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DI NEVE, NIPOTI, PATTINI E FOTO - @DadaNin

PACCHETTO OCRA 

PILOTA: Fabio Quartararo

PROMPT: neve

CARATTERISTICA: il personaggio ha un passato da pattinatore sul ghiaccio (ma quanto gli stavano male quelle tutine?)



DI NEVE, NIPOTI, PATTINI E FOTO

DadaNin


Fabio aprì gli occhi il 23 dicembre carico a palettoni. Non solo si sarebbe finalmente tatuato, di nuovo, ma la sua migliore amica sarebbe finalmente tornata a casa. Non la vedeva dai due round a Misano e gli mancava davvero tanto. Corse giù per le scale infilandosi un pile e le ciabatte. "Zio dove vai?" chiede il suo nipotino sbadigliando. Luana tira su la testa di scatto. "Caterina" urla correndo a prendere il giubbotto seguita da Luca. "Non mettete le ciabatte, vi prendo in braccio" urla anche lui. "Santa Caterina da Milano è tornata a portare il sorriso in questa casa" lo prende in giro il padre. Caterina Locatelli era una ragazza italiana dell'età di Fabio che frequentava Nizza l'estate, era lì che aveva conosciuto il pilota ed era diventata praticamente parte della famiglia Quartararo. "Muoviti zio!" lo sgrida sua nipote vedendo che non l'ha presa in braccio non appena è arrivata. "Io vi lascio qui!" la minaccia. "No zio no. Sei il migliore" "Bravo il mio Luchino" "Ora ci porti da zia Rina?" chiede con un sorriso enorme. "Ruffiani" sbuffa prendendoli entrambi in braccio e correndo nella casa accanto mentre la neve ricopriva La Vella di bianco. Si infilano velocemente nel vialetto dove una Mini color cielo fa bella mostra di sé ai vicini. "Suona Luca" lo incita la sorella essendo dall'altro lato. Il piccolo mette il dito sul campanello e non lo toglie fino a che Caterina minaccia chiunque ci sia fuori di botte se non la finisce. "Zia" urlano in coro i bimbi quando la castana apre la porta. Fabio li mette a terra e Caterina li stringe a sé, forse più forte del solito. "I miei bambini" sussurra nascondendo il viso nelle spalle dei piccoli. "Rina ti devo raccontare tantissime cose!" le dice Luana. "Tutto ciò che vuoi mia piccola Lulu. Mentre zio Fabio si tatua sono tutta tua" le fa l'occhiolino. Luca non lascia andare l'italiana, era praticamente innamorato della ragazza. 'Come suo zio' diceva sempre Anthony prendendosi poi un pugno dal fratellino che negava da sempre di provare qualcosa per lei. "Posso salutare la mia migliore amica o no?" "No!" gli fa la linguaccia Luca facendo ridere forte le altre due. "E io dico a Babbo Natale di non venire a portarti nulla" dice serio. Il piccolo si stacca velocemente dalle braccia della ragazza alzando le mani. "Ciao gelosone" lo saluta ridendo. Fabio la stringe e lei nasconde il viso nel petto del ragazzo, trattenendo le lacrime. Non doveva essere così quel Natale, non avrebbe dovuto sentirsi così nel suo periodo dell'anno preferito. "Sono qui Rina" le sussurra Fabio nell'orecchio. "allora, andiamo a fare colazione?" domanda il motociclista una volta essersi allontanato dalla ragazza. "Andiamo!" urlano i bimbi in coro. Luca alza le braccia verso Caterina che non esita a riempirgli il viso di bacini prima di dirigersi verso casa Quartararo.

