Chapter 12
Ciò che accadde il giorno dopo non fu nulla di eclatante. I ragazzi andarono dal preside e tutto ciò che riuscirono ad ottenere fu quello di finire il campionato almeno per prendere la borsa di studio per il college.
Noah, Shawn e James vennero da me, Sophie e Luke e ce lo dissero. Phoebe ci raggiunse poco più tardi.
"Bene, quindi cosa facciamo stasera? È venerdì." sentenziò Luke. Lui era un festaiolo, per lui c'era sempre un buon motivo per bere e divertirsi insieme.
"Non mi va di andare in un locale stasera." ammise Sophie. "Che e pensate di casa mia? stiamo insieme, compro gli alcolici e le pizze e ci ubriachiamo. Ci facciamo anche il bagno, ho chiesto di mettere la copertura alla piscina."
"Si! Si! Mi hai conquistata con la piscina." dissi felice. Un bagno in piscina sarebbe stato qualcosa di diverso e bello da fare.
"va bene Sophie." glielo concesse Luke, che fui sicura avesse qualcosa in mente.
"Torniamo a casa?" mi chiese Shawn e io annuii stanca della giornata scolastica. "ci vediamo stasera." salutammo e tornammo a casa.
Passammo dal McDonald's e prendemmo due panini da asporto. Dopo mangiato decisi di farmi una doccia e poi mi addormentai sul divano guardando una vecchia puntata di Gossip Girl. Shawn nel frattempo era uscito per andare non so dove dopo aver chiuso una telefonata con mio fratello.
Quando mi svegliai sentii l'acqua della doccia scorrere e decisi di alzarmi per andarmi a mettere il costume per andare da Sophie. Non avevo molti costumi perchè a Parigi il mare non c'era e io nel tempo trascorso li non avevo avuto né la voglia né la possibilità di spostarmi per andarci.
Però appena entrai in camera mia, sul letto vidi una bustina di Victoria's Secret. Era impossibile. Non poteva avermelo regalato lui. Presi in mano la busta e la scartai. Dentro c'era un costume, un bikini, rosso, semplice ma bello. Lo guardai per un po'. Come gli era venuto in mente di farmi un regalo del genere?
"Ti piace?" Shawn, con solo l'asciugamano in vita era fermo sull'uscio della mia camera. Ma perchè era sempre mezzo nudo? "volevo lasciartelo sul mio letto, tanto ormai è praticamente tuo, ma pensavo che li avresti potuto non vederlo."
"Non dovevi. Perché me lo hai preso?" Chiesi a bocca aperta.
"Mi andava?" Disse retorico "ho chiamato Louis oggi per sapere come stessero lui ed Heather e lui mi ha chiesto cosa avremmo fatto stasera. Gli ho detto della piscina e lui mi ha detto che a te piace un sacco e quindi ho avuto l'idea di prenderti un costume. Mi piaceva il pensiero di immaginarti in bikini. Sono convinto che in quell'armadio hai solo costumi interi." Disse alla fine. Tutti i torti non li aveva, avevo solo costumi interi, per quanto potessi sembrare disinvolta in apparenza o no, a volte mi intimorivo a mettermi in costume davanti a tante persone.
"Grazie. Ma ti sarà costato molto." Dissi con le guance rosse.
"Non ti preoccupare. Se l'ho preso è perchè ho potuto farlo." Sentenziò. "Dai, cambiati che andiamo." Disse ammiccando.
Non so perchè, ma avevo il presentimento che quella sarebbe stata una serata decisamente interessante.
Usciti di casa, entrambi con il costume già addosso, prendemmo la macchina e andammo da Sophie. Lei era raggiante, con un semplice pareo addosso perchè casa sua era calda come l'Africa. Ci accolse, posammo la bottiglia di vodka alla pesca e quella di gin che avevamo preso per la serata e poi andammo nella zona della piscina dove c'erano anche gli altri.
James era già in costume, aveva le vene che si vedevano a due metri di distanza per il caldo, era tonico, un adone. Nel frattempo mi girai e vidi Luke. Lui era meno muscoloso degli altri, non era nella squadra di basket, ma andava comunque regolarmente in palestra e si vedeva il giusto. Noah non era ancora arrivato e Phoebe stava portando le pizze.
Tutto fu di un altro colore quando davanti a me Shawn si tolse la maglia e i pantaloni restando in costume. James poteva essere bello quanto voleva, ma nulla era a confronto del ragazzo di fronte a me. I capelli corvini gli ricadevano ormai sulla fronte perchè non li aveva tagliati, e l'azzurro dei suoi occhi splendeva più del solito. Mi incantai a guardarlo.
