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Capitolo XVII

"Sev, dai, vieni a giocare!" urlai all'uomo tutto in nero seduto sulla panchina sotto un salice innevato.
Ovviamente quell'orso scorbutico fece segno di no con la testa e io sbuffai per l'ennesima volta.
Stavo giocando con Crystal da un'oretta e Severus era sempre rimasto seduto su quella dannata panchina a ghiacciarsi il didietro. Allora lo avrei smosso da lì con la forza, anzi con la neve...
"Zia, che stai facendo?" mi domandò Crystal, mentre assemblavo un'enorme quantità di acqua ghiacciata.
"Ora vedrai..." e dicendo questo iniziai a prendere la rincorsa, per quanto la neve me lo permettesse, e lanciai la palla proprio sul cappotto di Severus.
Lui si alzò infastidito, scrollandosi di dosso tutto quanto e mi guardò con aria truce, mentre mi avvicinavo saltellando.
"Allora, vieni?" gli chiesi dandogli un bacio sulle labbra ghiacciate.
"Ho detto di no." Mi sillabò lui, sedendosi di nuovo.
Ma com'era cocciuto! Non sarebbe morto per un po' di divertimento!
Alla fine mi accomodai anch'io vicino a lui e in mio supporto arrivò Crystal, che prese per mano Severus.
"Mi porti sull'altalena?" iniziò a pregarlo lei, strattonandolo per farlo alzare. "Per favore, zio Sev..."
E alla fine riuscì a smuoverlo!
Incredibile... ero rimasta letteralmente basita.
Lo guardai mentre teneva per mano Crystal, anzi mentre veniva trascinato verso l'altalena. Diceva sempre che non gli piacevano i bambini, che lo infastidivano a morte, ma era così dolce con lei.
Chissà se voleva avere dei bambini in futuro... sarebbe stato bello, magari sposarci ed andare ad abitare in una bella casa spaziosa, oppure rimanere anche lì nell'appartamento.
Passare tutti i giorni come marito e moglie e mettere su famiglia... mi piaceva l'idea di avere dei figli, molto a dire il vero. Un maschietto e una femminuccia, due splendidi bambini da amare. E poi andare a vedere le partite di calcio ogni sabato pomeriggio e andare ai saggi di musica: due splendide creature che ci avrebbero resi orgogliosi.
Forse stavo fantasticando un po' troppo, d'altronde ero insieme a Severus da un mese scarso, però avere una relazione era magnifico. Adoravo soprattutto le coccole alla sera sul divano guardando la tv... un aspetto da precisare però: io gli chiedevo di coccolarmi, io gli proponevo un film da vedere e Sev mi accontentava. Ma sotto sotto anche a lui facevano piacere...
In quel momento stava spingendo Crystal sull'altalena, e lei si divertiva un mondo ad andare su e giù. Dopo un po' si fermò, scendendo tutta sorridente e camminando verso di me abbastanza velocemente. Diedi uno sguardo a Severus e lui incrociò i miei occhi: aveva un sorrisetto stampato in faccia e mi fece segno di guardare verso l'alto.
Guardai i rami sopra di me e non c'era nulla, ma proprio quando stavo per domandargli cosa avesse visto, lui schioccò le dita. In men che non si dica mi ritrovai con una valanga di neve addosso e poco dopo arrivarono Severus e Crystal, la quale stava ridendo come una pazza.
"Non è sicuro stare sotto gli alberi innevati..." mi ammonì Sev, cercando di restare serio.
Oh, ma che simpatico che era... era come un bambino: io gli avevo fatto uno scherzo e lui aveva gentilmente ricambiato.
Gli feci un sorriso e poi mi abbassai per parlare nell'orecchio a Crystal.
"Inizia a preparare palle di neve, al mio via scateniamo l'inferno. Tutte su Severus." Le sussurrai, e lei annuì.
Cominciai anch'io ad assemblare qualcosa, mentre Sev ci guardava con un sopracciglio alzato: l'aveva voluta la guerra...
