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Capitolo XV

Alla fine del primo tempo sbuffai infastidita: nemmeno quello mi faceva stare meglio! Severus non c'era, era andato a farsi una doccia, anche se stava da un'ora in bagno, evento raro per uno come lui.
Poi, come se avesse captato i miei pensieri, lo vidi sbucare dalla porta e venire verso di me.
"Vieni con me." Disse solamente, porgendomi la mano. Io la afferrai, dopo aver spento la tv.
Il film non era un granché e Sev era molto meglio.
Mi condusse in bagno e rimasi sorpresa da quello che vidi: c'erano delle candele accese nella stanza buia e la vasca era piena d'acqua bollente e profumata.
"Scusa Severus, avevo detto che dovevamo farci un bagno sensuale, ma non ho voglia di... sì insomma, hai capito." Feci io a malincuore, guardandolo dispiaciuta.
"Nemmeno io ho voglia." Mi rispose lui, con uno sguardo serio.
"Volevo solo farti un massaggio. Con l'olio profumato, come avevi accennato."
Feci un piccolo sorriso, abbracciandolo, ma poi mi staccai, iniziando a spogliarmi. Mi faceva male ovunque, e gli ematomi erano molto più evidenti rispetto alla mattina. Infatti all'inizio erano solo chiazze rosse, ma poi avevano cambiato colore, andando sul violaceo. Non volevo che Severus li vedesse...
"Puoi girarti, per piacere?" gli domandai, facendo una faccia da cucciolotto, così per convincerlo. Ogni volta ci cascava come un pesce lesso...
"Perché? Mi pare di averti già vista nuda." Ghignò lui, facendomi ridacchiare.
"In questo momento non sono propriamente sexy... girati dai..." lo pregai, facendogli segno con l'indice di voltarsi.
"No." S'impuntò lui, facendomi sbuffare.
"Senti Severus, faccio schifo." Piagnucolai esasperata, sembravo una bambina che faceva i capricci...
Lui si avvicinò, alzandomi il mento con l'indice, guardandomi intensamente negli occhi.
"Non è vero." Fece lui, per poi sfilarmi la felpa.
Io avevo uno sguardo mortificato, tenevo gli occhi bassi, torturandomi il labbro con i denti.
Anche i pantaloni della tuta se ne andarono ed io rimasi con il capo chino, mentre gli occhi iniziavano ad inumidirsi.
"Guardami." Mi disse poi serio, ed io alzai la testa, cercando di sfuggire al suo sguardo.
Mi baciò dolcemente, succhiandomi leggermente il labbro inferiore, facendomi venire i brividi lungo la spina dorsale.
"Posso rimediare..." sussurrò infine al mio orecchio, dopo essersi allontanato dalla mia bocca.
Cominciò a ripetere delle formule, come quando mi aveva fatto scomparire il succhiotto, sulle parti più doloranti e dopo cinque minuti la maggior parte delle botte, se non tutte, era sparita. Le ferite esterne erano rimarginate, ma quelle interne ancora no: mi sentivo triste, uno straccio.
"Grazie..." gli dissi facendogli una carezza sulla guancia.
Finii di spogliarmi, togliendo reggiseno e slip, e andai a sistemarmi nella vasca, venendo subito pervasa da un calore piacevole.
Emisi un sospiro di sollievo appena sentii i muscoli rilassarsi, e Severus si posizionò dietro me, seduto sul bordo.
Pensavo venisse anche lui nell'acqua, ce n'era di posto... si sarebbe stati benissimo anche in due.
Non feci nemmeno in tempo ad aprir bocca che Sev poggiò le mani sulle mie spalle, iniziando a massaggiarle piano, frizionandomi i nervi tesi del collo. Solo una parola aleggiava nel mio cervello: paradiso.
Quei tocchi erano amorevoli, sapeva anche massaggiare bene, anzi era perfettamente perfetto.
"Sei divino." Biascicai mentre passava le mani sulla spina dorsale, facendomi inarcare la schiena. Non disse nulla, ma sapevo che il mio commento gli aveva fatto piacere, sicuramente aveva il suo solito sorrisino stampato in faccia.
Dopo dieci minuti di massaggi molto rilassanti, bloccai le sue mani sulle spalle.
"Tu non vieni nell'acqua? Si sta comodi anche in due." Feci io, carezzandogli i dorsi delle mani con il pollice.
"No, ho già fatto la doccia." Mi rispose lui, continuando a fare movimenti circolari con le dita.
"Non è un buon motivo..." lo stuzzicai, per poi lasciargli le mani libere di vagare sulla mia pelle.
"Non credo sia una buona idea."