Forse persi troppo tempo ad ammirarlo perchè senza accorgermene fui buttata in acqua con tutti i vestiti.
"Pazzo!" Urlai ridendo mentre girandomi vidi James che riemergeva.
"Oh taci che ti è piaciuta la sorpresa." Disse tirandosi indietro i capelli biondi.
"Non ti dico quanto." Dissi retorica.
Nuotai fino a bordo vasca e uscii dall'acqua.
"Dove vai?" Urlò James dall'acqua.
"Ce l'ho un costume sai?" Risposi di rimando
"Oh cazzo Ab, vieni che ti metto ad asciugare i vestiti." Mi disse Sophie portandomi con se. Sentivo però addosso due punte di ghiaccio guardarmi.
Sophie mi portò al piano superiore dove c'erano tutte le camere da letto. Mi condusse nel bagno e dopo essermi spogliata mi mise ad asciugare i vestiti e io rimasi in costume.
"Cavolo, è bellissimo" disse a bocca aperta guardando il regalo di Shawn.
"Grazie. È un regalo." Dissi sorridendo come una stupida.
"Cavolo, Anderson ti piace veramente tanto vero?" Disse lei prendendomi di sorpresa.
"Cosa? No!"
"Uh ragazza, lo vedo come lo guardi. Ti porti una scia di saliva dietro quando cammini insieme a lui." Sghignazzò lei.
"No. Veramente. Non c'è nulla." Dissi, convincendo anche me stessa delle mie parole.
"Va bene. Se lo dici tu." Ammiccò lei.
Alzai gli occhi al cielo e poi iniziammo a scendere le scale per tornare in piscina. Quando arrivammò sentii subito un forte odore che conoscevo. Quando mi girai vidi in un angolo Luke che fumava qualcosa che sicuramente era poco legale insieme a Noah che era appena arrivato.
"Oh ma andiamo Luke! Ti avevo detto di aspettarmi!" Disse Sophie con un sorriso.
"L'ultimo che arriva rimane a secco!" Disse ridendo Luke.
Cavolo. Questa non me l'aspettavo.
Dopo che quasi tutti ebbero festeggiato con lui mangiammo la pizza. Ne mangiai si e no due fette. Non avevo molto appetito quella sera. Tra quelli che avevano rifiutato di fumare c'eravamo io, Shawn, James e Phoebe.
Ma recuperammo con l'alcool.
Quello era il periodo più bello della mia vita. Non perchè fosse bello in se, ma perchè avevo dentro quella voglia di mangiare il modo che era comune a tutti gli adolescenti. Volevo divertirmi. Fino in fondo. Ripromisi a me stessa che un giorno avrei messo la testa a posto, ma prima di farlo dovevo essere sicura di aver vissuto fino in fondo gli anni della mia libertà.
Qualcuno dice che bere i miei giorni non vuol dire viverli, ma io non bevevo fino a stare male, bevevo quel poco che serviva per essere più rilassata e che mi spingeva a fare tutto quello che in condizioni normali non avrei fatto.
Mi divertii tanto quella sera. Ballammo tutti insieme. Giocammo con l'acqua in piscina come i bambini. Eravamo tutti felici.
Io avevo solo un piccolo problema con l'alcool. Quando bevevo, agivo senza pensare. Nel senso che prima agivo, poi, e solo troppo tardi, mi rendevo conto di cosa stavo facendo. Perciò fu tutto regolare quando, mentre ero in acqua e qualcuno mi prese da dietro mi girai e quasi lo baciai. Fortunamente James mi aveva presa per farmi tuffare in acqua.
Poi l'alcool portava ogni persona a comportarsi in maniera diversa. Perciò penso che fu anche normale quando appena risalii in superficie, Shawn mi prese per i fianchi e mi sussurrò all'orecchio "Se tu ti avvicini a lui, io dovrò ucciderlo. E poi dovrò essere incazzato con te. Quindi pensaci bene." E mentre parlava stringeva la presa.
E io, dal canto mio, del tutto fuori controllo, risposi, esplodendo in una risata isterica: "Mi piace quando sei geloso."
