Il mondo è fatto di dipendenze.
La vita stessa è una dipendenza, i sentimenti creano dipendenza, ma le uniche di cui si parla con tono grave sono le droghe, l'alcol e il fumo; quelle che fanno male agli organi interni insomma.
Eppure non sono le uniche che arrivano ad uccidere.

Le abitudini, il contatto fisico, il pensiero stesso, sono delle dipendenze molto pericolose di cui non ci si può disfare e con cui è necessario convivere fino a che non ti accorgi che, poco a poco, ti corrodono e ti trascinano verso quella che è la peggiore dipendenza esistente: la vita.

In qualche maniera, il mio bisogno d'esprimere questo pensiero, mettendolo per iscritto e facendo in modo che qualcuno lo legga, è una dipendenza che non posso contrastare perché mi fa sentire viva, mi rende capace di dire "si, io esisto, sono viva". Allo stesso modo, agire, parlare, ascoltare, toccare, eccetera, ci trasmettono delle emozioni tali da comunicarci ciò che più di tutto il resto necessitiamo sapere, cioè che noi siamo vivi e lo saremo ancora per molto.

E noi vogliamo approfittare di tutto questo, vogliamo scoprire ancora e ancora cosa si prova, come lo si prova, il perché lo si prova e vogliamo sfamarcene senza dover rendere conto a nessuno, per non dover dire "basta" a quella polvere di emozioni.
Potremmo dire, dunque, di essere schiavi delle emozioni, schiavi del nostro corpo e del bisogno di fargli fare esperienza per aumentare la quantità di "droga" che arriverebbe al nostro cervello.

Estasiante.
Solo così potrei definire la vita. Un'estasi che non finisce se non con la morte. Un'estasi che il nostro corpo ci fa raggiungere attraverso le esperienze di forte impatto emotivo e sensoriale, che ci mandano in pappa i neuroni e ci fanno ubriacare, per mandarci al tappeto con un bel pugno di delusione che ci dice di "aver già provato tutto" e ci risolleva con un bello slancio in avanti di "c'è ancora tanto da provare". Come quando l'estasi giunge al suo apice e ti sta per annunciare la sua fine, precipitandoti in un secondo in quella che è la realtà delle cose, uno specchio che ti mostra il patetico drogato di vita che sei diventato.

Dobbiamo disintossicarci dalle emozioni inutili che fanno diventare la vita una fonte di "droghe", perché la vita è ben altro, è un dono che va apprezzato in ogni momento nelle piccole cose che ci regala.
Non è necessario cercare ad ogni angolo qualcosa che ci soddisfi, qualcosa che riempia i vuoti interiori che nascondiamo, perché i brevi momenti ripieni di emozioni si limitano a coprire i fori, ma non li colmeranno mai.

#drogarsidiemozioninonèlasoluzione