Capitolo 25
Uscì di casa. Non stavo più piangendo, avevo in bocca uno strano sapere. Potrebbe essere definito "delusione".
Si, Mark mi aveva delusa. Non me lo sarei mai aspettata. Avrei sempre trovato delle scuse per giustificare il suo comportamento ma questa volta no, non potevo.
Cercai lo Starbucks più vicino sul cellulare e ci andai. Mi sedetti in uno dei tavolini vuoti ed ordinai un cappuccino grande.
Legai i capelli in uno chignon scompigliato e cercai qualcosa di carino da leggere sul telefono.
L'unica cosa che leggevo erano i messaggi di Mark in cui mi implorava di parlarne.
Dopo qualche minuto vidi Mark. Si sedette davanti a me.
-"Che vuoi?"- dissi.
-"Sistemare le cose."-
-"Non c'è niente da sistemare. Io resto qui per il matrimonio d Davide ma solo per lui e poi ognuno per la sua strada."- dissi guardando il telefono.
Mark mi prese l'iPhone dalle mani e se lo mise in tasca.
-"Guardami! Sei la migliore cosa che mi sia mai capitata ma la distanza fa schifo."-
-"Ecco, quindi chiudiamola qua."-
Mark deglutì e poi disse:-"Se è questo quello che vuoi, va bene ma sappi che io continuerò ad amarti..."-
Annuì.
Tornammo a casa per pranzo. Salutai Anna, Alberto, Jessica, la piccola Carly e le gemelle.
Davide stava sistemando le ultime cose per il grande giorno ed Andrea sarebbe rimasto a pranzo da un suo amico.
Durante il pranzo Anna mi fece molte domande per quanto riguardava il mio futuro, generalizzai per non dare troppe informazioni a Mark. L'unica persona che in quella casa sapeva dove avrei frequentato l'università era Jessica.
Dopo mangiato mi sedetti a bordo piscina con Jessica. Mark si chiuse nella sua stanza.
-"Allora, cos'è successo tra te e Mark?"- disse Jessica allontanandomi dai miei pensieri.
-"Niente..."- dissi.
-"Hope, conosco troppo bene sia te che lui, non puoi mentire."-
-"Abbiamo deciso di lasciarci."- dissi tutto d'un fiato.
-"Perché?"-
-"L'ho visto con una ragazza a letto."- dissi guardando l'erbetta che ci circondava.
-"Hope, guarda un'attimo la bambina che vado a prendere qualcosa da bere."- disse Jessica alzandosi.
Annuì.
Mark'pov.
Con Hope era finita. Ancora non ci credevo.
Dopo mangiato mi chiusi nella mia stanza per fumare. Ero troppo nervoso.
Misi in sotto fondo della musica rilassante e mi accesi la prima sigaretta. Poi ci fu la seconda, la terza è così via. Finché qualcuno non spalancò la porta. Rischiai di bruciarmi nel nascondere la sigaretta.
-"Mark ma come cazzo fai a fare così tanto male alle persone?!"- urlò Jessica chiudendosi la porta alla spalle.
Cazzo, Hope le aveva raccontato tutto!
Ripresi la sigaretta senza distogliere lo sguardo dal computer.
-"Cosa ti ha detto Hope?"- dissi non curante.
-"Che ti ha visto a letto con una!"- urlò.
-"Smettila di urlare e poi non stavo scopando con Carmen."-
-"Eravate ugualmente a letto. Ma quando cresci?"-
-"Jessica, non sono affari tuoi."-
-"Mark, te ne pentirai. Tutto questo successo ti ha cambiato e non è una cosa positiva."- disse Jessica prima di uscire dalla stanza.
Mi alzai dal letto e la seguì fino alla piscina. Lì vidi Hope che giocava con Carly.
Era la prima volta che la vedevo ridere da quando ero arrivata a Madrid.
Mi avvicinai e iniziai a giocare con loro.
-"Hope, vieni con me?"- dissi quando Carly iniziò a giocare con Jessica.
-"No."-
Le presi la mano e la feci alzare.
La portai nella mia stanza e la feci sedere nel letto.
-"Ti amo."- dissi inginocchiandomi davanti a lei.
Mi guardò. Si vedeva benissimo che stava trattenendo le lacrime.
-"Picchiami, fai quello che vuoi ma non fare l'indifferente!"- urlai.
