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IX

Il parco vicino al fiume era alquanto affollato, infondo era una bella giornata e la quantità di presenti fece quasi intendere che quel tramonto, che a breve avrebbero visto, sarebbe stato l'ultimo della stagione. Perché poi le giornate cominceranno a farsi più frenetiche del solito e non si avrà neanche il tempo di godersi quei riflessi d'acqua su quella riva.

A Seoul è sempre stata così la vita. Frenetica.

E quando arrivavano quei giorni in cui ti potevi concedere a fare qualsiasi cosa tu voglia, il tempo passa più veloce del solito.

Quei momenti potevano essere considerati tali, visto quanto pieno era il parco.

"Sicuro di voler stare qui?" domandò Ho Sook guardandosi intorno. Accanto a lui Ji Chan si tolse la mascherina e riempì i suoi polmoni di aria fresca.

"Si, giusto il tempo del tramonto e di una pizza condivisa" sorrise voltandosi qualche secondo verso il suo nuovo manager e si portò le mani nelle tasche dei suoi pantaloni.

Ho Sook annuì lentamente, infondo però era un pochino preoccupato.

"Okay, va bene. Speriamo solo che possiamo stare in pace" sorrise e si voltò verso Ji Chan. In quel momento notò che lo stava guardando e si schiarì la gola. "Che pizza vuoi?" disse subito distogliendo lo sguardo,

Tirò fuori dai pantaloni il suo cellulare e andò sulla prima app di cibo d'asporto. Coupang Eats era il più popolare e nonostante non era tipo di cibo d'asporto, era l'unica app che si teneva da dietro in caso di emergenze.

"Scegli tu, quella che ti piace di più" scrollò le spalle e si sedette sull'erba, ignorando completamente il fatto che poteva sporcarsi i pantaloni. 

Ho Sook non esitò un secondo ad ordinarne due facendo attenzione ai gusti che sceglieva, quasi come se in quel momento si trovasse di fronte alla carrozza di gelati, di fronte a mille gusti tutti diversi e tutti da provare.

Quando finalmente si decise e concluse così anche il pagamento online, si sedette di fianco a Ji Chan. I due fissarono a lungo il sole che piano stava per raggiungere la sua ora, piano piano il cielo cominciava a colorarsi dei vari colori dell'arcobaleno e i suoi riflessi sul fiume, lasciavano chiunque senza fiato.

Una vista che fece sospirare entrambi. Quella piccola pace durò ben poco, tanto da farli perdere la cognizione del tempo.

"Due pizze per SHIN HO SOOK!" il fattorino urlò, con tutto il fiato che aveva, il nome del suo cliente e ciò fece sobbalzare quasi due gruppetti lì vicino.

Ho Sook ridacchiò imbarazzato e andò a ritirare il suo ordine, al ritorno notò che Ji Chan lo stava osservando. Per tutto il tempo.

"Eccoci qua" disse lui rimettendosi seduto.

Ji Chan si sporse con il busto e ispirò a pieni polmoni l'odore di pizza che usciva senza problemi dalle scatole. Erano due pizze uguali, o meglio così sembrava dall'apparenza.

"Hai ordinato due pizze identiche" Ji Chan indicò, con il suo dito indice, la pizza che aveva in mano.

"Non sono uguali...ah, quella è la mia, l'ho fatta più piccante" disse prendendo la scatola di pizza dalle mani del suo attore.

Ji Chan annuì silenzioso e in mezzo a quel trambusto di gente, il suo stomaco cominciò ad intonare il suo canto. Abbassò il capo imbarazzato e si schiarì la gola cercando di coprire quel suono fastidioso.

Poi una piccola risata fece issare il suo sguardo. Ho Sook stava ridendo e, neanche un attimo dopo, anche il suo stomaco brontolò armoniosamente.

"Dai, almeno non sono il solo" Ji Chan chiuse per qualche secondo gli occhi e sorrise beffardo.

Ho Sook smise di ridere e le sue orecchie gli andarono a fuoco. Inconsciamente osservò Ji Chan e il suo cuore continuava ad accelerare i suoi battiti ogni volta che i suoi occhi cadevano sulla sua figura. Distolse lo sguardo, guardò la pizza fumante che aveva davanti ma, proprio in quel momento, il suo stomaco sembra essersi chiuso. Il senso di fame sembrava svanito nel nulla.

"Ji Chan" lo chiamò. L'attore si voltò verso di lui dopo aver addentato un morso al suo pezzo di pizza.

"Volevo...chiederti scusa" continuò.

Ji Chan inclinò il capo.

"Scusa per...cosa?" domandò.

