III.
- Come vi aveva promesso Vasei – Haylay era salita sopra una pedana per farsi ascoltare da tutti i ragazzi – Oggi ci troviamo davanti alla Sala della guerra simulata, dove finalmente potrete affrontare il "nemico" – aveva mosso la testa per tentare di guardare tutta la folla che si era raccolta ai suoi piedi – Siccome, però, nelle missioni vere sarete sempre accoppiati con un'altra squadra, anche oggi entrerete due squadre alla volta, mentre le altre potranno stare fuori e osservare "la missione" dallo schermo là – aveva indicato dietro di sé – Benissimo, cominciamo col dividervi: Crimson Star – Merigold Comet; Citrine Planet – Tyrian Satellite; Daisy Ring – Arctic Nebulae; Bashfull Asteroid – Indigo Centaur e Viridian Sun – Raven Moon – aveva alzato la testa sorridendo – Ed entrano per primi...Citrin Planet e Tyrian Satellite – si erano avvicinati i ragazzi – E' molto semplice: dovete recuperare la sfera nel campo avversario, che ovviamente è difeso da guardie e protezioni. Avrete tempo prima per organizzarvi con la mappa, ma ci saranno molti contrattempi che dovrete affrontare sul momento – Haylay aveva alzato la testa e si era rivolta anche agli altri – Ah, sia chiaro, non è una gara, solo un modo per farvi capire cosa potrebbe succedere là fuori – era tornata sulle due squadre – Buona fortuna, ragazzi!
- Almeno abbiamo tempo per organizzarci prima – si era girata Chara verso Eilys.
- Ecco la Sette in te che esce – si era avvicinato Zandr – Ma mi pare che ce ne sia un altro nella Veridian Sun.
- Sì, sono io – li aveva raggiunti un ragazzo – Malakye, piacere.
- Ottimo – aveva commentato Eilys vedendo arrivare anche gli altri della Viridian Sun.
- Allora, facciamo il punto, visto che siamo tutti qui: polsi fuori – aveva proposto Chara – Quindi, due Sette, due Cinque, un Due, un Quattro, un Sei, un Tre, un Otto e un Uno.
- Ci mancano Nove.
- Non importa, sappiamo tutti combattere – Zandr aveva guardato ognuno e si era fermato su Eilys – Più o meno, un modo si trova per arrivare all'obbiettivo.
- Inoltre, abbiamo entrambi i Cinque, significa magia – si era aggiunta una ragazza, il 6 marchiato sul polso.
- Io non uso magia – le aveva risposto con tono piatto Jaeke.
Eilys aveva già capito tutto, ci sarebbero stati grossi problemi tra loro due, come sempre.
- Va bene, non c'è problema – Chara aveva fermato l'amica da qualsiasi commento – Eilys ci basterà. E, per quanto riguarda la lotta, Galea è molto forte – l'aveva fatta arrossire.
- Ah, sei tu la famosa Guaritrice di ferro? – le aveva chiesto l'ultimo ragazzo che mancava alla conversazione.
- Non chiamarla così, per favore – si era aggiunto Iros – Le dà fastidio.
- Ah ok – aveva guardato la ragazza ancora tinta di un rossore pudico – Scusami, come non detto. Comunque – aveva alzato lo sguardo sullo schermo – Dite che cambieranno disposizione?
- Per forza, Yos – gli aveva risposto la Sei – Sarebbe troppo facile per quelli dopo.
- Rebexi ha ragione – aveva continuato Taryn – Ma, a guardare velocemente, o hanno un potentissimo simulatore, o cambieranno solo la disposizione dei pezzi. E, in quel caso, non ci sono moltissime alternative.
- Meglio, abbiamo già un'idea di come organizzare l'attacco.
- Allora – aveva tagliato corto Jaeke – Sarebbe meglio guardare almeno una parte degli altri per capire.
- Ha ragione – gli aveva dato manforte Taryn.
– Bene – aveva continuato Malakye - Se notate qualcosa di utile, venite da me e...
- ...Chara.
- Ok, e avvisateci: tutto può servire.