Fabio guarda Caterina dormire nel suo letto, gli occhi rossi e gonfi risaltano sulla sua pelle candida, bianca come la neve che lei tanto ama. Non era un Natale facile per lei, era il primo che passava da sola, senza sua nonna. Anche per lui era pesante, era molto legato alla famiglia della ragazza. Luca compare sulla porta, ignorando lo zio e accoccolandosi accanto alla ragazza. "Sempre un piacere essere tuo zio" commenta scuotendo la testa per poi lasciare la stanza. Luana era in sala che sistemava sul pavimento tutti gli album di foto che aveva trovato in giro per casa. Aspettava quel momento da l'anno prima quando la nonna gli aveva promesso che poteva prendere il suo scatolone. Era la Vigilia di Natale e sapeva che zia Rina non era in Italia solo per loro, perché era mancata a tutti i compleanni e che loro ci erano rimasti male anche se sapevano che non era colpa sua. "Zio" lo chiama mentre lui sta bevendo il caffè. "Cos'è questo?" domanda tirando fuori una camicia lilla piena di brillantini. Fabio sbianca mentre il caffè gli va di traverso. Il quasi annegamento da caffeina sveglia Caterina e Luca che si precipitano di sotto alla velocità della luce. La castana si precipita a battere la schiena del suo migliore amico mentre i suoi nipotini ridevano forte. Una volta ripresosi tenta di distogliere l'attenzione da quella camicia. "Che ne dite se andiamo a pattinare?" domanda in fretta. Gli occhi di Caterina si illuminarono all'istante ricordando tutti gli anni che aveva passato chiusa in un palaghiaccio a pattinare. Annuisce rubando l'ultimo sorso di caffè al ragazzo e correndo a casa sua a cambiarsi. "Ma zio le foto!" si lamenta la piccola mettendo un broncio. "Ti prometto che poi le guardiamo. A Rina piacciono troppo per lasciarle stare" sorride scombinandole i capelli. "Ed ora a prepararsi!". Mezz'ora dopo erano alla pista all'aperto appena fuori dal paese e i due '99 stavano aiutando i bambini a mettere i pattini mentre il resto della famiglia era al bar che li guardava. "Questo mi riporta alla mente molti ricordi divertenti" ridacchia Etienne facendo scoppiare a ridere anche il figlio maggiore. "Oh, smettetela. Era adorabile e tutto ciò era sicuramente meno pericoloso che andare in moto" li rimprovera Martine. "Lo faceva solo per Caterina" ricorda con un sorriso il padre vedendo Fabio entrare sul ghiaccio tenendo le mani di Luca. Pattinano piano, il pilota sicuro di sé. Caterina lo guarda con un sorriso da fuori mentre aspetta che la piccola sia pronta. Ricordava quando Fabio andava a trovarla a Milano e andavano a pattinare insieme. Il francese passava più tempo col sedere sul ghiaccio che in piedi e poi, magicamente, quando avevano nove anni, era capace di fare persino i salti più semplici. "Zia" la chiama Luana. "Eh", si riprende di scatto. La piccola sorride. Non vedeva l'ora che Caterina diventasse veramente sua zia. Le due entrano insieme e cominciano a pattinare. Ridono tanto e tutti, esclusa Caterina, cadono almeno un paio di volte. I passanti si fermavano a guardarli divertirsi ma nessuno entrava sul ghiaccio con loro. Give me love di Ed Sheeran inizia a suonare e gli occhi di Caterina si allargano. Fabio prende i nipoti e li porta fuori per poi dirgli di fare silenzio e guardare la ragazza. Lei prende a pattinare, come se nessuno la stesse guardando, come se ci fosse solo lei in tutta la terra. Salta e si muove sul ghiaccio come se fosse la cosa più facile del mondo. La neve inizia a cadere piano intorno a lei e il pilota non stacca più gli occhi dalla sua figura. Per lui la neve era sempre stata sinonimo di Caterina. Conclude il suo programma con un inchino verso i bambini che applaudivano. Fabio la guarda, è maledettamente bella con la neve incastrata tra i capelli. Luca e Luana corrono da lei, abbracciandola forte. "Wow zia!" urla Luca. L'italiana sorride per poi prendere la mano dei piccoli. "Allora, cioccolata e foto ora?"

"OH CHE BELLO!" urla fortissimo Luana, saltando sul divano di casa, trovando un album che come prima foto aveva Caterina a quindici anni con un meraviglioso vestito azzurro e blu che si preparava prima di una gara. I due ragazzi si mettono accanto a lei a guardarlo, trovando le gare di Caterina. Il cuore della ragazza si sciolse ad ogni foto. In quel posto le volevano così bene da avere così tante foto sue che la faceva sentire a casa dopo molto tempo. "Zio questo sei tu!" rise forte la bambina vedendo una foto di Fabio. Era un bambino ed indossava la camicia lilla con il collo a balze che avevano visto quella mattina. Caterina spalanco gli occhi e scoppio a ridere coi bambini. "Oh mio..." non riuscì a finire la frase dal troppo ridere. Non era credibile con quella faccia da teppista e il vestito da principe. Caterina aveva sempre pensato che Fabio potesse essere un principe solo quando indossava la sua tuta e si preparava per correre. In quella dopo era lo schiaccianoci e nella foto dopo ancora aveva un completo color rosso e arancione che gli ricordava tanto il fuoco. "Non credevo lo avessi fatto davvero!" gli dice Caterina dopo che i bambini erano corsi con l'album dai loro genitori. "Quando pattinavamo insieme tu guardavi sempre quel Gianluca" borbotta infastidito dal ricordo di quel bambino che anni dopo era diventato il ragazzo di Caterina. Fortunatamente ora erano solo amici e la loro storia un ricordo della preadolescenza. "Ma dai! Lo guardavo perché è oggettivamente un gran pattinatore" ride lei appoggiandosi con le spalle al petto del suo migliore amico. "Ti piaceva!" l'accusa lui per poi sfilare la mano dalla tasca, temporeggiando, indeciso se aspettare il giorno seguente o meno per darle il regalo. "Ho sempre preferito i piloti" dichiara alzando le spalle e allontanandosi un po' da lui. "E poi a te piacevano le ginnaste!" lo accusa ricordandosi perfettamente quella stronza di Juliet. "Ho sempre preferito la neve" dice aprendo il pugno e mostrandogli cosa conteneva.

Caterina non lo diceva mai ma amava la neve come poche altre cose nella vita. Fabio amava il caldo ma aveva, tra i suoi mille tatuaggi, un fiocco di neve identico a quello che la sua italiana preferita portava al collo il giorno di Natale mentre leggeva un libro ai suoi nipoti.

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