Capitolo 9
La musica, mi porta in un altro universo. Il mio universo, costellato da amore, felicità e armonia. Le melodie che vengono fuori dal mio amato strumento, mi fanno sentire al sicuro e protetta da essa.
Con la mente, vago tra i miei pensieri lasciandomi trasportare dal momento. Lui è lì davanti a me che mi fissa, i suoi stupendi occhi blu, il suo sorriso, la sua bocca sottile e morbida. Vorrei tanto essere baciata da quelle labbra.
Alla mia vista, appare così bello e seducente. Ripenso ad oggi, il profumo della cioccolata, la sua risata, le sue parole di conforto. Perchè penso continuamente a lui?
Il mio cuore accelera al suo pensiero. Mi ha ufficialmente stregata e non so come uscirne. Come ne esco? Come riesco a venirne fuori? Tutto quello che sento e provo per lui è come un elisir.
Un elisir potente e carico di battiti accelerati. All’interno di me, c’è una porta con su scritto il suo nome.
La porta per uscire da tutto questo non vuole aprirsi, oppure sono io stessa che non voglio aprire quella stessa porta per poter fuggire. La chiave che la tiene chiusa, è nascosta da qualche parte nei miei sentimenti, lì dove un giorno forse proprio quei sentimenti verranno spezzati e allora solo quel giorno la chiave che momentaneamente custodita gelosamente, aprirà la porta ora chiusa, facendomi capire l’errore che potrei commettere ad innamorarmi in futuro di lui.
Finito, le prove ufficiali per lo spettacolo, Mrs Lewis ci incoraggia e ci salutiamo tutti quanti in gruppo con urla e grida per togliere la tensione.
<< Phoebe? >> Mi chiama Mrs Lewis
<< Mi dica? >>
<< Rispetto ad ieri, oggi eri molto ispirata. Il brano che hai scelto è spettacolare. Sono felice della tua scelta. Non conoscevo questo gruppo, fino ad oggi.
E’ davvero adatto alla tua personalità. Non smettere mai di suonare, hai un dono. >>
<< La ringrazio, Mrs Lewis. Tutto quello che sono con la mia musica oggi, è solo grazie a lei. >>
<< Su questo, non ho meriti. Tu hai una personalità tutta tua. Quando suoni, incanti ognuno di noi. In pochi hanno questa fortuna. Hai deciso poi, se continuare con la musica e farne in futuro, un mestiere? >>
<< Ancora non lo so. Sbuffo. Sono indecisa sul tipo di carriera. Vorrei seguire le orme di mia madre, ma sono alquanto combattuta. >>
<< Phoebe, io penso che ognuno deve scegliere in base ai propri sogni. Ti prego pensaci. Inoltre a Gennaio, ci sono le iscrizioni per la scuola di New York. Se decidi di continuare con la musica, posso darti una mano, ho diversi agganci all’interno. Ti prego di rifletterci. >>
<< Lo farò. Ne parlerò anche con i miei. Grazie, Mrs Lewis per la sua disponibilità. >>
<< A domani, Phoebe. >>
<< Buonanotte. >>
Taylor entra nel vialetto di casa e noto che parcheggiata, si trova la R8.
Scendo dall’auto e mi dirigo verso la porta d’ingresso. Suono e dopo pochi secondi la porta si apre e di fronte a me compare Sophie.
<< Ciao Phoebe, bentornata. >>
<< Ciao. Che succede? >>
<< Tua madre ci ha invitato a cena. Spero non ti dispiaccia, che ci sia anche io. >>
<< Tesoro, eccoti. >> Mi raggiunge mia madre radiosa.
Mi abbraccia e mi sussurra all’orecchio: << Phoebe, fai la brava. Ti prego. >>
Sbuffo. << Ci proverò. >>
Mi chiedo solo se questa giornata, avrà mai fine. Non ho voglia di dare ulteriori spiegazioni. Non adesso.
La cena è alquanto silenziosa, gli unici a parlare sono mia madre e mio padre con Sophie e Thed. Tra me e loro l’aria è alquanto pesa. Non riusciamo ad essere più gli stessi.
A fine serata, Sophie si avvicina a me;
<< Allora a domani Grey. >>
<< A domani, Sophie. Ehm… Torni da sola? >>
<< Certo che no. >> Risponde mio fratello. Lei sta con me. Ah, Sophie? Dormi da me? >>
"Che sfacciataggine. Quando fa così, è alquanto odioso. "
<< Ehm.. Penso di si. Non dovrebbero esserci problemi. Avverto casa. >>
<< Ok. Fai presto. E la bacia. >>
E si allontana verso la cucina, per fare la telefonata.
<< Ti preoccupavi per lei? >>
<< Beh, si. E’ pericoloso a quest’ora. >>
<< Mmm… Capisco. Domani hai lo spettacolo vero? >>
<< Si. >>
<< A che ora? >>
<< Verrai?>> Lo guardo stupita.
<< Phoebe, sei mia sorella. Capisco che in questo momento siamo un po’ in guerra, ma non significa che non tengo a te e che non desidero venire.>>
<< Ok. Ehm.. Sono felice che tu venga.>>
Sophie rientra nel salone, confermando a mio fratello che resterà con lui per la notte.
<< Aspettate. Sophie, domani sera c’è il mio spettacolo. Verrai? >>
<< Mi vuoi? >> Mi guarda con gli occhi colmi di gioia.
