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Ci sono anch'io

Ho voluto farvi una piccola sorpresa di Natale.💖

Attenzione. Nella storia, ci sono delle piccole scene di omofobia. Sappiate che le cattiverie scritte, NON LE PENSO. Buona lettura.







Pov's Harry

Io di risposte non ne ho,
mai avute mai ne avró.
Di domande, ne ho quante ne vuoi.

Era cominciato tutto da bambino. Quando ero in quarta elementare, avevo provato attrazione verso un mio compagno di classe. Non sapevo bene cosa significasse, sapevo solamente, che a tutti i miei compagni maschi, piacevano le femmine. Ed anche a me erano sempre piaciute, fino a quella volta. Mi ero incantato a guardare i suoi occhi, erano di un bel colore. Azzurro, erano dello stesso colore del cielo, il suo nome era Louis Tomlinson.

Comunque, ancora non mi spiegavo, perchè ero così attratto dal mio compagno di classe. Ero pieno di domande, ma senza risposte. Avrei potuto chiedere ai miei genitori, ma avevo paura.






E tu,
neanche tu mi fermerai,
neanche tu ci riuscirai.
Io non sono,
quel tipo di uomo e non lo sarò mai.

In terza media, avevo capito la mia sessualità, ero gay. All'inizio pensavo che quell'attrazione verso il mio compagno, fosse dovuta al fatto che era carino, ma alla fine avevo capito.

Louis non era più in classe con me, si era trasferito a Doncaster, con i suoi genitori e le sue sorelle. Chissà se un giorno lo rivedrò.

Ritornando a noi, mia sorella Gemma era l'unica che sapeva della mia omossessualità. Mi disse che per lei, non c'era nessun problema, era felice che ero riuscito a dirle questa cosa.
Una sera, andai in camera sua.
-Gem?-
-Dimmi Hazza, è successo qualcosa?-
-N no. Voglio dire a mamma e papà che s sono g gay-
-Ohh Harry sono così fiera di te- disse abbracciandomi.
-Mentre lo dirò, mi terrai la mano?-
-Certo, non ti abbandonerò mai fratellino-

Quella stessa sera finito di cenare, dopo che scambiai uno sguardo intenso con mia sorella, parlai con i miei genitori.
-Mamma, papà. Devo dirvi una cosa-
-Che cosa amore?- domandò mia madre.
-I io si insomma...e ecco s sono gay- la parola "gay" la sussurrai, talmente piano, che nessuno capì.
-Harry parla più forte, non abbiamo capito- disse mio padre.
Gemma continuava a tenermi la mano e, con tutta la forza che avevo, presi un respiro e finalmente lo dissi.
-SONO GAY- urlai forte.

Silenzio. Cominciai a piangere.

Nessuno diceva niente, ma poi vidi mia madre venire verso di me. Con mia sorpresa, mi abbracciò.
-Piccolo shh basta piangere. Davvero avevi paura a dirmi una cosa del genere?-
-Pensavo c che ti f facessi schifo-
-Come puoi farmi schifo? Sei il mio bambino e ti vorrò sempre bene-

Mio padre non la prese bene, mi tirò uno schiaffo, gridando quanto gli facesse schifo i froci come me.
-Non voglio più vederti. Non sarai più mio figlio, a meno che tu non cambi e comincerai a farti piacere le donne-
-N non sarò mai quel tipo di uomo-
-Vattene- disse mia madre con tono duro.
-Anne cacci di casa me, che sono tuo marito e non quello scherzo della natura?-
-SMETTILA DI OFFENDERLO. E sì caccio te, perchè non voglio un marito omofobo-

Poco tempo dopo, i miei genitori divorziarono.







Non so se la rotta è giusta o se,
mi sono perduto ed è,
troppo tardi
per tornare indietro. Così
meglio che io vada via.
Non pensarci, è colpa mia.
Questo mondo, non sarà mio.

Alle superiori trovai degli amici. Niall, Liam e Zayn. All'inizio non dissi che ero gay, ma quando Zayn e Liam mi dissero che erano fidanzati, gli rivelai che anche io ero gay. Glielo dissi anche a Niall e finimmo, tutti e quattro abbracciati.

In terza superiore, arrivò un nuovo alunno e quando la professoressa, disse il suo nome, persi un battito. Il nuovo compagno, era Louis Tomlinson. Quel bambino, ormai diventato ragazzo, che mi aveva fatto scoprire di essere gay, era davanti a me. Era diventato ancora più bello di quanto ricordassi.

