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V

Se l'avesse saputo in anticipo che avrebbe fatto da manager a Ji Chan, sicuramente sarebbe corso da Yi Seo per rifiutare la richiesta. E così non è stato. Entrando nel sito per vedere la tabella, tutti gli altri attori erano decisamente occupati, anche chi di fama ne aveva già tanta.

Lavorare con qualcuno di cui ha molta esperienza nel campo, sarebbe stato troppo difficile per un principiante come lui. E secondo l'agenzia Ji Chan era l'unico che poteva aiutarlo e viceversa.

"È come dici tu!" disse tutto d'un tratto, facendo alzare lo sguardo all'amica seduta di fronte a lui.

"Cosa intendi?" chiese lei confusa e nel frattempo prese la lametta per le unghie, stringendo quanto poteva la mano di Ho Sook.  

"Che è destino o qualcosa del genere" rispose subito e portò lo sguardo sulle sue unghie.

Gli altri clienti che erano lì presenti lo stavano guardando male, Ho Sook li notò e sorrise imbarazzato. Seo Byeol aveva aperto da pochi mesi quel centro estetico per le unghie e da lì in poi, ogni volta che Ho Sook aveva qualcosa da raccontare, ma l'amica era a lavoro, subiva manicure in modo costante fino ad arrivare alle semipermanenti.

"Intendi con Ji Chan?" chiese lei e Ho Sook annuì.

"Si, però una cosa non capisco..." si voltò un'altra volta verso le altre clienti che ancora lo guardavano. "Possibile che devo essere io il tuo modello per provare diverse tecniche?" disse alla fine e con lo sguardo indicò le sue povere unghie.

Seo Byeol si bloccò sul posto e strinse le labbra, ciò fece ridacchiare le clienti. Alzò lo sguardo incrociando quello preoccupato e stanco del suo amico. Poi lasciò tutto quello che stava facendo.

"Troppo esagerate?" domandò.

Difatti le unghie non avevano un bel aspetto, un mix di colori scollegati tra loro, con perline ad ogni punto, tanto da rendere difficoltoso alzare le mani. Ho Sook la guardò sospirando.

"Domande stupide e dove trovarle"

Seo Byeol scoppiò a ridere. Poi alzò le mani in segno di resa e ripulì tutto, facendo tornare al naturale le unghie del suo migliore amico. Ho Sook si sentì sollevato quando il peso che sentiva sopra si alleggerì sempre di più fino a sentirle libere del tutto. Sembrava quasi come se avesse trattenuto il respiro fin troppo a lungo.

Altri clienti continuavano ad entrare nello studio e ciò rese Seo Byeol molto occupata. Ho Sook andò a sedersi dietro al bancone che si trovava vicino l'ingresso, gironzolò intorno stando sulla sedia, controllò molte volte il telefono per noia, ma quasi come se stesse disperatamente aspettando qualche messaggio. E senza volerlo la sua mente lo portò a cliccare sul messaggio ricevuto quel pomeriggio.

Si bloccò sul posto, i suoi occhi si mossero velocemente concentrandosi solo ed esclusivamente su quel messaggio, ma il nome di Ji Chan, scritto in grassetto, catturò ancora di più la sua attenzione. E lì un mix di emozioni lo pervasero, portandolo in balia alla confusione. 

Il telefono d'un tratto gli vibrò in mano, svegliandolo dalla trance in cui era entrato.

Ji Chan lo aveva scritto. O meglio risposto.

"Mi sta davvero invitando a bere?"

Ho Sook inclinò il capo, non riuscendo a comprendere il messaggio finché notò il suo, sbiancò. Forse per la sorpresa o forse ancora perché non ricordava di avergli mandato un messaggio.

Lasciò cadere il telefono sul tavolo e in quel momento Seo Byeol si avvicinò, appoggiandosi su di esso guardò incredula l'espressione del suo migliore amico.

"Qualcosa non va?" chiese.

"Ho...per sbaglio..." non riuscì a completare la frase né a formularla in modo tranquillo e indicò direttamente il suo telefono. Lo schermo era ancora acceso e sulla schermata compariva la chat aperta di kakaotalk. 

Seo Byeol abbassò lo sguardo sul telefono e si allungò per prenderlo in mano. Ho Sook si girò con la sedia dando le spalle all'amica che in quel momento stava per leggere il messaggio.

"Cos'è?" attimi di silenzio occuparono la stanza. Poi gli occhi dell'amica si spalancarono e insieme si allungò il sorriso.

"Hey!! Hai scritto a Ji Chan?" Seo Byeol si girò verso Ho Sook e, un brivido le scosse la schiena. L'aria divenne più cupa e poteva benissimo immaginare una nuvola nera sopra la sua testa.

