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Dibbio cammina con me


"Ciao David Lynch, sono CITH..."

"CITH TI PREGO SONO MORTO, LASCIAMI IN PACE!"

"Veramente volevo chiederti se e quanta influenza hanno avuto le scene di Velluto Blu nella carriera da manager di Stacy Keibler. Anche se a lei ho sempre preferito Torrie Wilson, ho notato molte affinità tra la sua presenza e la tua poetica."

"CITH NON RIESCO A CREDERE CHE TU STIA UTILIZZANDO IL POTERE DELLA MEDITAZIONE TRASCENDENTALE DI TRASCENDERE (APPUNTO) OGNI PIANO MATERIALE E SPIRITUALE PER PORMI DOMANDE SULLE DIVAS DEL WRESTLING! E POI CHI SE NE FREGA, VUOI METTERE CON NAOMI WATTS E PATRICIA ARQUETTE E TUTTE LE ALTRE STRAFIGHE CHE HO DIRETTO NELLA MIA CARRIERA DI CINEASTA? SCIACQUATI LA MENTE DA TALI SCIOCCHEZZE E TROVATI UN LAVORO!"

"David, io sto seguendo i tuoi insegnamenti che ci ricordano che la fantasia non ha limiti perché i limiti esistono solo nella tua fantasia; sarò onesto, non ricordo se l'hai detto te, Marzullo o Jim Morrison, però penso che sia un'affermazione molto importante e da non sottovalutare. Io ho coniugato questa tua riflessione alla mia capacità di meditare trascendentalmente per raggiungere i più alti scopi filantropici, e in questo caso dopo 72 ore passate su Google Maps a guardare la città di Vārānasī, due cose sono fuoriuscite da me: questa domanda e tutto il mio eccesso di chakra. Ecco sì, mi sono chakrato addosso, MA QUESTO NON MI RENDE MENO VIRILE DI QUELLO CHE SONO. Perciò David, cortesemente, prima di supporre che io non abbia un lavoro rispondi alla mia domanda, possibilmente entro le 15.15 perché poi ho il primo giorno d'affiancamento come guardiano allo zoo, una mansione che mi ha trovato il mio caro amico John Scimmia. Grazie."

"CITH, FORSE TI HO GIUDICATO CON TROPPA FRETTA, OPPURE ESSENDO ORMAI MORTO NON MI FREGA PIÙ UN CAZZO DI NIENTE. ANZICHÉ RISPONDERE ALLA TUA DOMANDA, TROVEREMO LA RISPOSTA INSIEME: TI ACCOMPAGNERÒ TELEPATICAMENTE NELLA TUA NUOVA MANSIONE. DEL RESTO, CHI MEGLIO DI ME, CHE HO IDEATO E DIRETTO UN CORTOMETRAGGIO IN CUI INTERROGAVO UNO SCIMPANZÉ CRIMINALE? ADESSO FATTI UNA DOCCIA E ANDIAMO!"

Gli occhi di CITH sbiancano arretrando come quelli di Undertaker e il nostro sembra essere vittima di velocissime rivelazioni, come se stesse vivendo mille vite in pochi secondi. Lo vediamo quindi cadere dall'alto ma per sua fortuna atterra seduto su un comodo divano da dentista giallo senape, di quelli in pelle morbida in cui ci affoghi dentro se solo ti lasci andare al vizio della comodità. Appena provato a ricomporsi sedendosi normalmente, CITH si guarda intorno: pavimento a scacchiera bianco e nero e una serie di sipari rosso cremisi a delimitare una stanza vuota in cui c'è solo lui. 

- Signor Lynch? È dietro uno di questi sipari? Per favore, mi dia una risposta in fretta perché se faccio tardi al lavoro mi faranno una lettera di richiamo perché non ho dato da mangiare ai macachi! 

