Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

La Sala Grande

Quando Newt uscì dall'ufficio di Silente trovò Tina che lo aspettava, appoggiata alla parete con le braccia conserte. Si raddrizzò quando vide Newt camminare verso di lei, ancora qualche residuo di rossore sulle guance.
-Allora?- chiese Tina
-Oh, niente di che, sono solo appena diventato insegnante...- scherzò Newt. Tina sentì la sua bocca spalancarsi -buon Lewis, Newt! Complimenti! Sarai un ottimo insegnante...- gli disse con un gran sorriso, battendo le mani sinceramente felice per lui, e senza pensarci due volte lo strinse in un tenero abbraccio che sapeva di gioia ed emozioni positive.
-Cosa facciamo adesso?- chiese Tina quando si staccarono
-Proporrei di restare qui per la notte e partire domani- rispose Newt, e Tina fu d'accordo.
-potremmo mangiare il resto dello strudel di Queenie in Sala Grande e poi tornare a dormire nella Sala Comune di Tassorosso...-
-Ehi, Newt...- lo interruppe Tina -stavo pensando... visto che ora sono una Corvonero mi piacerebbe dormire nella Sala Comune della mia casa, se per te non ci sono problemi. Ti andrebbe di mostrarmi dove si trova?-
-Giusto, dimenticavo. Comunque sì, penso sia un'ottima idea...- rispose Newt, anche se con poca convinzione.

Newt e Tina scesero la grande scalinata di marmo evitando trappole qua e là e tornarono nella Sala d'Ingresso. Da lì attraversarono un paio di doppie porte e Tina rimase strabiliata: la Sala Grande era un ambiente enorme, illuminato da candele che sembravano pendere da un cielo stellato. Tina sapeva che non era vero, perché era lo stesso incantesimo usato per il soffitto del MACUSA, ma ne rimase lo stesso colpita. Nella sala erano sistemati quattro tavoli, evidentemente uno per ogni casa, e in fondo, rialzato, un tavolo più grande. Dietro al tavolo rialzato c'erano quattro clessidre, e all'interno di ognuna brillavano pietre preziose di diverso colore: rosse, verdi, blu e gialle.
-Questo è il tavolo di Tassorosso- spiegò Newt sedendosi al tavolo a destra-E quello invece è di Corvonero.- indicò il secondo tavolo da sinistra.
-Ma no, Newt!- A Tina quasi venne da ridere -io voglio cenare con te! Diventerò Tassorosso per un po', sei d'accordo?- disse, sedendosi di fronte a Newt -E poi, se vogliamo dirla tutta, tu dovresti essere lì...- indicò il tavolo degli insegnanti.
Mangiarono quel che restava dello strudel insieme, e quando furono sazi si alzarono e si avviarono verso l'uscita.
-La Sala Comune di Corvonero è nella Torre del lato Ovest, quindi penso che avremo un po' da salire.- disse Newt iniziando a salire la scalinata
-Newt!- lo chiamò Tina. Lui si girò-prima di andare... volevo farti una domanda.-
-Dimmi pure!-
-Non per intromettermi nelle tue faccende, ma... quando sei uscito dall'ufficio di Silente ti ho visto un po'... turbato. Cosa ti ha detto?-
-Niente di preoccupante- Newt decise di mantenersi sul vago, ma non la passò liscia:
-Signor Scamander, non menta a me!Capisco quando qualcuno non dice la verità, non sono stupida, e qui c'è aria di menzogne. Se non vuoi parlarne devi solo dirlo, va tutto bene!-
Avrebbe dovuto dirle la verità? Sì. Lei per lui aveva fatto tanto, almeno questo glielo doveva.
-Be', è solo che...- cercò di scegliere le parole da usare, anche se articolare un discorso sensato gli fu immensamente difficile -il professor Silente pensava che... sai com'è, io e te... sospettava che tra noi due ci fosse... qualcosa.- l'imbarazzo era alle stelle
-Tutti quanti ormai non fanno che insinuarlo...-
-È strano...-
-Eh, sì! È buffo, ma...- Tina cercò di mascherare l'imbarazzo con una risatina nervosa -non ci è andata poi tanto male, non credi?- si guardarono negli occhi e scoppiarono entrambi a ridere.
-Sei tutto rosso!- disse Tina tra una risata e l'altra
-Anche tu!- a Newt quasi lacrimavano gli occhi per le troppe risate.
Quello scoppio di ilarità terminò solo quando, qualche minuto dopo, raggiunsero la Torre di Corvonero. Salirono una scala a chiocciola, e si trovarono davanti a una porta. Non c'erano maniglie, solo un batacchio di bronzo. Tina lo sfiorò, e quello iniziò a parlare:
-È più leggero di una piuma, ma cento maghi non possono trattenerlo per più di un minuto-
Newt aggrottò la fronte, ma Tina riuscì a risolvere l'indovinello senza alcuna difficoltà.
-Il fiato!- disse con decisione, e la porta si dischiuse lentamente.
Guardò la Sala Comune apparire poco a poco davanti ai suoi occhi, poi si girò verso Newt
-Dunque... ci salutiamo qui?- disse lei chinando il capo
-A quanto pare...-
-Bene, allora a domani!- Tina sorrise
-Buonanotte, Tina!- Newt ricambiò il sorriso.
Si scambiarono un ultimo, lungo abbraccio. Tina appoggiò la testa sulla spalla di Newt, che la strinse con un braccio mentre con l'altro le accarezzava i capelli con fare protettivo. Tina era la persona più forte che Newt avesse mai conosciuto, eppure in quel momento gli apparve così fragile, e... d'accordo, anche carina. No, non carina: stupenda. Grazie al Paracelso non poteva leggergli la mente, perché Newt si vergognò dei suoi stessi pensieri. Rimasero abbracciati ancora un po', poi si separarono e Tina, senza voltarsi, entrò nella Sala Comune. Quando fu dentro rivolse un ultimo sguardo a Newt, che rimase a guardare mentre si girava e la porta si chiudeva alle sue spalle.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro