Capitolo 2
Ognuno di noi ha un trascorso, ha un passato che è stato creato da una serie di errori e di scelte prese nei momenti meno opportuni. Ognuno di noi è consapevole che alcune decisioni del proprio passato non possano essere rivelate perché troppo oscure e private. Se rivelassimo ogni nostro singolo trascorso ci esporremmo troppo, saremmo fragili e vulnerabili. Se invece non rivelassimo abbastanza saremmo esposti ad una serie di interrogatori, a un serie di incomprensioni che farebbero sgretolare le certezze altrui, facendo soffrire le persone che amiamo.
Il passato non è mai passato, vive costantemente dentro di noi è quello che siamo, in un futuro creerà le basi di quello che saremo.
Il passato è un ostacolo per il futuro, il passato è un muro, una barriera è sicuramente il nostro più grande demone. Alcuni pensano che il demone regni nell'inferno io invece credo che l'inferno sia proprio questa vita, il demone regna dentro di noi, nell'inconscio nella parte più oscura. Spaventa saper che il demone più profondo e radicato risieda proprio dentro di noi, in tutto quello che pensiamo e facciamo. Le persone disprezzano sempre ciò che sono state, rinnegano ciò che erano e le decisioni che hanno preso, cercano in tutti modi di reprimere il buio. Io credo che ciò che abbiamo deciso, con chi abbiamo speso il nostro tempo, con chi abbiamo vissuto e con chi ci siamo confidati siano l'unica vera prova di quello che eravamo o che volevamo far credere di essere.
Alcuni dei nostri simili sono veramente bravi a distorcere la realtà, a distorcere il passato, a modellare i ricordi a proprio piacimento, ad insinuare il dubbio. Ammiro nel profondo queste persone, ammiro il loro modo di comprendere la mente umana, le trovo affascinanti perché riescono a capire cose che altri non potrebbero nemmeno immaginare. Non credo nel perdono, non credo nel chiudere gli occhi perché si dovrebbe fare? Perché ci si deve accontentare? Credo che rimuginare troppo sul passato non faccia bene a nessuno, credo che riuscire a ricominciare sia un segno di maturità e questo va in contrapposizione con ciò che hai appena letto. Credo nel ricominciare da capo, ma non credo che si possa perdonare perché rimarrà sempre un dubbio e poi i dubbi si accumuleranno e formeranno delle montagne. Sono sempre stata brava a capire le persone ad una prima occhiata è come se guardando i loro occhi riuscissi a capire e a toccare la loro anima, sono sempre stata attratta dalle persone con l'anima nera perché sono le uniche che sanno che cosa vuol dire soffrire, sanno che cosa si darebbe per proteggere le persone che si amano.
Io non ho mai capito e non credo che ci riuscirò mai a capire le persone che non hanno avuto sofferenza, non credo che riuscirò mai a toccare le anime pure, credo che sia anche per questo che non avrò figli, forse è perché non voglio essere io a sporcare le loro anime? Non riesco a toccare le anime pure per il semplice motivo che le eclisserei, per il semplice motivo che non credo che gli opposti si attraggano, sono fatti per respingersi e la luce e il buio non formano nulla, la luce è la vita il buio è la morte allora cosa c'è in mezzo? Cosa ci sfugge?
Non capirò mai il modo di brillare delle anime bianche, candide, che accecano gli occhi nascondendo dei segreti. Il sole crea delle ombre, dei punti di oscurità allora perché non ammetterlo, perché nascondere? Perché fingere?
La notte brilla illuminata dai i suoi punti di luce, ma non ha la pretesa di essere perfetta, non ha il desiderio di fingere. Le persone che vivono nel buio sono abituate a comprendere le ombre, siamo noi le ombre, siamo noi i mostri, capiamo ciò che ci circonda perché siamo noi quelli che vanno temuti. Queste due realtà non possono entrare in relazione, sarebbe troppo pericoloso. In merito a questo voglio raccontare una di quelle storie che non hanno mai una fine vera e propria ...
"C'era una volta tanto tempo fa in un luogo senza tempo ai confini della realtà due angeli, Elettra e Uriel. Erano innamorati vivevano nella proprio bolla, di luce e speranza, di amore e rispetto.
Ma un giorno arrivò una giovane e seducente fanciulla Lilith direttamente dall'inferno, sedusse Uriel e lo fece cadere nell'oblio con lei, lui ne era affascinato e credeva che quello fosse amore.
