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Chapter 3

A quel punto la ceretta divenne un'emergenza.

Parliamone. La mattina mi ero trovata in intimo a casa di James, ma quello era un imprevisto. Almeno, sapendo che ci sarebbe stata la possibilità che qualcuno mi avrebbe vista nuda o seminuda, mi sarei preparata.

Mi fiondai in camera mia e iniziai a smanettare con il mio cellullare. Chiamai l'estetista amica di Phoebe e chiesi un appuntamento che fortunatamente fu libera di darmi. Una mezz'ora dopo fui nel suo centro estetico.

Era un posto molto grande. Appena dopo l'ingresso vi era un grande bancone con una ragazza in divisa dietro. Mi accolse sorridendo. Dissi di avere un appuntamento, controllò e poi mi invitò a seguirla. Dietro il bancone vi era una parete che terminava con un piccolo arco. Mi fece strada e attraversammo l'arco. C'erano una serie di stanze, ognuna adibita a qualche tipo di benessere. Una per il massaggio, una per la pressoterapia, una con una piscina per un bagno con sali minerali e aromi, una stanza per la pedicure, due stanze chiuse, una stanza per la manicure e in fondo un'ultima stanza piccola con un lettino per la ceretta.

Rispetto alle altre era molto piccola ma non per questa disordinata. Tutti gli scaldacera erano puliti e bianchi, le cere erano accese, la spatola pulita al fianco e vari oli e creme dietro il lettino. Lo scottecs steso sul lettino e un appendiabiti di fianco.

"Tra poco Luna arriverà. Intanto puoi prepararti." Disse sorridendo e andò via.

Dopo due minuti arrivò una ragazza. Aveva i capelli castani raccolti in una treccia, gli occhi chiari e la divisa scura. Sorrideva naturalmente.
"Prego. Spogliati e sdraiati." Disse

Feci come richiesto. Rimasi in intimo, un completino semplice rosa e mi sdraiai. La ragazza prese la spatola e iniziò.

Ero sempre stata una ragazza che si lamentava pochissimo. Ero arrivata quasi a dormire mentre facevo la ceretta. Tutto liscio. Ma quella volta avevo voglia di parlare così attaccai discorso con la ragazza.

"Siete tutti sorridenti qui. È molto bello quando accogliete i clienti con il sorriso." Dissi.

"È la nostra filosofia. Ci piace far sentire i clienti a proprio agio."

Finii presto di fare la ceretta e tornai a casa per farmi una doccia veloce.
Posai il cellulare sul davanzale della finestra nel bagno ed entrai sotto la doccia. Mi divertii a passare il tempo ad essere coccolata dall'acqua che mi accarezzava la pelle con il suo tocco leggero. Pensai di poter restare tutta la vita sotto la doccia ma mi resi conto di avervici passato abbastanza tempo così uscii.

Controllai l'ora sul telefono, mi resi conto di aver passato mezz'ora sotto l'acqua e vidi anche di avere una chiamata persa da mio fratello. Lo richiamai e dopo pochi squilli mi rispose.

"Che vuoi fratello rompipalle e amoroso che distrugge il mio momento di estasi sotto la doccia?" Chiesi appena ebbe risposto.

"Sorellina che piacere sentirti! Ascolta, stasera io e tua cognata vorremmo invitarti a mangiare a casa nostra stasera. Vorrei che conoscessi la madre di tuo nipote. Non accetto un no come risposta! Ti do anche la possibilità di portare quell'animale di Anderson! A stasera!" Disse e non ebbi il tempo di accettare o declinare l'invito che mi chiuse la telefonata. Non avevo scelta.

Presi subito coscienza del fatto di dover annullare la sfida fatta da Shawn e da un lato ne fui felice, non volevo rovinare un minimo di rapporto che avevamo costruito in poco tempo.

Chiamai subito l'animale e gli comunicai il fatto che la sera saremmo stati invitati a casa di mio fratello e fui catgorica sul fatto che non poteva  lasciarmi sola a mangiare con mio fratello e con la cognata che manco conoscevo. Perciò accettò. E mi rassicurò dicendo che la ragazza/quasi moglie di Louis era una ragazza dolce e simpatica, ma non ne fui tanto sicura.

