La fase finale - Parte Uno
Capitolo 29
Il cielo mattutino, privo di nuvole, rischiarava la città di un'intensa luce biancastra. Faceva di nuovo caldo, nonostante il mese di ottobre si stesse avvicinando. Chris e Alex erano appena arrivati davanti al cancello in ferro battuto che cintava l'intero istituto.
- Christina Collins - pronunciò Chris.
Il cancello si aprì con uno scatto. I due ragazzi entrarono e il cancello si chiuse automaticamente alle loro spalle, come spinto da una forza invisibile e incorporea. Poi si incamminarono sull'erba del giardino. Chris lanciò un occhiata di traverso al suo fidato amico.
Quest'ultimo appariva sereno e felice come non lo vedeva da giorni. I capelli neri ricciuti erano un pò più ordinati e gli occhi verdi ancora più luminosi del solito.
- Che hai oggi? Sembri così felice - osservò.
Il ragazzo sembrò essere preso alla sprovvista, perchè scosse leggermente la testa, come per tornare con i piedi per terra. - Niente - rispose. - Sarà il sole.
Chris fece finta di crederci e tornò a guardare davanti a sè.
Oltrepassarono il giardino e salirono i gradini di pietra. Arrivati davanti al maestoso portone, fatto di legno scuro e resistente, lo spinsero con le mani. Il corridoio principale, lungo e largo, che si stendeva davanti ai loro, era completamente vuoto.
In quei giorni, Chris si era abituata a vederlo svuotato di ogni studente, a causa del Torneo Magico. Tuttavia, in fondo al corridoio, sulla lussuosa scalinata, Chris scorse le guardie che facevano da guardia, oramai da qualche giorno, all'ingresso trasparente della camera che conteneva il libro delle ombre tanto agognato da Madison Foster alias Ombra.
L'enorme portone principale si chiuse alle spalle di Chris e Alex, con un gran tonfo. Poi, i due ragazzi avanzarono sul tappeto rosso-panna, le luci tutte accese e i quadri ai loro posti.
Quando arrivarono in fondo al corridoio, le guardie non fecero nemmeno un cenno nei loro confronti, anzi, sembrava che non li avessero proprio notati. Questa volta, però Chris vide che erano guardie diverse. C'erano cinque uomini e cinque donne vestiti in nero e armati di asce, spade, sciabole e quant'altro.
- Su, andiamo - disse Alex, sospingendola per un braccio. - Darren vorrà vederti, prima dell'incontro.
Chris e Alex svoltarono a sinistra, percorso l'altro corridoio e fecero scorrere le porte scorrevoli di legno verso gli interni delle pareti ed entrarono nella spaziosa sala principale.
La sala era gremita di studenti, le bandiere blu e bianche con il grande scudo al centro e la scritta poco più in basso che indicava il 565° Torneo Magico, pendevano dalle pareti come tende e la barrera magica era già stata eretta dalla preside Watson che stava alzandosi in piedi e aggirando il tavolo dei professori per farsi avanti. Indossava un tailleur nero molto elegante.
Chris fece scorrere lo sguardo sulla folla di studenti che circondavano la pista. Non vide Darren. Tutti, o quasi, erano vestiti di nero. Quindi era molto complicato individuare qualcuno in particolare.
- Eccolo, è lì, vicino a Paige! - esclamò Alex, alzando la voce per farsi sentire dall'amica. La folla di studenti urlava e cantava cori in favore del torneo.
Chris percorse la distanza che la separava da Darren, seguita da Alex. Mentre si avvicinava vide Paige fare un cenno col mento a Darren, nella sua direzione. Il ragazzo dai capelli biondi si girò. I suoi occhi azzurri si illuminarono alla vista di lei.
Chris stava per dire "ciao", ma non fece in tempo neanche a dire una sola parola, che Darren se la strinse al petto e la bacio. Un semplice bacio stampato sulle labbra, che la fece arrossire.
Poi quando si scostò, la voce della preside Abigail Watson risuono nell'ampia sala. - Benvenuti al... - Chris non ascoltò tutto il solito sproloquio sul Torneo Magico, ma accarezzò la guancia di Darren e gli augurò buona fortuna. Dopodichè, lui e Paige si allontanarono da loro per posizionarsi appena dietro la barriera magica.
Il primo incontro stava per iniziare. Chris provò un'enorme senso di timore per Darren. Aveva paura che Paige gli facesse del male. Quella ragazza era tanto potente quanto bella. Però, Darren aveva affermato il giorno prima, che Paige era molto protettiva nei suoi confronti, quindi non gli avrebbe mai fatto del male. Almeno non volontariamente.
La preside chiamò i due ragazzi. Questi si fecero avanti ed eseguirono le solite procedere: mettersi uno di fronte all'altro, inchinarsi e posizionarsi per iniziare a lottare.
Darren indossava una tenuta da combattimento nera e, affibbiate alla cintura, aveva due pugnali e la sua lunga spada dall'elsa nera con i rubini incastonati. I suoi capelli biondi erano leggermente scompigliati e aveva l'aria di chi sta per andare a bere una birra con gli amici: serena e impenetrabile.