Ma non finì tutto li. Perchè poi ci rendemmo tutti conto che era meglio restare a dormire da Sophie, invece che tornare a casa sbronzi. Perciò Sophie ci divise nelle camere. Casa sua era enorme, aveva tre camere per gli ospiti. Phoebe disse di voler dormire con Sophie, Noah e Luke andarono direttamente a dormire in una di queste. Ma quando capimmo che Sophie e James non c'erano più con noi, Phoebe salì a cercare la sua amica in camera, mentre io decisi da sola, senza deciderlo veramente di prendere Shawn per mano e andare in un'altra camera.
Salimmo le scale velocemente e quando io entrai in una stanza, senza dire nulla, Shawn mi seguì, anche lui senza proferire parola.
Chiusi la porta a chiave, mi girai, lo cercai con le mani nel buio della stanza. Toccai il suo petto e mi avvicinai a lui. Lo baciai a stampo, ma mi resi conto di averlo fatto solo dieci secondi dopo essermi staccata. Mi fermai un secondo e poi sorrisi.
"Sei carino quando sei geloso." Dissi ridendo ancora.
L'unico pensiero che il mio cervello riuscì a formulare in quel momento fu questo: e se domani non mi ricordassi nulla?
Così agii di nuovo, senza pensarci due volte.
"Ora però devi darmene uno per bene, se no chi cazzo se lo ricorda domani?" Dissi portando le mani al suo collo.
Lui non disse ancora niente. Si avvicinò. Mi baciò di nuovo. Ma non era prepotente, era quasi timoroso, come se avesse paura. Gli infilai le mai nei capelli e lo attirai ancor di più a me. Poi gli lasciai dei baci umidi sul collo.
"Io... io me lo ricorderoò domani." Disse lui.
"Si. Anche io sono sicura che me lo ricorderò ora. Ma voglio ricordarmi qualcos'altro." Dissi seria e ricominciai a baciarlo. Ma lui si staccò di nuovo.
"Si sicura? Non voglio che domani tu te ne penta. Non voglio che sia l'alcool a decidere per te." Disse stringendo la presa sui miei fianchi.
"Si. Ne sono sicura. Voglio farlo. Ti prego, lo desidero così tanto."
Dissi queste parole, convinta di esse e convinta anche di non essere mai stata così sincera con me stessa.
Ricominciò a baciarmi. Questa volta con più foga, con più sicurezza. Mi prese in braccio e mi portò sul letto. Si allontanò e si avvicinò alla cassettiera che si trovava in quella stanza. Aprì il terzo cassetto e ne cacciò una scatola. Prese da li un preservativo e ritornò da me.
"Sophie pensa sempre a tutto per i suoi ospiti." Sorrise e ricomiciò a baciarmi.
Mille brividi mi percorrevano ogni volta che mi sfiorava. Il mio stomaco aveva fatto dieci volte il giro della morte. Ero in estasi. Completamente in estesi. Mi sentivo bene, completa.
Mi baciò il collo, soffermandosi un po', scese fino al mio seno slacciandomi il costume e togliendomelo.
Mi diede baci fino al basso ventre e poi ritornò a divorarmi le labbra.
Con le mani mi toccò un fianco e si appiattì a me. Potei sentire la sua eccitazione sulla mia intimità.
Mi tolse gli slip del costume e di tutta risposta io gli feci scendere il costume sulle gambe e lui se li tolse completamente. Prese il preservativo e se lo infilò.
"Sei sicura?" Mi chiese.
"Si." Dissi decisa e mi persi in un sorriso. Lui mi diede un altro bacio e si spinse dentro di me. Cacciai subito un gemito. Quella sensazione di pienezza mi era mancata.
Spingeva lentamente e io gli cinsi i fianchi con le gambe. Mi baciava e con la lentezza dei movimenti mi torturava.
Piano piano iniziò a muoversi più velocemente, sempre di più. Lo sentii irrigidirsi, gli tappai la bocca per non far sentire i suoi gemiti a chi era nella stanza vicino a noi. Mi guardò negli occhi, i suoi erano l'unica cosa che riuscivo a vedere nel buio della stanza, e venni anche io e lui mi baciò per non far sentire i miei gemiti.
Cazzo se era stato bello.
Non c'era stato niente prima, nessuna parola di troppo, nessuna esitazione, lo avevamo fatto succedere e basta ed era stato bellissimo.
Il sesso è uno degli sfizi più belli che l'uomo possa avere. Mi piaceva vivere i momenti. Ogni momento che avevo a disposizione, ogni occasione che avevo la volevo cogliere. Mi piaceva fare tutto ciò che mi passava per la testa a quella età, senza preoccuparmi delle conseguenze. Tante cose, tante esperienze avevo deciso di volerle fare a quell'età, il tempo passa e le occasioni si perdono.