Durante il cambio dell'ora, un po' timidamente, andai di fronte a lui. Ma con la mia goffaggine, inciampai sullo zaino di qualcuno. Stavo per finire a terra, ma due braccia mi presero al volo.
-Oops-
-Hi. Ti sei fatto male?-
-N no, grazie. Ehm Louis non so se ti ricordi di me, ma alle elementari eravamo in classe insieme. Sono Harry Styles-
-Oddio certo che mi ricordo. Eri il mio compagno preferito- e mi abbracciò, facendomi arrossire.
Parlammo per molto tempo e gli feci conoscere i miei amici.

Purtroppo la mia felicità durò poco, perchè un gruppetto di bulli, venne verso di me, sapevo cosa mi avrebbero detto.
-Hey frocetti, ancora qua siete? Ahah-
Disse riferendosi a me, a Liam e a Zayn.
-Pure la vostra ignoranza è ancora qua- disse Niall, difendendoci.
-Zitto tu, nessuno ti ha chiesto nulla. E voi è meglio che sparite, nella nostra scuola non vogliamo froci che se lo mettono nel culo, come se fosse la cosa più bella del mondo, perchè non lo è. Mi fate schifo, dovete solo morire- detto questo cominciarono a picchiarci.
Dalla nostra parte, c'erano Louis e Niall che ci difendevano, ma quei bulli erano più di noi.
Ad un certo punto, arrivò il preside prendendo provvedimenti, facendo sospendere i bulli.

Mi vergognavo di me stesso. Inoltre, Louis aveva scoperto che ero gay. Mi misi a piangere in un angolo, quando sentii una mano, toccarmi la spalla.
-Haz?-
-C che c'è L Louis?-
-Sai che non devi ascoltare, quello che hanno detto? Quelli sono dei coglioni, oltre che ignoranti-
-Stai zitto Louis, tu che ne sai di quello che ho passato? I miei genitori hanno divorziato, per colpa della mia omossessualità. E come hai potuto vedere mi prendono in giro, ci prendono in giro-
-Harry se mi lasciassi parlare...-
Gli intimai di stare zitto ancora una volta, per poi andare via. Era come se il mondo non fosse veramente mio, che la gente come me, non ne facesse parte.






Non so,
se è soltanto fantasia,
o se è solo una follia,
quella stella lontana laggiù.
Però,
io la seguo e anche se so,
che non la raggiungerò,
potrò dire,
ci sono anch'io.


Era sera ed io, ero in camera mia a riflettere su tutte le cose successe in quegli anni. Ad un certo punto, qualcuno bussò alla porta.
-Chi è?-
-Il tuo Lou- ed entró in camera.
-Che ci fai qui?-
-Sono venuto a vedere come stavi. Devo anche dire, che questa casa non è cambiata di una virgola. Apparte i proprietari, che sono cresciuti-
-Ehm grazie? Comunque sto bene Lou-
-Non è vero. Parlami Haz-

Ero indeciso, ma alla fine mi sfogai con lui. Dicendogli che mi sentivo sempre in colpa per tutto, per essere gay e per il divorzio dei miei genitori.

-Ascolta Haz, guarda quella zona del cielo e dimmi cosa vedi-
Osservai il punto indicato e vidi, delle semplici stelle. Ma una catturò la mia attenzione.
-Una stella è piccola e poco luminosa-
-E sai che significa? Che anche se ci sono stelle piccole, non significa che non esistano. Ci sono anche loro-
-Che stai cercando di dirmi?-
-Di non arrenderti mai. Che anche le minoranze, possono farsi vedere e sentire. Ci sei anche tu al mondo. E ti dico anche un'altra cosa-

Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurò, che pure lui era gay. E prima di andarsene, mi diede un bacio sulla guancia, facendomi perdere un battito e arrossire. Poi se ne andò.






Non è,
stato facile perché,
nessun' altro a parte me,
ha creduto.
Però ora so,
che tu,
vedi quel che vedo io,
il tuo mondo è come il mio
e hai guardato,
nell'uomo che sono e sarò.


Ormai eravamo all'ultimo anno delle superiori. Tra me e Louis? Bhè dopo quel bacio sulla guancia, ci eravamo avvicinati ancora di più. La mia cotta per lui, si era trasformata in una vera forma d'amore. Era da due anni che mi tenevo questa cosa dentro, i miei amici mi avevano spronato a parlargli e finalmente, oggi gli avrei confessato quello che provavo per lui.