Al contrario, Paige aveva i capelli color inchiostro tenuti fermi in uno stretto chignon e i suoi occhi neri scintillavano di divertimento. Inoltre, indossava una tenuta da combattimento nera super-aderente, e stivali. Alla cintura aveva affibbiati alcuni shuriken a cinque punte e la sua spada affilata, dall'elsa nera con incastonati dei zaffiri. I due fratellastri sguainarono le spade.
- Iniziate! - ordinò la preside.
Paige partì all'attacco, rapida come una gazzella e feroce come una pantera, la spada stretta saldamente a due mani. Sferrò un fendente, poi un altro e un altro ancora. Darren li parò tutti. I due avversari colpivano e arretravano mentre giravano intorno alla pista.
Chris riuscì a udire soltanto qualche pezzetto della loro piccola conversazione, al di sopra del rumore assordante dell'acciaio contro altro acciaio, mentre continuavano a sferrare colpi. - ...adesso sì, che si ragiona - stava dicendo Paige.
- ...anch'io mi sto divertendo molto - disse Darren.
Dopo qualche istante, Darren disarmò Paige, con grande sorpresa di Chris, che spalancò gli occhi. Sapeva che Darren sapeva il fatto suo, però Paige le era sempre apparsa come una furia. La ragazza dagli occhi neri non si arrese e non fece nemmeno scorgere una piccola scintilla di stupore o timore nei suoi occhi, anzi, fece due ruote all'indietro, compiendo archi perfetti, da fare invidia a una ginnasta professionale e si portò a diversi metri di distanza dal fratellastro. Questo comprese all'istante la strategia della ragazza: attaccare con la magia; rinfoderò la spada e si preparò a parare i colpi di Paige.
I due, inizialmente, si lanciarono contro incantesimi semplici, che anche Chris riusciva a creare. Poi Darren urlò: - Scommetto che sai fare molto meglio.
Paige accettò la provocazione, fece un sorriso sghembo e sferrò una scintilla elettrica di bassa intensità. Anche Chris riusciva a capire che la ragazza stava trattenendo il suo potere.
- Avanti Paige, non dirmi che hai paura. O forse sì? - chiese Darren in tono sarcastico.
Paige stavolta serrò le labbra e avanzò di qualche passò; sferrò altre scintille elettriche di intensità più elevata. Darren creò scudi difensivi resistenti. Poi decise di contrattaccare, sferrando diverse sfere infuocate. Paige rotolò a terra, creò scudi difensivi e deviò le sfere con estrema grazia e agilità. Poi qualcosa di bianco-azzurro si allungò dal palmo della sua mano. Sembrava una specie di corda. Chris ci mise pochi secondi a intuire cosa fosse. Era una frusta elettrica, che la ragazza fece scoccare a terra, come un domatore di tigri o leoni, al circo.
Darren disse: - Adesso sì, che si fa sul serio. - Unì le mani, palmo contro palmo, poi le divaricò e si formò una freccia di fuoco, che lanciò contro Paige. Ma questa non si lasciò sorprendere, scoccò la frusta elettrica verso l'alto e spinse di lato la freccia infuocata, che andò a frantumarsi contro la barriera magica. Poi con un gesto agile e aggraziato, la ragazza scoccò nuovamente la frusta, che si avvolse intorno alle braccia di Darren, legandolo stretto e facendolo sussultare per il dolore.
Tuttavia, il ragazzo non emise nessun gridò, però aveva sul viso una smorfia di dolore. Poi Paige ritirò la frusta elettrica e Darren si accasciò a terra, come un fantaccio. La folla di studenti cessò di urlare, mentre Chris si portava una mano alla bocca.
La preside Watson entrò in pista, passando attraverso la barriera. Paige, invece era in piedi e immobile, come paralizzata. Prima che la preside si avvicinasse a Darren, questo si alzò lentamente e faticosamente, mettendosi prima in ginocchio, poi in piedi. Un'enorme sospiro di sollievo percorse l'intera sala.
- Sto bene - rassicurò Darren.
Paige corse verso di lui e gli buttò le braccia al collo con tanta foga da farla quasi cadere nuovamente.
La folla di studenti gridò la sua approvazione. Chris si era accorta solo in quel momento che aveva trattenuto il respiro in preda all'ansia e al terrore. Alex le strinse una mano sulla spalle per rassicurarla.
- Bene - iniziò la preside. - Abbiamo la prima finalista del cinquecentosessantacinquesimo Torneo Magico, Paige Brooks.
La folla urlò e scalpitò. Paige non fece un minimo gesto di vittoria. Era soltanto preoccupata per il fratellastro. Insieme, Paige che sosteneva Darren per un braccio, uscirono dalla pista, poi anche dalla sala principale. Chris vide Jacob uscire di corsa per raggiungere i suoi fratelli. Chris si mosse in avanti, seguita da Alex a breve distanza. Anche Scarlett sbucò dalla folla e lì seguì.
Nota autore: Ciao ragazzi. Ovviamente, sono curioso di sapere cosa ne pensate sul capitolo. Inoltre, ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a far sì, che la mia storia raggiungesse 5,262 visualizzazioni, 349 voti e 291 commenti. Poi ho una domanda da porvi e una notizia da darvi. - la domanda è: Quali sono i vostri 3 personaggi preferiti del mio libro. - la notizia è: sto scrivendo il prologo della mia nuova storia, sui vampiri. Sperò vi piacerà :D
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