- Sembra che abbiamo tutte le armi a disposizione – Eilys si era rivolta al ragazzo al suo fianco, che, nonostante la grande amicizia con Jaeke, aveva trovato subito simpatico.
- A me va bene anche solo un bastone – non si era nemmeno girato, ma aveva continuato a parlare – E comunque sei migliorata nel corpo a corpo – le aveva sorriso stavolta.
- Non per il tuo amichetto.
- Lascialo stare, Eilys, lui è così da sempre e non puoi fare nulla se non passarci oltre.
- Grazie – aveva annuito – Anche per la lotta.
- E' una fortuna essere in squadra con te: sei comunque una persona che sa usare la magia.
- Non sono a livelli alti, Zandr.
- Non importa – aveva fatto un cenno allo schermo – Se la stanno cavando bene, ma sai usare la magia.
- Possiamo sederci?
- Sì, certo – Zandr aveva sorriso con il suo solito modo a Rebexi e Taryn.
- Non è ancora vera magia, la mia connessione è ancora troppo debole.
- Cosa sai fare? – le aveva chiesto Rebexi.
- Per ora solo piccoli spostamenti di oggetti e campi di forza di dimensioni ridotte – la ragazza aveva preso un sospiro – Temo che non sapere a chi sono congiunta non aiuti, mi sembra di andare a tentoni.
- Probabilmente Mahieu ha qualcosa in mente.
- Sicuro, ma non lo so e non mi piace non capirlo.
- Avete visto qualcosa, ragazzi? – si era avvicinato Malakye.
- Mmmm, no, per ora no, scusaci.
- Tranquilli, ce la caveremo in qualche modo – se ne era andato da Jaeke, rimasto solo a osservare fisso lo schermo.
- Vi spiace se vado dal nostro lupo solitario?
- Vengo anch'io, se non vi spiace – si era alzata e aveva guardato Eilys e Rebexi.
- Vai, vai, Taryn – le aveva sorriso Eilys sostenuta dalla ragazza al suo fianco, per poi rivolgersi a lei – Ah, comunque piacere, Eilys – le aveva offerto la mano.
- Piacere, Rebexi – le aveva lasciato la mano e si era girata verso l'altro ragazzo che stava arrivando – E lui è Yos.
- Molto piacere – si era seduto davanti a loro, a terra – Devo dire che siamo bilanciati nonostante Jaeke non usi la magia.
Mah, chissà perché? Era una fortuna il fatto che fosse un buon (ottimo, lo doveva ammettere) guerriero.
- Citrin Planet e Tyrian Satellite hanno terminato la missione – ormai Eilys aveva preso l'abitudine di farsi interrompere i pensieri dai responsabili, e ora era il turno di Damaris – Raven Moon e Veridian Sun davanti all'entrata, siete i prossimi.
- Forza – Chara si era alzata guardando i suoi compagni – Andiamo!
L'ambiente era immenso, un'enorme spianata erbacea sormontata di collinette e rocce, sul fondo della quale si innalzava un edificio di almeno tre piani, completamente circondato di guardie.
- La sfera è nell'edificio – li aveva raggiunti Vasei con un rotolo in mano – Questa è la mappa. Non avete un limite di tempo per recuperarlo, ma avete mezz'ora per organizzare una strategia – aveva poggiato la mappa sul tavolo - La lascio qui, le armi e i trasmettitori sono là. Buona fortuna! – si era ritirato in quella che, presumibilmente, era la zona di osservazione.
- L'edificio non è molto grosso – aveva parlato finalmente Galea.
- Ma è protetto da porte complesse – questo era Yos – Credo di saper come scassinarle.
- Bene – si era introdotta Taryn – Penso anch'io.
- Allora andate avanti voi – aveva proposto Malakye.
- Dobbiamo prima arrivarci – era comparso dal nulla Jaeke – Ci siamo concentrati troppo sulle nostre capacità innate e non abbiamo pensato a cosa è risultato dagli allenamenti – per tutto quel tempo che era rimasto in silenzio, aveva pensato – Galea, Chara, Zandr e io combattiamo molto bene, ma non siamo furtivi come Taryn ed Eilys. Yos, oltre che saper scassinare le porte, è un ottimo cecchino come Malakye, mentre Rebexi e Iros pensano in maniera rapida – pendevano tutti dalle sue labbra – Io proporrei di mandare avanti Taryn verso la porta nord ed Eilys verso quella sud, entrambe seguite da due combattenti e un cecchino a testa – si era spostato e aveva afferrato un trasmettitore – Questi hanno lo schermo integrato, quindi possiamo rimanere collegati con Rebexi e Iros che starebbero qui da aiuti.
- Non sarebbe meglio se io restassi qui, in caso qualcuno si ferisse? – aveva chiesto intimorita Galea.
- Hai ragione – aveva guardato Iros – La sostituiresti tu, ok?
- Sì.
Erano rimasti tutti senza parole, ma qualcuno aveva comunque commentato: - Mi pare...perfetto – si era azzardata Chara – E' un ottimo piano.
- Benissimo – non c'era stata variazione nel tono – Allora, Malakye porta sud a coprire Eilys insieme a Chara e me, Yos a coprire Taryn con Zandr ed Iros – aveva alzato lo sguardo cristallino su Taryn ed Eilys – Ricordatevi che la mappa è falsata, le strade potrebbero essere diverse – era tornato a guardare tutti – Poco importa come si prenderà la sfera, basta che la prendiate.
Erano rimasti allibiti da quel così rapido e calcolato ragionamento da parte di Jaeke, ma oggettivamente non faceva una grinza nemmeno nella testa di Eilys, quella più reticente a farsi dare comandi da lui.
- Tempo scaduto – li aveva raggiunti la voce di Vasei – Dovete andare.
- Subito – Zandr aveva afferrato un'arma – Andiamo!
- Taryn, Taryn... - il trasmettitore rispondeva a Eilys solo con un rumore continuo e metallico – Niente.
- Nemmeno Zandr risponde, credo non prenda.
- Aspettate – Jaeke si era appostato in un angolo in cui le due pareti si univano – Yos.
- Dimmi – finalmente qualcuno aveva risposto.
- Vedi ancora gli altri?
- Sì, hanno liberato il terzo piano.
- Ottimo – aveva inclinato la testa oltre le due ragazze – A noi manca poco per liberare il secondo – aveva guardato le ragazze che gli continuavano a lanciare occhiate di fretta – Stacco – aveva spento – Quanti ce ne sono?
- Due.
- Ma sono davanti alla porta per l'interno – si era abbassata anche Eilys, vicino a Jaeke, e lo aveva guardato.
- Perché pensi che siamo qui, Inyke? – si era alzato e l'aveva guardata – Per pararti il culo.
- Se ti pesa così tanto, puoi anche non farlo – lo aveva fulminato con i suoi occhi scuri.
- Siamo in squadra insieme, non è utile ti capiti qualcosa.
- Non credo ti dispiacerebbe così tanto.
- Avete finito?! – si era spazientita Chara – Contatto Malakye, voi non uccidetevi – si era allontanata un poco, ma Eilys e Jaeke l'avevano seguita – Le vedi le due guardie dalla finestra?
- Sì, faccio io – con un rumore sordo, prima una e poi l'altra, erano cadute davanti alla porta – Grazie – aveva staccato la trasmissione – Via libera, ma andiamo avanti io e Jaeke, potrebbero essercene altre dentro.
Si erano avvicinati alla porta e, con un colpo secco, l'avevano spalancata: la stanza era completamente vuota, tranne che per una botola al centro.
- Credo porti al piano di sotto – aveva guardato dentro Chara.
- No – l'aveva interrotta Eilys – Quella si riempie di acqua e ci fa affogare, se non stiamo attenti – aveva guardato anche Jaeke – Quindi occhio a dove mettete i piedi e le mani.
- Come scendiamo?
- Penso con la porta là – aveva guardato davanti a sé la ragazza bionda – Ma è bloccata con una combinazione – aveva alternato gli sguardi – Vado io, meno gente attraversa la stanza, meno danni facciamo.