"Per averti baciato. Non era mia intenzione, davvero...ma in questo momento, ogni volta che sono con te, ho queste emozioni contrastanti che mi confondono e...per ora non sono pronto a rischiare" sembrava quasi una confessione, oltre che un respingere quei sentimenti che non ne voleva proprio sapere di sentire. Ho Sook continuò ad avere la testa china, non riusciva proprio ad affrontare lo sguardo di Ji Chan e se lo avrebbe fatto, forse ogni sua certezza e corazza sarebbero crollate all'istante.

Ji Chan lo osservò, con un'espressione indecifrabile, di cui non sapeva se esserne deluso o semplicemente non fare nulla. Sospirò silenziosamente e poggiò il pezzo di pizza che stava mangiando sulla scatola.

Quel discorso pronto che si era fatto mentre usciva dall'aeroporto, andò completamente in fumo. E lo archiviò nei meandri più nascosti della sua mente.

"Oh, non fa niente, sapevo che eri ubriaco" rispose, con il groppo in gola che a momenti sarebbe risalito e lo cacciò indietro deglutendo troppo rumorosamente.

Ho Sook alzò lo sguardo.

"Vorrei solo fare il mio lavoro per bene, dopo anni di studio...possiamo essere amici se vuoi, infondo devo cogliere l'occasione di conoscerti meglio" Nello sguardo di Ho Sook, Ji Chan notò delle scintille di speranza, sembrava come se il suo nuovo manager stesse cogliendo quell'opportunità per far chiarezza ai suoi sentimenti.

Ji Chan sorrise, si sforzò ma riuscì in qualche modo ad essere convincente.

"Certo, va bene". Non riusciva più a dire altro e il suo cuore perse dei battiti quando vide Ho Sook sorridere alla sua risposta, un sorriso che non aveva mai avuto l'occasione di vedere, un sorriso che lo lasciò senza fiato per qualche secondo.

Poi entrambi si girarono, il sole era quasi sul punto di iniziare a tramontare e, in silenzio, continuarono a mangiare la loro pizza. Mentre nell'aria il vento caldo di quasi fine agosto mosse i rami degli alberi, intonando l'ultimo canto prima di abbandonare la terra nel momento esatto in cui la luna sarebbe sorta.

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E dopo quel momento, l'ultima settimana passò veloce. Tra fan meeting e shooting fotografici le giornate arrivarono subito alla fine, nonostante questo Ho Sook e Ji Chan riuscirono a trovare del tempo per andare a cena o per bere uno a casa dell'altro. Era l'unico modo che avevano i due per fare in modo che la loro amicizia possa crescere e che tra di loro potessero conoscersi meglio.

Ma, ogni volta che Ji Chan rientrava nel suo appartamento, una fitta al petto del tutto spiacevole lo prendeva sempre in pieno. Alcuni giorni dava la colpa all'alcol consumato e altre volte non sapeva proprio a chi dare la colpa se non a sé stesso. E con il tempo, i suoi sentimenti divennero sempre più chiari e decisi, Ho Sook era la causa dei salti che il suo cuore faceva e si diede subito una risposta. Non voleva più essergli amico.

E subito, Settembre entrò nella vita di tutti. La sua brezza fresca di prima mattina raggelò chiunque, il freddo improvviso ha portato tutti a fare il fatidico cambio dell'armadio. Un cambio che, non poteva essere fatto al completo.

Uno starnuto spezzò il silenzio. Il dottore lo guardò con la coda nell'occhio per qualche secondo prima di stampare la ricetta per i medicinali.

"Allora, mr. Kang, dovrà prendere queste compresse almeno tre volte al giorno. Dopo colazione, dopo pranzo e prima di andare a dormire" il dottore si volse completamente verso il suo paziente porgendogli la ricetta.

Ji Chan lo prese tra le mani accompagnato da un mezzo inchino. 

All'uscita dallo studio, Ho Sook lo aspettava a braccia incrociate, con la schiena appoggiata al muro bianco dell'ospedale. Quando la porta si aprì in automatico si staccò dal muro.

"Allora?" domandò. Il suo sguardo era alquanto preoccupato. Ji Chan sorrise e tirò su con il naso.

"Tutto okay, ho solo un leggero raffreddore" scrollo le spalle come se fosse qualcosa di cui non preoccuparsi. Istintivamente Ho Sook gli poggiò la mano sulla fronte, portando anche l'altra sulla sua, quasi a voler avere la certezza che il dottore non abbia dimenticato nulla.

"Fortunatamente non c'è traccia di febbre" sospirò e sorrise.

"Avevi intenzione di fare da infermiere, se avessi anche la febbre?" sghignazzò e in cambio ricevette un pugno sul braccio.

