P.o.v Narratore
La ragazza, gelida come il ghiaccio, aprì la porta di casa sua a chi aveva appena suonato.
Così, subito dopo, si intravide un ragazzo con uno zaino sulla spalla, nella quale c'è tutto il materiale, che lui pensa sia adeguato, per il progetto che avrebbero dovuto svolgere entrambi.
Il tema è il Romanticismo.

Dopo qualche attimo di esitazione il ragazzo sulla porta, con un sorriso alquanto insicuro, decide di iniziare un "discorso".

Eren:"ehm... posso... entrare?"
Disse il moro indicando il dentro della casa.

Mikasa:" Nooo guarda ti ho aperto per farti rimanere fuori "
Disse la ragazza con un tono ironico e pungente, per poi girarsi e iniziare a camminare verso un luogo sconosciuto al ragazzo.

Il ragazzo decise di non controbattere per evitare dei litigi. Così entro e poi chiuse la porta alle sue spalle, per poi  andare dalla ragazza, che in quel momento di trovava sul soggiorno.

Quando arrivò dalla ragazza vide che stava sistemando alcuni oggetti per il progetto. Il ragazzo stava per posizionare, sul lungo tavolo del soggiorno, anche il suo, quando vide un libro...

Eren:"l'hai letto anche... tu?"
Disse il ragazzo mantendo lo sguardo fisso su una parte precisa del tavolo.

La ragazza aggrottò le sopracciglia, perché non capiva di cosa stava parlando il ragazzo vicino a lei, anche perché i libri sul tavolo non erano di certo pochi.

Mikasa:"ma quale?"
Chiese la ragazza stranita

Il ragazzo indicò semplicemente un libro, anzi il libro.

Mikasa rimase stupita una volta capito di che libro si stava parlando.

Si ghiaccio completamente.

Il ragazzo tirò fuori dal suo zaino lo stesso libro, per poi appoggiarlo sul tavolo.

Ci fu un momento di silenzio dove i due ragazzi si scambiarono gli sguardi e si guardarono degli occhi.

I loro sguardi, però, erano di gran lunga differenti.
Lo sguardo della ragazza era sbalordito agghiaccianto, gli occhi aperti e la bocca semi chiusi.
Lo sguardo di Eren, invece, era cupo e triste, con gli occhi persi in quelli di Mikasa e la bocca rilassata e chiusa.

Poi lui iniziò a parlare...

Eren:" forse ti sembra che io possa leggere un libro del genere, no?
Un libro profondo che parla soprattutto di famiglia, di rispettare le persone che abbiamo intorno, di non mascherarsi, come fece il protagonista, dietro una corazza, ma di mostrare quella parte di noi che sta soffrendo, perché ci sarà qualcuno che ci potrà aiutare e forse, qualcuno che sta nella nostra stessa
situazione..."
Disse mantendo lo sguardo fisso verso gli occhi della ragazza.

La ragazza era ancora più scioccata ma allo stesso tempo, stava iniziando a capire il perché del vecchio comportamento del ragazzo.

Il ragazzo rendendosi conto della situazione decise di interrompere lo sguardo è dire...

Eren:"ehm... che ne dici di iniziare... non vorrei che si faccia tardi"
Disse cercando di sdrammatizzare la situazione.
 
Così la ragazza si sblocco, annuendo con un debole sorriso.

I ragazzi così iniziarono il progetto e, anche se in un primo momento erano entrambi imbarazzati, il proseguimento fu liscio come l'olio, basti solo pensare il fatto che per un momento entrambi si misero a ridere e arrivato il momento del salutarsi la ragazza decise, visto l'orario, di aiutare il ragazzo che stava rimanendo a posto, dentro il suo zaino, il suo materiale portato da casa, poi si salutarono gentilmente, con un sorriso su entrambi i volti.

Ma... ma, in tutto ciò ci fu un un'errore madornale

Angolo autrice
Da quanto tempo vero...

Lo so che è da tantissimo tempo che non aggiorno questa storia.

Come sapete sto passando un brutto periodo, ma la causa del non aggiornare questa storia è un altro.

Il mio professore di italiano, che per un avvenimento che è successo, mi ha tolto tutta la voglia di scrivere.
No vi dico cosa è successo perché non vorrei fare la vittima o qualcosa del genere...

In ogni caso vi chiedo immediatamente scusa a tutti voi lettori e vi prometto, ora che mi sono ripresa più o meno, di cercare di aggiornare questa storia regolarmente.

Ora vi saluto ( anche se all'inizio neanche vi ho salutati ) e vi chiedo ancora scusa per l'assenza, inoltre, vi ringrazio di aver letto questo capitolo.

                    
                                                     By Astrid