Io ridacchiai, capendo il problema: non avevo voglia di far l'amore, e Severus mi aveva assecondato. Però a stare nella vasca insieme a me si sarebbe eccitato e addio buoni propositi da parte sua...
"Non sai resistermi eh?" gli dissi allora, facendo una leggera risatina.
"A quanto pare no. Sono tornato dopo aver preso uno schiaffo da far girare la testa, quindi non ci riesco proprio." Fece lui, con tono sarcastico. Sarebbero state anche parole dolci nell'insieme, ma ovviamente stavamo parlando di Severus, quindi tutto era impregnato d'ironia.
"Scusa Severus, non volevo farti male... però eri stato talmente bastardo che te lo sei meritato." Aggiunsi io, facendolo sbuffare.
"Ne riparliamo domani." Disse infine, con un tono stranamente dolce, dandomi un bacio sul collo.
"Certo."
~☆~
Piton, quando aveva detto a Mia che andava a farsi la doccia, aveva notato che era triste, per non sottolineare il fatto che non aveva quasi toccato il cibo. Quindi si era rimboccato le maniche e le aveva preparato una sorpresa; era vero che gli aveva promesso un bagno sensuale, ma in quel momento non era il caso di forzare la mano.
Mia era rimasta più sconvolta rispetto all'ultima volta. Perciò si era limitato ad un massaggio rilassante, per tranquillizzarla un po'.
Mentre la massaggiava continuava a pensare al motivo per cui avevano litigato: adesso si era deciso a rimanere. Meglio restare che tornare nel suo mondo, d'altronde era morto, ed anche se era circondato da babbani, poteva sempre usare la magia senza farsi notare o allestire una stanza apposita dove poter esercitarsi con incantesimi, giusto per non perdere la sua abilità.
Non appena Mia si fosse addormentata, avrebbe preso il ciondolo e avrebbe seguito tutto il procedimento per stare accanto a lei per sempre.
~☆~
"Severus ho freddo." Gli dissi ad un certo punto, mentre ero chinata in avanti nella vasca dato che lui mi stava massaggiando la schiena.
"Credo che l'acqua si sia freddata." Mi rispose lui, dandomi una mano ad uscire. Prese un asciugamano e me lo avvolse intorno al corpo, per poi abbracciarmi e passarmi velocemente le mani sulla schiena, per scaldarmi e asciugarmi allo stesso tempo.
"Mi fai un favore? La mia maglia Serpeverde è andata... mi prenderesti il pigiama? È sul secondo cassetto nel comodino." Gli domandai poi, avevo troppo freddo per uscire nuda, mi sarei beccata un raffreddore.
In risposta Severus emise un debole suono gutturale, andando però a prendermelo. Poco dopo tornò, dandomelo e lasciandomi sola, per andare a stendersi sul letto.
La sensazione di lieve ansia era ricomparsa, quindi velocemente mi vestii e poi, per raggiungere la camera, quasi mi misi a correre.
Non riuscivo proprio a scrollarmi di dosso quella brutta sensazione di essere costantemente in pericolo...
Appena entrai Sev alzò un sopracciglio, squadrandomi dalla testa ai piedi.
"Ora sì che sei sexy..." fece scimmiottandomi, riprendendo quello che avevo detto quando ero in bagno.
"Ah, ah, che simpatico!" ribattei io, buttandomi sul letto come un tuffatore professionista.
Il mio pigiama non si poteva definire propriamente sexy... era di felpa grigia, con un orsetto peloso disegnato sulla maglia e i pantaloni erano gli unici che si salvavano, essendo monocolor. Nonostante ciò mi piaceva un sacco, anche se era più da ragazzina che da adulta.
Mi avvinghiai subito a lui, agganciando la gamba alla sua e afferrando il fianco opposto con la mano. Ovviamente come ciliegina sulla torta affondai il viso nell'incavo del suo collo, respirando a fondo il suo profumo.
"Mi stai soffocando così." Ghignò lui, dopo che mi fui accoccolata ancora meglio, avevo azzerato ogni spazio fra i nostri corpi.
La sua battuta mi fece nascere un sorriso, ma quando pensai al perché lo avevo abbracciato così, lo stritolai ancora di più.
"Ho paura. Non so se riuscirò a dormire." Gli confessai allora, tremando al pensiero di Connor. "Ti prego, non andartene, resta con me, non posso stare senza di te."
"Sshhh..." disse lui, facendomi una carezza sulla schiena, facendomi staccare un po'. Alla fine mi allontanò dal suo corpo, e si mise a sedere, per afferrare il piumone.
"Girati." Fece poi, ed io obbedii, dandogli la schiena.