Shawn si tolse il preservativo e si diede una ripulita con dei fazzoletti che si trovavano sul mobile vicino al letto. Mi persi a guardare tutti i suoi movimenti, i muscoli che si contraevano, i capelli che si muovevano sulla sua fronte.
Ancora nudo come la mamma lo aveva fatto si sdraiò di fianco a me.
"Tutto ok?" Mi chiese mettendosi su un fianco. Squadrò ogni parte del mio corpo con la fronte corrucciata mettendomi in imbarazzo.
"Si ma hai finito di rifarti gli occhi?" Chiesi con un mezzo sorriso.
"Oh fa silenzio. Quando mi ricapiterà mai di vederti così?" Chiese sorridendo maliziosamente ma poi forse ci pensò un po' su e il sorriso si perse.
"Fai domande difficili." Sentenziai.
"Oh cazzo, ci pensi se Louis dovesse venire a saperlo?" Disse ridendo.
"Ti prego, non farmici pensare. Ci caccerebbe dal mondo." Dissi ridendo a mia volta. "Vorrei una sigaretta."
"Anche io. Aspettami qui." Si alzò, mi rivolse un ultimo sguardo, si infilò il costume e uscì dalla stanza.
Mi sentivo bene.
Mi alzai anche io, mi rimisi il costume e aprii la luce della stanza. Ci misi qualche secondo ad abituarmi alla luce ma poi mi guardai allo specchio che c'era nella stanza. Avevo i capelli stravolti, le labbra gonfie e un sorriso deficiente sulla faccia. Mi ricomposi un po' e mentre tornavo a sedermi sul letto la porta si aprì ed entrò Shawn.
Anche lui aveva le labbra gonfie e i capelli scompigliati. Aveva due sigarette e un accendino. "Vieni? Non possiamo fumare qui, andiamo in piscina." Mi disse e mi trascinò fuori dalla stanza. Lo seguii fino in piscina ma a metà strada mi fermai e gli aggiustai i capelli.
L'acqua della piscina era una tavola perchè non c'era nessuno dentro a muoverla, ma seduti su due pouf a lato piscina c'erano due persone. Sophie e James chiacchieravano tranquillamente e si fermarono solo quando ci videro entrare.
"Ehi. Cosa ci fate ancora svegli?" Chiesero entrambi.
"Nessuno dei due aveva sonno." Dissi semplicemente e mi sedetti su una poltroncina vicino i pouf. Shawn mi seguì e si sedette di fronte a me a debita distanza. Per terra tra noi c'era un posacenere e vicino un pacchetto di sigarette.
James prese il pacchetto sfilò una sigaretta: "ne volete una?" Ci chiese, ma io e Shawn declinammo mostrando quelle che già avevamo "Ne ho prese due in prestito da Luke." Disse il mio coinquilino sogghignando.
Sophie ne prese una da James e insieme ci fumammo una sigaretta alle 3:33 di mattina.
"Come mai voi siete ancora svegli?" Chiese invece Shawn.
"Non avevamo sonno no?" Disse Sophie reprimendo un sorriso.
"Sophie ma i tuoi genitori?" Chiesi. Non ci avevo pensato prima ma in effetti eravamo soli in casa.
"Viaggio di lavoro. Dubai." Disse semplicemente.
"Che lavoro fanno?"
"Oh non li conosci? Cavolo, sono i proprietari degli Hotel Williams. Una catena enorme. Vedrai al suo compleanno." Disse teatralmente James.
"Perchè al tuo compleanno? Lo festeggi li?"
"Ovviamente. Sarà bellissimo. Quest'anno mi sono superata." Disse lei tutta allegra.
"Uh immagino. Ho paura solo al pensiero." Disse Shawn mettendosi una mano in faccia.
Aspirai l'ultimo tiro e buttai fuori il fumo spegnendo la sigaretta.
"Sono curiosa ora."
"Oh, dovrai aspettare. È una sorpresa." Disse Sophie "ci facciamo di nuovo il bagno?"
"Perchè no?" Dissi io e mi alzai insieme a lei per entrare in acqua.
"Venite?"
James e Shawn ci stavano fissando.
"Oh si, arriviamo. Andate prima voi." Dissero.
"Deficienti." Sorridemmo io e Sophie ci calammo in acqua.
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