I giorni ormai passano velocemente e siamo già a giovedì sera, questa sera Cat e Josh partono mentre Scott è partito lunedì, lui è un operaio ed ha delle ferie limitate. Sono rimasta stupita dal fatto che Josh non è l'unico figlio che Scott e Cat hanno, Stephanie ha 8 anni ed è la primogenita. Lei è rimasta nel Queens, dalla nonna paterna perché aveva una visita molto importante martedì e non avrebbe potuto rimandarla. Ho visto qualche sua foto sul cellulare di Cat e devo dire che somiglia un sacco a Scott. Catherine mi ha spiegato che nonostante fosse stato difficile avere una figlia a 16 anni è stata una gioia immensa, non ha perso nessun anno scolastico, ma non ha avuto un grande aiuto perché il padre della bambina non è Scott, ma un ragazzo che di lei non ne voleva sapere niente. Cat può sembrare una viziata superficiale ma non lo è, anzi, è una donna molto forte, ne ha passate di tutti i colori per Steph ma non ha mai sentito il bisogno di una figura paterna (tanto da non ricordare nemmeno il nome del padre della bambina), finché non è arrivato Scott da cui ha avuto il secondo figlio, Josh. Tutti la giudicavano mentre adesso è un rispettabile avvocato con un certo reddito e con una stupenda famiglia.

Sono stanchissima perché in questi 4 giorni in cui non avevo nulla da fare ho avuto tempo per ragionare e tutti i pensieri mi hanno fatto venire un gran mal di testa che dovrò farmi passare subito visto che domani mattina arriva Satana. Christian ha detto che molto probabilmente con lui ci sarà il suo migliore amico: Alan. Ora dovrò servire due Satana e non uno. Wow!

"Clare, vieni un attimo!" mi chiama Cat ed io la raggiungo nella sua stanza.

"So di non essere molto coerente avendo sgridato mio fratello perché ti tratta da cameriera ma ho da chiederti questo favore: mi sistemi la camera? Purtroppo non riuscirò a venire per un po' e vorrei che la camera sia comunque in ordine." Mi dice vergognandosi. Io scoppio in una rumorosa risata.

"Cat, ma che dici! Certo che lo faccio. È un favore tra sorelle." Le dico e le faccio l'occhiolino mentre lei tira un sospiro di sollievo e sorride a sua volta.

"Clare, ora devo andare, ma ti prometto che farò di tutto per tornare il più presto possibile. Ah, e mi raccomando, non badare a mio fratello, è uno stronzo, non dare peso alle sue parole perché tu, Clare, sei una ragazza bellissima e fantastica!" Mi accarezza una guancia ed esce dalla stanza.

Mi metto a riordinare la camera anche se non ce n'è un vero bisogno visto che è quasi perfetta. Spolvero e lavo a terra. Vado in cucina e trovo Thomas con il telefono in mano che mi chiede. "Ordino una pizza. Ne vuoi una anche tu?" Io gli sorrido e dico "Sì, per favore. Una margherita." Mi sorride e chiama la pizzeria.

Con Thomas mi viene spontaneo sorridere perché è come un migliore amico per me. Suonano al campanello ed io vado ad aprire. Il fattorino della pizza a cui consegno i soldi continua a fissarmi e a deglutire visto che indosso la mia divisa.

"Bello! Il resto!" Lo sgrido io. Lui annuisce e mi fa lo scontrino, mi consegna le pizze ed il resto e va via. Appena poggio le pizze sul tavolo noto che dietro lo scontrino c'è una scritta. Un numero di telefono.

"Dio, che patetico!" Sussurro. Thomas si volta verso di me.

"Chi?"

"Il fattorino delle pizze mi ha lasciato il suo numero!" Thomas inizia a ridere dopo la mia esclamazione.

"È logico Clare, sei bellissima, se avessi avuto la tua età non mi sarei fatto troppi scrupoli a lasciarti il mio numero di cellulare!" mi dice lui ammiccando. Io scuoto la testa e sorrido iniziando a tagliare le fette di pizza. Ma non ce la faccio e così Thomas accorre in mio aiuto e mentre mi prende il coltello dalle mani, queste si sfiorano e lui come preso da una scossa elettrica lascia le posate e si volta verso di me. 'Ha 50 anni Clare, è bellissimo, ma ha 50 anni!' penso io. Ma chi se ne frega lo abbiamo fatto una volta perché non due. Lo prendo dal colletto della sua camicia ed inizio a baciarlo con foga, lui allaccia le mie gambe sulla sua vita e poggia le mani sui glutei per prendermi in braccio e portarmi in ascensore. Una volta entrati e selezionato l'ultimo piano mi appoggia al muro e mi bacia il collo per poi iniziare a sganciare i bottoni della divisa. Arrivati al piano usciamo dalla stanza mentre la divisa comincia a scendere. Con una gamba, Thomas, apre la porta della sua camera matrimoniale e mi butta sul letto baciandomi. Gli strappo la camicia e tutti bottoni saltano. E non me ne frega un cazzo se poi dovrò ricucirli tutti. Si leva la cintura mentre sfila a me le calze così che io rimanga in intimo, come lui. Posso ammirare il suo fisico che nonostante l'avanzata età è comunque scolpito. D'istinto tocco i suoi addominali e lui sorride prendendo a baciarmi il lobo dell'orecchio scendendo sempre di più fino all'ombelico dove chiede il permesso di continuare. In preda all' eccitazione accetto ma lui si ferma e si stende sul letto come ad indicarmi di fare qualcosa per lui. Non mi piacciono i giochetti e vado subito al sodo prendendo in bocca la sua enorme erezione. E per enorme intendo gigante. Lui allunga il braccio e prende dal comodino un preservativo che con le mani tremolanti apre. Glielo sfilo dalle mani con la bocca e sempre con quella la inserisco sulla sua lunghezza per poi salirci sopra ed iniziare a saltellare. Dopo un po' veniamo entrambi stanchi e facendolo uscire da me mi accoccolo al suo lato.

"È stato-" inizia lui.

"Fantastico!" concludo io.

Lui si addormenta quasi subito mentre io scendo per finire la mia pizza. E sì, ho appena fatto sesso con Thomas ma io penso alla pizza. Sorrido e vado sul divano dove mi accendo un po' la TV ma sono super stanca e così dopo essere passata dalla camera di Thomas e avergli dato il bacio della buonanotte vado nella mia stanza per dormire visto che domani la sveglia è alle 6:30.