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È NATA

Questo capitolo sarà raccontato da due personaggi differenti(Alessia e suo padre, Kelly). L'inizio del terzo capitolo, si apre a Chicago con i pensieri di Kelly, il padre di Alessia.

Come sempre resto cinque minuti sdraiato sul letto a pensare alla nascita della mia bambina e penso alla prima volta che la presi in braccio. Era cosi piccola e indifesa che mi promisi che l'avrei protetta per sempre. Mi ricordo che appena l'ho presa tra le mie braccia, mi aveva stretto un mio dito con la sua piccola manina e nel mentre mi guardò con quei suoi piccoli occhietti di color azzurro cielo. Un'altra cosa che adoravo di lei era il suo dolce sorriso che ti faceva scordare ogni singolo momento brutto della giornata. Era da questo singolo istante che mi innamorai follemente di quel esserino, a tal punto che promisi a me stesso di non abbandonarla mai e di stare sempre al suo fianco. Mi pento ogni giorno di come mi sono comportato nei loro confronti . Grace è stata l'amore della mia vita e al solo pensiero che l'ho fatta soffrire, mi sento tremendamente uno schifo perché non se lo meritava. Ogni volta che ci ripenso mi viene un nodo allo stomaco perché potevo essere più presente per lei e soprattutto potevo aiutarla di più quando era incinta della nostra piccola principessa. In questo momento, mi trovo nel mio letto con questa sconosciuta che ho incontrato ieri sera al "Molly" e come mio solito non ho la minima idea di quale sia il suo nome. E' stata lei a svegliarmi dai miei pensieri che mi disse:

" Buongiorno, sono stata bene stanotte"

<Buongiorno. Anche io, sono stato bene> dissi felice e stampandole un bacio a stampo.

Passati cinque minuti le dissi che devo assolutamente andare a lavoro perché altrimenti faccio  tardi come mio solito.

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Arrivato in caserma, mi perdo come ogni fottuta volta per andare nella nostra sala comune. La caserma è abbastanza grande da contenere una quindicina di persone. Nel garage abbiamo i nostri mezzi di soccorso, la volante del comandante, l'ambulanza e le due salette per fare rifornimento. La caserma è costituita da un solo piano ed è molto spazioso. Finalmente quando arrivo nella sala comune, Shay, uno dei paramedici, mi viene incontro per salutarmi e porgermi una tazza di caffè. Mentre sorseggio il caffè,  il comandante Boden mi chiamò nel suo ufficio e mi fa accomodare sui divanetti. Mentre chiuse la porta inizia a dirmi:

"Severide, ti devo dare una notizia che ti riguarda ma non so come puoi prenderla"

<Capo, mi sta preoccupando. Se ha qualcosa da dirmi, puoi dirmelo tranquillamente> dissi con tono preoccupante

"La settimana scorsa ero a New York da Grace" disse lui 

<Ah si, e come sta?> dissi con tono pensieroso

"Lei sta bene, l'ho vista in forma. E ho rivisto Alessia" disse in tono allegro

<La mia piccola principessa. Come sta? E' da ormai 10 anni che non la vedo> dissi emozionato

"Lei sta benissimo. E' una ragazza molto solare, dolce, altruista e piena di vita" disse lui con gli occhi lucidi mentre guarda una foto di sua nipote

<La mia bambina sta crescendo. Mi ricordo ancora che quando aveva 5 anni e ritornavo da lavoro mi saltava in braccio> dissi malinconico

"Kelly, saresti felice se decidessero di venire ad abitare a Chicago?" disse perplesso

<si, ne sarei molto felice. Cosi potrei rimediare agli errori che ho commesso in passato> dissi accennando un sorriso

POV. ALESSIA

Sono in camera e sto iniziando a imballare le mie cose negli scatoloni. Quando mi imbatto in un album pieno di fotografie mie e dei miei genitori e decido di sfogliarlo. Ad un tratto, mi soffermo su una fotografia che ritraeva la nostra famiglia più spensierata che mai. Ad interrompere i miei pensieri, é mamma che entrando in camera mia avvicinandosi a me vede che cosa mi sta rendendo cosi felice, e sorrise anche lei. Dopo una breve pausa di silenzio, mamma disse:

"Ti ricordi di questo momento?"

<Non molto. Cosa stavamo facendo da rendersi così felici?> dissi accennando un sorriso

"Tuo papà era appena tornato a casa dopo un lungo turno. Come sempre gli sei corsa incontro e lui ti aveva preso e fatta volare come un aeroplanino. Anche se tornava a casa stanco stravolto, quando vedeva la sua bambina gli passava tutta la stanchezza e si metteva a giocare con te" disse con gli occhi lucidi

<Sai mamma, qualche volta mi manca  papà. Cosa volevi dirmi?> dissi un pò malinconica

"Mi ha chiamata Trudy e mi ha detto che ha risolto per la scuola nuova. A settembre andrai all' Academy High School a Chicago" disse euforica

<Perfetto, sono molto contenta>dissi accennando un sorriso

Quando rimango da sola in camera, ricomincio a mettere negli scatoloni da trasloco le mie cose perché tra tre settimane sarei andata ad abitare a Chicago. Non vedo l'ora di affrontare questa nuova avventura, pur sapendo che mi sarebbero mancati i miei amici.

MOLLY'S: È il punto di ritrovo/bar dove si riuniscono tutti i vigili del fuoco, tutti i poliziotti e tutto lo staff dell'ospedale

SPAZIO FOTO(⬇️)

Foto ricordo di Alessia con suo padre mentre gli faceva fare l'aeroplanino(mi scuso in anticipo perché lo so che non è Kelly Severide ma non sono riuscita a trovare altro😅🙈)


La caserma

La sala comune

Camion

Ambulanza

Siete arrivati alla fine anche di questo capitolo ma vi prometto che il quarto capitolo lo pubblicherò giovedì pomeriggio🙈❤️..... Spero che il capitolo si vi piaciuto e che altro dire se non al prossimo capitolo😘

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