"Ora." Dissi e subito iniziammo a lanciare la neve tutta su di lui.
Si girò immediatamente, per non essere colpito in faccia e mi slanciai verso di lui, saltandogli addosso. Cademmo per terra e mentre cercava di bloccarmi le braccia io continuavo a riempirlo di acqua gelata. Alla fine, con i polmoni che mi bruciavano per le troppe risate e per l'aria fredda, mi arresi e Severus si alzò, tenendomi per le braccia.
"Stai giocando con il fuoco, ricordatelo..." Mi sussurrò all'orecchio, con un tono pericoloso ed eccitante allo stesso tempo.
"Non vorrei mai bruciarmi." Bisbigliai, dandogli un veloce bacio. Mi staccai subito, per poi prendere in braccio Crystal.
"Meglio andare a casa, si sta facendo buio..."
~☆~
Mia a volte era troppo esuberante per i suoi gusti, e sua nipote era identica: le aveva accompagnate al parco, un enorme sacrificio, e doveva anche giocare con loro?
Mia si sbagliava di grosso... ma alla fine era stato convinto da Crystal, dato che lo aveva trascinato verso l'altalena.
Era strano tenere la mano ad una bambina, ma doveva ammettere che era piacevole sentire una manina che lo stringeva.
Dopo che si era divertita abbastanza stava tornando da sua zia, e Piton aveva escogitato una piccola vendetta per la palla di neve che gli era arrivata sul cappotto. E Mia era rimasta sbalordita dalla quantità che le aveva fatto cadere in testa... missione compiuta. Ma la gloria era durata poco, dato che lei gli era saltata addosso, facendolo addirittura cadere. Aveva tutta la neve che si infiltrava nei vestiti, praticamente zuppi oramai. Non vedeva l'ora di tornarsene a casa e mettersi sotto un bel getto di acqua calda...
~☆~
"Allora, ti sei divertita oggi?" domandai a Crystal, mentre eravamo sedute sul divano a guardare Scooby-Doo.
Avevamo finito di cenare e Severus stava sparecchiando, stranamente. Avevo voglia di andarmi a fare una doccia calda, tanto Sev l'aveva già fatta e la mia nipotina era lì calma che si guardava i cartoni animati.
"Moltissimo." Mi rispose distogliendo un attimo lo sguardo dal televisore.
"Bene. Allora vado a lavarmi."
Lei annuì e io andai in bagno, spogliandomi velocemente e infilandomi nella doccia, aprendo l'acqua calda.
~☆~
Piton si sentiva strano: aveva i brividi, i muscoli tutti indolenziti e la gola gli pizzicava, e si doveva schiarire la voce in continuazione. Sicuramente era tutta colpa di Mia e del suo pomeriggio all'insegna della neve.
Si sedette sul divano, prendendo il libro che aveva incominciato a leggere quel giorno, ma venne interrotto da Crystal.
"Lo sai che so fare le magie?" fece lei orgogliosa, e lui rise fra sé.
Era alquanto improbabile che ci riuscisse, ma non voleva mortificarla, anche se lei non sapeva nemmeno che cosa fosse la magia.
"Anche io." Rispose lui. Forse non doveva esporsi così tanto, ma gli era proprio sfuggito dalla bocca.
"Davvero? Io ho degli oggetti a casa, ma non ci riesco senza quelli... mi fai vedere il trucco con la moneta?"
Il trucco con la moneta? Ma per chi lo aveva preso, per un prestigiatore da due soldi? Forse era meglio chiudere quel discorso al più presto, per non creare danni.
"Purtroppo non ho monete..." le disse infatti, sperando che si concentrasse nuovamente sul televisore.
"Peccato. La prossima volta ti faccio vedere qualcosa." Concluse lei, facendogli un sorriso radioso.
Piton non lo ricambiò così apertamente, ma con un impercettibile movimento delle labbra.
Infine tornò a leggere il libro, mentre la bambina finiva di guardare il suo cartone animato.