Quella passione sfrenata fatta di sesso, bugie, tradimenti e possesso, tutte quelle emozioni così travolgenti e inaspettate che ti portavano ad un bivio avevano risucchiato Uriel in vortice senza ritorno.
Passati gli anni lui si ammalò, questo angelo non era fatto per vivere nell'oscurità, per vivere nella morte con Lilith, ma quest'ultima troppo egoista non lo volle lasciare andare. Lui si rese conto sul letto di morte di aver commesso un enorme sbaglio e bandì per sempre gli abitanti della notte dal regno della luce e lo stesso fece Lilith, ma inoltre come vendetta uccise davanti ad Uriel la sua amata incinta del suo bambino, Marzio, di cui nessuno era a conoscenza.
Eppure vi fu un miracolo Marzio non morì insieme alla madre, crebbe e alimentò la faida fra le due stirpi di generazione in generazione. Lo stesso fece il figlio di Lilith e i due lottarono e lottano tutt'ora ma le risorse sono alimentate da noi esseri umani, dalle nostre scelte quindi lascio immaginare chi stia vincendo."
Il passato serve per ricordarci i nostri errori, le nostre scelte, i pericoli che si sono corsi. Io credo fermamente che è meglio affrontare le insidie, gli ostacoli, correndo il rischio perché per esperienza personale ho imparato a lasciarmi andare, ad amare, ad odiare ma non mi pento di nulla. Non ho uno di quei passati limpidi e puliti, non ho la pretesa di essere e mostrarmi perfetta, perché per me la perfezione è solo ipocrisia.
Persone con un passato tormentato non si possono specchiare negli occhi delle persone che amano, persone come me non dovrebbero essere guardate e tanto meno amate. Rivelare un passato difficile è impossibile perché per farlo si dovrebbe rovinare l'immagine, la maschera che si è costruito con così tanta cura da sentirla vera.
Molte persone che leggeranno questo capiranno di cosa sto parlando diciamo solo che ognuno di noi ha un alter ego, Hyde. Il signor Hyde e non aggiungo altro perché credo che il messaggio sia arrivato.
Io non mi pento di essere in parte Hyde, per un solo e valido motivo l'adrenalina che ho provato in quei momenti non la ho mai provata, non essere sorpreso sei identico a me, come lo faccio a dire? Stai leggendo e questo mi basta per saperlo, fuggi dalla realtà e questo vuol dire che o sei Hyde o lo hai appena incontrato. Io non mi reputo un mostro, Jekyll non lo era, sono una persona che ha fatto cose mostruose e c'è una differenza, almeno spero.
Mi sono immischiata in brutti giri, ho rubato vite, ho strappato anime e deluso come nessun altro, ma la vera domanda è ne vado fiera? No, ma ora sono qui a dire di fare degli errori, più imperdonabili saranno più si capirà la vita, imparate a capire le vostre azioni, gli altri non lo faranno, non lo potrebbero sopportare. Le persone nel corso della mia vita hanno conosciuto diverse versioni di me, amo cambiare le mie conoscenze perché è l'unico modo per reinventarmi e non permettere alla maschera di diventare realtà, ci sono persone che non se ne sono mai andate? Si, ci sono e la risposta alla domanda che ti starai ponendo è non hanno mai sospettato nulla? Non le ho mai fatte avvicinare abbastanza, eppure loro mi hanno fatto entrare nelle loro vite inconsapevoli di chi avevano davanti. Io vorrei chiedere scusa a tutti coloro a cui ho mentito, l'ho fatto solo per non farvi vedere il mostro, quando ho fatto avvicinare una persona, si è scottata e non posso ripeter l'errore. Ho sempre pensato che con il tempo che i miei ricordi si sarebbero affievoliti fino a svanire invece ogni giorno sempre più soprattutto in determinati periodi, i ricordi tornano prepotentemente a galla facendomi affogare. La sensazione di avere la testa sott'acqua, la pace e la serenità, l'abbandono appena metto una delle mie maschere. Potrò sembrare di avere dei disturbi della personalità, forse è così, ma se provassi ad essere realmente me stessa non potrei sopportare di venire accusata senza il minimo rispetto o senza che gli altri chiedano la minima spiegazione. Il mio posto preferito in assoluto è dove i peccati vengono lavati, quella immediata sensazione di purezza è impagabile, l'acqua è la mia casa. Io sono colpevole di molte cose, la prima è quella di aver amato qualcuno con tutta me stessa fino a disintegrarmi nel vero senso della parola. Io amo stare sola, con i miei pensieri, scrivendo per lo più perché è l'unico posto dove io sono me stessa; in questo libro non ci sono maschere, con questo libro cadono le mie barriere, in questo modo affronto il mio passato. Ci sono diversi modi di affrontare i demoni del passato, ci sono diversi modi di rendersi conto che le cose devono cambiare. Dopo aver preso una decisione, supponendo che questa sia stata la scelta peggiore, ne subirai le conseguenze ed esse ti distruggeranno.