Severus si distese anche lui, coprendoci entrambi; ero un po' delusa, volevo stare attaccata a lui e invece gli stavo dando le spalle. Poi sentii il materasso spostarsi, e il suo braccio mi avvolse la vita, attirandomi contro di lui.
"Va meglio?" mi domandò, dandomi un bacio sulla testa e prendendo la mia mano, intrecciando le sue dita con le mie.
Io annuii, cercando di rilassarmi, ma infine mi girai fra le sue braccia, trovandomi così faccia a faccia con lui. Lo baciai, dolcemente, senza approfondire con la lingua, e mi staccai solamente quanto le labbra iniziarono a pizzicarmi.
Abbandonai la testa sul suo petto, e lui si ridistese sulla schiena; per cercare di liberare la mente pensai ai momenti felici del giorno precedente, e quelli mi rallegrarono un po', alleggerendomi l'animo.
Nel frattempo avevo spostato la mano sui suoi capelli, e avevo iniziato a carezzarglieli, giocando con le ciocche corvine.
"Severus, ci tieni a me?" mugugnai dopo un tempo infinito, con la voce impastata dal sonno. Volevo una piccola conferma prima di addormentarmi...
"Sì. Ora dormi."
~☆~
Non appena Mia si era addormentata, Piton con molta calma si era alzato, senza svegliarla. Ci aveva messo molto per sprofondare nel sonno e si era avvinghiata in una dolce morsa, quindi era stato più difficoltoso del solito sgattaiolare fuori dal letto.
In quel momento era seduto sul divano con il ciondolo fra le mani. Prese la bacchetta e la puntò proprio al centro, dove era presente una piccola gemma. Questa si aprì, rivelando al suo interno una frase incisa sul fondo di metallo.
Era molto semplice: doveva solamente pensare a cosa volesse essere in quel mondo, e tutto si sarebbe realizzato.
Non voleva stravolgere il suo nome e la sua professione, quindi sarebbe stato un preside e avrebbe cambiato solo il cognome da Piton in Prince. Di galeoni ne aveva parecchi alla Gringott, non aveva mai speso quasi nulla dei suoi stipendi da professore e si sarebbero tramutati in sterline. Tutte le scartoffie che non valevano nemmeno la pena di essere elencate si sarebbero create dopo aver letto la frase, come il resto delle richieste. Un'altra cosa fondamentale era il marchio, doveva essere eliminato, anzi sostituito con un altro tatuaggio. E poi poteva far trasferire tutti gli ingredienti delle pozioni e i calderoni.
Lesse la frase e tutto incominciò a materializzarsi nell'appartamento: soprattutto carte e documenti, per i vestiti si sarebbe arrangiato in seguito. Gli sembrava di essersi tolto un grosso peso dallo stomaco, e aspettava solamente di vedere la reazione di Mia.
Ora che tutto era concluso poteva tornarsene a letto, ma dato che non aveva molto sonno si decise a suonare qualcosa. Purtroppo non fece nemmeno in tempo a sedersi sullo sgabello che sentì diverse urla provenire dalla camera da letto. Subito corse lì, trovando Mia che si dimenava nel sonno, con un'espressione terrorizzata in volto, senza contare che stava gridando con tutto il fiato che aveva in corpo. Sicuramente erano incubi causati dalla terribile mattinata che aveva trascorso, se fosse stato legale avrebbe ucciso quel maiale senza pensarci due volte...
Si mise a scuoterla delicatamente, per svegliarla, e dopo vari tentativi lei spalancò gli occhi e scattò a sedere, ancora ansimante per l'incubo.
"Calmati." Le disse, mettendo una mano sulla sua spalla e una sul suo viso, carezzandole così leggermente la guancia bagnata dalle lacrime.
~☆~
"I polsi, le corde, il coltello..." farfugliai in preda al panico, ancora confusa dopo l'incubo che avevo avuto. Non riuscivo a smettere di tremare e piangere, nonostante Severus fosse lì davanti a me.
Lui mi prese i polsi e me li baciò, per poi abbracciarmi e continuare a baciarmi il collo. Nel frattempo mi cullava fra le sue braccia protettive, facendomi sentire al sicuro.
Ci volle molto tempo prima che riuscissi a calmarmi, quell'incubo del cavolo mi aveva terrorizzata a morte... era come un flashback di quello che era successo la mattina: orrendo e terrificante. Mi sembrava di avere ancora quelle schifose mani che mi palpavano ovunque, e di sentire quel fiato saturo di alcool che mi faceva venire il voltastomaco.
"Vuoi qualcosa di caldo?" mi domandò poi, iniziando a staccarsi. Io annuii, però trattenendogli il braccio.
