Scusate, ci sono anch'io
29/07/2023
Caro diario,
la mia è una famiglia molto numerosa: tra fratelli, sorelle e cugini vari è difficile ricordare il nome di tutti.
Alcuni, tuttavia, sono impossibili da dimenticare.
Ad esempio, affidabile come sempre, c'è mia sorella Polaris. Tutti gli uomini la guardano, la ricercano tra i numerosi componenti della nostra famiglia. La seguono, affidandosi alle sue direttive. È una gran lavoratrice, e anche adesso sta indirizzando un povero marinaio sperduto verso la retta via.
E vi è anche Sirio: è il più brillante tra tutti noi, e la sua sola presenza è sufficiente a far splendere la stanza intera. Si dà sempre molte arie, ma la gente lo ama. È una vera superstar.
Poi si possono notare i gemelli, Castore e Polluce, rumorosi come sempre, nonno Arcturus e molti altri.
Eppure, la maggior parte di noi rimane invisibile.
La gente ci vede, certo, come potrebbe non farlo? Siamo tutti molto luminosi, è impossibile ignorarci.
Ma non ci riconosce.
Per esempio, non sa come io mi chiami, non sa dove io mi trovi o come possa individuarmi.
E non sapete che invidia io provi. Come vorrei che le persone mi guardassero come guardano gli altri membri della famiglia!
Cosa hanno loro che io non ho? Ditemelo!
È, forse, perché sono lontana? O forse perché sono fredda?
Cosa devo fare per farmi notare? Voglio essere ricordata, voglio che il mio nome venga pronunciato.
Io ci sono, percepisco il mio calore e la luce che emano. Mi sento, sono viva!
"Io sono qui!" vorrei gridare. "Esisto pure io! Perché non mi considerate?"
Guardatemi.
Un signore indica Regolo, affascinato.
Guardatemi.
Una bambina alza le mani, tendendole verso Sole.
Guardatemi, vi prego.
Una signora sorride gentilmente a Vega.
Vi scongiuro.
Guardatemi.
Vi sto implorando!
Scusate se esisto...
Tua,
V762 CASSIOPEIAE
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