Capitolo 13
Nei giorni seguenti Robin era tornata quasi la stessa; sorrideva ed era raggiante come prima, ma ogni tanto aveva bisogno di qualche momento da sola.
Nami le stava a fianco e la sosteneva moralmente; tra donne si intendevano.
Erano passate un paio di settimane dal risveglio di Robin e la vita a bordo della Thousand Sunny riprese come di consueto.
I mugiwara erano riuniti a cena e Sanji aveva preparato un pasto con i fiocchi: risotto allo zafferano, pollo arrosto accompagnato da patatine fritte e infine un dolce con cioccolato e fragole.
-Luffy, smettila di prendere il mio pollo!- sbraitò Usop, arrabbiato.
Il ragazzo di gomma allungò il braccio e rubò una coscia dal piatto del cecchino. Stava per addentarla quando Nami gli tirò un pugno sulla testa.
-Stupido ingordo, metti giù!-
Luffy a malavoglia restituì il cibo al compagno.
Durante la cena la scena si ripeté più volte.
Finito il pasto tutti si ritirarono nelle proprie stanze per la notte; tutti eccetto Robin, che uscì sul ponte silenzioso. Si appoggiò al parapetto e ammirò sognante le stelle.
"Cosa ho fatto di sbagliato per meritarmi queste sofferenze?" si chiese.
Poi sentì due mani che le accarezzavano il bacino. -Tutto bene?- chiese Zoro. Lei si girò e lo abbracciò.
-Niente, avevo solo un momento di nostalgia di casa...-
A Zoro sembrò strana quella risposta; sapeva a cosa pensava l'archeologa. La prese per mano e la accompagnò fino alla porta della sua stanza.
-Vai a letto e riposa.- disse lo spadaccino scostando le un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.
Robin lo baciò sulle labbra e gli augurò buonanotte, poi entrò nella stanza facendo meno rumore possibile, dato che Nami aveva già spento la luce.
Sentì un movimento nel letto dell'amica che accese una luce sul comodino e si mise seduta.
-Tutto bene, Robin?- chiese assonnata.
-Si, scusa se ti ho svegliata.- rispose la donna.
-Tranquilla, non dormivo ancora.- si ridistese e spense la luce. -Buonanotte Robin.-
-'Notte.-
~
Robin si girava e rigirava nel letto. Non riusciva a dormire sonni tranquilli e se si addormentava dormiva male e per poco tempo, poi si risvegliava. Aveva anche mal di pancia. Forse aveva mangiato troppo a cena e le era rimasta sullo stomaco. Si alzò e si diresse in bagno, ma il mal di pancia non migliorò. Cercò nel mobile di fianco al lavandino una medicina ma erano finite; sarebbe dovuta infiltrarsi nello studio di Chopper e non ne aveva voglia. Si mise istintivamente una mano sulla pancia per placare il dolore. Sentì qualcosa di strano.
"Me lo sono immaginato..." si disse. Ma la volta dopo ne era sicura: aveva sentito qualcosa sulla mano appoggiata alla pancia. Qualcosa che si muoveva dentro...
Lo sentì di nuovo e le vennero le lacrime agli occhi. Corse fuori dal bagno e si diresse verso il dormitorio dei maschi.
-Zoro!- disse spalancando la porta. Si diresse verso lo spadaccino scavalcando Luffy caduto a terra che russava.
-Zoro, svegliati!- disse scuotendo lo spadaccino.
Lui mugugnò mezzo addormentato.
-Che c'è da gridare? È notte fonda!- poi guardò la donna. -Ma... stai piangendo!-
Robin annuì. -Zoro, è viva! È viva, la sento! Si muove!-
Zoro in un primo momento non capì, poi sbarrò gli occhi e si mise seduto di colpo andando a sbattere contro il letto di Sanji con la testa (sono in un letto a castello, sopra Sanji e sotto Zoro).
-Cosa?!? Davvero?- chiese incredulo alzandosi.
-Si!- disse lei. Prese una mano di Zoro e la appoggiò sul suo grembo.
Lui rimase qualche secondo sorpreso e incapace di parlare per la gioia, poi guardò la donna.
-Robin...- anche lui era senza parole.
