28. Noi due siamo molto simili
# Prima di iniziare volevo ribadire che aggiornerò regolarmente il martedì e il venerdì. Dopo questo volevo avvisarvi anche che da adesso la storia sta prendendo le forme che avevo immaginato (era anche ora). Il rapporto di Clare e Christian non è più un rapporto capo-dipendente e questo porterà un sacco di cambiamenti e guai. Nonostante ormai abbiamo capito tutti del feeling tra Christian e Clare non ho ancora intenzione di eliminare Zayn dal suo ruolo di scopamico, mi diverte un sacco scrivere di lui perché credo sia uno dei personaggi più divertenti della storia anche se ho in mente anche per lui qualcosa... non vi spoilero nient'altro. Baci. #
L'ascensore sale di un piano ma non sento nulla e quindi provo al secondo. È lì che inizio a sentire ciò che cercavo. So che non dovrei intromettermi nei fatti della famiglia Collins, mi ricordo ciò che è successo la scorsa volta, ma uno dei miei tanti difetti è la curiosità, e si sa che la curiosità uccise il gatto. Pazienza. Mi avvicino seguendo quel rumore. Pianti. Proprio ciò che pensavo. Da una stanza degli ospiti provengono quei pianti e non ci metto molto a capire che sono quelli di Chanel. Socchiudo la porta e la trovo lì, con il mascara e l'eyeliner ormai colato sulle sue guance, il rossetto sbavato mescolato al fondotinta, lo chignon ormai stropicciato e la sua giacchetta Louis Vuitton a terra. La stanza in cui è, non è quella che è appartenuta a me, è l'altra stanza degli ospiti, un'altra stanza maschile. Non è disordinata come quella di Christian ma si può benissimo notare che qui prima c'era qualcuno.
"Cos vuoi?" Mi chiede tra i singhiozzi e in tono burbero la donna.
"Io... Chanel... volevo chiederti scusa..." Lei ride, prende un fazzoletto di pezza e si asciuga le lacrime.
"Non sei tu a dovermi chiedere scusa ma il tuo fidanzato e Steph. Mi sono espressa male, scusami!" Dice tirando su con il naso. Forse non è così cattiva come sembra. Mi siedo con lei su quel letto.
"A Josh piaceva un sacco il basket ed era molto bravo. Sai lui era altissimo! Molto più di Thomas." Dice aggiustando una piega sulle lenzuola.
"Josh?" Chiedo io.
"Esattamente il fratello di Christian e Cat."
"Come fai a conoscerlo?"
"Perché dovrei dirtelo? Per essere umiliata da te? Non ci tengo ragazzina!" Okay è tornata la Chanel cattiva.
"No Chanel, io veramente sono pronta ad ascoltarti. Una donna come te non dovrebbe prendersela così per quello che le dicono dei ragazzi di vent'anni quindi c'è qualquadra che non cosa e tu me lo dirai!"
"Qualquadra che non cosa? Semmai qualcosa che non quadra!"
"Non cambiare discorso." La riprendo e lei sbuffa.
"Perché te la sei presa così tanto?" Addolcisco il mio tono.
"Perché quelli sarebbero dovuti essere i miei figli non quelli di Melissa! Io avrei dovuto aiutare Cat! Io dovrei essere amata da Thomas! E soprattutto io avevo tutto il diritto di veder crescere mio figlio ma lei si è presa tutto!" Sbraita la donna in piena crisi di nervi.
"Spiegati meglio."
"È una lunga storia e non so se tu voglia veramente sentirla..."
"Sono salita qui apposta!" Le sorrido e lei prende un sospiro iniziando a raccontare.