Si avvicinò a lui e girò la sedia, trovandolo con lo sguardo perso nel vuoto. Poi si piegò sulle ginocchia. Ho Sook se ne accorse e alzò di poco lo sguardo.

"Cosa faccio ora? Mi sento così confuso" piegò il labbro inferiore e i suoi occhi lanciavano proprio una richiesta d'aiuto cosa che Seo Byeol riuscì a decifrare il messaggio che essi mandavano con un solo sguardo.

Gli diede una pacca sulla schiena, quasi a volerlo confortare da tutto il dramma improvviso che Ho Sook si sentiva pesare sulle sue spalle. E nel mentre Seo Byeol gli riconsegnò il cellulare permettendo a Ho Sook di rispondergli e chiarire se era quello che pensava. E solo lì l'amica si morse il labbro cercando di pensare a qualche soluzione. 

"Possiamo fare solo una cosa" cominciò lei e senza aspettarsi una risposta continuò. "Stasera sosti da me e domani partiamo per Jeju". Ho Sook sbatté le palpebre e capì il tipo di aiuto che la sua amica cercava di dargli.

In quel momento come anche nei giorni trascorsi, si era sempre sentito perso e confuso e forse, solo forse, l'idea di scappare dal problema sia l'unica cosa giusta che gli rimaneva da fare. Ci avrebbe pensato dopo, dopo che tutti i pensieri nella sua testa si sarebbero calmati e staccare la spina non fa mai male a nessuno. Ma una parte di sé lo bloccava sul posto, cercando di cancellargli l'idea di fuggire, ancora una volta. 

Poi, si alzò dalla sedia. 

"Seo Byeol..." cominciò. L'amica lo guardò rimanendo appoggiata sul bancone. E aspettò ciò che il suo amico aveva da comunicarle. Non gli avrebbe fatto male se avesse rifiutato, infondo era solo un consiglio. 

"Credo di...voler smettere di scappare ogni volta che mi trovo davanti ad un problema" disse mentre l'amica gli sorrise aspettando che finisse.  "In tutta la mia vita sono sempre scappato dai problemi e non ho la forza nelle gambe per farlo ancora" ridacchiarono entrambi. 

"Quindi lo accogli a braccia aperte?" chiese lei sorridendo. Il suo sguardo era molto soddisfatto ed era finalmente orgogliosa del nuovo Ho Sook che aveva davanti. 

"Si, ci provo. Se poi va male, è colpa del destino" 

"E se va bene?"

"Se va bene, lo ringrazierò" ridacchiò ancora. Poi prese il suo zaino che aveva appoggiato sul pavimento. 

Seo Byeol lo fermò sull'uscio e gli consegnò in mano l'ombrello. Non si erano accorti, entrambi, che aveva iniziato a piovigginare. E mentre la pioggia cominciò a cadere, Ho Sook si affrettò a raggiungere casa, con la speranza di trovarlo fuori. 

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Il messaggio gli rimase impresso nella mente, si girò tante volte sul letto ma non riuscì a rilassarsi. Si portò seduto per poi alzarsi completamente e andare nella cucina. Tirò fuori dal frigo una lattina di birra e si accomodò per terra, appoggiando la schiena sul divano.

Fuori non sembrava più essere estate, d'un tratto il cielo si era addensato di nuvole facendo scoppiare la prima tempesta della stagione. Il primo monsone nel mese stava in quel momento buttando quanta acqua poteva. Istintivamente si girò verso l'enorme vetrata nel momento in cui gli sembrava di aver sentito tuonare.

"Wow, come mai mi mette così calma?" disse tra sé e sé e sospirò a lungo. 

E mentre osservava la pioggia scendere senza sosta, ancora una volta i suoi pensieri si fermavano su quel messaggio. Non aveva ricevuto risposta eppure risultava essere visualizzato.

Ji Chan era felice che finalmente poteva lavorare di fianco a lui, ma inconsciamente gli sembrava non vedere la stessa reazione da parte di lui. Sembrava come se Ji Chan per Ho Sook fosse un enorme pericolo da evitare. E ciò lo incuriosì molto, tanto da rimanere sorpreso per il messaggio da lui ricevuto. Inaspettato.

Il silenzio che regnava nell'appartamento, venne interrotto dalla notifica di un messaggio, lo schermo del telefono si accese facendo comparire l'icona dell'app. E il nome di Ho Sook era lì scritto sopra.

E mai si sarebbe aspettato di prendere così veloce il cellulare in mano, quella sua eccitazione però finì subito:

"Scusa Ji Chan-ssi, non era mia intenzione"

Spense lo schermo e sospirò, per poi andare a prendere la seconda lattina di birra.

In fondo un po' se lo aspettava e per fortuna che quella fatidica sera, che ancora lo tormenta, era riuscito a trattenerlo dal baciare. Si, lo stava per fare, nel momento esatto in cui inconsciamente Ho Sook gli toccò le labbra con il dito. E se si fosse permesso, lo avrebbe odiato per tutta la sua vita e non solo avrebbe dato le dimissioni per allontanarsi ancora di più, ma avrebbe anche cambiato casa.

