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Capitolo 5

P.o.v Eren
Era passata una settimana da quel giorno... in cui la rincontrai.

Ero seduto sul letto della mia camera.
La mia camera era molto spaziosa, tutte le pareti erano pitturate di verde con qualche poster qua e la, mentre tutti i mobili, ovvero un ampio armadio, cassettiera,libreria e una scrivania erano in ebano, quindi di color nero.

Ero sul letto ma decido di andare fuori a fare una passeggiata, perché stavo pensando a lei e visto che non volevo ancora impazzire, decido di fare una passeggiata così almeno da distrarmi un po'.

Così esco di casa senza avvisare i miei genitori, perché?
Beh mio padre è un medico famoso quindi si ritrova molto spesso a fare dei viaggi e, da quando sono diventato, abbastanza "responsabile", hanno deciso di fidarsi di me e lasciarmi a casa da solo.

Una volta messe le scarpe,aver chiuso casa e aver preso lo zaino esco di casa non sapendo ancosa dove voler a dare,quando mi viene in mente di andare al mare,anche perché casa mia non è lontana da quest'ultimo che, per me, è un luogo ricco di ricordi.

Stavo camminando pensando ancora a lei, sempre un chiodo fisso che la mia mente non decide di toglierlo.

Fortunatamente arrivo davanti al mare e... sorrido, ricordando i tempi di quando io e Armin giocavamo in riva al mare, rinccorendoci, schizzandoci ecc

Stavo ricordando tutto ciò, finché non vedo una figura femminile su una panchina a leggere qualcosa.

Quella figura era Mikasa.

Possibile che ovunque vada mi viene in mente lei o, ancora peggio la incontro.

P.o.v Mikasa
Stavo al mare a leggere un libro intitolato "La metamorfosi".

Perché sto al mare ?

Beh è un posto paradisiaco per me e come se mi sentissi in pace con me stessa quando sono qua, quindi, quando non studio, molte volte mi capita di star qua a leggere libri.

Stavo leggendo in pace quando mi sento come osservata, come se qualcuno mi stesse guardando.

Molto strano visto che qua non ci passa mai nessuno.

Cosi alzai lo sguardo e vidi la persona, che tra tutte, era quella che volevo vedere di meno.

Jeager.

Presi un bel respiro e andai da lui e gli diedi un pugno sul braccio, non tanto forte, anche se, a quest'ultimo, sembrava forte invece.

Mikasa:"cosa ci fai qua?".
Dissi io con un tono di voce abbastanza alto.

Eren:" potrei dirti la stessa cosa"
Disse lui col mio stesso tono di voce mentre aveva appogiato la mano nel punto del braccio in cui l'avevo colpito

Mikasa:" io stavo leggendo in pace finché qualcuno non mi è venuto a disturbare"
Dissi io irritata dalla sua presenza.

Eren:"beh io stavo facendo... una passeggiata... il mare mi tranquillizza e mi ricorda bei tempi".
Disse il castano abbassando la testa e facendo un lieve sorriso

Ci fu un minuto di silenzio, strano visto che prima ci stavamo urlando, poi, entrambi, ci giriamo con lo sguardo verso il mare e, penso, dopo due minuti inizio a parlare Jeager.

Eren:"comunque mi dispiace"
Disse lui con tono basso e insicuro.

Mikasa:" di cosa?".
Chiesi io ingenuamente, sapendo bene la risposta.

Eren:"beh... di averti rovinato tutti i tre anni di medie"
Disse lui con il medesimo tono di voce.

Mikasa:"vuoi sapere cosa faccio con le tue scuse"
Dissi io

Eren:" no, non lo voglio sapere"
Disse lui facendo un sorrisetto.

Ci fu un altro attimo di silenzio solo che questa volta fu interrotto da me.

Mikasa:" posso farti una domanda?"
Dissi io, visto che mi comparì in mente quest'ultima.

Eren:"ehm... si dimmi".
Chiese insicuro il ragazzo.

Mikasa:" perché tra tutti avete scelto proprio me, da prendere di mira, perché io, che non ho mai dato fastidio a nessuno e, anzi, ho sempre aiutato tutti?".
Chiesi io.

All'inizio il ragazzo non sapeva che risposta darmi finché non mi disse queste parole.

Eren:" sinceramente non lo so, io seguivo la massa, ero un idiota che pensava che cosi avrebbe potuto avere amici ed essere il figo della situazione, ma, forse, penso, del fatto che ti prendevamo di mira era perché eri ... diversa...non so come spiegarti solo
... non eri e sei una fotocopia, come lo sono tutti ... ora come ora".
Disse lui.

Queste parole mi colpirono molto, perché non pensavo che una persona come lui potesse dire certe cose.

Rimasi in silenzio, non sapevo minimamente cosa dire.

Eren:" comunque che ne dici di metterci d'accordo per il progetto visto che stiamo entrambi qua "
Disse il castono con un sorriso a trentadue denti.

Ed ecco che fece quella domanda alla quale avrei preferito che non facesse... mai.















Angolo autrice
Si, lo so, che avrei dovuto aggiornare molto prima, ma sto attraversando un periodo molto brutto che mi sta distruggendo dentro, quindi mi scuso se i capitoli usciranno un po tardino.

Arrivando alle cose serie, preferite capitoli lunghi o corti?

E niente, grazie di aver letto il capitolo.

~ by Astrid

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