Capitolo 23: L'errore piu grande che io abbia mai fatto [R]
Francesca
La festa è andata avanti fino alle 23:00. Mi hanno regalato tantissime cose belle, ma il regalo migliore è stato quello di Teresa: il quaderno dei pensieri di Aeron.
Mi ha detto che lui l'aveva buttato, ma lei lo ha salvato.
Non so... È giusto leggerlo?
Dopo un'ora mi convinco e mi siedo sul letto.
Apro la prima pagina e le lacrime iniziano a scorrere. Ha ricreato un quaderno che sostituisse il nostro e ha scritto citazioni su citazioni destinate a me, ma mai arrivate.
Anche volendo cancellarti adesso come faccio?
Perché sei dentro di me per sempre, come un tatuaggio.
E sono andato avanti, ma vi assicuro che non c'è giorno in cui io non pensi a lei.
Il punto è che io voglio dimenticarti, ma non so come si fa.
πάντα ρέι, tutto scorre. Tranne il tuo ricordo.
È solo che mi sono accorto che, dopo di te, nessuno è più riuscito a farmi tremare il cuore.
Gli addii fanno male quando la storia non è finita e il libro è stato chiuso.
Nulla è per sempre. Prima o poi tutto morirà, brucerà, scomparirà.
Tu sappi che ti porto dentro in eterno, anche se è scaduto il nostro tempo.
Non fare il testardo, arriva con lei al traguardo. Continui a fare il bastardo e non le rispondi a nessun messaggio. Non ti godi la vita, senza lei fai fatica. Apprezza il gesto, la storia continua... non è finita.
E se ci immagino insieme, il cuore perde un battito.
Cercare i tuoi occhi negli occhi degli altri.
Chissà se tu mi pensi mai.
Ti pentirai quando mi vedrai felice, ma non sarà per te.
A volte mi passi per la testa, ma dal cuore non passi mai.
Sogno te, perché non ho tante alternative. Dovrei pretendere di più: da me stesso, dagli altri, dal mondo.
Da qualche parte, nel profondo, dentro queste ossa, un vuoto è cominciato a crescere.
Se chiudo gli occhi, ricordo perfettamente com'era la sensazione di averti al mio fianco.
Mi sento come se avessi qualcosa di rotto dentro.
Il dolore che ho ignorato negli ultimi tempi riemerge. La ferita, che tentava di guarire, si squarcia.
Che cosa significa? Lui mi ama?
Non ho mai avuto bisogno che lui me lo dicesse veramente, perché me lo ha sempre dimostrato. Ma non mi ha mai detto queste cose.
Lui mi ama. E io l'ho ferito.
A volte noi, sciocchi esseri umani, reagiamo in modo del tutto impulsivo, senza pensare alle conseguenze.
Ho reagito troppo presto: magari lui sarebbe venuto da me, mi avrebbe detto la verità e poi...
Rimango distesa sul letto tutta la sera a piangere sui pensieri di Aeron.
2 novembre 2017
Francesca
Anche tu hai avuto voglia di un abbraccio che non puoi avere? Un abbraccio che potrebbe sistemare tutto? Anche tu ti sei messo a scrivere o ti sei sfogato a modo tuo? Anche tu hai mandato a fanculo tutte le persone che hanno cercato di essere carine con te anche per poco? Anche tu hai lanciato oggetti contro il muro per far passare la tua rabbia? Anche tu hai sentito gli occhi colmi di lacrime?
Aeron
Anche tu hai avuto voglia di un abbraccio che non puoi avere? Un abbraccio che potrebbe sistemare tutto? Anche tu ti sei messo a scrivere o ti sei sfogato a modo tuo? Anche tu hai mandato a fanculo tutte le persone che hanno cercato di essere carine con te anche per poco? Anche tu hai lanciato oggetti contro il muro per far passare la tua rabbia? Anche tu hai sentito gli occhi colmi di lacrime?
5 novembre 2017
Francesca
Cos'è un ricordo? Qualcosa che hai o qualcosa che hai perso per sempre?
Mi alzo dal letto con la forza di un carciofo e ricomincio la solita routine: mi vesto, mangio, vado a scuola, evito Aeron ed Erika, sorrido, torno da scuola, faccio finta di stare bene e torno a dormire.
Aeron
Due mesi. Due mesi senza di lei.
Fisso il soffitto in attesa della sveglia.
<<Buongiorno>>. Erika posa subito le sue mani su di me. Mi bacia la guancia e si mette subito sopra di me. Mentre lo facciamo, cerco di pensare a lei. Come ogni volta.
10 novembre 2017
Aeron
Se chiudo gli occhi, ricordo perfettamente com'era la sensazione di averti al mio fianco.
La data del matrimonio è stata fissata: 13 luglio. È lo stesso giorno del compleanno di Erika.
Da quando la data è stata fissata, mi rendo conto di quanto tutto sia diventato reale: lei non fa più parte della mia vita, perché non ne vuole far parte.
Sono stanco. Stanco di dover accettare le decisioni dei miei genitori sulla mia vita, stanco di dover continuamente comportarmi come se tutto andasse bene, stanco di non parlarle, di non scriverle, di non guardarla, di non abbracciarla, di non farla ridere. In tutto questo tempo ha avuto un aspetto stanco e triste.
È stata lei a lasciarmi: perché mai dovrebbe essere triste?
