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Chapter 13

Il giorno dopo Sophie, James, Shawn ed io ci svegliammo tardi eravamo rimasti fino alle sei del mattino svegli e poi ci eravamo addormentati sulle poltroncine della piscina.
Fu James a svegliarci, dopo l'ora di pranzo. I ragazzi quel giorno avevano la partita, perciò tornai velocemente a casa insieme a Shawn che si fece subito una doccia, si infilò la tuta e uscì di casa per passare a prendere James e andare alla riunione pre-partita. Tutto questo avvenne senza che noi spicciassimo parola. Nessuna.

Forse non sapevamo come comportarci perchè nessuno dei due aveva idea di cosa passasse nella testa dell'altro. Non ne avevamo parlato e dovevamo farlo assolutamente.
Mi misi sul divano e guardai un po' la TV fino a che non fu ora di andare alla partita. Presi un Taxi e arrivai fino a casa di Sophie, poi sarei andata con lei.

Sophie si stava finendo di truccare quando arrivai a casa sua. Mi fece quasi uno strano effetto entrare di nuovo li dentro. Salii fino in camera sua e la vidi armeggiare con una borsa infilandoci dentro di tutto.
"Okay! Sono pronta!" Urlò e mi trascinò via.

Lei prese la sua auto e guidò fino al campo dove Phoebe ci stava aspettando avendoci conservato due posti.
Sophie si sedette tra di noi e io scrutai il campo, e vidi Shawn con la squadra vicino la panchina. Con la divisa era forse ancora più sexy.

"Ragazze, ma ieri notte li avete sentiti anche voi quei gemiti? Sembrava di due che stavano scopando. E se io ero da sola in camera, chi di voi due è stata?" Chiese diretta Phoebe guardandoci direttamente.

"Io non ho sentito nulla." Mi difesi subito mettendo le mani avanti.

"Io ero al telefono con i miei genitori. Ed è stata una telefonata molto lunga." Disse Sophie. Sembrava strana. Quasi nervosa.

"Sarà, ma io non vi credo." Sentenziò Phoebe

"Ma che dici! E con chi saremmo dovute andare a letto? Con i ragazzi che conosco da quando ancora non parlavo?" Disse Sophie retorica alzando gli occhi al cielo.

"Oh ma andiamo! Non prendermi per il culo! Ci sei già stata con uno di loro!" Disse lei invece, sembrava seria ma le veniva da ridere.
"E tu" disse indicandomi "hai James e Shawn che ti muoiono dietro."

"Cosa? Ma no! Ma non potrei mai andare con James o con il migliore amico di mio fratello!" Bugia.

"Oh basta Phoebe. È impossibile. Te lo sarai immaginato." Chiuse Sophie l'argomento. "Guardate!" Disse indicando il campo. I ragazzi si disposero e nei primi cinque di partenza c'erano solo Shawn e James, Noah era in panchina.

Shawn e James giocavano in attacco e al fischio di inizio partirono entrambi. I primi due punti furono segnati da James con una schiacciata, ma gli avversari recuperarono con un tiro da tre punti. I ragazzi recuperarono la palla, il numero 32 la passò al 24, il quale con un tiro a rimbalzo la passò a Shawn che fece un tiro da tre punti. La partita continuò così per tutto il primo quarto facendolo finire 30-27 per la nostra squadra.

Ad ogni intervallo, ad ogni time out mi capitava di cercare Shawn tra i giocatori, di trovarlo e si riscoprirmi a ricordare la notte precedente. La pelle lucida come la sera prima, i muscoli che si contraevano e il suo viso perso in un'espressione di piacere. Cavolo se desideravo riprovare quelle sensazioni. Ciò che di bello e meraviglioso c'era, era godere del suo piacere.

"Ehi! Terra chiama Abigail! Ci sei?" Mi urlò Sophie schioccandomi le dita davanti il viso.

"Dio si, si, ci sono." Dissi. "Di cosa stavate parlando?"

"Cosa stavi guardando?" Chiesero loro invece.

"Nulla nulla." Tentai di distogliere l'attenzione da me. "Cosa stavate dicendo?" Riprovai.

"Parlavamo del ringraziamento."
Cavolo. Per quel giorno Shawn mi aveva invitata a casa sua. Tutto mi riconduceva a pensare al fatto che avremmo dovuto parlare di ciò che era accaduto. E perchè avevo una voglia matta di rifarlo?

"Oh si. Dove lo passerete?" Chiesi

"Dai miei nonni. Con tutta la famiglia." Disse Phoebe senza entusiasmo.

"Uh, io in un albergo ai Caraibi!" disse Sophie entusiasta. "Non vedo l'ora di tornare abbronzata!"

"Tu invece?" Mi chiese Phoebe.