Ma da quel messaggio un po' ci aveva sperato. Lo ammise pure a sé stesso, cosa che non capitava quasi mai. E quella strana attrazione lo incuteva molto, perché una parte di lui vorrebbe, mentre l'altra non è ancora pronta a rischiare tutto.

Strinse il pugno per poi appoggiare la lattina schiacciata sul tavolino e, con la pioggia che ancora scendeva lungo le vetrate, si infilò il giubbotto e uscì di casa.

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Se c'era qualcosa che Ho Sook odiava in quel preciso momento, era il destino, che lo stava portando al punto in cui vedeva tossica la sua intera vita. O forse quello non era destino ma pura casualità. La pioggia continuava a battere imperterrita aumentando sempre di più la sua intensità, mentre per loro due il tempo sembrava essersi fermato.

"Non mi dire che stavi venendo a chiamarmi" chiese e accorgendosi di ciò che aveva detto, si diede un colpo sulle labbra.

Ji Chan non mosse un muscolo, continuava a guardarlo e Ho Sook presuppose che non capì ciò che gli aveva detto e glielo ripeté alzando un po' di più la voce. Dopo qualche secondo vide Ji Chan scuotere il capo.

"Sono rimasto sorpreso di vederti" e si sforzò di non sorridere per non dargli ancora una volta un messaggio distorto. 

Ho Sook lo guardò, mentre la pioggia continuava a battergli prepotentemente sulla superficie dell'ombrello.

"Quindi come mai fuori a quest'ora?". L'orario segnava letteralmente le due di mattina e Ho Sook voleva solo rientrare per potersi buttare sul letto e dormire.

Ji Chan si voltò qualche secondo sulla destra per poi tornare a guardare di fronte a sé.

"A comprare altra birra" alzò le spalle e portò le mani in tasca.

Nonostante Agosto sia quasi per finire, quella sera aveva iniziato a tirare la prima aria fredda della stagione. Insomma, infondo erano anche le due di notte ed era alquanto comprensibile. Nonostante questo i suoi occhi caddero sulle braccia scoperte di Ho Sook. Sospirò silenziosamente e assottigliò gli occhi per riuscire a vedere bene.

"Ho capito" annuì lentamente, poi quando Ji Chan stava per allontanarsi, Ho Sook mandò la paura al diavolo. E gridò. "Ho io della birra in frigo, che ne dici?"

A quella domanda Ji Chan si bloccò sul posto e sentì il suo cuore cominciare a battere potentemente, cosa che non gli era mai successa fino ad ora. Si girò lentamente.

"Posso?" Ho Sook annuì.

Invitarlo a casa gli dava una strana sensazione eppure sentiva di dover parlare un po' con lui, specialmente se, a partire dall'inizio della nuova settimana, avrebbe iniziato a lavorare al suo fianco. E un po' lo voleva conoscere, ma solo in modo professionale. E solo l'idea di scappare senza risolvere gli incuteva timore, però non abbandonò di certo l'idea di farsi il weekend sull'isola di Jeju per scaricare al meglio la tensione.

E visto che aveva rifiutato la prima proposta della sua amica, quell'incontro puramente casuale lo ha accolto a braccia aperte, accogliendo così tutto ciò che il destino aveva in serbo per lui.

Si, questa volta si sentiva più coraggioso. E qualsiasi scelta avrebbe fatto di lì a poco, lo avrebbe fatto saggiamente. Perché alla fine si sa, mai giudicare un libro dalla copertina.

"Allora? Vuoi solo la birra?"

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N\A: Scusate se è molto corto rispetto ai precedenti, ma volevo che questo capitolo si concentrasse più sulla situazione irrisolta, tra Ho Sook e Ji Chan. 

Nei precedenti capitoli lo abbiamo sempre visto che Ho Sook scappa, si nasconde e evita ciò che potrebbe essere normale per gli altri. Sarà a causa del suo passato? Questo lo scopriremo più avanti. Mentre Ji Chan, nei capitoli precedenti non ha ben chiara l'idea che si è fatto di Ho Sook e continua inconsciamente a stargli quasi sempre dietro di lui. Sin dal primo momento lo abbiamo visto e forse continueremo a vedere quell'attrazione che lo confonde ma che gli potrebbe regalare risposte autentiche. 

E qui potremmo nei capitoli successivi, anche il suo passato. Perché si sa, qualsiasi azione che faremo è solo una delle conseguenze che il nostro passato ci ha portato.

Quindi, come sempre, spero che il capitolo vi sia piaciuto. Lasciate un commento facendomi sapere cosa ne pensate e ci vediamo al prossimo! - Ciau

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