Chance
Dopo essersi chiarito con Patrick, c'era un'altra persona con cui Felix sentiva di scusarsi, Amy. Era stato un completo idiota quella settimana, specialmente con lei. Non sapeva esattamente il perché, ma sapeva che doveva chiederle scusa in qualche modo, se voleva salvare il loro rapporto.
Infondo qual era la natura della loro relazione? Erano amici? Nemici? Semplici conoscenti? O qualcosa di più? Mentre interrogava sé stesso, il dj iniziò a cercare la ragazza per tutta l'avalon.
"Hey Calvin, hai visto Amy?" Domandò Felix al suo amico.
Calvin fece un cenno con la testa in segno negativo. "No, amico, non l'ho vista, prova in sala musica."
"Ok, grazie!" Rispose dirigendosi come un fulmine verso il luogo indicatogli.
E così proprio dove gli era stato consigliato, trovò la persona che stava cercando. Seduta al piano, intenta a suonare una melodia che sembrava proprio perfetta per una veglia funebre, la sua probabilmente. Era arrabbiata, e molto.
"Amy? Stai bene?" Chiese piano, come avesse paura di risvegliare qualche bestia infernale.
La ragazza smise di colpo di suonare." Che cosa vuoi?" Rispose la giovane irritata.
"Volevo chiederti scusa." Disse Felix.
"Scusa? Oh, e per cosa? Per essere stato un'idiota in questi giorni o per avermi volutamente ignorata?" Sbottò la bruna.
"Per entrambi."
Amy roteò gli occhi, gesto che faceva ogni volta che qualcosa la irritava. "Incredibile."
"Hey sto cercando di dirti che mi dispiace, potresti almeno avere la decenza di ascoltarmi." Sbottò il ragazzo. "Oh, adesso vuoi che io ti ascolti? Davvero Felix?"
Felix fece mente locale, era proprio quello che Amy aveva cercato di fare quando era venuta al pontile, voleva parlare con lui. "Mi dispiace, ok? Tu volevi solo farmi capire che stavo sbagliando, Sono stato uno stupido, è ovvio che c'è molto di più che voglio."
Vide il viso di Amy illuminarsi con un sorriso, era meraviglioso.
"E che cosa vuoi?"
"Non perdere la tua amicizia." Felix si diede la zappa sui piedi, non voleva la sua amicizia, desiderava qualcosa di più da Amy.
"Ah." Rispose delusa la ragazza.
Felix vide la delusione sul volto di Amy "Beh che almeno tu non mi odi." Cercò di salvarsi all'ultimo.
La pianista ridacchiò. "Io non ti odio Felix, beh non più almeno."
Il ragazzo si finse scioccato. "Come non più? Vuol dire che mi odiavi prima?"
"No, è solo che, ok fino a un'ora fa volevo che tu sparissi, ma sono felice che tu non lo abbia fatto."
Forse non aveva del tutto bruciato ogni possibilità con lei.
Erano rimaste all'incirca tre settimane alla fine dello stage all'avalon heights, in tutti quei giorni non era riuscito a parlare chiaramente e sinceramente con Amy, in sua difesa non si era reso conto dei sentimenti che provava verso la ragazza, non sapeva nemmeno cosa provasse veramente. Ad ogni modo prima o poi le avrebbe parlato, il quando non lo sapeva ancora.
Una chance la ebbe una sera, una notte in realtà. Era già buio alla tenuta, tutti erano a letto, ma stranamente di dormire non ne aveva voglia, o non era in grado. Stanco di girarsi e rigirarsi nel letto, decise di alzarsi. Chissà se la sua insonnia era dovuta alla conversazione avuta con il suo compagno di stanza poche ore prima.
"Allora quando parlerai con Amy?" Domandò Ollie mentre si preparava per andare a letto.
"Parlare riguardo a cosa? "Cercò di sviare la domanda Felix.
"Sai di che cosa parlo, siamo qui da due mesi, è ancora non sei riuscito a dirle cosa provi Felix."
