Un vecchio Nokia inizia a vibra e muoversi, la musichetta é al massimo del volume e questo porta il cellulare a muoversi molto e rischia di cadere a terra, ma una piccola mano lo ferma. Quella mano apre il telefonino e preme stop, per poi rimetterlo a posto e sparire sotto un cuscino.

Delicatamente appoggiato a quel cuscino, una testa biondo miele che cerca di costringersi ad alzarsi dal suo 'comodo' letto.

Si mette seduta, stiracchiandosi per bene, aprendo e mostrando a tutte voi, cari lettrici, i suoi meravigliosi smeraldi verdi, che si ritrova come occhi.

Apre la piccola porticina e il suo meraviglioso viso viene colpito da un raggio di sole.

Respira a pieni polmoni l'aria, adora la mattina, é il momento più bello della giornata, sopratutto in autunno.

A piedi scalzi si dirige verso un piccolo ruscello che si trova vicino al suo rifugio e si lava il viso. Le piace l'acqua del ruscello, é fredda ma rilassante e tutte le mattine ama lavarsi il viso lì.

Si rimette in piedi e torna nella sua piccola capanna e inizia a prepararsi, non le ci vuole molto, le piace molto la divisa della scuola, le sta molto bene e così sembra uguale a tutti gli altri studenti.

Esce d nuovo dalla sua capanna e si dirige verso una grande villa.

Passa per la porta sul retro che la porta direttamente in una cucina degna di un ristorante a cinque stelle.

Ai fornelli c'è una ragazza scura di pelle, che si volta quando sente la porta chiudersi, e le mostra il suo miglior sorriso.

-Buongiorno KT.

-Buongiorno Nina, dormito bene?Sempre che si possa dormire in quel posto.

-Ho dormito molto bene, grazie per avermelo chiesto.

-Siediti, ti ho preparato la colazione.

-Lo sai che non c'è ne bisogno, posso fare da sola.

-E io te la preparo lo stesso, zitta e siediti.

Obbedisce e inizia a mangiare tutto.

KT, il cui vero nome é Karatatiana, é di origine afro americana, si é trasferita in Inghilterra cinque anni fa e da allora lavora nella villa come cuoca e domestica.

Viene pagata bene, e per questo motivo non osa lamentarsi, però le dispiace molto per la sua amica che deve rimanere relegata fuori, e quindi ha deciso di prenderla sotto ad una sua ala protettrice.

(l'autrice ha descritto KT molto di più, in realtà tutti i personaggi sono descritti nel dettaglio, ma io la farò più breve)

La porta della cucina si apre di nuovo ed entra un ragazzo di colore, che saluta sorridendo le due signorine.

-Buongiorno, mie belle signorine.

-Buongiorno a te, Alfie.

-Le streghe non si sono ancora svegliate, quindi hai tempo di mangiare qualcosa.- dice KT passandogli un piatto e ordinandogli di sedersi e iniziare a mangiare

Alfie é un ragazzo inglese, che purtroppo non ha più famiglia, é stato in orfanotrofio per quasi tutta la sua infanzia, poi é stato tirato fuori da lì dal signor Frobisher, che gli ha dato un tetto, un letto e cibo caldo.

Fare il domestico, o meglio il servo, non era il suo lavoro, ma non ha avuto altra scelta da quando Caroline Demby e figlie hanno preso il controllo della villa.

Finito la sua colazione, cerca di lavare il suo piatto, ma KT glielo impedisce.

-Vai a scuola, questo é il mio lavoro e quindi faccio io. E corri, prima che quelle tre streghe scendano.

Nina le stampa un bacio e poi corre via

E' così tute le mattina, correre via, prima che la sua matrigna e le sue due sorellastre si sveglino e trovino qualcosa da farle fare e così con il finire in ritardo a scuola.

Lei é come Cenerentola, se ne sta sempre nel suo piccolo angolo e si prende in silenzio quelle umiliazioni che la sua matrigna non perde tempo a darle.

Lei é l'unica figlia di Robert Frobhiser e Harriet Demby, ma non sa per quali motivi i suoi genitori hanno deciso di separarsi e suo padre si é risposato con la sorella di sua madre Caroline.

Lei e sua madre se ne sono andati e lei non vide più suo padre, ma poi sua madre ha deciso di arruolarsi nell'esercito e l'ha lasciata a casa di suo padre, dove capì subito che la matrigna, non che zia, non poteva vederla, ma suo padre le dava tutto il suo amore e lei era felice così.

Ma poi suo padre ha deciso di arruolarsi nell'esercito e non ha più rifatto ritorno e non scrive più lettere.

Lei subito capì che qualcosa era successo, che suo padre non era più con lei.