~☆~
Avevo cercato di lavarmi il più velocemente possibile, per riuscire a stare un altro po' con Crystal, ma quando arrivai in soggiorno lei stava beatamente dormendo. Adoravo guardare i bambini dormire, avevo sempre pensato che fossero di una dolcezza e di una tenerezza incredibili.
Aveva la testa appoggiata al cuscino ed era tutta raggomitolata, e stava al calduccio grazie al camino e alla coperta. Un momento... coperta? Severus era stato così dolce con una creaturina?
Mi avvicinai con passi felpati, andando a sistemarmi sulle sue gambe, costringendolo così a interrompere la sua lettura.
Alzò lo sguardo e subito vidi che non aveva una bella cera: gli occhi erano lucidi, e aveva le orecchie leggermente arrossate.
Gli diedi un bacio sulle labbra, ma stranamente non rispose con il solito entusiasmo: sembrava mogio.
"Ti senti bene?" gli domandai allora, facendogli una carezza sul viso.
"No. È tutta colpa tua. Tu e la tua neve." Sbottò Severus, con una lieve voce nasale, che era anche più roca del solito.
"Dai, abbiamo giocato un po'... e non farmi sentire in colpa."
Forse aveva ragione lui, ma gli avevo detto di mettere la sciarpa...
"E tu non hai indossato la sciarpa."
In risposta lui sbuffò e non feci nemmeno in tempo a ribattere che bussarono alla porta. Sicuramente era Becky, infatti me la trovai davanti quando aprii.
"Ciao Mia." Disse abbracciandomi. "Ha fatto la brava la mia principessina?"
"Certo. Abbiamo giocato al parco, mangiato la pizza e ci siamo divertiti un sacco." Le risposi facendola accomodare su una sedia.
"Adesso sta dormendo, vuoi qualcosa da bere?"
"Sì, grazie. Ed è rimasto da sua madre in ospedale, quindi sono sola soletta al momento... posso prendermela comoda insomma." Rise infine, togliendosi il giubbotto.
Preparai la moka per farle un caffè e in quel momento arrivò anche Severus, che non appena aveva sentito bussare si era dileguato.
"Ciao, Severus." Lo salutò subito Becky, e lui ricambiò, venendo poi verso di me.
"Vado a distendermi." Disse stancamente, con un tono che non avevo mai sentito. Stava veramente male...
Lo guardai dispiaciuta, mentre si allontanava.
"L'ho combinata grossa..."
Prima quando era seduto sembrava meno sofferente.
"Che è successo?" domandò subito mia sorella, osservando Severus interrogativa.
"L'ho fatto ammalare... l'ho riempito di neve questo pomeriggio." Le spiegai allora, sedendomi momentaneamente davanti a lei.
"Capito. Preparagli un bel the caldo, massaggiagli la schiena e dormirà come un bambino."
~☆~
Piton si mise il pigiama e filò dritto sotto le coperte, tremando. Si sentiva letteralmente congelato e non riusciva a smettere di battere i denti: se avesse avuto la pozione giusta sottomano tutto sarebbe già sparito.
Fece un respiro profondo, e subito tossì, sentendo delle fitte terribili alla schiena. Al diavolo anche Mia, la sua pazzia e la sua voglia di divertirsi: alla fine ci andava sempre di mezzo di lui.
Dopo un'infinità di tempo riuscì a scaldarsi un po', e infine cercò di addormentarsi, un'impresa impossibile con il mal di testa che aveva.
~☆~
Becky si era trattenuta a chiacchierare per un'ora e mezza, e dopo che se n'era andata insieme a Crystal ero sfrecciata in camera. Volevo vedere come stava Severus, perché sicuramente o aveva il raffreddore o si era beccato una brutta influenza.
Entrai lentamente, senza fare rumore, e vidi che stava dormendo avvolto nelle coperte fino alla base del collo: solitamente era allergico al piumone, perché aveva perennemente caldo.