-È...fantastico!-
Lei fece il più bel sorriso di pura felicità che avesse mai fatto. Anche la bambina doveva sentire che erano felici perché si muoveva in continuazione.
-Non sta mai ferma!- commentò Zoro, che aveva ancora la mano appoggiata sul grembo di Robin.
-Ha preso tutto da suo padre.- rispose l'archeologa con un sorriso, e poi baciò lo spadaccino con amore e affetto.
Nel frattempo si stavano svegliando anche gli altri ragazzi nella stanza.
-Ehi, Robin...che c'è da urlare...?- chiese Chopper con un grosso sbadiglio.
-Ti sembra questa l'ora di svegliarci?- chiese Usop trascinando il povero Luffy ancora addormentato per un piede. -Sembri Nami!-
Lei si fece rossa in viso. -Scusate ma era importante...-
In quel momento la navigatrice entrò nella stanza. -Che cos'è tutto questo trambusto?- poi vide che c'era anche Robin. -Pure tu ti ci metti?-
Lei fece un sorriso. -Mi scusi, principessa, se ho osato disturbarla mentre dormiva solo per dire al mio fidanzato che la bambina è viva.- disse con una nota di presa in giro.
-Non c'è bisogno di tutte queste cerimonie...- cominciò Nami, poi si bloccò. -Cosa!?-
Usop. -Cosa!?-
Sanji. -Cosa!?-
Brook. -Yhohohoho! Cosa!?-
Franky. -Cosa!?-
Chopper. -Cosa!?-
Luffy appena svegliato. -Di cosa state parlando?-
Nami saltò al collo di Robin e la abbracciò forte. -È fantasticoso!!!- gridò eccitata. Poi mise una mano sul grembo della donna e la bambina le diede un calcetto.
-Omioddio! Mi ha salutata!-
Tutti gli altri della ciurma esultarono di gioia e nessuno riuscì ad addormentarsi, così rimasero svegli fino a mattina.
~
Interruzione momentanea.
Scusate ma dovevo, ci sono alcune precisazioni che vorrei chiarire. Molte si chiederanno come ha fatto la bambina a sopravvivere, e ve lo spiegherò tra poco. Quello che vorrei chiarire è che ho deciso che i movimenti della bambina si sentissero già da ora in modo che Robin potesse accorgersene il prima possibile e non dall'aumento della pancia. Chiuso questo discorso, continuiamo la storia, non siete curiosi?
~
Robin era in infermeria insieme a Chopper. Lui era molto pensieroso.
-È veramente strano... la bambina è stata senza cure per sei settimane, le probabilità di sopravvivenza erano quasi nulle... Com'è possibile?-
Ma nonostante attente analisi la gravidanza procedeva regolare e la bambina era più che sana.
In quel momento entrò Usop di corsa.
-È arrivato Trafalgar Law a farci visita!- disse senza fiato.
Robin e Chopper lo seguirono sul ponte dove tutto il resto della ciurma si sporgeva a salutare delle persone uscire da un sottomarino giallo, tra cui il famoso pirata Trafalgar D. Water Law, amico di Luffy e della ciurma.
-Sei arrivato giusto per l'ora di pranzo!- gli disse Sanji. -Vado a preparare un pasto con i fiocchi!- aggiunse sparendo in cucina.
-Che bello vederti!- esultò Luffy quando Law salì a bordo.
-Ehi, Cappellaio... Quanto tempo!- disse lui. Parlarono delle loro avventure nel Nuovo Mondo fino a quando Sanji non li richiamò e si spostarono nella sala da pranzo.
-L'ultimo nemico che abbiamo incontrato è un certo... Blackall, mi sembra...- raccontò Law. -Comunque la battaglia è stata un grosso peso per noi, lui è veramente forte.-
-Lo so.- disse Robin.
-Lo avete affrontato?-
Robin non rispose e tenne gli occhi bassi sul piatto.
-Sì, ma preferiamo non parlarne.- intervenne Nami.
Law si pentì di averlo chiesto.
-No, non è un problema.- disse Robin.
-Quindi cos'è successo?- chiese Law.
Luffy gli raccontò l'accaduto, tralasciando la gravidanza di Robin. Era ancora un tasto un po' doloroso per la donna.
