di Niar303

Disforiche dissonanze sognanti
stagnano sull'oculare laguna lunare
rappresa in un carnicino
[bagno] (qualche scontro)
di salive alveolate
ch'effluiscono flebili
dalle tue dita gravose, addotte
a un alveare di tocchi
e d'alte supposte seduzioni

((Notti blu in Akasaka)

Oh al lagnar de la campana
S'è fatta l'ora (Dondo-lì)
mi suoni in ( ))
(come compagno
L'organello,
l'agnello
a messa
ammesso
per )

Hanabi, i tuoi baci
deflorano deflagrati
in fragranti sfregi
celesti (un amore
prospettico /
la prospettiva
della vacca
soppressa
al tramonto)

Destini desideratisi
.così impersonale.
tu e Dio
al campo nel Maggio

(Agnellino, sai forse
dove muoiono gli ulivi?

Oh, laddove
)

[Terebrando la tenera tenebra si cristallizzò nel cristallino un sipario di rai et pria d'aprirlo quivi si ruppe la quiescenza allorché germinò passione di faci s'infioraron le guance s'allumarono in protrusioni sinfoniche le labbra d'ambra maturarono acerbe tentazioni senescendo il tutto in lutto]

Arpeggia l'acheropito naufragio a le ciglia
aGresti, indove s'intrecciano l'archetipici rami
ArRisi, (nutresi la messa d'amen omessi,)
aTtUtendo danze proditorie, sempre promisi
IrroMpendo, ancora e ancora, schiva nella tua
aSsisI relazionale, una schisi di schizzi d'agrumi

La mia la tua la nostra ""
il marchio anappongono
laonde di rubri ulivi vivono
morti sensazioni, tutt'altro
che chiaro, ruvidamente odi,
secrete non segretamente,
il canto, e le e lodi, e l'odio,
molle più di mille anfore di miele
siccome è dolce, nevvero

(indulgere, fra l'eteree sere
prima che giunga notte)

'che ondeggi il medio
a indicare lunari pollini
sospinti sulla tua
pelle di perle
con un flebile
soffio repento,
ritento ridendo
dei tuoi nomignoli?

[In un'estasi mi apparvi come un angelo tangibile nella sua costituzione carnale ed eri bellissima; io vedevo nella tua mano un dardo lungo; esso era d'oro e portava all'estremità una punta di fuoco]

Le mie carni non sono che cenere
calcificata in fragili ossa
ossidate fra i tuoi siderali
seni di rame; ho sete.

Written by Iris e Niar L.