Parlare con lui è stato fantastico. Poter scherzare e passare anche solo mezz’ora con lui, mi ha reso davvero felice. Il litigio con Sophie e Thed, in quella mezz’ora è svanita nel nulla.

A volte, penso che poter parlare con qualcuno di diverso, da chi ti conosce veramente è liberatorio. Sai che non è lì, pronto a giudicare.

Le lezioni finalmente, terminano. Esco da scuola e mi dirigo verso il viale alberato in cerca del suv. In lontananza scorgo una macchina a me familiare e noto che è la R8 di mio padre e una ragazza in fretta e furia sale. E’ Sophie. Accelero il passo, cercando di raggiungere il più veloce possibile, l’auto. Man mano che mi avvicino, alla mia destra noto che anche Adam si sta avvicinando a passo svelto all’auto e ad un tratto urla:

<< Scendi, da quella fottuta macchina Sophie. Dobbiamo parlare. >>

Sophie abbassa il finestrino e dice:

<< Mi dispiace. Ma non ho niente da dirti. >>

Una volta raggiunta l’auto, osservo la scena attualmente in corso.

<< Ti ho detto di scendere e parlare con me. >> Dice Adam.

<< Ed io ti ribadisco, che tra noi è finita, e non ho da aggiungere altro. >>

<< Certo.  Dice Sogghignando.
Adesso, hai scoperto che scopare gli uomini di alta classe, è decisamente migliore. Un ragazzo come me, non può competere. Giusto, Faller?Guarda il tuo nuovo ragazzo, non ha nemmeno le palle per scendere. Divertente, no? Sei solo una troia, una fottuta troia. Sai solo scopare e mentire continuamente. Un inutile spreco. >> E sputa sull’auto.

<< Adam, smettila. Ti prego. Il suo sguardo passa da Adam a quello di mio fratello. È decisamente spaventata e non sa come gestire la situazione. In effetti, un po’ se lo merita. Ed ecco che in me torna quella rabbia e gelosia, nel sapere della loro relazione.

Dalla R8 scende mio fratello. Si sistema la cravatta e noto che il suo sguardo è di ghiaccio. Fissa Adam, come se dovesse ucciderlo da un momento all’altro.
Non ho mai visto questo suo lato. Mi fa paura e mi terrorizza al tempo stesso.

Si avvicina ad Adam, continuando a fissarlo dritto negli occhi.

<< Hai sputato sulla mia auto? >>

<< Si, e adesso cosa mi fai? Mi denunci? >>

<< Ovvio che no. Sogghigna. Sei solo un ragazzino, che parla e parla. Lo sai? Mi annoi. >>

<< Lei è mia. Non sono affari che ti riguardano. Io me la riprenderò.

<<  Vedi, qui ti sbagli. Lei adesso, è mia. E fino a quando lo dico io.
Lei sta con me. Lei è di mia proprietà. Se azzardi ancora a importunarla, io ti rovino. Hai capito? >> Si avvicina ad Adam e lo afferra.

<< Thed, basta. Lascialo in pace. >>

<< Non sono affari tuoi, sorellina. Levati di mezzo. >>

<< Sono affari miei e come. Stai minacciando un ragazzo, te ne rendi conto? >>

<< Phoebe, smettila. >>

<< Tu smettila, di fare lo sbruffone. Non ti si addice. >>

<< Allora, tienilo lontano da me e Sophie e siamo apposto. >>

<< Ehi, tu? Riprova ad avvicinarti alla mia auto di nuovo e ti gonfio. Hai capito, ragazzino? >>

<< Fottiti. Tu, la tua auto e la troia. >>

<< Cosa hai detto? >> E a passo svelto si avvicina ad Adam lanciandogli un pugno e stendendolo a terra, di colpo.

Sophie esce di corsa dalla macchina e urlando a squarciagola dice:

<< Basta, Fermatevi. Vi supplico. >>

Le lacrime cominciano a scorrerle sul  volto. Afferra per la giacca Thed, cercando di allontanarlo da Adam.

In lontananza vedo arrivare il Suv e scendono di corsa Taylor, mio padre e mia madre allarmati. Ma cosa ci fanno tutti qua?

Mi avvicino anche io a mio fratello. Lo afferro e lo spingo via da Adam, facendolo cadere a terra.  

Prendo la mano di Adam e lo aiuto ad alzarsi, per portarlo ad una panchina vicina; dove può sedersi.

<< Tutto apposto Adam? >>

<< Si, grazie Phoebe. >>

<< Conosci lo stronzo, sorellina? >>

<< Thed, sei impazzito? Potrebbe denunciarti? E se lo facesse, ti sta bene. >>

<< Phoebe? Prendi le sue difese? E’ stato lui a provocarmi? Te ne rendi conto? >>

<< Lui è un mio amico. Non dico che abbia ragione, ma tu hai ventisette anni e sei un cretino. >>

<< Coosa? Davvero? >>

<< Sparisci, Thed. E’ meglio. >>

<< Ragazzi che sta succedendo?>> Dice mio padre allarmato.

<< Papà, niente. >>

<< Davvero?  Non mi pare. Stai sorreggendo un ragazzo pieno di lividi e Sophie è in lacrime. Che succede? >>

<< Mr Grey.. Risponde Adam. E’ colpa mia, ho provocato suo figlio perché mi ha fregato la ragazza ed ha vinto, lui. Mi dispiace per la sceneggiata e per tutto il resto. >>

Guardo Adam a bocca aperta.

<< Adam non è giusto. Tu… >>

<< Phoebe, grazie mille di tutto sei un ottima amica. Mah, adesso ho bisogno di andarmene. Lei, ha fatto la sua scelta. >>

<< Coosa? Mah… >>

<< Phoebe, rassegnati. Mi risponde Thed. Ha ragione il ragazzo, lei ha scelto me. >>

Scanso tutti quanti e mi dirigo senza proferire parola verso il Suv.

Mi volto e noto che Sophie sta piangendo disperata tra le braccia di mio fratello. Lui la stringe, la accarezza e gli bacia la testa in una maniera così dolce che mi si stringe il petto.
Sono così gelosa. Anche io vorrei essere amata in quella maniera.

<< Sophie? >>

<< Si? >>

<< Tratta bene Thed. E Thed? Fai altrettanto. Lo farò, Phoebe. Te lo prometto. >> Risponde Sophie tra le lacrime.

<< Phoebe? Potremmo mai in futuro, tornare ad essere amiche? >>

<< Non lo so. Lo vorrei tanto. Ma ho bisogno del mio tempo per digerire la cosa. In questo momento, provo tanta rabbia. >>
Però del resto, vorrei avere la mia amica ed abbracciarla. So che potrei cedere, se solo tornassi indietro. Ma per adesso, non ce la faccio. 

<< Lo capisco. Allora, ci vediamo in giro. >>

<< Ciao. >> E salgo in auto.