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La parola a Gloria: commenti, curiosità e dedica



Beh, anche questa storia è giunta al termine. E così in fretta, tra l'altro. L'ho cominciata a stendere due anni fa e solo a gennaio ho deciso di pubblicarla. Pian piano, i personaggi si sono evoluti diventando anche una parte del mio piccolo.

Cosa dire, se non un grazie? Un grazie per averla letta e votata!



Credetemi, stenderla non è stato affatto facile, soprattutto per le tematiche che tratta ovvero, il bullismo, la violenza (in minima parte l'autolesionismo), la discriminazione contro le persone disabili... insomma, tematiche che ho affrontato in prima e in terza persona.

Questa storia ha un significato molto grande per me, soprattutto l'epilogo, dedicandola anche alla mia prima ed unica migliore amica.  Chi è costei? Ve lo racconto.

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Anche lei era vittima di bullismo, così come lo sono stata anch'io e abbiamo affrontato insieme i duri tre anni delle scuole medie. Aveva un anno in meno di me, era timida e molto fragile all'inizio, quando l'ho conosciuta.

Respirava con una macchinetta portatile (proprio come Aleksandr nella storia) e a stento parlava, cioè non sempre tirava fuori le parole. Era quasi muta.

Mi faceva pena vederla seduta su quella sedia, credevo avesse una malattia che le impediva di camminare. Invece, aveva gravi difficoltà respiratorie. Non era mai riuscita a camminare.


Sua madre un giorno, mi raccontò del suo problema. Oltre ai polmoni, aveva un grave problema al cuore di cui non mi aveva accennato granché, ma dai suoi occhi l'avevo capito. Quella ragazza non avrebbe vissuto a lungo, dal momento che era gravemente malata.

Avevo difficoltà nel relazionarmi con lei, anche perché non si fidava di nessuno (anch'io, se per questo). Mi disse a malapena il suo nome e mi sorrise, cosa che con pochi riusciva a fare.

Restai a suo fianco per due lunghi mesi, l'accompagnavo davanti ai cancelli della scuola dove sua madre l'aspettava, girovagavamo per i corridoi insieme - io trainavo la sua carrozzella, lei rideva. Ero davvero felice di avere un'amica, la mia unica amica.

Condividevamo perfino la passione per i Coldplay (che già c'erano nel 2000, tra l'altro).



Ci separammo agli esami di terza media, giurammo di volerci bene e di non dimenticarci. Sarebbe andata a studiare al liceo scientifico nei dintorni, ma molto lontano da me.

Non avevo ancora il cellulare, perciò non potemmo scambiarci i numeri per tenerci in contatto. Infatti, da quel giorno, non ho più avuto sue notizie. Era l'unica con cui mi confidavo e confessavo i miei segreti più profondi, l'unica in grado di comprendere i miei dolori.



Insomma, un pizzico di felicità in me ci è stata. Non sono mai stata una pessimista, lo sono diventata col passare del tempo per poi tornare ad essere quella di prima. 

E vorreste sapere a cosa sono ispirati i miei personaggi e i perché dei prestavolto? Ora ve lo dico, ma non mi dilungherò molto.




Theresa è ispirata proprio a me, a quella ragazzina infelice e apatica bersagliata dai bulli che ero un tempo. Il fisico non rispecchia esattamente il mio, ma il fatto che odio i capelli lunghi sì (ed io che mi scoccio sempre di tagliarli, mi ritrovo costretta a farli crescere).

Ho pensato che a rispecchiarla per il meglio, fosse proprio Kristen Stewart.



Aleksandr è ispirata a quella ragazza e una minuscola parte, al mio ex ragazzo. All'inizio, non doveva essere il suo fratellastro, ma suo cugino. Sarebbe stato più coinvolgente, a parer mio, una storia tra due fratelli - con un legame più forte.

Oltre questo, la passione del rugby è tratta proprio dal mio (ex) fidanzato, ma il suo sorriso dalla mia migliore amica. Ho pensato di scegliere Travis DesLaurer come prestavolto.



Gisel è ispirata ad una mia ex compagna di grest, ed era la mia "coprispalle" cioè, mi difendeva da chi mi derideva. Era una ragazza molto coraggiosa, a volte impacciata. Per questo, come prestavolto, ho pensato ad Emilia Clarke. 

Non chiedetemi il perché... non lo so.



Michael e Lucìa, invece... beh, mi sono ispirata ad una coppietta che vedevo spesso davanti alla piazzetta sotto casa mia. Come dire, è stato il loro aspetto fisico ad ispirami e purtroppo per loro, non ho trovato un prestavolto adatto.

Quello che ho scritto nel cast, per Michael, è provvisorio. Probabilmente, non è nemmeno lui. Lo stesso per Tyler e Lauren, la madre dei protagonisti.



Forse vi sto incuriosendo o annoiando, quindi concludo qui quello che dovevo dire. Vi ringrazio tantissimo per aver seguito la mia storia e che continuate a seguire le altre. Ogni vostro commento e voto mi aiutano ad emergere.

Il cartaceo di questa storia uscirà in primavera, o in inverno (dipende tutto dal lavoro e dagli studi) dove amplierò i capitoli e aggiungerò altri dettagli. Ovviamente, l'intera storia sarà revisionata e leggermente modificata.

Spero lo acquistiate in tanti, perché possa stimolare le vostre riflessioni sulle tematiche di cui è trattato - anche perché, per me, questa storia vale davvero molto.



Ammetto che la storia tra Theresa e Aleksandr mi è piaciuta davvero tanto, un po' mi sono divertita a scrivere i loro dialoghi. Mai avrei pensato che la mia mente li avrebbe fatti allontanare di nuovo.

Sono due personaggi davvero straordinari e di cui sono pazzamente orgogliosa. Come altri personaggi che ho creato, occuperanno un posto molto speciale nel mio cuore, così anche "lei".




La vostra carissima Gloria vi saluta e vi dà appuntamento con una nuova Fanfiction: "Talking to the Moon" e se non l'avete letta... recuperatela. Soprattutto se amate il protagonista in questione, come lo amo io *-*


 Gloria Lovely  





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