Hunger Games_Nuovo personaggio x reader
Premessa: questa é una one-shot basata su un' ipotetica continuazione di Hunger Games.
Buona lettura^_^!
Apro il foglio sgualcito, sporco.
L'ho trovato fuori, durante una passeggiata.
La grafia é mal ridotta, ma comprensibile.
Sono stanco.
Vorrei poter dire che va tutto bene, ma non é così.
É triste essere rinchiusi in una monotonia creata da noi, non credi?
Non c'é più niente per cui lottare, viviamo per vivere.
Ad ogni riga percepisco un' ansia soppressa.
Ma continuo a leggere.
Katniss.
É grazie a lei se adesso siamo in pace.
Vorrei esserle grato, ma non ci riesco.
Lo stato in cui siamo adesso é solo apparenza.
Il Governo esiste ancora,loro ci sono. Sono nascosti, ma ci sono.
Aspettano solo il momento giusto per attaccare di nuovo.
E proprio quando crederemo di averli dimenticati si faranno ricordare.
Tremo.
Non é possibile.
Dev'essere una bugia.
Non so chi tu sia, ma...
Grazie.
Per aver letto.
Che la fortuna sia dalla tua parte.
Un brivido mi percorre la schiena, ma riprendo subito compostezza.
No.
La nostra non é apparenza.
É solo un brutto scherzo, vero?
<<Autumn, scendi a tavola, la cena é pronta!>>
Metto tutto dentro il mio diario.
<<Si, mamma, arrivo.>>
Mia madre mi accoglie con un sorriso dolce.
Mi siedo vicino a mio fratello.
<<Mamma, mi racconti nuovamente la storia?>>
La sento ridere, accompagnata da mio padre.
<<Hai 15 anni, non sei un po' troppo grande per le favole?>>
Rimango seria.
<<Il governo.>>
Cala il silenzio.
Opprimente.
Soffocante.
Carico di una tensione che non avrei dovuto spezzare.
<<Voglio sapere di più sul governo e sul tuo distretto.>>
Non mi guarda negli occhi.
<<Sai già tutto il necessario.>>
Adotta un tono di voce totalmente differente da quello di prima.
É distaccato, freddo.
Ma non mi arrendo.
<< Tu sei la famosa Katniss! Dovresti essere la prima a voler parlare di queste cose! Cosa ti ha cambiato? Perché non sei la stessa che descrivono come leggenda?>>
Peeta non dice nulla, ma é severo nello sguardo.
Come se mi stesse intimando di smettere.
Lei, d'altra parte, riprende il discorso.
<<Hai idea delle vittime? Immagini la sofferenza?! Questo non é un gioco! Stiamo parlando di persone sacrificatesi per colpa di un sistema malato, Autumn! Io non ne sono fiera, ho fatto quello che andava fatto.
Non voglio renderti partecipe di una realtà passata, é questa la tua vita adesso.>>
Parla da ferita.
Lo vedo nei suoi gesti, nella sua voce.
É triste essere intrappolati in una monotonia creata da noi stessi,non credi?
Il ragazzo, forse, ha ragione.
Me ne vado.
Nessuno mi dice nulla.
Apro la porta e la richiudo.
La luna risplende, i suoi riflessi toccano la mia pelle.
Fa freddo.
Stringo le spalle come a ricercare calore da me stessa.
<<Ehi>>
Una voce maschile mi chiama.
É profonda, ma accogliente.
Come se stesse aspettando il mio arrivo.
<<Ho anche una faccia, sai. Puoi girarti.>>
Ritiro quello che ho detto.
<<Sai normalmente non parlo con sconosciuti.>>
<<Se ti girassi mi conosceresti, genio.>>
Non mi soffermo sul suo sarcasmo.
<<Chi mi dice che tu non sia qualche assassino venuto a ad uccidermi?>>
Lo sento sospirare.
<<Gli assassini non si mettono a discutere con le proprie vittime.>>
<<Ma é comunque strano il fatto che tu mi abbia approcciato.>>
<<Non credo di essere l'unico strano, qui.>>
Mi afferra per il polso.
É alto.
E mi scruta sorridendo arrogante.
<<Sono Alex, piacere.>>
Mi porge la mano.
Esito a ricambiare.