20 novembre 2017
Francesca
Anche tu hai messo da parte tutto quello che stavi facendo perché ormai eri troppo nervosa? Anche tu hai desiderato che qualcuno venisse da te, ti stringesse e ti dicesse che è tutto a posto perché c'è lui con te?
Aeron
Anche tu hai messo da parte tutto quello che stavi facendo perché ormai eri troppo nervoso? Anche tu hai desiderato che qualcuno venisse da te, ti stringesse e ti dicesse che è tutto a posto perché c'è lui con te?
30 novembre 2017
Francesca
Non posso confidarmi, non posso parlare. Perché se lo facessi, se ti dicessi che il cuore a volte mi fa talmente male che avrei voglia di strapparmelo dal petto con le mie stesse mani, cadrei a pezzi e non ho tempo per farlo.
5 dicembre 2017
Francesca
Anche tu hai messo da parte tutto quello che stavi facendo perché ormai eri troppo nervoso? Anche tu hai desiderato che qualcuno venisse da te, ti stringesse e ti dicesse che è tutto a posto perché c'è lui con te? Sì, vero? Perché sai, oggi è una di quelle giornate. Quindi ti prego, corri da me, stringimi fino a togliermi il fiato, dimmi che è tutto a posto e non lasciarmi sola. È una di quelle giornate.
Aeron
Anche tu hai messo da parte tutto quello che stavi facendo perché ormai eri troppo nervoso? Anche tu hai desiderato che qualcuno venisse da te, ti stringesse e ti dicesse che è tutto a posto perché c'è lui con te? Sì, vero? Perché sai, oggi è una di quelle giornate. Quindi ti prego, corri da me, stringimi fino a togliermi il fiato, dimmi che è tutto a posto e non lasciarmi solo. È una di quelle giornate.
15 Dicembre 2017
Francesca
Mancano dieci giorni al Natale.
Lo passerò a casa di mio padre con lui e Christian. Devo ammettere che, quando non sono sola, il dolore tace per un minimo.
Il problema si pone quando sono sola: le lacrime iniziano a scorrere e la ferita riprende a sanguinare.
Ho una ferita costantemente aperta: le persone che frequento sono dei piccoli cerotti che cercano di arginare il sangue.
Aeron
Mancano dieci giorni al Natale.
Volevo portarla a Milano. Avevo già organizzato tutto, ma sono bloccato qui ad Aspen con Erika, che fa l'isterica perché deve decidere il vestito delle nozze. Sono in una casa sperduta tra le montagne, davanti al camino brulicante, a guardare fuori dalla finestra la neve che attecchisce al suolo.
<<Ron, non so quale vestito scegliere>>, piagnucola.
<<Sei bellissima in qualunque modo>>, rispondo sorridendo con la bocca serrata.
No, sei carina tu.
La bellezza è qualcosa che viene da dentro.
Tu non sei bella.
Lei era bella.
25 dicembre 2017
Francesca
Sono a casa di mio padre. Ha invitato anche tutta la famiglia di Concetta e i Le Blanc. Non mi aspettavo di vederlo e infatti non è venuto. Da come mi ha raccontato Teresa, è andato ad Aspen con la meravigliosa Erika.
Forse dovrei mandargli gli auguri di Natale?
Prendo il telefono, digito il messaggio e lo cancello immediatamente.
26 dicembre 2017
Aeron
In queste lunghe giornate d'affanno,
che senza lotta e senza pace vanno,
e senza la tua gaia crudeltà;
con la mia solitaria immagine invisa,
con l'immagine tua dovunque incisa,
ho sognato pur io d'averti uccisa,
per l'ebbrezza di piangere su te
Umberto Saba
Ieri sono andato in un locale con Erika e per la prima volta mi sono ubriacato.
Sono le 19:00 e ho ancora mal di testa. Non ricordo nulla.
Prendo il telefono e scarto tutti i messaggi di auguri natalizi. Mi salta all'occhio il messaggio di Teresa: "Se hai bisogno, siamo a casa Salento".
Sono andati a casa Salento. A casa del padre di Francesca.
Come starà lei?
Ricordo ancora la mia reazione quando Teresa mi ha detto che il professore di letteratura inglese fosse in realtà il padre di Francesca e Christian Salento il suo fratellastro. Sono rimasto sbigottito. Ringrazio di averlo scoperto poco dopo il ballo d'autunno, altrimenti lo avrei preso a botte per essere così vicino a lei.
31 dicembre 2017 /1 gennaio 2018
Francesca
Buon inizio anno, Aeron!
Sono sul balcone di casa di mio padre a guardare i meravigliosi fuochi d'artificio di Macerata. Sono veramente belli.
Chissà se lui starà baciando Erika. Ma che dico... Certo che lo starà facendo, è un gentiluomo.
Aeron
<<È passata la mezzanotte, perché non mi baci?>>, piagnucola Erika.
Siamo in un locale con la musica veramente alta. Sono quindici giorni che giro per locali. Questo posto non fa per me.
Potrebbe esserlo, se lei fosse con me.
Dannazione.
Scaccio immediatamente il suo pensiero dalla testa.
È mezzanotte e tre quarti.
Sono al quarto whiskey.
Penso di essere ubriaco.
Erika continua a piagnucolare, così le prendo i fianchi e la bacio brutalmente.
Buon anno Francesca.
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