La bontà dell'orrore
- Ciao Dibbio, sono CITH. Capisco il tuo desiderio di voler rivoluzionare il cinema ma dubito che la tua sceneggiatura horror funzioni: gli zombi mangiano i cervelli, quindi non possono essere i buoni in un film. Riscrivi tutto daccapo, grazie.
- E se mangiassero cervelli al seitan? Chi l'ha detto che devono per forza essere carnivori?
- Caro Dibbio, sai quanto io apprezzi la causa vegana (ho molti amici vegani!) ma ciò significherebbe che gli zombi sono dei disboscatori che portano alla diminuzione del polmone verde del nostro pianeta. Del resto, preferiresti che gli alberi ti dessero la Wi-Fi gratis o l'aria che respiriamo? Non mi aspetto che tu capisca ma gradirei che ci riflettessi sopra. E ADESSO DAMMI UNA BUONA SCENEGGIATURA, MALEDETTA SCIMMIA!
- Caro Cith, dubito tu apprezzi la causa vegana data la risposta che mi hai fornito: salvare gli animali comporterebbe un aumento dei terreni per allevamento con conseguente aumento della co2 e gravi danni per il pianeta, quindi i vegani vogliono più bene al pianeta o agli animaletti? I tuoi zombi vegani potrebbero essere attivisti che si nutrono del mangiare degli animali, regolando numericamente la loro sovrappopolazione in modo non violento e lasciando sì che la natura faccia il suo corso, rendendoli di fatto i buoni. Alternativamente, potrebbero mangiare direttamente gli animali, e magari sarebbero i buoni, anche lì secondo una certa retorica. È soddisfacente?
- Caro Dibbio, gli zombi devono mangiare i cervelli! Devono fare PAURA! DOV'È LA PAURA QUA? DOV'E' L'HORROR? VOGLIO UNA SCENEGGIATURA CHE MI FACCIA CACARE ADDOSSO COME SE FOSSE UNA MOZZARELLA VALLELATA GALBANI! ALLORA, VUOI FARMI PAURA O NO???
BUM!
Dibbio ha scoppiato una cipollina petardo ai piedi di CITH.
- ............. Non ci credo che questa sia la tua risposta.
- Speravo di spaventarti con l'effetto sorpresa!
- Caro Dibbio, forse è giunto il momento che qualcuno ti dia un'idea di cos'è il vero orrore...
Un fulmine abbaglia la stanza ma una volta passato tutto è buio. Si ode una risata spettrale e a seguire la musica di Psycho con luci velocissime a intermittenza che rivelano un luogo diverso da quello di prima: un labirinto che ricorda quello del laser game di Monsummano, provincia di Pistoia. Dal nulla appare il faccione di CITH che con l'andirivieni delle luci si fa sempre più vicino con uno sguardo glaciale, e una volta raggiunto Dibbio la sua bocca si apre eruttando vermi che inondano l'amico eliminandogli ogni visuale.
Quando Dibbio recupera la vista in penombra una donna a gambe aperte gli si rivela ma non è affatto invitante perché si tratta di una mostruosa partoriente che urla in un bagno di sudore. Grida strazianti di infanti esplodono nella stanza mentre dalla vagina escono file di mostruosi feti che strisciano verso Dibbio con i loro piccoli arti non sviluppati. Il nostro indietreggia ma qualcuno gli tocca una spalla: trattasi di un enorme sacerdote, lo si capisce dall'abito nero e dal collarino ecclesiastico bianco, con tanto di cappello alla Don Camillo. L'inquietante prete afferra uno a uno i deformi neonati divorandoli, e a ogni morso un liquido verdastro gli cola dalla bocca inondando il pavimento, fino ad arrivare alle ginocchia dei presenti. Poi il curato con un sorriso delirante e gli occhi spiritati si volta verso Dibbio, esplodendo in un ruggito affamato. Dibbio è inerme, il prete gli si fa avanti ma dalla pozza verde dei tentacoli gli bloccano ogni possibile movimento, fino a che non emergono strisciando lungo la sua pelle forandola, come radici si infilano nel suo corpo attraverso i vasi sanguigni, impossessandosi di lui e tirandolo giù verso il liquido dell'oblio, facendolo soffocare... Poi luce e aria tornano, mentre l'incubo se ne va.
