CAPITOLO 21-Re della programmazione
(Quassus)
Quindi il livello non era scomparso, stando alle parole di Yeela.
Non sta cambiando tutto.
Studio un attimo il panorama.
Siamo in una sorta di camera sepolcrale. O, stando a quel poco che conosco di Skyrim, nella cripta principale. Infatti in fondo c'è una sorta di lastra di pietra semicircolare altissima, con incise strane rune, probabilmente il linguaggio draconico. Non roba che sappia leggere, insomma.
Il corpo della sala è occupato da una stradina liscia di sampietrini, che collega quella lastra, posta su un basamento di marmo, al punto in cui ci troviamo, nel tunnel. Questo accesso sembra rialzato, infatti la prima parte della strada è in salita. Ai lati, invece, ci sono delle piccole montagnozze rocciose grigie, di forma irregolare, mentre sui muri corrono dei rampicanti.
-Il terminale per il settimo livello è qui - esordisce Yeela. Aguzzo gli occhi esplorando la stanza, ma non trovo nulla che luccichi. -Non lo vedi perché deve comparire - continua. - Vedi quel sarcofago? - Mi indica la parte di pedana racchiusa dal lastrone, dove si trova appunto una bara nera, dall'aria molto antica. -Quando ci avvicineremo abbastanza dovrebbe uscirne il boss del livello. Una volta morto gli uscirà il terminale dal cadavere. - Che bello. -Non preoccuparti del combattimento, me ne occuperò io. Quell'obbrobrio è un amico di vecchia data.
-Ma come? Ma io volevo menare le mani ancora. Quei non-morti nel fortino erano schiappe assolute.
-Mi dispiace, ma ho i miei motivi.
-Se è così, lasciami almeno aiutarti col computer.
I suoi occhi si accendono, e vedo che sotto la pelle i suoi ingranaggi cerebrali cominciano a muoversi.
-Buona idea. Cerca anche di individuare nuovi pericoli nel programma.
Mi indica una delle montagnozze. -Puoi appostarti lì. Devi solo fare attenzione alle saette.
Io, facendo dei passi in avanti verso il sentiero, borbotto: -Quali saette?
Appoggio il piede, e viene un rumore di tuono.
Davanti a me si è formato improvvisamente un fulmine.
Guardo un pochino intorno, e vedo che altri se ne stanno formando. Prima qua e là, poi sembra diventare una tempesta. E non hanno sorgente: sembrano comparire dal pavimento.
-Merda. - esordisce Yeela. -Non doveva cominciare così in fretta.
Sento poi il suono di un'apertura.
In fondo il coperchio della bara si sta sollevando, e ne esce un altro non-morto. Ma stavolta è corazzato, abbastanza pesantemente per come riesco a vedere, e brandisce una spada.
-Groar! - lo sento gridare.
Ciao signor Groar. Scusa, potresti gentilissimamente toglierti dalle palle?
Guardo un attimo Yeela, che con un cenno degli occhi ma fa già intuire cosa debba fare.
Mentre lei avanza nella strada, io prendo di mira la prima montagnozza e vado ad arrampicarmici sopra. Affondo le mani nella pietra, costruendomi degli appigli. Poi mi isso, ed in pochi secondi sono in cima. Guardando in basso, vedo che effettivamente non sarà facile da scalare per un non-morto. Sono al sicuro, e visto e considerato che le saette sembrano cadere (ad una frequenza sempre più insistente) nel sentiero centrale, posso dire di esserlo completamente.
Sono solo preoccupato per Yeela. Fatico a credere che sia già sopravvissuta ad un tale inferno.
Ma bando ai sentimentalismi, è ora di cominciare ad esplorare.
Apro rapidamente il computer e carico il codice sorgente.
Ci sono sempre le stesse stringhe, ma ora il cursore è parecchio più in là. Scandagliando rapidamente ignoro il mio codice, e mi focalizzo su quello di Yeela, che a quanto pare è molto vicina a me.
Accanto c'è il codice del non-morto.
Provo ad inserire una piccola stringa che lo arresti, programmazione abbastanza elementare, ma scopro che il suo avatar è coperto da un mare di firewall. Non posso tentare di distruggerli, Yeela sarà già morta. Be', andata in game over.
Però posso agire sul suo codice e su quello del paesaggio circostante.
Vediamo un pochino.
Alzo un attimo gli occhi, e mi trovo la scena di combattimento proprio di fronte. Il non-morto sta menando fendenti di spada, che Yeela schiva sempre prontamente cercando poi di mettere a segno qualche calcio. In tutto questo, però, deve evitare le saette. Una l'ha appena colpita di striscio, ed infatti sento sfuggirle un grido di dolore.
Per prima cosa cerco nel codice di Yeela la parte del braccio, in cui è effettivamente registrato un danno che non sembra destinato a sparire presto. Rimuovo la stringa.
Per evitare che risucceda, spendo qualche secondo per installarle sulla testa un firewall che la schermi dalle scariche. Tanto, dando una rapida occhiata alle stringhe di una saetta cadente, non sembrano essere troppo potenti. Non avrò bisogno di imporre una protezione sofisticatissima.
Ecco, adesso tutte dovrebbero fermarsi ad una sorta di piano invisibile.
Riguardo la scena. Yeela sta ancora cercando di sferrare un calcio fatale, ma il non-morto li evita. Ma per fortuna, quando vedo una saetta centrare in pieno la sua posizione, una specie di campo di forza piatto protegge la sua testa, facendo esplodere il lampo in frammenti di luce. La protezione funziona.
Riosservo il codice dell'avversario. A quanto pare è immune agli attacchi da elettricità, quindi ciò che speravo si avverasse o comunque si potesse far avverare è impossibile.