CITH alzandosi dal divano inizia a cercare vanamente dietro i sipari, ma non trova nessuna apertura in quanto sembra essere un unico ed enorme pezzo di stoffa continuativo, senza inizio né fine. Guarda verso l'alto, i sipari arrivano fino all'infinito stagliandosi in un firmamento oscuro nel quale le poche stelle visibili sembrano più macchie su un pile monocromo che astri celesti. Riabbassa il suo sguardo e resta sorpreso di fronte alla bizzarra creatura che si è istantaneamente materializzata.

- TU! MO SO KATZI HAMARI! 

Un gigante di origini mongoliche vestito con soli mutandoni gli agita davanti il pollice indicandosi come a fare intendere che quello da lui pronunciato è il suo nome, poi con l'indice tocca CITH sul petto per fargli intendere che sono volatili per diabetici, infine scaglia di nuovo il pollice verso l'alto per farlo crollare sul collo del malcapitato vercellese, che sente il fiato spezzarsi da quella micidiale polliciata che lo fa volare via nell'infinito.

Ma, strano a dirsi, anche l'infinito termina, perché CITH sprofonda di nuovo sul morbidissimo divano. Apre gli occhi, di fronte a lui una nuova scena, che però è sempre la stessa.

- TU! MO SO KATZI HAMARI! 

Polliciata. 

Infinito. 

Divano. 

- TU! MO SO KATZI HAMARI! 

Polliciata. 

Infinito. 

Divano. 

E così via in un ciclo continuo.

Finché CITH non anticipa il gigante con le seguenti parole:

- Bravo. Tu sei molto bravo. Si vede l'impegno che ci metti nonostante le tue fattezze grossolane e la scarsa conoscenza della lingua, vedrai che diventerai un grande personaggio.

Katzi Hamari allora sorride felice, mostra il pollice fiero in segno di rispetto, poi si dà una polliciata da solo sul collo facendosi saltare la testa. Il gargantuesco corpo crolla a terra e un essere minuscolo con la pelle spaventosamente bianca ma con capelli, occhi e abiti nerissimi a fare da contrasto, emerge dall'enorme cadavere decapitato attraverso la fessura sorta dove prima stava un collo.

- Ciao CITH, sai chi sono io? 

CITH vorrebbe salutarlo, ma non conoscendo il suo nome si blocca e non riesce ad avviare il suo saluto tipico. 

- Io sono il Nano. 

- Ciao il Nano, sono CITH. Cosa sta succedendo? 

- Tu sei qui per imparare che solo la ripetizione e la dedizione a essa dedicata portano alla perfezione: hai visto Katzi? Ha passato la vita a esercitarsi. 

- È un vero peccato infatti che Katzi sia defunto, avevo intenzione di proporgli di entrare a far parte della JLW. 

- C-cosa? 

- Sì, è già pronta la prima card, il primo grande evento televisivo della JLW, sarà poi presente sul mio canale YouTube in versione "Live Commentary" sabato 1 febbraio 2025 relativamente a tutti i match e a tutti i segmenti principali.

- Non capisco, io non... 

- La JLW è la mia e-fed, perché amare solo il wrestling quando puoi viverlo, essere te stesso ovvero un omone coi mutandoni? Rispetto alle e-fed canoniche questo progetto si basa su una maggiore interattività da parte sia dell'owner, cioè CITH, quindi io, sia da parte di tutti gli handler che compongono il roster, andando a coprire tutte le multimedialità possibili. 

- Non ho mai sentito tanti termini così strani neanche nel mondo del BDSM. 

- Che cos'è il mondo del BDSM? 

- Oh... Beh... È una sigla per dire "Buddhismo". Ma solo chi è veramente buddista lo sa. 

E detto questo, il Nano inizia a indietreggiare, allontanandosi perché nonostante sia un essere inquietante, stavolta è lui a essere inquieto di fronte al nostro eroe.

- Oh, tu pensa, io faccio meditazione trascendentale ed è proprio così che mi sono ritrovato qui a... 

- BASTAAAAAAAAAA! AIUTOOOOOOOO! 