-

"Oh merda! Ora dobbiamo cenare con quella capra di Heather!" Si lamentò ancora una volta Shawn mentre svoltava l'angolo e andava a ficcarsi in un parcheggio.

"Ma cos'ha di male? È da quando siamo entrati in macchina che non la smetti di lamentarti!" Gli feci notare, e il suo comportamento mi preoccupò, quanto male doveva essere mia cognata?

"È una buonista del cazzo! Che per una sveltina ha fatto una strage! 'Mi hai usata! Bastardo!' " disse scimmiottando la voce di una ragazzina isterica.

"Madre mia! E come mai? Perchè l'avresti usata?" Chiesi

"Ma perchè quella è una suora, le mancano solo i voti per esserlo. Una sera in pratica, dopo qualche giorno che tuo fratello era arrivato a New York, lo portai ad una festa per farlo ambientare o che so io e fatto sta che rimorchiai questa ragazza che le amiche l'avevano fatta sballare. Probabilmente aveva più alcol in corpo lei che una cisterna piena. Stavo malissimo anche io però, avevo bevuto tanto da non ricordarmi nemmeno chi fosse quando la ritrovai nel letto la mattina dopo. In realtà avevo anche provato dell'erba quella sera. È stata la prima e l'ultima volta. Non avrei fatto nulla con lei se solo mi fossi reso conto di quello che facevo." Disse passandosi una mano tra i capelli.
"Alla fine tuo fratello se ne uscì come il salvatore della situazione e BOOM! Si fidanzano, stanno insieme per un tempo infinito, il preservativo si rompe e il resto lo sai già!" Disse tutto d'un fiato.

"Oh mio Dio! Deve essere stata un'esperienza incredibile. Non vedo l'ora di conoscerla." Dissi entusiasta, avevo l'impressione che ci sarebbe stato molto da ridere quella sera.

Entrammo nel grande atrio di questo enorme palazzo che il nostro in confronto era una fogna. Rimasi incantata dal lampadario enorme, dalle colonne dorate sfarzose e da quanto elegantemente era vestito il portinaio. E va bene che i miei genitorni riuscivano a mantenere quel piccolo appartamento che avevo a Parigi ma che condividevo con altre quattro ragazze, e va bene che potevano mantenere anche quel piccolo appartamento dove vivo ora, ma questo è troppo, gli costerà un occhio della testa e noi non abbiamo poi tutti questi soldi.

Sentii però prendermi dai fianchi, una bocca si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò: "i genitori di Heather sono ricchi sfondati. I soldi a quelli gli escono dal buco del culo! Comprendi?" Disse Shawn e annuii piano.

Cavolo! Se sapevo di tutta questa sfarzosità mi sarei vestita diversamente, solo con un jeans e una maglietta mi sembra da zingara in confronto al resto.

Entrammo nell'ascensore, Shawn selezionò il terzo piano e iniziammo a salire. Anche l'ascensore in confronto al nostro era di un altro mondo. Tutto era sul bianco con i decori dorati.

Quando l'ascensore si fermò seguii Anderson nel corridoio e si fermo in fondo. Suonò all'appartamento 17C e poi si sentì provenire rumore dall'interno dell'appartamento.

Ci venne ad aprire una ragazza, era piccola, minuta, una spanna più bassa di mio fratello e qualche centimetro più bassa di me. Aveva i capelli dorati raccolti in una lunga treccia laterale, un'acconciatura elaborata ma non troppo, il giusto. Aveva lo sguardo furbo, sveglio. Era carina, bella proprio. Ritenni mio fratello abbastanza fortunato.

Mi sorrise calorosamente, poi vide Shawn al mio fianco e il sorriso si spense.
"Ci sei anche tu." Constatò e poi mi abbracciò mentre io sogghignavo sotto i baffi.

"Piacere, io sono Heather, la ragazza di tuo fratello." Disse sorridendomi.

"Piacere, io sono Abigail." Mi presentai a mia volta.

"Oh wow amiche per sempre! Sii!" Ci fecero il verso mio fratello e Shawn. Gli feci il dito medio ed entrai poggiando la mia borsetta sul divano e attaccando il mio giubbotto all'attaccapanni. Misi a posto anche quello di Anderson.

Aiutai Heather a preparare la tavola, piegai i tovaglioli e poi andai a controllare il pesce nel forno. A giudicare dal profumino che proveniva dalla cucina lei doveva essere molto brava a cucinare.
Aveva fatto il pesce gratinato, insalata e il dolce. Nulla di troppo esagerato, ma tutto molto buono.