Il volto di Ho Sook era diventato rosso per la vergogna e aveva anche spalancato gli occhi per la sorpresa.

"Scherzavo" ridacchiò.

"Visto che ci siamo, andiamo subito in farmacia. Cosa ti serve?" 

Ho Sook lo tirò dal polso fino all'uscita e una folata di vento caldo misto al freddo dell'ombra li fermò davanti la porta scorrevole dell'ospedale. Infatti non erano neanche gli unici che quel giorno si erano recati in ospedale per l'improvviso raffreddore, e in giro virus influenzali non vi erano ancora presenti, non era la loro stagione. Eppure, in televisione, molti giornalisti avevano dato la colpa allo sbalzo di temperatura e non avevano neanche torto. Ji Chan starnutì non appena si avvicinarono all'auto, faceva però ancora caldo per poter indossare abiti pesanti.

"Vuoi una giacca? Ho quella di jeans nei posti di dietro" disse Ho Sook una volta entrato dentro l'auto. Questa volta non avevano preso il furgoncino, sarebbe stato di troppo e avrebbe ostacolato il transito di molte vetture. Il parcheggio dell'ospedale non era poi così grande e molti posti erano riservati al personale.

"No, tranquillo. Fa troppo caldo ora" rispose lui e tirò su con il naso ancora una volta.

Ho Sook sospirò, non trovando altra soluzione e fece partire il motore, dirigendosi poi verso la farmacia più vicina del posto.

.

Fortunatamente il raffreddore durò pochi giorni e, il fatidico giorno della lettura era finalmente arrivato. La sede della SBS era come al solito affollata, ci lavorava parecchia gente, ma quel giorno era il doppio del normale.

"Wow, non mi aspettavo ci fosse tutta questa gente" disse Ji Chan girandosi verso la folla che animava l'atrio centrale.

Erano entrati dal retro proprio per quel motivo, l'entrata principale sembrava proprio bloccata.

"Prego, di qua" disse Ho Sook non appena le porte dell'ascensore si aprirono. 

Ji Chan entrò dopo aver lanciato un'altra occhiata all'atrio centrale, ancora nella speranza di vedere qualche fan in giro. Poi però, sorrise scuotendo la testa, non gli importava chissà quanto e capiva benissimo il motivo per cui nessuno si era presentato, nonostante le notizie che uscivano sui canali social dell'agenzia. Ho Sook lo guardò confuso per poi cliccare il bottone del piano in cui la lettura del copione avrà luogo.

Durante il tratto breve, ne colse occasione.

"Come mai stava ridendo? C'era qualcuno che conoscevi?"

"Cosa?" Ji Chan si girò dopo aver sentito quella domanda, ma troppo distratto dai suoi pensieri che non ascoltò con attenzione.

"Stavi ridendo prima di entrare qui" Ho Sook scrollò le spalle. Era un tipo curioso e, proprio per quel suo piccolo difetto, sta facendo in modo di non superare il limite. Infatti, l'unica cosa di cui era curioso, non aveva il coraggio di domandarglielo. Voleva chiedergli di Jeju, forse con la speranza di risolvere quel dubbio e quella paura che ancora lo martoriavano lo stomaco.

Tanto da farlo sognare, ogni notte, lo stesso evento ma con elementi a cui non riusciva a dare una risposta.

"Oh, nulla di che" Ji Chan scosse la testa sorridendo.

Le porte dell'ascensore emisero un suono acuto nel momento che si aprirono, dando loro una vista al lungo corridoio che gli aspettava di percorrere. Alzarono entrambi lo sguardo per leggere il numero del piano. Piano F*.

E in silenzio uscirono.  

"Ridevo perché me lo aspettavo un po'" disse Ji Chan, dopo aver percorso qualche metro in quel lungo corridoio. Ho Sook, preso alla sprovvista inarcò il sopracciglio.

"Eh? In che senso?" domandò poi.

Ji Chan si fermò, facendo fermare anche il suo manager e si voltò verso di lui. Alzò gli occhi e arricciò le labbra poi scrollò le spalle.

"Te lo dirò, un giorno" e proseguì, fino a quando entrambi raggiunsero la sala riunioni per effettuare la lettura.

C'erano tutti, lo staff, l'intero cast e la scrittrice del film. Per Ho Sook tutto quello che gli si parava di fronte, era nuovo per lui. Si sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla e notò Ji Chan che cercò di tranquillizzarlo con un semplice tocco amichevole. Ho Sook sorrise, ringraziandolo con un solo sguardo.

