I dilemmi dell'uomo.
Sono infiniti, come prati sconfinati, ma uno dei tanti che ci poniamo continuamente è: l'uomo è capace di alterare e trasformare il suo essere oppure è una creatura impeccabile e perfetta a tal punto da non aver bisogno di apportare mutamenti a sé stessa e al suo stile di vita? Un po' per consolazione, un po' per pietà, molti pensano che sì, se lo si desidera si può cambiare in meglio. Volere è potere, si dice. 

In realtà ci sono campi in cui spesso non possiamo fare altro che accontentarci delle nostre capacità: per quanto ce la mettiamo tutta ad interessarci e ad appassionarci ad una materia che si studia, non possiamo di certo aspettarci che da un momento all'altro diventi la nostra disciplina preferita. Possiamo essere in grado di eccellere in essa, ma ciò non sta a significare che sia di nostro gradimento - non a caso esistono i diversi indirizzi di istituti tecnici e licei.

La verità è che spesso non possiamo mutare il nostro carattere con un semplice sciocco di dita: tutti noi nasciamo in un ambiente ben definito, con regole diverse che variano a seconda di come siamo siamo stati abituati e come abbiamo vissuto fin da bambini. La nostra personalità definisce ciò che siamo e cambiarla sarebbe come rimodellare con le mani un vaso già stato dipinto e infornato tempo or sono.

Assolutamente inutile, in quanto impossibile da compiere.

È deprimente il fatto che siano presenti ancora persone che affermano il contrario: influenzati dal velo del fascino e dell'innamoramento, non si accorgono di quanto quella persona che si sta frequentando sia assolutamente negativa e tossica nei loro confronti. Non perde tempo a buttarle a terra tramite manipolazione e dolorosi tradimenti difficili da digerire; ma una tra le baggianate più miserevoli e puerile che può mai comunicare loro è proprio quello di voler cambiato.

"Ti giuro, da ora in poi non lo farò mai più. Smetterò di farti soffrire, ho compreso i miei errori e non cadrò nella tentazione di compierli nuovamente. So bene di esser stato crudele con te, ma fidati che da ora in poi non vedrai altro che miglioramenti in me."

Puntualmente, come se si fosse rimangiato tutto ciò che avevano espresso, ricadeva nel tranello e nei suoi soliti sbagli che aveva promesso di non commettere mai più.
La natura umana e le abitudini sono le caratteristiche più difficili, se non impossibili da modificare; prendendo per esempio un alcolista, è possibile che per un determinato periodo decida di mettersi in riga e di non provare più a cedere alla tentazione e alla sua dipendenza da sostanze non molto salutari per l'organismo, ma basta anche solo un piccolo sorso di birra per ritornare nel tunnel. Le motivazioni possono essere tante, ma quella principale è la mancata voglia di migliorare sé stessi e di ambizione.

La nostra confort zone è colei che ci salva da qualsiasi momento complicato della nostra vita e ci rimette in salvo da eventuali momenti di crescita personale e di esperienze da vivere; uno degli errori più difficili da superare è proprio quello di evitare di sbagliare. Mettersi in gioco è per pochi: una missione impossibile, un percorso faticoso e arduo, tanto da spingerci ad arrenderci sin ai primi ostacoli che la via che abbiamo intrapreso ci pone davanti, per osservare la nostra reazione; ci sono due opzioni, o affrontarle con coraggio e con astuzia, mentre invece l'altra è l'abbandono completo a noi stessi. La scelta più semplice ma allo stesso tempo più dolorosa da accettare in futuro, a causa dei pentimenti e ripensamenti sul letto di morte.

Essere onesti e buoni con noi stessi è un qualcosa che quasi nessuno riesce a fare: dovremmo semplicemente smettere di credere a tutte assurdità che la gente ci racconta, in quanto il loro carattere non muterà mai solo per una persona per lei cara. Allo stesso modo, dobbiamo imparare ad avere più amore per noi stessi, perché da un giorno all'altro tutti ci abbandoneranno e ci dimenticheranno - chi per loro spontanea volontà e chi, ahimè, non - tranne noi.

L'unica persona su cui dobbiamo contare è la nostra.