Ci sono modi diversi di affrontare il dolore, ma hanno tutti una cosa in comune non ammetterai di aver bisogno di aiuto. Posso o meno condividere questa scelta, ma capisco le motivazioni, stare soli nel proprio dolore dà un senso di pace, il dolore a volte diventa l'unica cosa reale. L'unica cosa che non posso accettare è rinnegare le proprie scelte.
Alcune volte le decisioni prese non sono così devastanti, altre volte possono addirittura porre fine ad una vita, perché il dolore per me si può affrontare in modi diversi. Il primo è accettare la propria decisione, cercare di dimenticare ed andare avanti. Il secondo è far diventare il dolore psicologico silenzioso mediante il dolore fisico, da cui si imparerà a trarne una sorta di sollievo. Il terzo essere arrabbiati con il mondo, scaricare le proprie colpe sugli altri. Il quarto mettere una maschera ogni mattino, far finta di essere felici, tornare la sera a casa e abbandonarsi alla disperazione. Il quinto allenarsi, sfogare le proprie forze in palestra, facendo tacere la coscienza. Il sesto trovare una forma di terapia, scrivere, dipingere, ballare, cantare, sono sicuramente la soluzione più sana. Il settimo farsi forza e prendere a pungi il passato, essere arrabbiati con se stessi. L'ottavo vendicarsi, ho provato questo metodo e per un momento il sapore dolce della vendetta darà sollievo, ma avendola fatta diventare il tuo scopo di vita ti lascerà vuoto. Il nono il più scontato uccidersi, so che è la opzione più facile, ma è da deboli, imparare ad affrontare il dolore è un modo per maturare.
Ho conosciuto un ragazzo che dopo aver commesso uno dei crimini peggiori che possa esistere, rubare l'innocenza a delle persone ingenue. Non è questo che mi risulta scioccante, il mondo è quello che è ma il resto a parer mi è sconvolgente... Questo ragazzo mosso dalla coscienza ha raccontato i suoi crimini, è stato imprigionato e giustamente condannato. Ha scontato la sua pena, corroso dai rimorsi, ma la pena peggiore è stato che in carcere gli hanno servito lo stesso trattamento. Lui non ne ha mai parlato con nessuno, e anzi provava una sorta di consolazione in tutto ciò perché mi ha detto che nessuna pena, neanche la morte, sarebbe stata giusta. Secondo lui l'unico modo era provare quello che aveva inflitto. Morì poco dopo il suo rilascio dal carcere, fu trovato morto in un motel, violentato. Non provo pena per questo ragazzo, mi logora il fatto che la giustizia non faccia nulla per casi come il suo. Era un criminale, vero, ma era prima di tutto un uomo e anche con i suoi errori atroci meritava un degno trattamento. La vita di questo ragazzo dovrebbe essere sulla coscienza di tutti quelli che non hanno fatto nulla, io a mia discolpa ho denunciato il fatto, ma non sono stata ascoltata. Le persone che hanno commesso cose mostruose, meritano la possibilità di avere voce, di essere ascoltati e creduti. Imparare ad essere sinceri e capire le motivazioni delle decisioni prese non è facile, ma quando mai la vita è facile. Tutti hanno un movente per fare ciò che fanno, ognuno di noi ha uno scopo e se in questo momento non ne hai trovato uno è giunta l'ora di cambiare la tua vita. Tornando in tema le motivazioni possono essere le più svariate amore, proteggere segreti, vendetta, rimorso, giustizia, in nome dei vecchi tempi. Ecco un'altra cosa importante capisco che ricadere negli errori già commessi è facile perché si conoscono le reazioni, le conseguenze. Tornare a fare le cose che ti eri ripromesso di non fare è un insulto a te stesso, in questo caso non devi dare conto a nessuno, ma il nostro peggior nemico secondo me è proprio il nostro cuore. Sbagliare è umano, commettere degli errori è ammesso, perseverare non è accettabile almeno per me non lo è ed è per questo che ho chiuso con i circoli viziosi. L'unico modo per poter provare a voltare pagina è affrontando il proprio passato, spero che questo vi abbia aiutato a pensarci sopra.
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