"Ci sto lavorando." Si giustificò il bruno.
"Beh dovresti lavorarci più in fretta." Lo canzonò il suo amico e compagno di stanza.
"Ogni volta che cercò di parlarle mi blocco, e invece di dirle qualcosa di carino, finisco per prenderla in giro. Lei replica, e così iniziamo un circolo vizioso che va avanti da tutta l'estate. E quando ci riesco, Amy pensa che la stia prendendo in giro, e la cosa è frustante, perché Amy mi piace davvero, e so anche di piacerle."
"W la modestia, Felix manca poco al ritorno a casa, vuoi davvero sprecare ogni tua possibilità?"
Le parole di Ollie gli rimbombavano nella mente, aveva ancora poco tempo a sua disposizione. Camminando nei corridoi bui dell'avalon heights, si ritrovò nella cucina. Colpito da una seta improvvisa, aprì il frigo, e mentre rovistava in cerca di qualche bibita in lattina, dei passi si avvicinarono a gran passo verso la stanza. Felix deglutì, sperando che fosse chiunque ma non Patrick.
"Felix? Che ci fai qui a quest'ora?" Chiese una voce femminile.
Il ragazzo sobbalzò, felice che i passi uditi non appartenevano al severo insegnante." Grazie a Dio non sei Patrick."
"L'ultima volta che ho controllato non lo ero." Replicò Amy.
Felix allungo un braccio verso il frigorifero, prendendo una lattina. "Vuoi una bibita?"
"Si, grazie."
I due ragazzi rimasero per un po' in cucina, seduti sugli sgabelli, mentre sorseggiavano le loro bevande.
"Allora come mai ancora sveglia?"
"Ho avuta una discussione con mia madre." Disse la giovane.
"Oh mi dispiace."
"Vorrei tanto che mi concedesse almeno cinque minuti della sua vita, è troppo quello che chiedo?"
Felix le accarezzò dolcemente la spalla nuda.
"Grazie. Tu perché sei qui?"
"Oh beh per tante cose. Non ha importanza." Forse era quello il momento. "Ams, c'è una cosa che volevo dirti." Iniziò Felix.
"Si?" Disse in trepidante attesa la ragazza.
Una torcia in lontananza mise all'erta il giovane. "Oh accidenti! È meglio che usciamo da qui. "Proferì, prendendo d'istinto la mano della ragazza. Prima o poi il momento adatto sarebbe arrivato.
C'è una sottile differenza tra momento giusto e trovarsi al posto giusto nel momento più sbagliato possibile. Felix aveva tutto in qui minuti, l'atmosfera, la musica, l'umore giusto, ed aveva un enorme fiducia nelle sue capacità seduttive. Amy sarebbe stata sua. Una cosa non aveva preso in considerazione: l'arrivo di una terza persona. Tra tanti posti in cui poteva presentarsi Natalie, proprio nella sala registrazione doveva entrare?
Ci fu in silenzio imbarazzante mentre i tre si dirigevano verso le camerate. Natalie aveva farfugliato qualcosa riguardo al fatto che Lollie fosse una truffatrice o qualcosa del genere, ma in quel momento la cosa non gli interessava. Rivolse uno sguardo verso Amy, la quale ricambiò con un sorriso imbarazzato. Se solo avesse avuto qualche secondo in più.
Natalie guardò i due ragazzi con un furbo sorrisetto, l'aveva capito fin da subito che tra quei due c'era del tenero. Chi sapeva però che avevano bisogno di così tanta privacy.
"Guarda che carini! "Affermò Frankie, vedendo Amy e Felix intenti a scambiarsi effusioni
"Chi?" Domandò Calvin avvicinandosi alla ragazza.
"Come chi? Amy e Felix. È da quasi mezz'ora che fanno i piccioncini." Felix sussurrava qualcosa all'orecchio di Amy, qualche battuta probabilmente, e lei ridacchiava per poi baciarlo.
"Finalmente ci è riuscito." Disse Ollie, vedendo che il suo migliore amico era riuscito a conquistare Amy.
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