E vediamo il minuto essere scappare a gambe levate, attraverso un sipario rosso, nel buio.

- Aspetta, non ti ho spoilerato i membri del roster nonché un'anticipazione delle prossime freddure del CITHCabaret!

Così CITH si mette a correre, dovrebbe raggiungere in un attimo il Nano viste le corte gambette dell'inseguito, ma le sue flaccide membra non sono molto aerodinamiche. Finalmente raggiunge il sipario, lo percorre fino a giungere... di fronte al cancello del giardino zoologico.Ad attenderlo c'è il guardiano dello zoo, che per qualche oscura ragione è un sosia di Harry Dean Stanton. Il custode porge un badile al trafelato vercellese.

- Andiamo giovane, quella merda di macaco non si spalerà da sola. 

- M-mi scusi ma... non è che ha visto un nano correre in questa, anf anf, direzione? 

- Un nano hai detto? Impossibile, non ne teniamo più in questo zoo dagli anni '40. Maledetta dichiarazione universale dei diritti umani... Adesso andiamo, come hai detto che ti chiami? 

- Scusi, sono un vero screanzato... Ciao guardiano dello zoo, sono CITH. 

- Forza Cicc, non c'è tempo.

Si avviano e percorrono un sentiero ciottolato finché non giungono a un bivio.

- Qui ci separiamo. Tu comincia dai macachi mentre io mi occupo dei cincillà. 

- M-ma... non dovrei ricevere un'adeguata formazione o almeno essere assistito la prima volta? 

In risposta il guardiano porge un mazzo di chiavi al novizio. 

- Ma quale formazione, sarà il badile a guidarti. Terza gabbia sulla destra, si accede dal retro, usa la chiave verde. E stai attento al capobranco, è sempre arrapato.

- Ma come lo riconosco il capobranco? 

Il guardiano però se n'è già andato dai suoi impegnativi cincillà. 

Sospirando CITH si avvia contando le recinzioni e seguendo le indicazioni ricevute, giunto alla gabbia giusta cerca nel mazzo la chiave verde e infine accede.

- Non devo temere nulla dai primati, del resto sono raccomandato da John Scimmia. 

Appena chiude la porta una grossa ombra pelosa gli si staglia davanti, CITH urla dallo spavento, tutto sembra ruotare, il buio spadroneggia ogni spazio. 

Poi si accende una luce.

Dei riflettori illuminano un palco, ma nonostante ciò tutto è in bianco e nero. 

Da dietro le quinte accede la mamma di CITH vestita da diva del cinema muto, dopo un caloroso saluto al suo pubblico si esibisce in una cover di Pop Porno de Il Genio.

Finita la canzone, scrosci di applausi, poi la cantante batte le mani e tutto si ammutolisce. 

Buio. Di nuovo. 

Suona una sveglia. Una mano la spegne con una pacca.

Dibbio si alza dal letto in mutande, calza delle pantofole di Cip e Ciop e con pochi passi giunge a un lavandino per farsi la tipica toeletta post risveglio mattutino.Una volta concluso si siede sul water e tira una tenda da doccia per celare l'espletamento dei propri bisogni fisiologici.

La stanza è piccola e fatiscente ma ha l'essenziale: letto, armadio, bagno e cucinotto, tutto in quattro mura. La muffa sul soffitto fa da fedele compagna al nostro amico romano.Questi dopo aver tirato lo sciacquone tira la tenda, per fortuna si lava di nuovo le mani e con due passi è all'armadio dove si imborghesisce con jeans, camicia, golfino e pure un papillon scarlatto.Dopo un breve allungamento muscolare apre la portafinestra e accede nel mondo esterno.

Attorno a lui un habitat che ricorda la savana africana, un pavone gli passa davanti salutandolo facendo la ruota.Dibbio solleva lo sguardo, alza entrambe le braccia e accoglie il suo pubblico: oltre qualche decina di metri di savana infatti si staglia un muro semicircolare di cemento alto diversi metri, in cima al quale si trovano decine di famigliole e scolaresche che gli rispondono con un fragoroso applauso.