Io invece?
"Oh beh..." non seppi decidere subito quale sarebbe stata l'alternativa migliore: dire chr sarei andata a casa di Shawn? Dire che sarei rimasta da sola? Oppure dire che sarei andata dai miei genitori? "Credo che andrò da mio fratello quest'anno. Lo passerò con lui." La buttai li, decidendo di cambiare completamente versione.

"Oh tuo fratello! Quanto è bello!" Disse con gli occhi sognanti Sophie.

"Non ti dico quanto." Dissi alzando gli occhi al cielo.

"Ma si può sapere cosa piace a te?" Chiese sorridendo Phoebe

"Il basket." Dissi indicando il campo perchè stava iniziando il secondo quarto.

I ragazzi si alternarono. A James fu concesso più riposo che s Shawn, il quale reggeva di più il ritmo del gioco. Pensai che fosse per il numero più esiguo di sigarette fumate ma in fondo non ne fui sicura.
Il secondo quarto finì 45-46. Seguì il terzo che vide di nuovo la nostra squadra in vantaggio e alla fine il totale fu di 102 - 98.

Era stata una bella partita, nonostante il freddo. Prima di uscire mi ero imbacuccata con la sciarpa e i vestiti pesanti. Mi alzai dal mio posto e insieme a Phoebe e Sophie scendemmo i gradoni e aspettammo che i ragazzi uscissero dal campo.

"Siete stati bravi." Disse Phoebe.

"Non male si."

Si avviarono tutti verso l'uscita, i ragazzi verso lo spogliatoio e Sophie e Phoebe verso l'uscita.
"Arrivo, aspettatemi fuori." Dissi aspettando Shawn che era rimasto indietro per parlare con il coach.

"Ehi!" Disse con un sorriso enorme ma impacciato "non pensavo saresti venuta."

"Davvero?" Chiesi stupita.

"Beh, non ne ero sicuro. Dopo ieri sera in realtà ho messo in dubbio molte cose." Disse grattandosi la nuca.

"Si beh, hai ragione. Dobbiamo parlarne." Asserii.

"Si lo so, ma ora devo andare a mangiare con la squadra."

"Si, lo so. Infatti andrò da Sophie. Penso che ci vedremo un film, o qualcosa del genere."

"Passo a prenderti io dopo? Non farò tardi." Mi promise.

"Va bene." Annuii

" a dopo bambolina" disse andando via.
Fu anche strano quando mi chiamò bambolina. Tutto sembrava strano. Mi incamminai verso l'uscita e raggiunsi le ragazze.

"Tutto ok?" Chiesero

"Sisi, mi ha solo detto che mi passerà a prendere lui per non farmi tornare sola." Dissi distrattamente.

A casa di Sophie decidemmo di ordinare dal giapponese, ma non piacendomi il Sushi ordinai un ramen, l'unica cosa che riuscivo a mangiare dal giapponese.
Guardammo una commedia romantica, 27 Volte In Bianco, odiavo le commedie ma quella riuscii a farmela piacere abbastanza da far passare la serata.

Mi ero addormentata quando sentii una voce profonda che conoscevo abbastanza bene. Shawn era venuto a prendermi insieme a James e Noah, ma James decise che sarebbe rimasto da Sophie per fare qualcosa, ma non avevo neanche capito cosa.
Noah tornò con noi ma aveva la testa tra le nuvole, forse abbastanza da non fare caso alla tesnione che c'era in quella macchina.
"Buonanotte ragazzi." Ci salutò quando scese a casa sua. "Buonanotte." Dicemmo in coro.

Quando tornammo a casa aprii la porta dell'appartamento 13B, entrai dentro seguita da Shawn, che sparì in camera sua a mettere a posto il borsone, e mi misi a sedere sul divano lasciano le chiavi e la borsa sul mobile all'entrata e buttando il cappotto e la sciarpa sull'attaccapanni.

Shawn ricomparve esattamente due minuti dopo essere sparito. Aveva un pacchetto di sigarette e un accendino in mano.
"Ti va una?" Aveva comprato delle sigarette?
"Si" dissi tranquilla e mi sedetti per terra mettendo il posacenere tra le mie gambe.
Presi una sigaretta per me, una per Shawn e chiesi poi come mai le avesse comprate.

"Non lo so. Sono parecchio nervoso in questo periodo e avevo bisogno di calmarmi un po'." Oh.

"È per me che sei nervoso?" Chiesi buttando fuori il fumo. Come cavolo mi era venuto in mente di chiederglielo?

"Ti farebbe piacere se fossi nervoso per te?" Non poteva giocare a distrarmi proprio in quel momento. E Dio quanto era sexy. Giusto per ricordarlo a me stessa.

"Lo sei? Per ciò che abbiamo fatto?" Chiesi e aspettai.

"Cosa credi che abbiamo fatto?" Chiese. Bella domanda. Un po' confusa.

"Sesso." Dissi. Voleva giocare con me a rigirare le cose? Avrei vinto.