Law si impressionò dal coraggio dell'archeologa.
-Law... posso chiederti un consiglio? Da medico a medico?- chiese timidamente Chopper terminato il pranzo.
-Certamente!- rispose lui.
Chopper, con il permesso di Zoro e Robin, raccontò della gravidanza.
Law si fece pensieroso. -Andiamo nel mio sottomarino e facciamo analisi più accurate.-
Nel laboratorio Law e la renna analizzavano il sangue di Robin in una fialetta, mentre la donna era mezza distesa su un lettino e teneva stretta la mano di Zoro.
-È per forza quello, non può esserci altra spiegazione...- borbottò Law.
-Sì concordo.- approvò Chopper.
-Non mi era mai capitato dal vivo, ne avevo solo sentito parlare...- continuò il chirurgo tra sé.
Zoro era un po' infastidito. -Potreste esporre la vostra teoria anche a noi?-
-Certo.- disse Law. -Dunque, dalla vostra versione dei fatti Robin era incinta quando è stata colpita da Blackall. Giusto?-
La donna annuì preoccupata.
Law continuò. -E, da come mi dice Chopper, ha perso molto sangue. Però devo chiederti una cosa, Robin: quando ti ha ferita cosa hai sentito?-
La donna ci pensò un attimo. -Ricordo di aver provato molto dolore e che ero debole perché la spada era in agalmatolite...-
Law e Chopper si scambiarono un'occhiata d'intesa. -Dunque, ecco che cosa è successo. La grossa perdita di sangue, il dolore e il fatto che tu eri molto debole a causa dell'agalmatolite ha provocato non solo una perdita di coscienza, ma anche un fatto molto particolare. Da quando Robin ha perso i sensi il tempo per lei si è come fermato e la sua vita non è andata avanti. È come se avesse staccato tutti i collegamenti con il mondo. In parole povere, Robin non è invecchiata in questo mese e mezzo.-
Zoro e Robin pendevano dalle sue labbra. -E... perché è successo?- chiese lo spadaccino.
-È una sorta di autodifesa del corpo.- continuò Law. -Ha capito che quelle tre condizioni gli erano fatali e non avrebbe resistito, quindi ha staccato tutto ed è andato in una specie di standby. Quando poi ti sei svegliata il tempo ha ricominciato a scorrere. Di conseguenza, anche la gravidanza è stata sospesa, ma non sembra aver riportato danni...-
Robin era in ansia. -Sicuro che stia bene?-
-Assolutamente. È come se la gravidanza si fosse fermata nel momento in cui tu hai perso i sensi e sia ripresa quando ti sei risvegliata.- poi Law si fece pensieroso. -Avevo solo sentito parlare di questo fenomeno e mi avevano detto che era molto difficile risvegliarsi da quello stato... Ci vuole una grande forza di volontà.-
In quello intervenne Chopper.
-Potrebbe essere stato il senso di responsabilità dell'avere un figlio in corpo. Conoscendo Robin...-
La donna gli sorrise.
-Certo, potrebbe essere...- ci pensò Law, poi riprese il discorso. -Quindi, tu e la bambina non avete riportato alcuni danni da questa "sospensione", però...-
Robin rimase con il fiato sospeso e strinse la mano di Zoro. Sperò che Law non le desse brutte notizie.
- ... però c'è una conseguenza inevitabile. Dopo il risveglio, per un arco di tempo pari a quello in cui sei rimasta incosciente il tempo scorrerà a velocità raddoppiata per recuperare quello perso. Tu non te ne accorgerai, ma eventuali mutamenti fisici avverranno molto velocemente, appunto a velocità raddoppiata. Per te non è un problema, ma questo significa che la gravidanza procederà più velocemente.- poi, vedendo le facce preoccupate di Zoro e Robin aggiunse. -Non è un problema, bisogna solo tenerla controllata e vedere se procede tutto normalmente, per evitare altri danni.-
Robin sentì i muscoli del viso rilassarsi. Quindi la sua bambina stava bene, cresceva sana e forte.
-Quindi se non vi dispiace rimarrei con voi per un paio di mesi per tenere Robin monitorata.- concluse Law.
-Penso che al capitano sia un disturbo enorme.- disse Zoro con un sorriso.
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