"Vengo con te..." sussurrai, alzandomi e andando in cucina tenendogli la mano.
Mentre lui accendeva i fornelli e metteva a riscaldare dell'acqua, io mi sedetti sul ripiano dell'isola, facendo così penzolare le gambe.
Mi sentivo confusa ed impaurita, quindi feci un respiro profondo, cercando di rilassarmi. Ma alla fine mi sfuggì un singhiozzo, anche se cercai di trattenermi mordendomi il labbro.
Subito Severus si girò, venendo a circondarmi con le braccia e facendomi appoggiare la testa sul suo petto.
Nonostante la sua presenza continuai a piangere in silenzio, bagnandogli così la maglietta.
Quando prosciugai tutte le lacrime rimasi lì immobile, ad abbracciarlo, mentre calmavo il mio respiro. La testa mi stava scoppiando, avrei voluto andare in letargo per circa un mese...
"Non ce la faccio più." Dissi infatti, sospirando.
"Se ti può far star meglio, mentre dormivi ho eseguito il procedimento per restare e ora sono ufficialmente un abitante di questo mondo." Fece poi lui, facendomi prendere quasi un infarto. Restava per me! Sarebbe stato sempre al mio fianco e non potevo essere più felice.
Tutto il malessere per l'incubo venne sovrastato dalla gioia irrefrenabile che mi aveva scatenato la notizia bomba di Severus.
Mi staccai, guardandolo con gli occhi che brillavano per la felicità, e lo baciai con tutta la passione che avevo in corpo, cercando di trasmettergli cosa provavo in quel momento. Pensai di avere una doppia personalità: un istante prima mi sarei affogata nella Nutella, nella tristezza più totale, e quello successivo il mio cuore scoppiava per la gioia.
Forse stavamo correndo un po' troppo con il bacio, infatti doveva essere un bacio traboccante di felicità, ma si era trasformato in uno altamente passionale.
Le nostre lingue si intrecciavano freneticamente, e Severus mi aveva attirata a sé in un impeto di libidine incontrollata, facendo scontrare i bacini. Non riuscivo a staccarmi, era come una calamita, impossibile resistere all'attrazione.
Ma alla fine si dovette separare dalle mie labbra, per spegnere il fornello, dato che l'acqua bolliva.
"Scusami." Fece poi, porgendomi un tazza fumante di camomilla.
Forse con la personalità era più enigmatico lui... un momento prima mi avrebbe presa sull'isola della cucina e poi si scusava? E per quale motivo?
"Perché?" gli domandai perplessa, prendendo la tazza e scendendo dall'isola, per andare sul divano.
"Per il bacio troppo..." iniziò lui, ed io finii la frase al suo posto.
"Spinto?" conclusi io, sorseggiando la bevanda calda, mentre Severus si sedeva al mio fianco. "Guarda che anche se sono triste non vuol dire che tu non possa baciarmi."
"Non mi sarei limitato al bacio." Aggiunse infine, appoggiando la testa al divano.
"Ingordo." Ridacchiai io, dandogli uno schiaffetto sulla coscia.
~☆~
Piton aveva perso il controllo dopo aver poggiato le labbra su quelle di Mia. Non riusciva a saziarsi di lei, gli bastava un bacio e si eccitava come un ragazzino alle prime armi. Fortunatamente l'acqua che stava bollendo era stato un buon motivo per staccarsi.
~☆~
"Severus, hai sonno?" gli domandai dopo un po' che stavo sorseggiando la camomilla calda.
"No." Mi rispose lui, alzandosi e andando a sedersi davanti al pianoforte.
Iniziò a suonare Chopin, e mi sciolsi su quelle note dolcissime: c'era un'atmosfera molto rilassante, il camino che crepitava, Severus che suonava ed io raggomitolata sul divano con una tazza fumante fra le mani.
Era bravissimo, adoravo quando suonava per me, un gesto molto romantico da parte sua, anche se non voleva ammetterlo.
Appoggiai la tazza quasi vuota sul tavolino, andando verso Severus. Gli diedi un bacio sulla guancia, e poi mi posizionai sulle sue gambe, accoccolandomi a lui mentre ascoltavo quella melodia struggente, appisolandomi fra le sue braccia.

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Spazio autrice
Ciao a tutte! Eccomi tornata con un altro capitolo di Mia e Severus, molto zuccheroso... vi è piaciuto? Commentate e fatemelo sapere ;)
Purtroppo mancano solamente quattro capitoli alla fine, ma non resterete deluse, questa storiella avrà un seguito. Nel prossimo capitolo vedrete Severus alle prese con Mia e la piccola Crystal, e ci sarà tanta neve... alla prossima! 😊

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