<<Non ho coltelli nascosti nella manica, tranquilla.>>
Inclina la testa di lato e tende un po' di più il braccio.
Decido di dargli inconsapevolmente fiducia.
<<Autumn.>>
É passato un mese da quell'incontro.
Ed ogni sera ci incontriamo nello stesso posto.
A volte parliamo, altre, invece, ci limitiamo ad osservare le lucciole e il paesaggio attorno.
Ho imparato tante cose di Alex.
Parla poco, ma trasmette molto di sé nel silenzio.
É gentile, a modo suo.
Lo é dalla delicatezza con cui sfiora i fiori e guarda il cielo.
É sarcastico, spesso presuntuoso.
É un atteggiamento che adotta quando ha paura, per sostituire le sue insicurezze.
É estroverso, ma riservato.
Dice di sé tutto a parte sé stesso.
É sincero.
<<Ho scritto io quel biglietto, Autumn.
É per questo che sono venuto qui, avevo visto che eri stata tu a raccoglierlo da terra.>>
Fin troppo sincero.
Non sono sorpresa, sapevo che infondo nascondeva qualcosa.
Aspettavo solo che fosse lui a fare la prima mossa.
<<Perché ?>>
É tutto quello che riesco a dire.
Alex assume un espressione triste e mi accarezza la guancia.
<<Volevo tanto essere ascoltato e non essere creduto pazzo.>>
Gli sorrido e prendo la sua mano nella mia.
<<Sei pazzo. Ma i pazzi sono sempre i migliori, no?>>
Si scosta bruscamente da me, come scottato.
<<Non mi credi?>>
Mi avvicino.
Scosto un ciuffo di capelli mori dalla fronte e mi perdo per un attimo nei suoi occhi.
<<Ti credo. Siamo due pazzi.
Nessuno vuole affrontare un eventuale ritorno del governo.
Sono tutti così impegnati a vivere una vita felice e spensierata.
Sembra quasi che sia sempre stato così, é irritante.
Mia madre, la grande Katniss, é la prima ad esserne vittima.>>
Ma bacia la mano.
<<Mi spiace, Autumn.
La consapevolezza é dolorosa.
Ti chiedo solo un favore: non smettere di essere pazza.
Sarà l'unico modo con cui tu sarai pronta.
Usa la forza di essere te stessa.>>
Lui appoggia la testa sulla mia e non dice altro.
Ci scaldiamo a vicenda con la reciproca presenza.
Mi addormento nel tepore delle sue braccia.
Alex non é più tornato.
Autumn gioca con i capelli lunghi seduta lungo la siepe.
Pensa al ragazzo con nostalgia.
Sussurra il suo nome mentre rimane fissa su un punto vago del giardino.
Uno sparo si sente in lontananza.
<<Autumn é un nome particolare...proprio come te.>>
Dei passi si fanno sempre più vicini.
<<Vorrei tanto essere come le lucciole, brillano ma ti sfuggono.
Tu cosa ne pensi?>>
La gente urla.
Gridi disperati si levano in aria, di chi ha appena rotto un' illusione.
<<Se ti giri ti conosco ancora una volta.
Quindi...non farlo.
No aspetta...perché te ne vai? Stavo scherzando! Autumn!>>
Si ricorda dell'ultimo giorno trascorso.
E della frase sussurrata nel sonno.
"Grazie per avermi amato.
Che la fortuna sia dalla tua parte."
Autumn nota la madre correre verso di lei.
La guerriera che si dirige veloce é in conflitto con il terrore espresso dal viso.
É triste essere intrappolati in una monotonia creata da noi stessi, non credi?
Una mano le copre la bocca.
Chiude gli occhi.
<<Ehi.>>
Ed eccomi di nuovo!
Ringrazio infinitamente RGSkyRusher per avermi fatto la richiesta, spero che il capitolo vi piaccia<3(in particolare alla diretta interessata).
Se qualcuno fosse interessato ad una one-shot scritta dalla sottoscritta é libero sia di scrivermi nei commenti che in chat privata^_^.
Per chi invece seguisse l'altra mia storia, dovrei pubblicare entro stasera:).
Grazie mille<3!
Ps: grazie ad Inevitabilmente_Dea per le "consulenze" XD <3
By Iax_Awinita
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