- Ciao Dibbio, sono CITH. Allora, che ne pensi della mia idea di horror, credi di poter fare di meglio? Dai, fammi vedere...
- Ciao Cith, ma fammi capire una cosa, tu eri il prete? O solo uno spettatore terrorizzato da una partoriente che sparava bambini radioattivi come una mitraglietta spara proiettili?
- Scusa Dibbio, mi assento un attimo.
CITH corre nella sua cameretta dove si getta sul letto, infilando la testa sotto al cuscino, poi inizia a gemere.
- NON CAPISCE UN CAZZO CAZZOCAZZO MI FA INCAZZARE LO AMMAZZO LO AMMAZZO LO AMMAZZO AAAAAAH AAAAAAAAAAH TI UCCIDOOOOOO!
Infine si rimette in piedi, si ricompone e, come niente fosse, torna dal suo amico.
- Perdona la mia breve assenza, Dibbio. Per cortesia, non pormi domande sui contenuti dell'esperienza che hai appena vissuto. Mostrami la tua idea di horror, fammi vivere un'esperienza di PURO TERRORE. Dai avanti, sono curioso. Sorprendimi!
- Ma come faccio a comprendere appieno l'esperienza se tu che ne sei l'autore non sei disposto a darmi approfondimenti? Dai Citholo, spiegaci almeno la parte concernente preti e tentacoli!
- NON SI SPIEGA L'ORRORE, LO SI VIVE! E ADESSO VOGLIO CHE TU FACCIA VIVERE LA TUA VISIONE DI HORROR A ME! FALLO, PORCA PUPAZZA!
- Va bene, ci provo. Non c'è bisogno che t'incazzi! Allora, vediamo un po'...
Dibbio chiude gli occhi e mette le mani nella posizione della Pecora come nei sigilli ninja di Naruto.
- Guarda che non si fa così...
Ma poi CITH si zittisce perché accecato da un bagliore.
Quando apre gli occhi vede che la luce proviene da dei riflettori, si trova infatti in uno studio televisivo senza sapere come ci è finito. C'è il pubblico in sala ma non riesce a identificare i componenti della folla, può solo distinguerne i corpi senza volto perché al posto delle facce hanno unicamente degli enormi e innaturali sorrisi tutti denti.
- Allova, signov Filippo, come ci si sente a esseve lo stveamev più figo del web?
E' lo studio di Maria De Filippi!
CITH decide di stare al gioco.
- Beh, è una cosa molto bella ma allo stesso tempo molto brutta perché significa che gli altri sono peggiori di me. Sa, io sono una persona molto modesta ed empatica, quindi...
- UN APPLAAAAAUSO AL NOSTRO OSPITE SIMPATICISSIMO!
- Grazie, signor... Bonolis?
- E adesso ci spieghi come ha fatto a compiere quella carneficina!
- Quale carneficina?
- Ma questo qua ha ucciso decine di persone e non se lo ricorda? Ihihih!
- Scusi signor Laurenti, io la stimo molto come artista ma le sue sono accuse molto gravi!
- E' LUI O NON E' LUI? CERRRRRRRTO CHE E' LUI! IL KILLER DI VERCELLI! IL GRANDEEEEEE... CITH!
- Ma signor Greggio, cosa sta insinuando...
- Ed ecco qui un magnifico plastico dell'arma del delitto.
- Signor Vespa, ma quale arma...
CITH si ritrova tra le mani uno strano cubo tutto nero, ma guardandolo meglio vede che all'interno vi sono delle figure, come se fosse trasparente. Sembra una miniatura di camera sua. Ed è pure abitata! All'interno c'è una persona poggiata in un angolo in posizione fetale.
