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Gira aria nuova. Qualcosa é cambiato. Lo hanno capito tutti, basta guardarsi attorno per il corridoio scolastico e capisci che qualcosa é cambiato.
Sarà stato il vedere la ragazza emarginata della scuola, che entra con passo deciso e quasi sul punto di guerra. Dietro di lei Mick Camball che le guarda le spalle, poi si uniscono i ragazzi nuovi e insieme si dirigono verso la classe e si chiudono dentro, quasi fosse solo la loro classe.
Appena mette piede dentro la scuola, Joy capisce che é appena successo qualcosa. Osserva tutti gli studenti, li studia uno ad uno, e sembra notare subito che manca qualcosa.
-Dove sono Fabian e gli altri?
-Saranno insieme da qualche parte.- dice Patricia, ma in realtà non presta molta attenzione a lei. Sembra cercare qualcosa.
-Sento che qualcosa non va...Mi stai ascoltando?
-No, devo andare!- dice allontanandosi subito
-Cosa?Dove stai andando?!Torna subito qui, Patricia!
Amber si avvicina a Mara e le accarezza un braccio e subito dopo la abbraccia, Mara per un attimo rimane rigida, ma poi si scioglie e si lascia abbracciare e inizia a versare le lacrime che ha tentato di trattenere mentre raccontava quello che le ha rivelato Caroline.
-Anche se non sei figlia sua non ha alcun diritto di trattarti in questo modo. Sei una minorenne e un essere umano...-dice Mick
-Qualcosa che non é lei.-dice Nina sotto voce.
-Non potete tornare in quella casa!-esclama Amber
-Assolutamente-dice Eddie-Voi venite a stare da noi.
-I..io..- cerca di dire Mara
-Non ve lo sto chiedendo.-la interrompe Eddie-Voi due verrete a stare da noi. Cercheremo di spiegarlo a mio padre
-No, non dobbiamo parlarne con nessuno-dice Nina e la guardano tutti straniti e confusi-ho un piano. Loro ci aiuteranno.
Le lezioni giungono finalmente al termine e Nina non é mai stata così felice di uscire da lì. In realtà non ha prestato attenzione a nessuna lezione, il pensiero di Ella la perseguitata.
Si sente in colpa. In realtà é solo colpa sua, che l'ha lasciata da sola con quel mostro in giro, avrebbe dovuto immaginare che prima e poi sarebbe intervenuta, che avrebbe fatto la sua mossa.
Ella é...era tutto ciò che le rimaneva di suo padre e lei le ha portato via anche quello.
E' talmente immersa nei suoi pensieri che non si accorge di Fabian.
-Scusa, non volevo spaventarti.- si scusa quando la vede saltare in aria
-Ero completamente persa nei miei pensieri e non mi sono accorta di te.
-Ti dovrei parlare.
-Certo.
Si appartano in cortile, tutti gli studenti ormai sono fuori dal cancello e comunque nessuno presterebbe attenzione a loro due.
-Dimmi tutto.
-E' difficile, ma devo assolutamente dirtelo, se no vivrò solo con il rimorso. Nina, tu mi piaci, mi piaci molto. Mi piaci così tanto...in realtà non mi piaci. Nina...io sono innamorato di te.Sono talmente innamorato che per un attimo devo essere sembrato uno psicopatico con quei disegni. Ma quando ti ho vista la prima volta, i tuoi occhi verdi mi hanno colpito dritto al cuore. Il tuo viso così gentile...non ho potuto far altro che...in realtà la mia mano ha fatto tutto da sola. Non sapevo che stavo facendo, me ne sono reso conto dopo...e non ho più smesso.- si interrompe e per rendere il momento ironico si dice che non aveva mai parlato così tanto in vita sua. Prende un respiro e prende le mani di Nina tra le sue.-Nina, io ti amo. Vuoi essere la mia ragazza?
Gli occhi di Nina si spalancano, il respiro le si fa corto e il cuore incomincia battere forte. Si é sognato questo momento così tanto, che il cuore le sta scoppiando nel petto per la felicità.
Ma ci sono occhi e orecchie che non dovevano né vedere né sentire.
Se qualcuno le avesse detto che si sarebbe ritrovata a nascondersi dietro ad un muretto, a pensare come farsi avanti e scambiare due parole con un ragazzo, di sicuro sarebbe scoppiata a ridere e poi avrebbe riempito di botte il primo che le capitava sotto mano.
Ma...eccola che si fa coraggio e raggiunge il biondo.
-Ehi...-dice quasi timida
-Che c'è?Vuoi fare a pugni?
-No, certo che no. Voglio parlarti.
-Sono tutto orecchi.
-Ho pensato molto a quello che ci siamo detti ieri, e hai ragione. Tu sei un pò strano, ma...non so quale é il piano, ma sono stanca.
Eddie sorride, allunga una mano e le fa una carezza alla guancia. Patricia a quel tocco sente il cuore rischiare di uscire dal suo petto. Non si é mai sentita in questo modo.
Che cosa le prende?
-Io sono con voi. Con te.
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