<< Si, lo voglio. >>
Sul suo volto, iniziano a scenderle lacrime e l’unica cosa che riesco a dire é:
<< Non piangere. >>
<< Scusa, non sapevo se mi avresti più parlato dopo oggi. E adesso sono solo felice. >>
<< Sono felice anche io. >> E gli getto le braccia al collo, in segno di resa.
<< Che bello, che mi hai perdonata. Cosa ti ha fatto cambiare idea? >>
<< Frena. Dico, distaccandomi dal suo abbraccio. Ti perdono e accetto che tu stia con mio fratello. che avete questa Ma non voglio affrettare le cose. Ti è un problema se per un po’, evitiamo l’argomento x e y? >>
<< Si certo, Grey. >> Mi abbraccia nuovamente e poi mi porge un bacio sulla guancia.
<< Scusate l’intromissione ragazze. Cosa vorrebbe dire argomento x e y? Centro qualcosa? >>
Sophie senza tanti giri di parole si volta e gli risponde:
<< Il sesso con te, tesoro. >> E gli fa l'occhiolino.
<< Sophie? >> L’ammonisco.
<< Che c’è? >>
<< Niente. >>
<< Sei sempre più irascibile, lo sai Grey? Quando ti trovi un ragazzo che ti soddisfi un po’ eh? >>
La guardo malissimo in modo truce e sò di essere avvampata. Mi imbarazza parlare di queste cose, specialmente in presenza dei miei. A Volte vorrei avere la sua spontaneità e la sua noncuranza, per quello che gli sta attorno.
I miei si guardano, e scoppiano in una fragorosa risata.
<< Non capisco cosa ridete? Mi avete stufato, vado a dormire. >>
<< Notte. >> Rispondo all’unisono.
<< Notte a tutti. >>
Ci siamo. Il giorno dello spettacolo è giunto. Mi sento carica e pronta a spaccare il mondo.
Nella mente ripeto la musica. Vorrei correre, vorrei saltare, vorrei ballare, vorrei … vorrei…
Vado in camerino per prepararmi e indossare l’abito che dopo tanta pazienza sono riuscita a scegliere.
<< Phoebe? >>
Mi volto ed è Sophie. E’ davvero bellissima. Quasi non la riconosco. Indossa un abito grigio perla, tutto luminoso. Corto un po’ avanti e il dietro con una semicoda. E’ davvero una principessa.
<< Ciao, come sei riuscita a passare?>>
<< Grey. Sono io. So sempre come fare. >>
<< Verissimo. >> E ridiamo all’unisono.
<< Senti Phoebe, mi ha detto Thed di darti questo. >>
<< Che cos’è? >>
<< Non lo so. L’unica cosa che mi ha detto, che è da parte di Liam. >>
<< Ti ringrazio. >>
<< Cosa c’è tra di voi?>> Dice, fancendomi l’occhiolino.
<< Assolutamente nulla. Siamo amici. E abbiamo diverse cose in comune. Tutto qua. >>
<< Se lo dici tu. >>
<< E’ vero. Non mento. >>
<< Ok.. Ok.. Non ti scaldare. A dopo tesoro. In bocca a lupo sul palco. Ti voglio bene. >>
<< Crepi e grazie. Anche io. >>
Mrs Lewis, ci ricorda che mancano cinque minuti, all’inizio.
<< Forza ragazzi! Dobbiamo sbrigarci manca poco all’inizio. Il pubblico è quasi al completo. >>
<< Phoebe, dove vai? >>
<< Un minuto, devo andare in bagno.>>
<< Ok… Ma sbrigati. >>
<< Si. >>
Corro, con la scatola in mano. Sono curiosa di sapere cosa troverò al suo interno.
Arrivata in bagno, mi chiudo la porta alle spalle e inizio a scartare il pacchetto dal colore blu scuro con il fiocco dorato che la tiene sigillata.
Dopo un po di fatica, riesco ad aprire la scatola e al suo interno scopro una bellissima collana color oro, con il ciondolo di un piccolo violino. È rifinito con tanti piccoli brillantini che lo ricamano.
Non riesco a dire niente se non ammirare quel piccolo dono. Sono incantata dal quel piccolo gioiello, che ho tra le mani. E’ così fine ed elegante. Sono emozionata, Liam mi ha lasciato senza parole. Afferro la collanina e la guardo ancora una volta, ammaliata.
Come fosse un amuleto magico.
Decido di indossarla. Questa sera, suonerò per lui. Per l’unica persona che sa davvero apprezzare la mia musica. L’unico rammarico, è che non sarà tra il pubblico. E questo mi rattrista. Ma non devo. Lui è dentro il mio gioiello. È come se fosse qui, ad ascoltarmi.
Riprendo il pacchettino che conteneva il regalo e noto che all’interno, fuoriesce un bigliettino.
Lo prendo ed è di Liam.
“Alla mia bella e talentuosa violoncellista.
Che tu possa far brillare il firmamento, con la tua musica.
Se vedrò una piccola stella brillare, capirò che sei stata tu.”
Con affetto.
Liam Davis
Rileggo il bigliettino più volte, e vorrei potergli dire quanto significa per me. Da quando ci conosciamo, ho sempre pensato che Liam avesse una marcia in più. La sua gentilezza e la sua onesta, mi ha fatto apprezzare ciò che c’è di buono al mondo. Oggi, ho capito che non darò più niente per scontato e saprò apprezzare ciò che la vita avrà da offrirmi, nel bene o nel male. Stasera, io comincerò a brillare. Partendo da una nuova me.
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