@artvworld
STORIA FUORI CONCORSO
PACCHETTO LIBERO
PILOTA: Lance Stroll
PROMPT: Palla di neve
CARATTERISTICA: Il personaggio passerebbe ore ed ore girando tra i mercatini natalizi
Londra, Regno Unito
16 dicembre 2019
Montréal è considerata la capitale culturale del Canada e rappresenta la celebrazione cosmopolita dello stile del Québec. È il centro più popoloso della provincia del Québec e il suo più importante polo economico, oltre a essere la seconda città più popolosa del Canada. Montréal è anche la seconda agglomerazione urbana del paese dopo quella di Toronto. In francese viene detta la Métropole e la sua area metropolitana conta all'incirca 4 milioni di abitanti. Il centro storico di Montréal è il Vieux-Montréal.
Come Toronto, anche Montréal è dotata di una labirintica città sotterranea, piena di uffici, negozi, ristoranti, sale cinematografiche ove d'inverno è possibile aggirarsi evitando i rigori e il freddo intenso del "pianterreno" e senza necessità di indossare abiti pesanti con tutto il loro corredo di colbacchi, guanti e sciarpe.
Se poi viene coperta dal mantello bianco delle nevi che cadono durante le fredde giornate di dicembre e dalle decorazioni natalizie diventa una città magica, come quelle che si vedono nelle cartoline.
Morgana stava sistemando la sua camicia bianca e i jeans a vita alta nera. In quella giornata avrebbe dovuto fare un catering per una festa natalizia in una piccola villetta di una famiglia del posto.
Ha sempre odiato partecipare le feste. Odiava la musica alta, odiava l'odore dell'alcol che si espandeva per la sala da ballo, odiava le persone che si avvicinavano a lei perché ubriache.
Odiava il contatto umano.
Però per quell'occasione aveva provato a sopportarlo. Aveva bisogno dei soldi per pagarsi la retta universitaria e l'affitto della sua casa, e tutti quei soldi che aveva tenuto per le emergenze non erano abbastanza.
Non poteva chiedere dei soldi ai genitori, a causa della crisi che vivevano con il ristorante di famiglia in Italia che rischia di chiudere per i troppi debiti che devono ancora liquidare.
Dopotutto, è solo una notte.
Lance stava gustando il suo calice di prosecco in disparte dalla festa che si stava svolgendo intorno a sé.
Il canadese non era mai stato uno da feste e sbronze, se ci andava è solo perché glielo chiedevano i suoi amici, sennò rimaneva a casa a leggere un buon libro o a guardare una serie tv su Netflix, accompagnato da una tazza bollente di cioccolata calda.
Da lontano, la madre gli muove una mano per indicargli di avvicinarsi a lei, accanto ad un paio di persone.
E' una delle cose che ha sempre odiato era quando i suoi genitori gli presentassero a qualche famiglia facoltosa per poter rapportarsi con il genere femminile, sempre se avessero una figlia femmina.
Bevette il suo prosecco tutto un sorso, e si avvicinò alla madre mostrando un sorriso palesentemente falso. Esultò internamente quando scoprì che la figlia in questiona sia già stata maritata, così non dovette sorbire le chiacchere della coppia.
Stava viaggiando con la mente, isolarsi come suo solito quando non gli interessava alle conversazioni altrui, quando la vide dall'altra parte della sala.
Con i capelli raccolti in una dolce treccia semi disordinata, con le ciocche ribelli che le lasciavano incoronare il dolce viso della ragazza sembrava un angelo mentre distribuiva i calici ricolmi di champagne, prosecco o vino con una grazia quasi divina.
Con la scusa più banalissima, lasciò la madre e si diresse verso la ragazza.
- Morgana, sei tu? - domanda fingendosi che non si ricorda di lei.
- Lance, che bello vederti - disse la ragazza abbracciando di slancio il ragazzo di fronte.
- E' da tanto che non ci vediamo, come stai? - disse il ragazzo ancora abbracciato all'italiana.
- Beh, si va avanti tra gli esami e l'ansia a casa mia - disse staccandosi dall'abbraccio.
- Vedrai, si risolverà tutto - disse appoggiando una mano sulla spalla della ragazza.
I loro cuori battevano all'usignolo quando erano così vicini come in quel momento; le farfalle nello stomaco, gli occhi luccicanti, la gola secca, le parole come morivano in bocca. Loro due si amavano così tanto da non accorgersi che l'altro lo ricambiasse.
- Lance, nostra madre ci cerca. Oh ciao Maggie, come stai? - disse Chloe interrompendo il momento, salutando la ragazza.
- Ciao Chloe, io sto bene tu invece? -
- Tutto bene grazie mille. In una di questi giorni dobbiamo uscire, sei sparita da quando hai iniziato l'università -
- Il 22 ho l'ultimo esame di questa sessione, se vuoi dopo il 26 usciamo insieme -
- Sarà fatto, ora devo andare. Vieni Lance - disse Chloe salutando la ragazza e prendendo il fratello da sottobraccio.
- Ci vediamo in giro - disse Lance salutando la ragazza con un bacio sulla guancia, ricambiato dalla ragazza.
- Fratellino, dichiarati prima che te la rubino - disse Chloe dopo essersi allontanata.
- Non funzionerà -
- Non lo saprai se non ti butti - disse dandogli una pacca sulla spalla.
E forse, ha ragione a non provarci.
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