15
KT la tira fuori quattro giorni dopo, ma c'è una piccola differenza questa volta. KT piange silenziosamente, Nina non piange, non accetta la mano che le porge KT, semplicemente si alza e lentamente si dirige verso il suo rifugio, ignorando i richiami di KT.
Si butta sul suo letto, e questo sarebbe il momento migliore per mettersi a piangere, ma non lo fa.
Schiaccia un pisolino di dieci minuti, non é andata a scuola per cinque giorni, potrebbe saltare anche oggi, ma non ci pensa neanche, si da una sciacquata al viso e poi si veste, cerca di coprire il cattivo odore, non prova neanche a sistemare i capelli e così si dirige a scuola.
sa di avere un aspetto terribile, i lividi sulle braccia e sul viso, ma non é la prima volta, forse questa volta é peggio e la fissano tutti, parlottando tra di loro, ma nessuno le si avvicina per chiederle come sta o che cosa si é fatta.
Prende quello che le serve dal suo armadietto e si dirige in classe, ma viene fermata dalla figura del ragazzo biondo che l'ha salvata qualche giorno fa da Patricia.
E' alto, molto alto, capelli biondi tirati a ciuffo con il gel, occhi di un azzurro chiaro come il cielo.
-Ciao.- le dice semplicemente con gli occhi puntati sui lividi
-Che hai da guardare?- gli chiede velenosa
-E' stata lei, non é vero?
-Lei chi?
Lui si guarda attorno, la afferra per un braccio e la trascina in un angolo buio.
-Io so tutto.
-No, tu non sai niente.
-E invece si. So di tua madre, so di quella strega che si é ritrovata come sorella, conosco le figlie e Patricia, e quei lividi....
-Come fai a sapere tutto questo?
-Prima era sposata con mio padre e ho conosciuto bene la sua faccia, per fortuna anche mio padre si é accorto di che razza di persona é quella donna.
-E l'ha lasciata, e poi si é messa con mio padre.
-Sono sicuro che é riuscita ad incastrarlo in qualche modo. Io so che cosa hai in mente.
-C-come?
-Quanto manca?
Nina prende una penna dal suo zaino e segna sul suo polso 9.
-Non é poi molto. Resisti ancora.
-Non so se c'è la faccio ancora.
-Sei forte, hai resistito in questi anni, devi resistere ancora....9.
Si sorridono a vicenda, un sorriso forzato, ma cercano di trasmettere sicurezza, forza e speranza per quanto sia possibile.
-Come ti chiami?- gli chiede Nina
Lui apre la bocca per parlare, ma la campanella suona.
-Sarà meglio andare, tu non hai ritardi, ma io ne ho fin troppe. Ci vediamo.- e se ne va quasi di corsa
Nina lo guarda andare via e poi si dirige in classe, stupendo tutti, perché si mette in fondo e Fabian rimane molto ferito e si maledice per la millesima volta per aver lasciato in giro il suo taccuino.
Il fatto é che hai suoi occhi Nina é perfetta, e la sua mano e la sua mente non ha potuto non disegnarla, ovviamente lei non doveva scoprirlo.
Un ragazzo si avvicina con aria di superiorità a Nina.
-Vorrei sedermi.
-E vatti a sedere.- gli risponde acida
-Voglio sedermi qui.
-Non vedi che mi sono seduta io?
-Il tuo posto non é quello davanti, il posto riservato ai secchioni?E a quelli invisibili?
-Agli invisibili, come te. E prima di sparare altre cazzate, vatti a sedere e sparisci dalla mia vista!!
In classe cala il silenzio, nessuno a mai visto Nina cosi.
La voce sul comportamento di Nina si é sparsa fino ad arrivare a Joy.
-Che starà succedendo?
-Sembri preoccupata.- dice Patricia guardando al tavolo in cui sono seduti Eddie e Amber
-Sembro? Ma tu, mi stai ascoltando? Che cosa guardi? Eddie?!
-Che c'è?
-Ti prego, dimmi che non ti piace quel ragazzo americano che puzza come un barbone.
-Stavo pensando a come fargliela pagare.
-Lascialo perdere!Ti devi preoccupare solo di Nina, ok? Devi distruggerla.
Patricia sospira e annuisce. Si volta ancora una volta verso Eddie, e ripensa alle parole che le ha detto.
Sei la sua cagna da compagnia.
E forse si sta accorgendo che é così, ma é grazie a lei se é in cima ed ha il rispetto di tutti.
-Le hai chiesto di venire con te al ballo?
-No, Mick, le cose sono complicate.
-Complicate come?
-Ha visto il mio taccuino.
-E allora?
-E' scappata via e oggi non si é seduta accanto a me.
-Non me ne può fregar di meno, eccola! Vai!
Non gli da il tempo di dire niente e lo spinge verso Nina.
-Nina, p-p-poss-sso parlarti?
-Certo. Se vuoi parlare dei disegni, é tutto passato, ti chiedo scusa per la mia reazione.
-Oh, mi dispiace, non avrei dovuto disegnarti come se fossi....un maniaco?
-Tutto a posto, ora devo andare.
-No, aspetta....volevo chiederti, ecco...io...si, insomma...v-vuoi ve-venire con me...al b-ballo?
-Oh, si certo, mi piacerebbe moltissimo.
Nota dell'autrice:
Secondo voi chi é il misterioso ragazzo che sa tutto?Io ho sparato nomi ha caso, ma non ho indovinato chi fosse e al l'ultimo capitolo, quando ha rivelato il nome, mi sono data della stupida da sola.
E il ballo andrà tutto liscio come l'olio?
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