"Okay beh. Circa trent'anni fa quando avevo più o meno la tua età ero già la fidanzata di Thomas. La mia migliore amica era Melissa. Io e Melissa eravamo praticamente sorelle, facevamo tutto insieme e condividevamo tutto. Te l'avranno descritta come una ragazza spettacolare ma Melissa ha sempre avuto una maschera su di sé. Era una donna che avrebbe fatto di tutto per raggiungere la fama e i soldi di suo padre non le bastavano, voleva avere popolarità e non le andava proprio giù che io fossi fidanzata e lei no. Effettivamente da quando arrivò Thomas arrivarono anche i problemi. Non riconoscevo più la ragazza con cui ero cresciuta fin da quando avevo quattro anni, Melissa. Lo iniziò a corteggiare in una maniera spaventosa. Thomas si rese conto del pericolo, stava cadendo nella sua trappola e così a soli 22 anni chiese di sposarmi. Ma nonostante il matrimonio Melissa aveva raggiunto la vetta, aveva conquistato, con i suoi capelli rossi, il mio Thomas. Io ho sempre fatto finta di niente, sperando che la mente di mio marito fosse occupata solo da me visto che fino a quel punto aveva resistito, niente tradimenti. Poi accadde. Rimasi incinta, credevo che la creatura che portavo nella pancia avrebbe riunito definitivamente me e Thomas, che Melissa da allora non sarebbe stata più un problema e invece proprio quel giorno tornai a casa e li vidi che facevano l'amore. Ero in lacrime sull'uscio della porta. Thomas era di spalle e non si era accorto di nulla. Melissa invece si alzò e venne da me sorridendo e dicendomi 'Io ottengo sempre tutto'. Continuavo a piangere consapevole che avesse ragione, che si era presa anche mio marito e che io non avrei potuto fare nulla. Scappai semplicemente. Io e Thomas non abbiamo mai divorziato, la fede che tiene al dito è la mia non di Melissa, ma anche se non l'aveva sposata amava lei e quindi quell'anello non avrebbe più potuto fare nulla. Non sapevo più che fare, ero incinta di un uomo che non mi avrebbe mai amata. Andai a vivere lontana da qui, precisamente in Italia, a Milano e lì la mia carriera da modella è decollata. Avevo dimenticato Thomas ma non quel bambino. Tornai e lo partorii qui, a New York, per poi darlo a Thomas e Melissa. Non me la sentivo di avere quel bambino, non avrei mai potuto fare la madre io che avevo ancora molto da imparare dalla vita. Quel bambino era Josh ogni tanto Thomas mi inviava sue foto ed io lo vedevo crescere, poi tornai qui per il funerale di Melissa. Ho sempre creduto che quell'incidente sia stato il giusto pagamento per tutto il male che Melissa ha fatto nella vita. Quando tornai qui vidi il mio Josh e anche gli altri due figli. Ma Josh era mio figlio ed io non potevo negarlo, aveva i miei stessi capelli biondi sai? E soffriva per una donna che non era la sua vera madre e che aveva rovinato una famiglia. Poi le droghe lo hanno portato al suicidio. Capisci? Al suicidio. Josh si è suicidato per Melissa! Quella donna mi ha portato via tutto! Mi ha fatta diventare cattiva! Io ormai sono in pensione e quando sono tornata a New York Thomas, non so come, mi ha rintracciata e mi ha invitata da lui. Mi sono resa conto di non aver mai smesso di amarlo in tutti questi anni nonostante tutto ciò che è successo. Se ti ho aggredita prima è perché avevo origliato la tua conversazione con Thomas e avevo paura che qualcun altro me lo potesse portare via e ti ho dato della prostituta ma adesso mi ricredo. Sei veramente speciale come ha detto Steph, Clare." La donna conclude il suo lungo discorso in lacrime e mi sento in dovere di abbracciarla, lo faccio e lei si sfoga stringendomi.
"Noi due siamo molto simili, Chanel. Il corso degli eventi ha cambiato entrambe!" Le sussurro.
"Clare ma dove sei?" Sento la voce di Chris che mi chiama. Mi stacco dall'abbraccio di Chanel, le sorrido e ci prova anche lei ma adesso è troppo triste per riuscirci. Esco dalla stanza ed entro nel bagno, facendo finta di uscire da lì raggiungo Chris.
"Finalmente!" Esclama lui.
"Scusami un piccolo imprevisto con il ciclo!" Gli sorrido colpevole e lui scoppia a ridere. Alzo gli occhi al cielo ed entrambi entriamo in ascensore. Ora voglio solo andare nel mio letto.
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