Cuore di mamma
- Buongiorno CITH, sono tua madre. Ho visto che passi troppo tempo con quei videogiochi e dunque ho deciso che non te ne comprerò più. Come reagisci a ciò che ti ho appena riferito?
- Mamma, io ho un lavoro oggi! Faccio lo streamer, e grazie alle donazioni dei miei utenti posso finalmente comprarmi i videogiochi da solo! Tu dovrai solamente pagarmi le bollette e le spese per il mio sostentamento!
- Ti vedo alquanto agitato, non avrai mica comperato quel gioco violento... come si chiamava? "Tempesta d'ossa"?
- IO COMPRO QUELLO CHE VOGLIO CON I MIEI SOLDI!
- Non tollero che alzi la voce con me, signorino! Dammi quella pulsantiera!
- Si chiama controller e te la do in testa! PUPAZZI, ALL'ATTACCO!
CITH indica la madre guardandosi intorno come se stesse ordinando a dei soldati al fronte di attaccare, ma ovviamente non succede alcunché.
- Pippuccio, ma sei impazzito? Di quali pupazzi stai parlando? I videogiochi ti hanno fritto il cervello, adesso taglio questi cavi!
CITH le lancia un peluche di coniglietto per autodifesa.
- Questo, giovanotto... non lo dovevi fare...
La madre infuriata stacca via con decisione tutti i cavi collegati alla postazione videoludica di CITH facendo cadere dispositivi elettronici di ogni tipo.
- MA IO TI AMMAZZO!
E le lancia un Funko Pop di Egon dei Ghostbusters, stavolta mancandola. Poi scoppia a piangere sul cuscino.
- Nessuno mi vuole bene! NESSUNO MI VUOLE BENEEEEE!
La madre, colpita da un eccesso di ossitocina, assume uno sguardo afflitto e si siede sul letto del suo pupillo, ponendogli una mano su una spalla con fare amorevole.
- Pippetto, lo sai che ti voglio bene. Tutto quello che faccio è per il tuo bene. E per questo devo toglierti tutto ciò che penso possa danneggiarti. Adesso dimmi la verità: questi videogiochi ti fanno bene o ti rendono un essere umano peggiore?
- M-mi... mi... fanno bene?
- Lo pensi davvero?
- Sì!
- Allora va bene così.
Si alza e si dirige verso la porta.
- Mi fido del mio bambino, ma tu non devi tradire la mia fiducia. Se mi dimostrerai ancora una volta che questa tecnologia sovraccarica il tuo sistema nervoso, allora dovrò toglierti tutto. Inteso, cucciolino mio?
- Sì, mamma.
- Bene, tesoruccio. Adesso asciugati quelle lacrime e vai fuori a innaffiare i gerani. Una boccata d'aria fresca ti farà bene.
La mamma esce dalla stanza. CITH si alza per poi chinarsi sul pavimento a sistemare il groviglio di cavi e ripristinare la sua postazione videoludica.
- Avete visto cosa ha fatto? Vi pare giusto che ci tratti così, amici pupazzi?
La luce della stanza si spegne, delle minuscole figure fluorescenti poggiate su scaffali e mensole si illuminano al buio, rivelando sul volto di CITH un ghigno inquietante.
- Avete ragione, amici pupazzi... Questa situazione non potrà durare a lungo... non DEVE...
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