- Grazie, grazie a tutti, siete un pubblico meraviglioso! Ho fatto popo bene ad andà a vive al Pigneto! Certo, per risparmià tocca rinunciare a qualche piccolo lusso borghese tipo il bidet, ma vuoi mette che vista? 

Dibbio indica il muro di cemento, su cui alcuni membri del collettivo Retake stanno cancellando un murales di Geco borbottando "Te la stiamo facendo pagare, briccone! Giustizia è fatta!".Tra questi, anche CITH, che si accorge del suo amico.

- Ciao Dibbio, sono CITH! 

- CITH, perché cancelli i murales? Un muro senza scritte equivale a un popolo senza voce! 

- Io non sopporto tali atti di microcriminalità vandalica basati sulla ripetizione del proprio nome e li reputo criminali come gli atteggiamenti di Nick Gage durante... 

- No, no, nun me spiegà niente e rimettite er flauto in mano... 

- Quale flauto? 

CITH guarda tra le sue mani e si ritrova proprio lo strumento appena indicato, alzando la testa invece tutto è nuovamente cambiato: da un lato Dibbio, John Scimmia e il Guardiano dello zoo, dall'altro la Madre, il Nano e il Micio Responsabile della Rosticceria Vercellese; a stagliarsi sullo sfondo, tutte le persone del quartiere capitolino, ad applaudire e urlare "Congratulazioni!". 

- Ma congratulazioni di cosa?

- Congratulazioni! 

CITH è sbigottito, quando appare un cincillà antropomorfo, bianco, col pelo lucido morbido e tolettato a prenderlo per la mano libera e accompagnarlo sul proscenio di un teatro i cui spettatori sono i wrestler del roster JLW. 

CITH deglutisce, poi si fa coraggio: impugna il flauto e fa per suonarlo. 

- FIIIII FIFIFI FIIII FIIIIIIIIIIIIII!

Tutto tace. 

- Allora, come sono andato? 

Il pubblico risponde all'unisono. 

- FAI SCHIFO AL CAZZO! 

Un bastone con maniglia curva emerge da dietro le quinte e abbranca CITH trascinandolo fuori dal palcoscenico. 

- TU! MO SO KATZI HAMARI! 

Una polliciata spezza il collo del pessimo flautista uccidendolo all'istante. 

Quando resuscita CITH si trova sul tappetone dei Digimon della sua stanzetta con le gambe incrociate in una sgangherata posizione del loto e i suoi pupazzi cattivi disposti intorno a lui a formare un pentagono.

"CIAO CITH, SONO DAVID LYNCH. PIACIUTO IL VIAGGIO? POSSO MORIRE IN PACE ADESSO?" 

"M-ma non conosco ancora il nesso tra Velluto Blu e Stacy Keibler!"

"PERCHÉ TI CONCENTRI TROPPO SULL'ARRIVO E NON SUL VIAGGIO. SMETTI DI SCERVELLARTI E SEGUI IL FLUSSO, VEDRAI CHE ANCHE IL TUO METODO DI MEDITAZIONE SI EVOLVERÀ RAGGIUNGENDO NUOVE VETTE!"

"Maestro, puoi almeno spiegarmi il significato dell'ultima stagione di Twin Peaks?" 

"ALLA FINE SONO TUTTI MORTI TRANNE IL CICCIONE RIMASTO A FARE IL GUARDIANO DELL'ISOLA, CONTENTO?"

"Isola? Ma... Ma quella era un'altra serie! Maestro? Maestro! MAESTROOOOOO!" 

Ma nessuno risponde, tranne la madre di CITH che si affaccia alla porta lanciando una ciabatta sul faccione del figlio per zittirlo.





Grazie per aver frequentato la nostra dimensione, Maestro.

Ci vediamo in un altro mondo.

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