Poi CITH finisce all'interno del cubo.
Non vi è il minimo rumore, come se fosse silenziato. E nessuna luce, è come trovarsi dentro il negativo di una vecchia fotografia.
Si trova pure lui accovacciato in un angolo, opposto alla persona in posizione fetale. Questa però stavolta lo nota, si alza, lo saluta agitando le braccia con le movenze di un protagonista del cinema muto. Non riesce a capire chi sia, ma sente di averlo già visto.
CITH prova a parlare ma non emette nemmeno un fiato: la stanza non ha aria, eppure non sente il bisogno di respirare. L'individuo intanto si avvicina a lui a scatti, e con essa anche altre figure minuscole che scendono da mensole e scaffali. Sono piccolissime, ma CITH ha la sensazione che quando lo prenderanno gli succederà qualcosa di brutto. E queste gli salgono addosso come i lillipuziani con Gulliver, CITH prova a scrollarsele di dosso ma sono troppe e lo fanno cadere. Davanti agli occhi si para una di queste: è Martufello! E gli altri lillipuziani sono tutti comici del Bagaglino: il compianto Oreste Lionello, Manlio Dovi, Leo Gullotta... poi CITH viene afferrato alle spalle e rimesso in piedi dalla figura umana che prima se ne stava in posizione fetale: è Pippo Franco! In un inquietantissimo faccia a faccia il sorridente attore comico alza in aria il naso e dalle neri narici fuoriescono vermi, che inglobano CITH il quale non può fare a meno che chiudere gli occhi e dimenarsi fino a non sentire più niente.
Poi percepisce di essere accasciato a terra inerme, nel vuoto. Fino a quando non si sente dire quattro parole.
- Ma tu sei famoso!
Una forza lo solleva da terra e lo fa barcollare in giro, ode gli scatti di uno smartphone.
Apre gli occhi e capisce che qualcuno lo sta massacrando di selfie: è Chiara Ferragni. La bionda influencer lo rintrona di anglofoni autoscatti a destra e a manca, ma c'è qualcosa che non torna... L'immagine sullo smartphone è quella di un vaso da notte e la Ferragni sotto la testa non ha pelle, ma nemmeno organi e tessuti, difatti è uno scheletro!
Altre file di carcasse di ossa armate di smartphone lo assaltano, veri e propri plotoni che lo caricano di selfie con il vaso da notte, fino a seppellirlo. Quando emerge da ossa e ceneri si ritrova a Montecitorio a riferire in aula.
- Io... non ne posso più. Vi prego, basta.
Applausi. Applausi a non finire.
- Vi prego, lasciatemi in pace!
Un boato di applausi. Standing ovation.
Fugge.
E si ritrova al solito punto.
Scappa ancora con le lacrime agli occhi ma è di nuovo allo stesso punto. Sempre tra applausi scroscianti.
Sopra alla folla in tripudio compare una vulva. Questa si apre e dentro vi è un occhio, che fissa CITH ma non lo riflette. L'unica immagine nell'iride è il solito vaso da notte.
- BASTA! HO PAURA! VOGLIO MORIREEEEEEE! HO PAURAAAAAA! MAMMA! MAMMAAAAAAAA!
- Allora CITH, sono stato bravo a horroreggiare?
Dibbio attende un responso dal barcollante CITH che non sembra molto volenteroso di proferire verbo.
- Poteva... andare... peggio...
- Quindi posso scrivere la sceneggiatura? Pensavo di fare gli zombi non proprio buoni buoni ma quantomeno cortesi: del tipo che ti chiedono con educazione il permesso di mangiarti il cervello.
- Mi sembra una buona idea. Ora scusa, ma devo tornare a scrivere il mio romanzo.
- Ammazza che letterato che sei, citholo! Mi raccomando, poi fammelo leggere!
Ma CITH se ne è già andato altrove a vomitare.
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