Ci sedemmo al tavolo, io e Shawn da un lato e mio fratello e mia cognata dall'altro. Heather servì il pesce e lo magiammo con gusto, fu mio fratello a rompere il ghiaccio.

"Allora Ab, com'è vivere con quell'animale in casa?" Chiese sogghignando Louis.

"Ma perchè devi dipingermi come una persona tanto orribile? Suvvia fratello." Disse. Vidi i suoi occhi guizzare da mio fratello ad Heather, ma quasi impercettibilmente.

"Fa veramente schifo!! Non lo sopporto! ti sembra normale che appena mi metto sul divano per guardare la TV questo arriva e inizia a rompere il cazzo finchè non mi arrendo a cedergli il telecomando!" Esclamo con un sorrisetto complice sul volto. La reazione di Heather è istantanea e l'odio verso il ragazzo pare uscirgli fuori con i sospiri sommessi che fa.

"Già, lui è sempre stato un tipo decisamente strano!" Intervenne lei.

"Calmati Heather... sai come stanno le cose, la hai superata." Disse invece mio fratello e la calmò poggiando solo una mano sul suo braccio.

"Hai ragione. Scusatemi." Si scusò e poi continuò a mangiare.

"Dici che salterà in aria quel piccolo appartamento con due fuochi all'interno? Sai, mia sorella è un tipo molto sveglio." Disse invece mio fratello sogghignando.

Già, io sono molto sveglia quanto lui è un tipo calmo e pacato.
Siamo due opposti, due fratelli che non hanno quasi niente in comune se non qualche lineamento.

"In realtà fin ora a parte un po' di dentifricio in giro qua e la non è successo niente. O quasi." Disse con tono malizioso Shawn. Merda, sta cercando di provocare Louis. Mi aggrego.

"Oh beh, se ti riferisci a quello..." dissi abbassando il viso per nascondere un sorriso. Amo provocare mio fratello, non sai mai cosa aspettarti da Louis.

"A cosa?" Chiese mentre il cibo gli andò di traverso. Divenne tutto rosso, Heather si preoccupò e lo guardò allarmata.
"A cosa ti riferisci? Cos'avete fatto?" Chiese

"Nulla Louis... non ti fidi più di me? Io che sono tanto tranquilla..." dissi innocentemente, un angelo con le corna insomma.

"Shawn giuro che ti taglio l'uccello e ti spacco la faccia se le fai qualcosa! Giuro su Dio!" Urlò mio fratello. A quel punto scoppiai a ridere mandando a monte tutti i miei piani.

"Madre mia Louis... amo farti saltare i nervi." Commentai. Continuai a ridere finchè Louis non mi guardò di nuovo storto e lasciai perdere.

-

"Complimenti Heather, il cibo era buonissimo, e credo che mio fratello abbia scelto un'ottima moglie e madre per i suoi figli... spero di essere altrettanto una buona zia!" Le dissi mentre la aiutavo ad asciugare i piatti.

Avevamo appena finito di pulire la cucina, stavamo finendo di asciugare e mettere a posto i piatti e parlavamo del più e del meno, di Louis e occasionalmente era caduto qualche commento su Shawn. Sembrava una ragazza tanto dolce.

"Grazie Ab. Posso chiamarti Ab?" Chiese con un sorrisetto imbarazzato.

"Puoi chiamarmi come vuoi." Dissi sorridendole di rimando.

Andammo poi nel soggiorno e trovammo due ragazzini che si litigavano per una partita in TV. Prima di farci notare Heather mi fermò e mi chiese: "Ma c'è qualcosa tra te ed Anderson? Sembra che abbiate una bella intesa voi due." Disse con un sorrisetto malizioso.

"Nah, è solo il mio coinquilino. E un amico. Stop ragazza, non andare oltre." Dissi alzando le mani. Lei sogghignò e poi andammo dai ragazzi.

-

Dopo essere stati un po' sul divano, io e  Shawn salutammo Louis ed Heather e ce ne andammo.

Quando però fummo di strada per andare a casa, Shawn virò e prese un'altra strada.

"Scusa, ma mi è arrivato un messaggio da James, abbiamo un problema."

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