-Lou posso dirti una cosa? Ma in privato-
-Certo-
Andammo sul retro della scuola, cominciai a tremare, dall'agitazione.
-Harry calmati, va tutto bene- e mi accarezzò la guancia, credendo di aiutarmi. Ma in realtà mi agitò ancora di più.
-S senti Lou...io i insomma...SONO INNAMORATO DI TE-

Stavo per andarmene, ma Louis mi trattenne per il polso.
-Perchè scappi? Cazzo Harry, anche io innamorato di te. Sono due anni che ti aspetto-
Mi attirò a sè baciandomi. Il bacio si trasformò in poco tempo, in qualcosa di poco casto, si poteva vedere quanto ci amavamo.
Una volta staccatti, appoggiai la mia fronte su quella di Louis.
-Haz sei bellissimo. Sei e sarai sempre il mii bellissimo uomo-
-Anche te Lou- e riprendemmo a baciarci.

Grazie Louis, per aver guardato nell'uomo che sono e sarò. Grazie per aver creduto sempre in me. Di non vermi abbandonato in questi anni, grazie.

Dopo tre mesi di relazione, facemmo l'amore. Per me era la prima volta. Lui l'aveva già fatto. Mi ha trattato benissimo, ero imbarazzaro, ma era riuscito a tranquillizzarmi in poco tempo. Quella notte fu veramente stupenda per me.






Ti potranno dire che,
non può esistere,
niente che non si tocca, o si conta, o si compra perché,
chi è deserto non vuole che qualcosa fiorisca in te.


Erano passati due anni, da quando ci eravamo messi insieme. La mia famiglia, quella di Louis e i nostri amici erano contenti.
Dopo aver trovato lavoro entrambi, eravamo andati a convivere, nel centro di Londra. Forse eravamo troppo giovani, avevamo 21 anni, ma per noi non era una pazzia.

Sentii il mio compagno rientrare a casa.
-Amore com'è andata?-
-Male-
Quando si tolse il giubotto, andò a sedersi sul divano ed io, corsi ad abbracciarlo.
-Che è successo?-
-Alcuni miei colleghi mi prendono in giro. Continuano a dirmi "frocio del cazzo", poi che io e t te dobbiamo m morire- gli sollevai il volto, con entrambe le mani
-Lou, hey guardami. Avevamo già fatto questo discorso. Ci saranno sempre delle persone, che ci odieranno, per non parlare dei politici che istigano all'odio. Ma io e te ce la faremo sempre. Perchè noi nel cuore, abbiamo amore, loro hanno il deserto-
-Hai ragione Haz. Se non la smetteranno, cercherò un'altro lavoro. Ce la faremo, perchè l'amore vince sempre-

Ci guardammo, per poi baciarci e sigillare, quella promessa.







E so,
che non è una fantasia,
non è stata una follia,
quella stella
la vedi anche tu.
Perciò
io la seguo ed adesso so,
che io la raggiungerò.
Perché al mondo
ci sono anch'io.

Quattro anni dopo, io e Louis c'eravamo sposati. Era il 28 settembre. Tutti i nostri parenti e amici, furono felicissimi. Avrei voluto che ci fosse anche mio padre ma, come mi aveva detto Louis una volta, dovevo solo lasciarlo perdere. Perchè un genitore, non si dovrebbe comportare in quel modo.

Due anni dopo, adottammo due bambini, un maschietto di nome Lion e una femminuccia, di nome Diana. Quell'anno si sposarono anche i nostri amici.

Zayn e Liam poco tempo dopo addottarono due gemelli, sempre maschio e femmina. Anche Niall aveva incontrato gemellla. E dopo un'anno ebbero un bel maschietto.

Adesso ero nella cucina di casa nostra, stavamo festeggiando il Natale ed io stavo cucinando le ultime cose. Ma ero pensieroso, infatti mio marito se ne accorse.
-A cosa stai pensando Harry?- chiese mio marito, avvolgendomi con le sue braccia.
-A quella stella, che mi avevi fatto scoprire-
-E?-
-La vedo. Vedo la nostra stella che è diventata grande. Vedo che grida "ci sono anch'io". L'abbiamo raggiunta, ce l'abbiamo fatta nonostante tutto e tutti-
-Te l'avevo promesso no?-

Gli annuii, ci baciammo e ritornammo a giocare, con i nostri bambini.

Perché al mondo,
ci sono anch'io.
Ci sono anch'io.
Ci sono anch'io.

🏳️‍🌈🏳️‍🌈🏳️‍🌈








Nota autrice

BUON NATALE A TUTTI VOI.❤

Questa storia, è stata il mio regalo di Natale per voi. Spero vi sia piaciuta.🏳️‍🌈💚💙

Le frasi in grassetto sono il testo della canzone, Ci sono anch'io. Cantata da Max Pezzali e tratta dal film/cartone "Il pianeta del tesoro". Se non l'avete visto, andate subito a guardarlo, perchè, secondo me, è bellissimo.





Piccolo video di Natale.

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