Con lentezza, delicatezza e, soprattutto, attenzione, Eilys aveva attraversato la sala evitando le pietre che sembravano smosse: - Chiamo Rebexi, voi tenete d'occhio fuori, potrebbero arrivare altre guardie.
- Ovvio – la voce di Jaeke le aveva fatto roteare gli occhi.
- Rebexi, c'è una porta bloccata – gliel'aveva fatta vedere attraverso lo schermo – Che dici?
- Difficile, ci deve essere il codice in giro.
- Mmm – aveva tentato di guardarsi indietro, ma riusciva solo a focalizzare le nuche dei suoi due compagni. Poi, un'illuminazione: le mattonelle alzate erano in numeri diversi – Trovato – aveva premuto i numeri e un rombo aveva invaso tutta la stanza.
Poi, acqua.
- Eilys, ma è possibile che non sai fare nulla!
- Stai zitto, Jaeke! – si era guardata in giro – Bisogna sparare al condotto là – aveva guardato dentro la botola.
- Siamo isolati da Malakye – le aveva risposto l'amica – E io non so sparare.
- Provo io – aveva puntato il ragazzo, ma tutti i colpi erano finiti a vuoto – Dobbiamo trovare un altro modo.
- Passami la pistola, Chara, per favore.
- Ma ti prego, Eilys... - lo aveva interrotto il suono del proiettile e la rottura del tubo.
- D-dove hai imparato? – l'aveva guardata l'amica.
- Mio padre mi ha insegnato qualcosa – le aveva restituito la pistola – Comunque, ho capito cosa ho sbagliato – era tornata alla porta e aveva rimesso il codice.
Come previsto, la porta si era aperta con un tac secco: - Le mattonelle andavano lette in verticale, non in orizzontale – si erano precipitati giù per le scale, dove avevano trovato Zandr.
- Hey, la sfera è qui!
- Ma? – lo aveva superato Jaeke.
- Ma sotto una cappa – era arrivata da dentro la voce di Taryn.
- Ci voleva Galea – aveva aggiunto Iros.
- Calma, calma, ragazzi – li aveva interrotti Chara – Siamo in sei, dovremmo farcela – si era avvicinata – Forza, due per lato lungo e uno per corto – nulla, non si muoveva nemmeno di un millimetro.
- Ma possibile che non si riesca? – aveva cominciato a camminare per la stanza Iros, anche lui alla ricerca di qualche idea come gli altri.
- Eilys – se ne era uscita Taryn dopo diversi minuti – Cosa hai detto di saper fare con la magia?
- Piccoli campi di forza e spostamenti...di oggetti – si era illuminata – Sei un genio, Taryn!
- Da buona creativa – aveva riso – Tutti ai propri posti, al tre solleviamo – aveva guardato Eilys – Tu concentrati. Uno...Due...Tre!
- Funziona, funziona! – si stava muovendo piano, ma comunque la sfera non era libera.
- E ora?
- Riuscite a tenere? – aveva parlato Eilys – Passo io sotto, intanto mantengo la magia.
- Fai veloce però – l'aveva intimata Jaeke e lei si era staccata.
- Un secondo...Ci sono... Presa – era scivolata sotto lasciando i ragazzi cedere – Contattate Yos e Malakye.
- Subito – si erano presi la briga Chara e Iros.
- Bravi!
- Ottimo!
- Possiamo tornare.
- Zandr, Iros ed io davanti, Chara con la sfera al centro, Taryn ed Eilys dietro – erano corsi fuori, la fortuna voleva che avessero la strada spianata.
- Sfera presa! – erano arrivati al campo, Galea e Rebexi ad accoglierli insieme a Vasei.
- Ottimo lavoro, ragazzi – li aveva guardati l'uomo – Bene anche i contrattempi – si era fatto ridare la sfera – Liberi!
Finalmente se ne erano potuti uscire, tutti soddisfatti e contenti del loro lavoro.
- Io lo aveva detto che la magia sarebbe servita – aveva sorriso Zandr ad Eilys, per poi tornare a guardare tutti – Lavoreremo bene insieme!
Eilys e Jaeke si erano scambiati uno sguardo fugace, lo stesso pensiero per la testa: vedremo proprio.
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