Devo trovare un altro modo di aiutare Yeela.
La guardo mentre lancia i suoi piedi nel vuoto cercando di colpirlo, boccheggiando per il fiatone, mentre l'altro striscia nell'aria la spada con una precisione notevole. Incredibile che Yeela non sia stata ancora presa.
Be', no. Una ferita sulla faccia mi informa che non è stato così.
Questo combattimento non è leale.
Ma mi dà un'idea.
Apro il codice di Yeela. Per prima cosa annullo la cicatrice, poi scrivo alcune stringhe nella sua mano.
Se non la ha, le darò io un'arma.
Alzo lo sguardo e dico a Yeela, che sta menando un calcio quasi centrato: -Yeela, apri la mano!
Obbedisce senza protestare e le vedo comparire in mano una pistola. Proprio come volevo.
Teoricamente le cariche sono infinite, anche se non sono molto potenti. Ma ora ha molte più possibilità di farcela in fretta.
Intanto, perché non potrei fare una cosa del genere anch'io?
Mentre sento il primo colpo venir sparato (ma non credo l'abbia preso), comincio ad agire sul mio codice.
Ora che ci penso, che potere posso chiedere? Alla fine, con questo computer sono quasi onnipotente, qui nella Datospiana. Ed allora perché usare sempre il computer ed accenderlo?
Mi metto al lavoro.
In due minuti, costruisco una serie intricata di stringhe nella mia mano. Prima il comando, poi l'oggetto, poi il collegamento, poi la tastiera, ma questo duro lavoro val bene una piccola perdita di tempo.
Alla fine, stendo la mano e pronuncio: -Servimi.
Uno schermo grigiastro compare davanti a me, e resta nell'aria fluttuando. Sotto c'è persino l'ologramma di una tastiera, ma provando a digitare qualche lettera vedo che funziona. Tutto è collegato al computer vero, quindi dovrei poter fare esattamente le stesse cose, solo che questo si aprirà direttamente sul codice sorgente.
Poi, ora che ci penso, dire la parola d'apertura è un sacco figo, ma potrei aprirlo con la forza del pensiero? Ora che ci penso, no. Non ci sono stringhe deputate al mio pensiero nel codice. Il mio cervello sembra esserne escluso, e non mi è esattamente chiaro il motivo.
Ma in fondo, finora ho capito che cazzo di motivo abbia tutta la Datospiana di esistere?
Guardo un attimo oltre lo schermo, e proprio in quel momento la lama trapassa la spalla sinistra di Yeela mentre tenta di dare un calcio.
La sento imprecare e la vedo cadere a terra.
È stesa ansimante sui sampietrini, e sanguina, mentre il non-morto ha la spada in pugno pronto a dare un colpo fatale.
Mi dispiace, Yeela, ma dato che non intendo perderti così adesso, dovrò finire io quel mostro per te.
Ma devo farlo in fretta.
E purtroppo non sembra esserci una sola strisciolina del codice del non-morto non protetta da strati di firewall degni di una cassaforte bancaria.
Finisco il suo codice, esplorato a velocità supersoniche, senza avere un'idea. Davanti ho ora solo il codice della spada, qualche stringa per l'aria ed il sentiero.
E mi viene un'idea.
Inserisco nella spada un semplice comando, visto che non sembra essere protetta. Non dovrebbe essere difficile da inserire, e penso si realizzerà in fretta.
Infatti, alzando lo sguardo, vedo che proprio mentre il non-morto sta alzando la spada per freddare Yeela, quella si stacca dalla sua mano, ed il suo colore azzurro diventa più brillante. Azzurro, anche se di base dovrebbe esser grigia.
Si rivolta rapidamente su se stessa e poi taglia di colpo il non-morto in due, partendo dal centro.
È orribile. Vedo le sue interiora cominciare a riversarsi fuori e provo un disgusto sommo pensando al fatto che ho ordinato io che venisse accoppato così.
Cade a terra senza un lamento ed il suo corpo di dissolve rapidamente, lasciando spazio ad un nuovo terminale, dalla luce di color blu-viola elettrico ma tinta qua e là di striscioline bianche. Ricorda i fulmini.
Passo un altro secondo ad annullare il colpo inferto a Yeela.
Dopo aver sussurrato "eclissati", scendo e vado ad aiutarla a rialzarsi.
Ma mentre mi abbasso per prenderle il polso e sollevarla, mi chiude in un abbraccio.
-Quassus... non so come farei senza di te.
Poche semplici parole, ma molto esaustive.
Mi limito a sorridere e stringere la presa.
La allento subito dopo per dirle: -Su, ora andiamo, però.
Lei annuendo accetta la mia mano e si rimette in piedi senza scomporsi.
-A quanto pare ho un nuovo conto in sospeso con quel tizio - commenta.
-Forse è il caso che anch'io sia informato? - rispondo.
-Ok. Prima però passiamo al settimo livello - dice.
-Bene - rispondo io. -Poi devo anch'io mostrarti un'altra cosetta.
Annuisce e va verso il terminale. Poi lo calpestiamo assieme, e la solita luce ci avvolge catapultandoci in un nuovo scenario.
Spazio autore:
Be', è da un po' di tempo che Cells ha finalmente sfondato il limite delle mille visualizzazioni e sta cominciando a crescere... grazie a tutti per seguirmi, leggere, votarmi, criticarmi, apprezzarmi e credere in me... soprattutto CRITICATEMI... come ho detto già nella premessa, dovete farlo... solo così migliorerò!
Dopo questo... non c'è molto altro da dire...
Ancora buona lettura e... ancora grazie <3
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