Mi misi la mia fedele maglia Serpeverde, dato che l'avevo ricomprata: mi mancava troppo...
Scivolata sotto le coperte vicino a Severus, sentivo che il suo respiro era irregolare e avvicinandomi un po' di più mi accorsi che stava tremando.
Lo abbracciai, e lui cominciò a dimenarsi un po', come se stesse avendo un incubo.
"Sev..." sussurrai allora, scuotendolo leggermente: aveva la pelle bollente.
Lui mugugnò e girandosi iniziò a tossire, piegandosi su sé stesso; gli carezzai la schiena, aspettando che si calmasse e quando smise lo riabbracciai da dietro, cercando di trasmettergli un po' del mio calore. Non mi importava se mi fossi ammalata, ma in fondo, molto in fondo, la colpa era stata mia. Beh, anche lui mi aveva riempito di neve se volevamo dirla tutta...
"Vieni con me." Gli dissi prendendogli la mano.
Sbuffando si alzò, ed io presi una coperta, mettendogliela sulle spalle. Poi gli appoggiai una mano sulla fronte, per sentire se aveva la febbre, e scottava... già, Severus si era ufficialmente beccato l'influenza. Lo accompagnai in soggiorno, sostenendolo con un braccio dietro la schiena e lo feci sedere sul divano. Nel frattempo andai in cucina per preparagli un'aspirina: lo avrebbe fatto sentire meglio.
~☆~
Piton si sentiva come se un bolide si fosse accanito sul suo corpo. Ogni muscolo era indolenzito e la testa gli stava scoppiando, così l'appoggiò alla testiera del divano.
"Severus, bevi, ti solleverà." Gli disse poi Mia, dandogli un bicchiere. Mandò giù il contenuto senza nemmeno sentirne il gusto e lei si sedette vicino a lui, dopo aver acceso il fuoco.
"Sappi che è tutta colpa tua." Fece infine, lanciandole un'occhiata acida. La prossima volta di certo non l'avrebbe assecondata: non doveva andare al parco. All'inizio non voleva andarci e aveva anche pensato di dirle di no, e starsene, invece, comodo a casa, ma un pensiero insistente gli era balenato in mente.
Mia sarebbe stata da sola al parco, lei e la piccola Crystal. Da sole ed indifese. Non sapeva se Connor fosse stato ancora in cella o se avesse trovato abbastanza sterline per pagare la cauzione, ma non aveva voluto correre rischi. Non se lo sarebbe mai perdonato se le fosse accaduto qualcosa.
"Scusa Sevvi." Gli rispose lei, facendo la sua solita voce dolce, come ogni qualvolta doveva farsi perdonare dopo avergli fatto uno scherzo.
Poi lo abbracciò, attirandolo verso di lei, e gli fece appoggiare il capo sulla sua spalla. Infine gli portò le gambe sul divano, mettendole sopra le sue: di solito era lei che si metteva così.
Piton fece scivolare le braccia attorno al suo corpo e si avvicinò ancora di più, tremando per il freddo.
Gli sistemò la coperta, e poi iniziò a coccolarlo, posandogli baci sulla fronte e facendo passare le dita fra i suoi capelli, arrivando a massaggiargli la schiena.
~☆~
Severus in quel momento sembrava un bambino: mi aveva stretto ancora di più e sentivo che il suo tremolio era diminuito rispetto a prima.
Il suo respiro era calmo e profondo, anche se a volte tossiva. Era da un po' che non lo sentivo né schiarirsi la gola o muoversi per trovare una posizione più comoda, quindi forse dopo aver appoggiato la testa sul mio petto si era addormentato.
Lo feci distendere senza fare movimenti bruschi ed avevo ragione: era caduto nel mondo dei sogni. Presi la coperta e dopo essermi accoccolata al suo corpo coprii sia me che lui.
Per quella notte avremmo potuto dormire lì sul divano, al calore del camino, tanto era comodo come un letto e si stava pure larghi.
