[revisionato]

*Matthew*

Non ci sarei dovuto venire, alla Dartmouth. Avrei dovuto resistere alla tentazione di avere come professore il mio mito, Mr Firth, e continuare con la vita che ero riuscito a ricostruirmi. Ero in pace, avevo trovato una mia dimensione. Perché rovinare tutto per seguire un impulso e trovarmi di nuovo in mezzo agli stessi "teatrini" così frequenti ad Harvard, con i soliti figli di papà pieni di soldi e privi di spina dorsale, che pensano al mondo esterno come un proprio regno da calpestare e conquistare?

No, non avrei dovuto farlo. Non c'è pace per me, qui. Potrei nascondere la testa sotto alla sabbia e fare finta di non vedere, ma non ci riesco. Soprattutto quando le cose ti arrivano addosso senza che le cerchi.

Perché devo sempre trovarmi fra i piedi la Walker? Troppo bella, troppo ricca e troppo consapevole del suo potere per poter essere una persona normale e accettabilmente simpatica. Infatti non lo è, anzi. È oltre ogni possibilità di sopportazione e dannazione alla mia idea di andare a cercarla in mezzo a quella tempesta! Se non l'avessi fatto, ora non sarei ossessionato dalle immagini di quella notte in camera di Miss Gray. Se almeno oggi fossi riuscito a trovare quella ragazza della festa... Solo nei momenti passati con lei il mio cervello ha avuto un po' di pace. Pace... No, non mi è dato trovarla, non ora almeno.

Non avrei dovuto... Come non avrei dovuto accettare di andare in palestra con Jude e Morgan per fare qualche tiro a basket, non avrei dovuto farmi venire l'idea di andare lì prima per allenarmi un po' da solo, non avrei dovuto decidere di entrare dalla porta secondaria.

Non avrei dovuto, ma l'ho fatto. E mi sono trovato davanti uno spettacolo straordinario che non sono stato in grado di impedirmi di guardare.

Anna Walker era lì, sola, in mezzo alla palestra, dimentica di tutto ciò che la circondava, che provava e riprovava passi e sequenze delle coreografie delle cheerleader. Ogni tanto si fermava a scrivere qualcosa, ma per lo più continuava a danzare, spesso a occhi chiusi, ripetendo le stesse mosse fino a che non riteneva che fossero buone.

Per la prima volta da quando la conosco l'ho vista senza maschere, anche l'espressione del viso era diversa da quella che sfoggia di solito. Per quanto fosse concentratissima, si notava anche da distante quanto fosse rilassata e in pace mentre si muoveva.

Non sono stato capace di allontanarmi, solo la fine della musica mi ha risvegliato da quella specie di ipnosi, lasciandomi con l'idea che se una persona è in grado di danzare così, deve avere del buono da qualche parte. Per forza. Non avrei dovuto formulare quel pensiero, perché quello immediatamente successivo è stato che sarebbe stato bello cercare di far emergere quel "buono" sepolto chissà dove.

Sono uscito appena in tempo, prima che lei mi vedesse.

I ragazzi erano fuori dalla palestra in attesa che arrivassi. Non avrei dovuto dire loro di aspettare a entrare perché Anna stava finendo di allenarsi: Jude avrebbe dato il braccio destro per sbirciare i suoi allenamenti che, a quanto pare, sono segretissimi e nessuno vi può assistere; non appena ripresosi, partì nuovamente con l'interrogatorio che aveva iniziato il pomeriggio prima nella palestra di roccia. Risposi a una sola domanda, la prima. Non avrei dovuto neppure a quella.

"Allora, com'è Anna Walker quando si allena da sola?"

Uno spettacolo. Un gran bello spettacolo.

Dannazione.

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Ciao!

...non erano previsti punti di vista diversi da quello di Anna, ma qui ci stava così bene che non ho resistito. Spero tanto che vi piaccia e di aver reso almeno decentemente il Matthew-pensiero. Fatemi sapere per favore... io sono "di parte",  se i più di voi mi dicono che qui non c'entra per nulla lo elimino! Un grande abbraccio e GRAZIE che continuate a seguire questa storia! :-)