Il regista del film uscì dalla sala, aveva un'aria nervosa e gli si vedevano sin da subito i nervi che gli scoppiavano sulla fronte.

"Non è ancora arrivata!" urlò facendo sussultare i presenti.

L'assistente gli si affiancò con aria preoccupata e gli sussurrò qualcosa nell'orecchio.

"Ritardo di mezz'ora? Non ci penso proprio...chiama subito il suo manager e dille di sbrigarsi" urlò ancora una volta poi si calmò alla vista di Ji Chan e sorrise.

Aumentò il passo tirando in avanti il bracciò, pronto a tendergli la mano una volta avvicinatasi. Ji Chan ricambiò il sorriso e tolse la mano dalla spalla di Ho Sook, pronto a stringere quello del regista.

"Oh, Kang Ji Chan, è un piacere rivederla" disse non appena si era avvicinato ai due e strinse la mano all'attore.

"È un piacere anche mio, signor Lim"

Lim Eun Sik, uno dei primi registi che lavorò di fianco a Ji Chan da quando era ancora un attore principiante. Era stato anche il primo a riconoscere il suo talento e, nonostante tutto quello che successe dopo, non perse la speranza nel voler lavorare con lui.

Quando il suo sguardo si spostò su Ho Sook, storse il capo ma non perse il sorriso.

"Lei sarebbe?" chiese rivolgendosi al manager.

Ho Sook fece per parlare ma Ji Chan lo precedette.

"È il mio nuovo manager, successore di Yi Seo". Il regista annuì.

"Piacere di conoscerti allora...mi dica come si chiama?" domandò ancora.

"Ho Sook. Shin Ho Sook" si inchinò e il regista ridacchiò.

"Non c'è bisogno di così tanta formalità. Ci vediamo più tardi" e dopo ciò rientrò nella sala riunioni, seguito a ruota dal suo assistente, tornato probabilmente dalla chiamata che gli aveva assegnato. 

I due continuarono il loro percorso e, quando fecero per entrare, il rumore fastidioso dei tacchi fece girare tutti i presenti.

Quasi come se fosse in passerella, si avvicinò sempre di più l'attrice che interpreterà il personaggio principale, insomma la partner di Ji Chan. Ho Sook la guardò con occhi sognanti, non poteva di certo negare che indossava l'eleganza come se fosse cucita sulla sua stessa pelle e poi, era anche la prima volta che la vedeva dal vivo.

Min Su Bin. L'attrice cui suo fratello perse la testa, ed è proprio grazie a lui che la conosce, almeno solo i personaggi che interpretò negli anni passati.

Ji Chan invece strinse le labbra e seccò la gola, quasi avesse paura di deglutire, mentre inconsciamente strinse i pugni. Aveva le mani che gli tremavano, perché sentiva che qualcosa sarebbe successo e se sarebbe successo qualcosa, sentiva che ci sarebbe andato di mezzo lui. Perché la conosceva, non grazie alle serie tv, ma grazie ai suoi scandali precedenti e si sorprese come riesca a tornare subito sul set come se nulla fosse successo.

"Ciao a tutti" cominciò lei, poi si avvicinò a Ji Chan.

"Tu devi essere Ji Chan? Piacere mio, sono Min Su Bin, non vedo l'ora di lavorare con te" sorrise. Un sorriso che tutti conoscevano o meglio ne erano a conoscenza. Nel suo sguardo vi era una scintilla e non prometteva nulla di buono.

Sarebbe scoppiato un caos e Ho Sook non sarebbe stato pronto a quello che lo aspettava, ma l'unica cosa che notò era lo sguardo freddo che gli lanciò e una strana sensazione lo pervase, una sensazione che dentro quel contesto era fuori luogo.

Gelosia.

Quando i suoi occhi si alternavano da Ji Chan a Su Bin e viceversa, era proprio quella la sensazione che provava. Gelosia.

.

.

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N\A:  Ed eccoci finalmente con il capitolo 9, finalmente sta per iniziare la lettura del copione del film e direi finalmente che ci stiamo addentrando sempre di più nel fulcro della storia. 

Ci saranno presto delle piccole sorprese e una crescita incredibile di cui avremo finalmente la risposta da parte di uno dei nostri personaggi. Inoltre, basta un piccolo gesto, una situazione drammatica per far rendere conto a qualcuno di quello che si ha dentro. 

Comunque, non voglio fare spoiler, perché nei successivi risponderò a diverse domande e ai piccoli buchi che avrete sicuramente notato nei capitolo precedenti. Tipo: Cos'è successo a Ji Chan tre anni fa...

Fatemi sapere i vostri pareri nei commenti, sono curiosa - ciau

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