~☆~
La mattina seguente
"Sirius fai piano, che Mia non mi ha risposto quando le ho mandato il messaggio." Disse Belle al suo compagno, mentre entravano nell'appartamento.
"Potremmo divertirci un po' sul divano se non c'è nessuno... Mocciosus non avrà concluso nulla." Sussurrò Sirius al suo orecchio, suadente. La abbracciò da dietro, dato che lei si era fermata poco prima del famoso divano.
"Invece ha concluso qualcosa." Bisbigliò lei felicissima, guardando contenta una Mia e un Severus che dormivano abbracciati. Era più bello vederli di persona, e ovviamente non aveva detto nulla a Sirius, come aveva promesso alla sua migliore amica.
"Impossibile. Avrà usato un Imperius." Fece lui esterrefatto, passandosi una mano sulla barba.
"Ma smettila..."
~☆~
Piton si svegliò con la gola secca. Bel risveglio davvero... almeno però non si sentiva di avere la febbre, anche se i muscoli erano indolenziti come la sera precedente. Sentiva un corpo caldo avvinghiato al suo e girando la testa vide Mia dormire ancora, con un sorriso sulle labbra.
Le diede un bacio sulla fronte, facendole una lenta carezza sulla schiena e lei lo strinse di più, respirando profondamente e stiracchiandosi.
"Buongiorno tesoro." Mugugnò Mia, regalandogli un sorriso assonnato, ma colmo d'amore. "Come stai?"
"Meglio di ieri sera." Le rispose Piton, sincero. Anche se la gola era ridotta male non era il caso di lagnarsi più di tanto, lui sapeva soffrire in silenzio.
"Sono contenta." E dicendo questo gli posò un bacio sull'angolo della bocca.
Stava per aggiungere un'altra cosa, ma ebbe una sensazione strana.
"Non siamo soli." Fece, infatti, estraendo la bacchetta.
~☆~
Non siamo soli. Ma adesso era diventato paranoico? Mi faceva venire anche paura... e se aveva preso la bacchetta in mano non era per un non nulla.
"Severus mi stai spaventando." Gli sussurrai, agguantando il suo braccio e stringendomi a lui. Cavolo, che Connor fosse già uscito dalla gattabuia?
"Stai seduta lì." Mi disse Sev, indicando il divano. Io obbedii, e lui si avvicinò al corridoio che portava alle camere; si fermò e si mise ad osservare il muro. Alla fine puntò la bacchetta sulla parete e si bloccò senza toccarla.
Sirius si materializzò all'improvviso, probabilmente aveva eseguito un incanto di disillusione. Ma cosa ci faceva lì? E Belle dov'era?
"Cosa diavolo stavi facendo." Sibilò Severus, schiacciando il legno sulla gola di Sirius.
"Fermati." Feci allora, intervenendo. Riuscii a staccarlo, dato che non volevo morti nel mio soggiorno... Severus era un po' suscettibile quando si trattava di Sirius.
"Ciao Mia." Mi salutò lui, facendomi l'occhiolino. "Belle è uscita. Siamo tornati prima, spero di non aver interrotto nulla."
Oh, forse avrei dovuto controllare il cellulare prima di andare a dormire... tutto sommato ero contenta che fossero tornati: mi mancava molto la mia migliore amica. Non vedevo l'ora di passare del tempo con Belle, e avremmo parlato molto, avevo così tante cose da raccontarle. Purtroppo il mio Severus non era della stessa idea, vedendo con che sguardo stava osservando Sirius...

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Spazio autrice
Buonasera a tutte! 😊
Piaciuto il capitolino? Non potevo non inaugurare la vita di Severus nel mondo di Mia con una bella influenza... con questo freddo poi!
Al momento sto aggiornando mentre mi scaldo davanti alla stufa, mentre fuori c'è un gelo pazzesco...
Comunque, tornando a Severus e Mia, come vi è parsa questa giornata al parco? E la mattina successiva?
Lasciatemi un commentino se avete voglia, alla prossima! 😊

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