Continuava a reggere il mio sguardo senza dire niente.
Mi avvicinai guardandola negli occhi e la baciai, lentamente.
Si scostò.
-"Non ti devi avvicinare a me."- disse.
-"Ok."- dissi lasciandola andare.
Rimase sul letto a guardarmi mentre io uscivo dalla mia stanza.
-"Mamma..."- dissi prima di entrare nel salone.
-"Entra, Mark!"- disse mia mamma.
Aprì la porta e la richiusi alle mie spalle.
Mia mamma era seduta sul divano a guardare qualche stupido programma pomeridiano.
Mi sedetti accanto a lei e l'abbracciai.
-"Che c'è, Mark?"- disse mia mamma.
Non riuscì a risponderle. Stavo già singhiozzando.
-"Ho fatto una stronzata."- dissi cercando di calmarmi.
-"Ssh...Si risolverà tutto."- disse mia madre cercando di calmarmi.
Io già lo sapevo che non sarebbe più andato bene niente...
Dopo il matrimonio di Davide non la rividi più. Cercai di riconquistarla, di farle capire che non me ne fregava più niente delle modelle con cui ci provavo prima ma quando perdi la fiducia di qualcuno non la recuperi più e sapevo di averle fatto troppo male per essere perdonato.
Le dedicai innumerevoli canzoni sui vari social network, sembra banale ma era uno dei tanti modi per farle capire che io volevo solo lei nella mia vita ma niente va come vogliamo e amiamo le cose solo quando le perdiamo. Quante volte vi avranno ripetuto questa frase? Ma non la capisci a pieno finché non la provi sulla tua pelle ed io ne ho pagato le conseguenze.
Ed aveva ragione Tiziano Ferro a dire "...e voglio indifferenza se mai mi vorrai ferire." Perché, vi giuro, che la sua indifferenza era quello che mi distruggeva di più e tutto ciò che avevo, senza di lei non valeva più niente...
Hope' pov.
Dopo il matrimonio di Davide non rividi più nessuno della sua famiglia. L'unica persona con cui mi tenevo in contatto era Jessica.
Cercai di dimenticare Mark ma era più difficile del previsto.
Le vedevo le canzoni che condivideva ma provavo troppa rabbia nei suoi confronti per cercare di capire ciò che mi voleva dire attraverso quei testi.
Per me lui non doveva più esistere. Bloccai il suo numero di telefono, cercai in tutti i modi di non avercelo più tra i piedi.
Smisi di giocare a calcio e decisi di dedicarmi solo allo studio. Da quel momento il mio futuro sarebbe stato la mia priorità e lui non doveva far parte del mio futuro.
Passai notti a piangere, giorni a digiuno ma non mi importava. Io a quello lì nella mia vita non lo volevo più.
Mi sarei presa a morsi le mani pur di non scrivergli ma ce l'avrei fatta.
Dopo qualche mese ero cambiata, qualcosa dentro di me era cambiato. Non ero più la ragazzina che aveva bisogno di essere protetta. Era diventata più sicura di me e Mark, divenne solo un'orribile ricordo. Nemmeno i miei genitori ne parlavano più. Lo sapevano quanto mi avrebbe fatto male e mio padre disse che non avrebbe permesso più a nessun ragazzo di farmi soffrire così tanto.
Christian e Nalì mi stavano accanto più ti chiunque altro e sapevo che, almeno tra loro, le cose stavano andando per il verso giusto.
"Che poi questo è solo un momento che alla fine, in un modo o nell'altro, riuscirai a superare. Ne hai affrontai di peggiori e ne sei uscita sana e salva quindi niente ormai potrà distruggerti."era questa la frase che mi ripetevo nella testa e alla fine lo superai questo momento. Lo superai e sembrava ormai insignificante e lontano dal mio presente ma quando pensiamo che sia davvero finito tutto e distruggiamo anche l'ultimo spiraglio di speranza, dovremmo preoccuparci.
SPAZIO AUTRICE:
Grazie mille a tutti quelli che sono arrivati fino a qui.
Finisce così "Change!"
Prossimamente inizierò a pubblicare un nuovo libro "My destiny".
Non ci penso proprio a lasciare Hope e Mark così.
Quindi se vi è piaciuto questo non perdetevi quello che succederà dopo!
Un bacio a tutti! ❤️
Non perdetevi i prossimi aggiornamenti. 😝✌🏻️
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