcuni istanti per poi fare OK con le dita e annuire.

La imito con l'ok, sospirando di sollievo.

Riprendo il blocco e le scrivo.

Come ti senti?"

Lei mi guarda sorridendo per poi rispondermi scrivendo.

Ho fame.

Scoppio a ridere.

E che colazione sia!

Mi alzo gli tendo la mano e lei la prende con disinvoltura.

E' una sensazione straordinaria, mi avvolge l'anima facendomi sentire come non mi sono mai sentito da un pezzo.

Felice!

Con Keira non ci sono parole...solo amore...

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