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-Tu non ti muovi da qui!
KT sta gridando da quasi un'ora, ma NIna non sembra voler cambiare idea.
Dopo ciò che é accaduto ieri, KT non vuole lasciarla andare a scuola, ma Nina non ha intenzione di fare un'assenza solo per un pò di mal di schiena, che non é più tanto forte come ieri.
-Sto bene, ora.
-Non é vero!Adesso te ne torni su quel letto e non ti muovi.
-No, io vado a scuola!
-KT, ti prego, non sei mia madre, non mi stressare in questo modo!Voglio andare a scuola!
KT abbassa la testa-Scusami.- e se ne va quasi di corsa e quando lei scompare dalla sua vista si sente tremendamente in colpa.
Vorrebbe correre in cucina e chiederle scusa, ma rischierebbe di incontrare le tre streghe e non vuole fare tardi, quindi prende il suo zaino e corre via.
Arriva a scuola con i soliti dieci minuti di anticipo, prende le cose che le servono dal suo armadietto e poi corre in classe, per nascondersi.
Si siede al suo solito posto e prende il suo quaderno 'preferito', prende la penna e inizia a scrivere.
[.....]
*But I'm alone, I'm alone, I'm alone again
And all I want, all I want is to feel again
I've tried goodbye a hundred times, not one of them true
all you left me with was scars
And that's the hardest part
Chiude subito quando vede qualcuno entrare e ripone nel suo zaino.
-Ciao.- alza la testa e vede che si tratta di Fabian-Come stai?
-Bene, grazie. Come va?
-Bene.
Dopo questo breve scambio cade il silenzio.
Si vede che sono molto timidi e non riescono a parlare tra di loro, Fabian di più, però sembra che voglia dire qualcosa, però si ferma e prende un piccolo taccuino dal suo zaino e si mette a scriverci qualcosa.
Cinque minuti dopo suona la campanella e lentamente la classe inizia ha riempirsi e qualcuno gli lancia un'occhiata.
La prof entra per ultima e subito iniziano la lezione e per tutta la durata i due non fanno altro che guardarsi quasi come due ladri.
L'ora di pranzo giunge veloce e Nina come al solito cerca di scappare, ma Fabian la ferma.
-Nina.....i-io....ecco, volevo chiederti se....ti va di pranzare insieme?
Nina rimane un pò sorpresa, nessuno le ha mai chiesto di pranzare insieme, hanno tutti para di poter finire nella rete di torture di Joy se le rivolgono anche solo un semplice 'ciao'.
-Se non ti va...va bene...i-io vo-v...
-Si!- quasi grida sorridendo-Mi piacerebbe pranzare con te.
Il sorriso di Fabian é il doppio di quello di Nina e insieme si dirigono in mensa.
La fila non é molto lunga e vengono serviti e quando arrivano al tavolo il loro cibo é ancora caldo.
-Come va la tua schiena?- le chiede
-Bene, fa ancora un pò male, ma é sopportabile.
-Mi dispiace, come ho già detto, sono stato quasi di sicuro io a spaventarlo.
-Spaventarla, é una femmina.
-Oh, é vero!Me lo hai detto anche ieri, mi dimentico sempre.
-Lei non si spaventa molto facilmente, non credo che sia stato solo tu, avrà visto qualcosa.
-Come si chiama?
-Ella. Mio padre....me la regalata per il mio compleanno.
-Un bel regalo.
-Si, amo i cavalli.
-Posso farti una domanda?Non sei obbligata a rispondere
-Dimmi pure.
-P-perché stai in quella capanna? Non vivi alla villa con i tuoi genitori?
Nina abbassa lo sguardo, non ha il coraggio di risponde, nessuno le chiede questo, in realtà nessuno sa che lei vive fuori dalla villa, nessuno sa niente della sua famiglia e di quello che subisce tutti i giorni in quella prigione.
-Io vivo lì da un pò.....
Fabian la guarda e capisce che non ne vuole parlare, ma non capisce perché......
-Guarda un pò chi c'è.
Nina inizia già a tremare e la sua testa scatta velocemente verso l'esile figura di Joy e come sempre, dietro di lei c'è Patricia il suo cane da guardia.
-Ciao Fabian, come stai?
-Bene, grazie.
-Ci possiamo unire a voi?
-Se per Nina va bene.....
-Oh, a lei va benissimo, vero?
Nina evita subito lo sguardo di Joy, le mette paura e annuisce. Le due si siedono, a Fabian e Nina sfugge lo strano cenno che Joy fa.
-Nina, vieni un attimo?Ti devo parlare in privato- dice Patricia
Nina sa che non si può fidare, ma si alza comunque e segue Patricia fuori.
Camminano per un pò nel corridoio, lo stomaco di Nina é completamente sotto sopra.
Patricia é 100 volte peggio di Joy, e come l'amica é priva di sensi di colpa.
All'improvviso si sente tirare dentro allo sgabuzzino del bidello e chiusa dentro.
* Ma sono sola, sono sola, io sono di nuovo sola
E tutto quello che voglio, tutto quello che voglio è provarlo ancora
Ho provato a dirti addio un centinaio di volte, nessuna di questa era vera
tutto quello che mi hai lasciato sono cicatrici
E questa è la parte più difficile
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