"Molto esaustiva. Dai. Non fare la scema. Che cosa è stato per te?" Chiese di nuovo e io soppesai le parole.

Cosa era stato per me? Tutto.
Era stato bello, era stato come esprimere un desiderio. Non me ne ero pentita. Se solo non fosse per l'imbarazzo che c'era tra di noi.

"Sesso. Abbiamo scopato a casa di una nostra amica."

"Fanculo. Parla. Dimmi cosa cazzo ti passa per la testa." Disse pssandosi la mano libera freneticamente tra i capelli.

"Mi passa per la testa che non mi sono pentita di averlo fatto!" Sbottai "a differenza tua."

"Cosa? Io non mi sono pentito." Sentenziò

"Ah no? Allora perchè non mi parli?" Dissi putnandogli il dito al petto.

"E tu perchè non mi hai rivolto la parola tutto il giorno?" Chiese

"Perchè è strano. Perchè non so cosa pensi di tutto ciò, perchè non sapevo se te ne fossi pentito, non so cosa dire o fare perchè non so se pensi sia stato un errore, se pensi che sia cambiato qualcosa, se ti sia piaciuto oppure ancora se mi odi per avertelo chiesto." Cacciai fuori tutto d'un fiato. Mi stava facendo innervosire. Essere in imbarazzo mi dava i nervi.

"calmati. Stai facendo tutto sola. Non penso sia stato un errore, non credo che dovremmo essere imbarazzati, non ce n'è motivo no? Abbiamo scopato, punto. Non c'è nulla per cui dobbiamo imbarazzarci. E non so perchè dovrebbe essere cambiato qualcosa. Non ti è mai capitato di farti una scopata con uno e fottertene tre cazzi di lui poi?" Disse lui invece con un tono calmo che non sapevo dove trovava.

Si. Mi era capitato.

"Bene. Quindi non è successo niente. Abbiamo solo scopato." Sentenziai cercando di far finire li la conversazione. Poi lui dovette spegnere la sigaretta e si avvicinò al posacenere tra le mie gambe con la mano, spense la sigaretta e nel ritirare la mano sfiorò la mia gamba. Cavolo, perchè volevo rifarlo?

"Si." Disse semplicemente e poi mi guardò negli occhi. Mi scosse un brivido e distolsi lo sguardo.
"Andiamo a dormire o ci guardiamo un film?" Propose.

"Cosa guardiamo?" Chiesi.

"The Wolf Of Wall Street?" Propose

"Va bene." Dissi alzandomi per andarmi a mettere il pigiama. Mi vestii e ritornai in soggiorno dove mi stesi sul divano. Shawn dopo aver trovato il filma si stese vicino a me e mi fece poggiare la testa sul suo petto. Lo guardai stranita.

"Deve rimanere tutto come prima no?" Mi disse, io annuii poco convinta e iniziai a guardare il film.

Non capivo. Non lo capivo, mai. Era sempre strano, passava dall'essere scontroso all'essere buono come il pane in un nanosecondo. Perchè faceva così? Cambiava il suo umore da un momento all'altro. Un momento era arrabbiato e quell'altro era calmissimo. Non riuscivo a capire perchè neanche guardandolo negli occhi. Quelle punte di ghiaccio non facevano trasparire nulla che lui non volesse. Anche le emozioni che aveva, a volte le teneva sotto controllo, altre le lasciava andare e esternava tutto quello che aveva dentro.

The Wolf of Wall Street lo sapevo a memoria, avevo visto tante di quelle volte Di Caprio tirare su col naso la cocaina che quasi mindimenticavo che aveva interpretato anche personaggi come Jack Dawson. Mi piaceva un sacco lui, sia come attore che come persona, ahimè però quella sera io non avevo occhi se non per il ragazzo che mi teneva una mano sulla schiena e mi accarezzava.

Neanche quello capivo a fondo. Me ne rendevo conto che non era normale dormire tutte le sere con il mio coinquilino che non era altro che il migliore amico di mio fratello. Non era normale stare abbracciata a lui sul divano. Eppure a me non importava molto. Ero praticamente sola li a New York, per quanto mio fratello abitasse a cinque minuti di macchina da me. Louis aveva una famiglia ora, una nuova famiglia e non aveva tempo per me, non sempre come al solito almeno. Shawn era l'unica cosa che avevo li. Anche con i miei amici non era la stessa cosa. Se avessi avuto un problema ne avrei parlato con lui di sicuro prima. Ma lui perchè faceva tutte quelle cose? Perchè rendendosi conto che non era normale non mi vietava di dormire con lui? Probabilmente non l'avrei mai capito.

Mi addormentai con questi pensieri che mi turbinavano in testa concentrandomi di nuovo sul film. Poi mi sentii prendere in braccio. Shawn mi stava portando a letto e per un attimo mi allarmai che mi portasse in camera mia, ma mi portò con se in quella buia camera dalle pareti blu.

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