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43. Epilogo


"Ryan! Debora! Finitela immediatamente!" I bambini però se ne fregano altamente e continuano a giocare sotto lo sguardo divertito di Peter.

"Peter fai qualcosa! Posso portarli per caso così alla festa?" Grido stufa.

"Mary, sai una cosa? Non ci andiamo a quella caspita di festa!" Dice Peter.

"Ma tu..."

"Ma io voglio stare con la mia famiglia, il capo sono io e ho deciso che non andrò in quel covo di snob." Afferma autoritario. Gli sorrido e gli lascio un bacio a stampo.

"Bleah..." Esclamano i miei due figli.

Sei anni fa ho accettato la proposta di matrimonio di Peter, una cerimonia magnifica, ci sposammo solo un mese dopo la proposta, Peter smosse mari e monti per sposarsi il più presto possibile. Un anno dopo nacque Ryan, il nostro primogenito maschio di cinque anni. Ingestibile, confusionario, disordinato ma straordinariamente divertente. E ovviamente se il fratellone fa una cosa, la sorella più piccola lo segue a ruota. Ecco perché Debora, la mia seconda figlia di quattro anni, nonostante sia un angioletto, viene spesso influenzata da suo fratello. Siamo felici, ci basta. Peter ha ancora il casinò e tutti noi abbiamo uno stile di vita mooooolto agiato. Fatturiamo milioni all'anno ma alla fine nelle nostre tasche entra la metà. Ci piace accontentare i nostri bambini, dargli ciò che noi non abbiamo potuto avere. Ma tutta questa fama comporta pettegolezzi e feste noiose per la promozione del casinò a cui naturalmente Ryan e Debora non vogliono andare ed è per questo che iniziano a correre per tutta la casa in pigiama per non essere acchiappati e vestiti.

"Famiglia Evraky a rapporto per favore. Festa annullata. Ripeto. Festa annullata!" Esclama Peter e i bambini accorrono in salone.

"Sappiate che oggi non andremo alla festa." I bambini esultano.

"Ma siccome dovete pur far qualcosa darete una mano a Dora." Dora è un angelo. La nostra domestica, tata, tuttofare. Senza di lei saremmo persi.

"Noooo." Dicono i bambini.

"Non volete fare i servizi?" Gli chiedo io. Scuotono la testa.

"Allora vestitevi e andiamo a quel ricevimento." Dico autoritaria.

"Sì mamma." Dicono i bambini annoiati.

"Mary, non c'era bisogno, lo sai che per me venite prima voi." Dice Peter.

"Li stiamo viziando troppo Peter, devono capire che hanno dei doveri. Non possiamo sempre metterci a loro disposizione." Dico e lui sbuffa.

"Mamma siamo pronti!" Esclamano i bimbi. Vedo le loro faccine tristi. Beh forse non devo essere così severa...

"Quando finisce la festa, ci cambiamo e andiamo al Luna Park!" Decido e loro mi sorridono e mi lasciano dei baci sulla guancia. Peter mi fa l'occhiolino.

"Andiamo?" Non abbiamo un autista. Io ho una passione per le macchine sportive e mi piace guidarle, lo stesso è per Peter quindi non ne abbiamo bisogno. Oggi guida Peter.

Prendiamo posto in macchina e dopo poco arriviamo al casinò. Metto su la paralisi facciale dei sorrisi finti e la mia famiglia fa lo stesso. Appena entrata la signora Potterman mi raggiunge. Cerca di entrare nelle mie grazie da anni, vuole essere sullo stesso piano di Summer, ma è impossibile. Summer è rimasta a Las Vegas con me e lavora nel nostro casinò. È un'amica formidabile, una ragazza che voglio per sempre nella mia vita. Per ora ha un fidanzato ma mi ha già confidato che non crede sia quello giusto.

"Signora Evraky! Che piacere!" Mi dice la donna. Eh già niente Suddeon, niente Clare. Qui sono Mary Evraky, la moglie di Peter. Non sono nient'altro per questa massa di imbecilli ecco perché odio essere qui. Ed ecco perché nessuno di loro potrà mai essere un mio amico qui.

"Signora Potterman, come va?" Le chiedo.

"Ricca come al solito, a quelli come noi non va mai nulla male. Compriamo tutto." Afferma credendo che io sia dalla sua parte. Ovviamente qui nessuno sa il mio passato e quello di Peter. Peter sapeva già dell'esperienza bordello, glielo aveva detto mia madre. Era tornato a New York per incontrarmi quando avevo 19 anni e lui 20 ma ovviamente non mi ha trovata a casa.

"Mamma! Quando finirà tutto questo?" Mi chiede Ryan.

"Presto tesoro, presto." Sorrido a mio figlio.

Sento degli occhi su di me e inevitabilmente mi giro.

Non ci posso credere. Mio marito mi sta indicando a quello che dovrebbe essere uno dei suoi più acerrimi nemici anche se non lo so ancora. Ridono e scherzano fino a quando Peter mi invita da lui con i bambini per presentarmi a questa persona.

"Venite! Devo assolutamente presentarvelo. Sono onorato di averlo qui! È stato lui a progettare tutto il palazzo." Dice per poi prendere fiato.

"Mary, ti presento l'architetto Christian Collins." Mi dice con un sorriso. Chris mi porge la mano ed io indifferente mi presento.

"Piacere, Mary Evraky." Dico. Non sento più le farfalle nello stomaco di sei anni fa. Dopo tutto ciò che abbiamo passato Christian Collins non mi fa nessun effetto. Non ci crederete ma è così. Amo troppo Peter, in confronto a lui Chris è stato una cotterella da liceali.

"È sposato?" Chiedo all'uomo.

"Attendevo il ritorno della mia ragazza ma poi ha sposato un altro."

"Mi scusi se sono invadente... Perché attendeva? Non crede di dover essere stato lei a raggiungerla?" Chiedo.

"Quando ho saputo qualcosa di lei era già troppo tardi. Non le dà fastidio tutto questo teatrino? È felice?" A che gioco sta giocando?

"Di tutto questo non mi interessa. Ho Peter e i miei due bambini Ryan e Debora. E non desidero altro." Rispondo.

"A Cat farebbe piacere se ti facessi risentire dopo tutti questi anni."

"Ho chiuso con New York."

"Mi sembri sicura di ciò che dici." Afferma.

"Lo sono Chris, non pensare di ritornare qui e sconvolgere tutto. Amo Peter più di qualsiasi altra persona. Mi dispiace ma è proprio impossibile." Non me ne sto convincendo, è così.

"Allora buona vita Clare Suddeon."

"La vita di Mary Evraky è già ottima." Gli rispondo.

"Non puoi cancellare Clare Suddeon."

"Lo ho già fatto."

"Tu mi amavi."

"Sei stato tu ad uscire dal mio appartamento per Zayn." Rispondo.

"Mi ha abbandonato, adesso è tornato in Pakistan con Natasha." Mi dice credendo di avere compassione.

"Bravo il coglione." Rido vendicativa.

"Io vi avevo avvertiti su chi era Zayn." Continuo per poi voltarmi e tornare da mio marito. Dall'uomo che amo. Dalla mia famiglia.


Fine <3

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