- Ciao Dibbio, sono CITH. Vedo che stai bevendo una bottiglia da 66 cl di birra Asahi. Sei proprio un tordo ah ah ah! Credi davvero che sia una birra orientale? Non sai che la producono a Roma negli stabilimenti della Peroni? O credi davvero che sia SUPERVISIONATA DAI MASTRI BIRRAI GIAPPONESI come scritto sull'etichetta? Ah ah ah!

- Ciao Cith, volevo ricordarti del gemellaggio nippo-italiano nel produrre birre di qualità, infatti tanto è buona la Peroni quanto lo è l'Asahi, e se prediligo più spesso la prima alla seconda è dapprima un fattore di prezzo, successivamente un fattore di reperibilità.

- Sei proprio un tontolone e te lo dico senza il desiderio di offenderti essendo io una persona rispettosa ed empatica: non sai che ogni cosa proveniente dal Giappone è superiore alla controparte di qualsiasi area nel mondo? Te lo dico io che sono un grande esperto ed estimatore nippofilo tant'è che sin dagli albori dell'adolescenza ripeto che la mia futura moglie sarà giapponese! Come puoi dunque asserire che una birra giapponese sia uguale a quella italiana? La tua è un'eresia bella e buona, dovresti praticare il seppuku qui all'istante!

- Mio caro Cith, ma chi se la incula la provenienza di una birra, basta che è buona. Mi è rimasta una Ceres danese, una Asahi giapponese e un Select veneto, vuoi un sorso di qualcosa?

- Prima cosa: come ben sai non bevo alcol, sono astemio. Il mio unico sballo è la meditazione trascendentale che mi porta a un piano spirituale superiore.

- Ma allora che te ne frega della birra Asahi?

- Seconda cosa: la birra Asahi NON È GIAPPONESE! È UNA PERONI CAMUFFATA! ADESSO ANDIAMO AGLI STABILIMENTI DELLA ASAHI A VEDERE SE È DAVVERO APPROVATA DAI MASTRI BIRRAI GIAPPONESI! AH AH AH!

- Ma in realtà, mio caro Cith, la Asahi ha più anidride carbonica perché è più frizzantina, tu vai col velocipede che io ti raggiungo con la Micra, abito vicino alla fabbrica.

Entrambi chiudono la chat e spengono i rispettivi computer per prepararsi al viaggio incrociato. Si intervallano scene:

CITH che acquista un monopattino elettrico su Amazon con la carta di credito della madre.

Dibbio che prepara la moka per farsi un caffè.

CITH che corre in giardino a intercettare il corriere prima che la madre si accorga della consegna.

Dibbio che si rolla un cannone in terrazza.

CITH che mette in carica il monopattino.

Dibbio che va in bagno portandosi appresso un rotolo di carta igienica e l'ultimo catalogo di Tezenis.

CITH che parte in monopattino.

Dibbio che si prepara uno spaghetto alla carbonara.

CITH che arriva al casello autostradale attaccato al culo di un'auto col Telepass per superare la sbarra a ufo.

Dibbio che si mette il pigiama e va a letto.

CITH che supera un cartello verde con scritto ROMA 62 KM e dietro di lui tre volanti della polizia con le sirene accese.

Dibbio che si lava i denti.

CITH che esce al casello di Roma Est superando agilmente le code.

Dibbio che si mangia cappuccio e cornetto mentre sfoglia una copia de Il Messaggero che in prima pagina menziona PIRATA DELLA STRADA COL PISELLO PICCOLO SEMINA IL PANICO IN AUTOSTRADA COL MONOPATTINO.

CITH che chiede indicazioni ai gladiatori ambulanti del Colosseo.

Dibbio a bordo della sua Micra che evita agilmente le buche di Roma.

CITH che finisce col monopattino in una voragine (seminando le volanti della polizia) per poi sbucare da una fermata della Metro proprio di fronte allo stabilimento della Asahi mentre Dibbio parcheggia.

- Ciao Dibbio, sono CITH. È tanto che aspetti?

- No, sono arrivato adesso, ma lo stabilimento non è qui, è fuori su Via Collatina, dista qualche km dalla metro, vedo che un mezzo proprio lo hai, io vado avanti tu seguimi!

- Caro Dibbio, scusa il francesismo ma ti invito a restare sulla retta via ovvero NON MI PRENDERE PER IL CULO. Mi sono fatto 656 km di autostrada in monopattino quindi potrai capire quanto sia stanco e non abbia voglia di gigioneggiare, oltretutto, se questa nostra esperienza fosse il capitolo di un romanzo, dovremmo fare felici i lettori non allungando il brodo bensì andando dritti portando avanti QUESTA CAZZO DI STORIA. Perdona anche questo francesismo. Come dicevo, questa è senza dubbio lo stabilimento della birra Asahi visto che ci sta sopra UN CAZZO DI CARTELLO (pardon!) con scritto a caratteri cubitali in un font simil orientale ASAHI. Tu stai cercando di sviare per negare questo fatto...

CITH afferra una pietra e la scaglia contro il cartello, che si stacca su un lato rimanendo penzoloni e allo stesso tempo rivelandone un secondo con su stampata a caratteri cubitali la scritta PERONI.

- ... il fatto che ho ragione! Come spieghi questa rivelazione, eh? EH?

- Ma caro CITH, probabilmente questo è un vecchio stabilimento della Peroni ora trasformato per produrvi la birra orientale, del resto fanno parte della stessa compagnia globale. Possiamo incolpare il capitalismo di questo fatto ma ciò non implica che al suo interno non vi siano veri mastri birrai giapponesi a giudicare la qualità del prodotto come scritto sulla bottiglia!

- Te li faccio vedere io i mastri birrai giapponesi! Entriamo!

Afferra il compare per un braccio e cerca di trascinarlo all'interno dell'edificio ma vengono fermati all'ingresso da due guardiani.

- Spiacenti ragazzi, è vietato entrare. Se volete potete lasciare a noi i curriculum, li consegneremo lunedì all'ufficio Risorse Umane.

Detto questo, i due sorveglianti si scambiano uno sguardo complice e soffocano uno sghignazzo.

CONTINUA...