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Capitolo 4

-Dov'è Robin?- chiese Luffy.

Era mattina e tutti si erano svegliati. Mancavano all'appello solo lei e Zoro.

-Nella sua stanza non c'è, ho controllato.- disse Nami.

-Intanto vado a chiamare Zoro?-propose Chopper.

-Ottima idea. Di sicuro starà dormendo nella sua postazione di vedetta. Vai a svegliarlo.- disse Nami.

-Subito!- rispose la renna e zampettò verso l'albero maestro e si arrampicò. Ma arrivato in cima ebbe una bella sorpresa: c'era Zoro addormentato seduto con di fianco le sue spade e in braccio aveva Robin, addormentata anche lei.
Erano così carini abbracciati che non voleva svegliarli e Chopper aveva già capito come stavano le cose. Andò da Robin e la chiamò a bassa voce.

Lei si svegliò e gli sorrise. -Ciao Chopper.- poi realizzò la situazione e si tirò su di colpo svegliando anche Zoro.

-Chopper! Che ci fai qui??- disse lui.

-Vorresti dire "che ci fa lei qui".- disse indicando Robin.

Lei arrossì leggermente. -Ecco, noi... insomma...-

Lui sorrise. -Tranquilli ho già capito tutto. Sarà bello dirlo anche agli altri della ciurma.-

-Ecco, questo no per favore. Crediamo sia ancora troppo presto.- lo fermò Robin.

-Ah ok...- Chopper era un po' dispiaciuto. -Però dobbiamo inventarci qualcosa perché tutti gli altri sono lì sul ponte e se vi vedono scendere insieme sospetteranno qualcosa...-

- Io ho un'idea.- disse Robin.

Zoro e Chopper tornarono sul ponte dove li attendeva tutta la ciurma, ad eccezione di Robin che era rimasta sulla posizione di vedetta.

-Dormiglione che non sei altro!- Nami tirò un pugno sulla testa di Zoro.

-Ahia, che male ho fatto stavolta???- si lamentò lui.

-Ti addormenti sempre nonostante tu dorma tutto il giorno! Sei una cosa incredibile! Per di più Robin non si trova da nessuna parte!- urlò Nami.

-Ehi, ragazzi.- Robin era vicino al timone. Era arrivata lì attraverso una corda di mani create con il potere del suo frutto finché gli altri erano distratti.

-Dov'eri finita?- chiese Usop.

-Mi sono svegliata presto e non riuscivo a riaddormentarmi. Sono stata sempre qua.- rispose con naturalezza.

-Bene ciurma!- disse Luffy. -Ora che abbiamo fatto un giretto sottomarino prepariamoci a riemergere! Tutti ai propri posti!-

-Si capitano!- dissero in coro. Nami e Franky andarono al timone, Usop e Chopper di vedetta, Zoro e Brook spiegarono le vele. Quando la Thousand Sunny riemerse dall'acqua nel cielo splendeva alto il sole ed era pomeriggio inoltrato. Nami era nella sua cabina a disegnare carte nautiche, Franky e Usop creavano nuove armi, Robin e Chopper leggevano sul ponte, Zoro si allenava, Sanji era prima da Nami a portarle un sorbetto, poi da Robin per dei biscotti, Brook suonava il violino e Luffy stava sulla polena. Di tanto in tanto l'archeologa alzava lo sguardo dal libro e lo posava sul fisico atletico dello spadaccino mente faceva pesi sul ponte. I loro sguardi si incrociavano varie volte e spesso si sorridevano in modo non troppo evidente. Ad un certo punto Zoro posò a terra i suoi pesi e andò in cucina per prendere un bicchiere d'acqua e Robin lo seguì poco dopo senza farsi notare e andò in biblioteca. Mentre era intenta a scegliere un nuovo libro da leggere sentì due braccia che le arrivano da dietro e le circondarono la vita e un fiato caldo sul collo. Lei si abbandonò a quell'abbraccio e diede un bacio sulle labbra a Zoro.

-Cosa stai leggendo?- le chiese lui.

-Vorrei iniziare la saga de "Le Cronache della Città Perduta"-

-Ti va di leggerlo insieme?- propose lui.
Robin sorrise e si sedettero su un divanetto della biblioteca a leggere.

A circa un quarto del libro Zoro stava per addormentarsi, così smisero di leggere. Robin mise le gambe oltre quelle di Zoro e lui le accarezzò la guancia.

-Quando è stata la volta che ti sei preoccupata di più per me?- chiese lui.

-Quando sei stato lontano da me questi due anni. Ho temuto che incontrassi altre donne...-

Lui sorrise e la baciò sulle labbra. -In tutta la mia vita avrò solo una donna, e quella sei tu.-

Robin appoggiò la testa contro il petto di Zoro; adorava sentire il suo profumo, il profumo dell'uomo che amava e si strinse forte a lui.

In quel momento arrivò Chopper in biblioteca e sorrise.

-Avevo immaginato di trovarvi qui. Posso anche io?- chiese con timidezza.

-Certo!- disse Robin con un sorriso e la renna si sistemò in grembo a Robin.

Chopper era l'unico nella ciurma a conoscere il loro segreto e Robin e Zoro lo consideravano quasi come un figlio adottivo. Rimasero in biblioteca quasi tutto il pomeriggio e uscirono solo quando fu pronta la cena.

Dopo cena, prima di andare a letto, Zoro prese Robin da parte nel corridoio.

-Buonanotte, Robin. - disse dandole un bacio sulla guancia.

-'Notte.- disse lei. Lo spadaccino si ritirò nel dormitorio dei ragazzi e Robin rimase lì, appoggiata al muro sfiorandosi la guancia dove Zoro la aveva baciata.

Tornò in camera sorridente e Nami se ne accorse.

-Tutto bene, Robin? Mi sembri un po' strana oggi... - chiese mentre si metteva a dormire.

-No, niente.- disse la donna sistemandosi sotto le coperte. -Ho solo letto una parte molto bella di un libro.- mentì.

-Ah ok.- si tranquillizzò Nami. -A domani.- disse e si addormentò quasi subito.

Robin rimase ancora un po' sveglia a guardare il soffitto pensando a Zoro e alla giornata appena passata e si addormentò con il sorriso sulle labbra.

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